Notizia da premio Pulitzer

Registrato
29 Febbraio 2012
Messaggi
17
Reaction score
0
I mezzi di informazione non si peritano di speculare e sbattere alla ribalta senza pietà, nè sensibilità, fatti come questo, sia quelli nazionali che soprattutto le cronache locali. Purtroppo queste notizie fanno audience od a volte semplicemente fanno numero quando non c'è nulla d'interessante che si può proporre... così viene sempre alimentata l'attitudine al pettegolezzo malevolo, da noi oramai radicata.
 
cioè tu magari non sai chi è, ma sicuramente a prato tra quelli che hanno subito un lutto di un 66enne non ci vorrà molto a fare 2più2 e tirare fuori l'immagine del caro nonnino puttaniere.....
 
Perdonate l'uscita "poco civile... ma a mio modestissimo avviso, circa il 99% dei giornalisti andrebbe passato per le armi senza nemmeno processo sommario. e dico "passato per le armi" solo perché voglio essere pietoso... di mio l'impalatura alla conte Vlad sarebbe il "minimo sindacale".

Insomma, quando li vedo chiedere ai genitori di una povera ragazza, trucidata in malo modo (del genere Yara Gambirasio) "lei come si sente?"

a me vien voglia di rispondergli : "scusi, lei dove abita???"
giornalista : "perché???"
io : "no, sa perché, io son una persona semplice, che non son bravo con le parole, quindi se cortesemente mi dice dove abita, vado a casa sua, le sgozzo la figlia (magari davanti ai suoi occhi), così riesco a spiegarle bene come mi sento"....

poi penso che la figlia non ha colpe nell'avere un genitore COSI' TESTA DI C...O e desisto dai miei trucidi propositi.

Alché mi ravvedo e penso che sarebbe meglio massacrarlo di botte con una mazza da baseball, previo avergli deflorato l'ano con un grosso ananas... e prima di assestargli il colpo di grazia (dopo ovvie 5 ore di agonia), chiedergli "come si sente adesso? male? davvero? sa che io riesco pure a sentirmi peggio!"

scusate lo sfogo... ma per certi giornalisti (o sedicenti tali) non provo pietà alcuna.
 
Io sono sempre stato dell'idea che quella dei giornalisti sia una delle "categorie antropologiche" più ciniche dell'orbe terracqueo. Fatte le dovute (e sparute) eccezioni, la casta giornalistica fa davvero ribrezzo per l'allarmante grado di cinismo e cattiveria che può raggiungere pur di "fare notizia" (in realtà trattasi di pettegolezzi o poco più). Il fatto è che purtroppo la categoria in esame è costituita da troppi cialtroni che spesso non sono nemmeno in grado di scrivere in un italiano corretto: notate il grossolano errore grammaticale commesso dall'articolista all'interno del sommario allorquando pone l'accento sull'avverbio di luogo "qui" che, come tutte le parole monosillabe italiane (esclusi casi di forma duale accentata/non accentata che individua significati differenti), non necessita di accento.
 
Perdonate l'uscita "poco civile... ma a mio modestissimo avviso, circa il 99% dei giornalisti andrebbe passato per le armi senza nemmeno processo sommario. e dico "passato per le armi" solo perché voglio essere pietoso... di mio l'impalatura alla conte Vlad sarebbe il "minimo sindacale".

Insomma, quando li vedo chiedere ai genitori di una povera ragazza, trucidata in malo modo (del genere Yara Gambirasio) "lei come si sente?"

a me vien voglia di rispondergli : "scusi, lei dove abita???"
giornalista : "perché???"
io : "no, sa perché, io son una persona semplice, che non son bravo con le parole, quindi se cortesemente mi dice dove abita, vado a casa sua, le sgozzo la figlia (magari davanti ai suoi occhi), così riesco a spiegarle bene come mi sento"....

poi penso che la figlia non ha colpe nell'avere un genitore COSI' TESTA DI C...O e desisto dai miei trucidi propositi.

Alché mi ravvedo e penso che sarebbe meglio massacrarlo di botte con una mazza da baseball, previo avergli deflorato l'ano con un grosso ananas... e prima di assestargli il colpo di grazia (dopo ovvie 5 ore di agonia), chiedergli "come si sente adesso? male? davvero? sa che io riesco pure a sentirmi peggio!"

scusate lo sfogo... ma per certi giornalisti (o sedicenti tali) non provo pietà alcuna.

Il 90 0/0 dei giornalisti in Italia sono dei pagliacci asserviti al potere questo e' risaputo.
 
Doveva omettere l'età, per il resto uno che fa questo (sporco) lavoro non poteva tralasciare questa notizia..
 
Perdonate l'uscita "poco civile...

Capisco.
A L'Aquila c'è stato il terremoto. Una coppia, nonostante il terribile evento, ha deciso comunque di celebrare il proprio matrimonio senza rimandarlo, svolgendo la funzione all'aperto in una tendopoli. Notiziona! Primo matrimonio del dopo terremoto. I giornalisti sono piombati lì... perchè la Nazione ha diritto all'informazione.
Guardate a quale esasperazione viene portato lo sposo, magari questo qua è uno che ha perso pure casa.
http://www.youtube.com/watch?v=wWmRa98B2N8
 
anche nel campo delle pay.
Stanno bene attenti a NON dare fastidio, a NON dire. Le cose le conoscono bene come noi.
Invece il poveraccio lo si può sbattere in cronaca.

Ma mica perché temono le pay. Perché loro non ragionano con la loro testa (non ce l'hanno) ma seguono la morale corrente secondo la quale il cliente e' quello brutto sporco cattivo e malato mentre la pay e' sempre la vittima da tutelare.
 
Se ci fosse stato un politico o potente di turno, a meno che il caso non fosse conclamato e sputtanato,
state pure sicuri che o non si sarebbe sentito la notizia o ci sarebbero stati meno particolari possibili.....
Capisco che loro tengano famiglia e devono campare....ma ci sono professioni che dovrebbero essere
d'esempio .....anziche' comportarsi da sissignori passaveline.....
 
Mi permetto di evidenziare (non so se è una mia impressione) che questo è soprattutto un problema del giornalismo locale, quello che punta su quelle notiziole che fino a qualche anno fa non sarebbero uscite dai bar o dalle osterie. L'ho notato in questi anni che ho potuto girare un pò per l'Italia. In alcune città (di provincia o di mentalità provinciale) fa notizia anche chi sputa per strada o chi scorreggia sull'autobus. Questi purtroppo sono i risultati nefasti. Le persone di successo o pubblicamente esposte sanno di correre certi rischi e in fondo è nel gioco. La gente comune meriterebbe sicuramente almeno un pò di quella privacy che è (nei fatti) solo un concetto astratto e politicamente corretto ...:nea:
 
Concordo cicciobello58, ma qui c'è privacy e privacy. Aggiungo che il bieco giornalismo di piazza non cerca tanto il personaggio in sè, quanto l'eco su un argomento scabroso o ritenuto tale.
Se questa persona ha sempre lavorato onestamente, ha pagato le tasse, ha messo su famiglia e accudito i nipoti, non frega nulla a nessuno. Se fosse morto cadendo dalla bicicletta non avrebbe fatto audience. La ricerca della situazione boccaccesca, il sottile monito catto-perbenista, l'esaltazione della vergogna diventano un occasione per condannare la prostituzione.
Mi viene in mente il prete quando andavo al catechismo: "Se ti tocchi commetti peccato!" e parafrasando l'episodio "Se vai a puttana muori...". Così sbraitando ipocritamente il fatto, tutta la comunità prende le distanze e si autoassolve.
 
Proprio così, Invernizzi ...
Ma in questo caso i giornalisti rischiano l'autogol.
Se è vero che la morale comune cerca nell'episodio la conferma perbenista di uno sdegno di facciata, è altresì vero che molti faranno lo stesso pensiero di johndoe72, qualche riga più su (".....poraccio, almeno se ne è andato beato!") ed io (e presumo e spero anche tu e qualcun altro) approfitteranno del fatto di cronaca per una chiave di lettura diversa (più in sintonia con il nostro modo di essere).
Morale dalla favola: Se potessi scegliere un modo di passare a miglior vita, questo (pur di non essere, scusate il gioco di parole "sputtanato") sarebbe sicuramente uno dei migliori :pardon:
 
Infatti la falsa morale è veicolata dai media che vorrebbero inculcare nella gente un certo perbenismo o darne una conferma a chi crede ancora alle favole. Poi quando ci troviamo con gli amici al bar (o sul forum) i pensieri e le battute sono altre, come quella sopra. Personalmente trovo questa storia abbastanza triste, il lato positivo è che tutto cadrà nell'oblio fino al prossimo "scoop".
 
Indietro
Alto