Ordinanza Castiga Clienti

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Cari colleghi,

come riporta il gazzettino (http://carta.ilgazzettino.it/MostraStoria.php?TokenStoria=79227&Data=20091129&CodSigla=VE) in data odierna ci omaggiano di questa nuova ordinanza che va emulare quanto fatto nei comuni/provincie limitrofe di Mogliano Veneto, Preganziol, Treviso.
Scattano anche da noi quindi i 500 Euri di multa per chi solo abborda.

Ovviamente questo comporterà il trasferimento della maggior parte delle nostre OTR fuori zona.

Vai poi a giustificare l'aumento del kilometraggio dell'auto...

E certamente non possiamo fare una raccolta firma per protestare :biggrin: :biggrin: :biggrin:

Però almeno immortalare in flagrante, qualche assessore o consigliere comunale, con relativa sputtanata, sarebbe una vera goduria.

Saluti
Venezia40
 
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"Una prerogativa che semplificherà al massimo l’intervento consentendo nel contempo anche di rimpinguare le casse comunali come avviene per le contravvenzioni al Codice della strada."

E con gli stessi effetti dal punto di vista del miglioramento dell'ordine pubblico. Zero.
Meno male che ammettono l'analogia con il codice della strada. Che sempre meno ha a che vedere con la sicurezza stradale e sempre piu' con i bilanci comunali.

"E cinquemila euro è il conto pagato finora dai settanta maschi che dall’inizio di quest’anno sono stati denunciati penalmente dai vigili urbani al termine di servizi spesso lunghi e sfibranti. Inevitabile la sentenza di condanna davanti al giudice monocratico: due mesi e dieci giorni di reclusione convertibili in una pena pecuniaria pari a a 40 euro per ogni giorni di detenzione prevista. A questo primo esborso si devono sommare le spese legali e la parcella del difensore per un totale complessivo che si aggira di solito, appunto sui cinquemila euro."

Dunque, il Gazzettino e' famoso per il "taglio" dei suoi articoli (ognuno la interpreti come vuole...)
Ma questa volta mi sembra proprio che fosse tagliata male. Se l'ordinanza entra in vigore domani, per cosa sono stati denunciati i settanta maschi?
Alla faccia della retroattivita'! :biggrin:
 
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ALTA VALDELSA
filippocaronte ha scritto:
"Una prerogativa che semplificherà al massimo l’intervento consentendo nel contempo anche di rimpinguare le casse comunali come avviene per le contravvenzioni al Codice della strada."

E con gli stessi effetti dal punto di vista del miglioramento dell'ordine pubblico. Zero.
Meno male che ammettono l'analogia con il codice della strada. Che sempre meno ha a che vedere con la sicurezza stradale e sempre piu' con i bilanci comunali.

"E cinquemila euro e' il conto pagato finora dai settanta maschi che dall’inizio di quest’anno sono stati denunciati penalmente dai vigili urbani al termine di servizi spesso lunghi e sfibranti. Inevitabile la sentenza di condanna davanti al giudice monocratico: due mesi e dieci giorni di reclusione convertibili in una pena pecuniaria pari a a 40 euro per ogni giorni di detenzione prevista. A questo primo esborso si devono sommare le spese legali e la parcella del difensore per un totale complessivo che si aggira di solito, appunto sui cinquemila euro."

Dunque, il Gazzettino e' famoso per il "taglio" dei suoi articoli (ognuno la interpreti come vuole...)
Ma questa volta mi sembra proprio che fosse tagliata male. Se l'ordinanza entra in vigore domani, per cosa sono stati denunciati i settanta maschi?
Alla faccia della retroattivita'! :biggrin:
Il solito ladrocinio per ingrassare le casse comunali,come succede da altre parti.5000 testoni di spesa per avere abbordato una zoccola e neanche averla scopata?Roba dell'altro mondo!
 
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GOTHAM !
venezia40 ha scritto:
Ovviamente questo comporterà il trasferimento della maggior parte delle nostre OTR fuori zona.
Ma magari avessero la furbizia di spostarsi !!!
Mica tutte lo fanno.

Ecco... a questo proposito vorrei che qualcuno mi aiutasse a capire un paio di cose.

Innanzitutto, come mai nonostante che in certi comuni ci siano delle ordinanze severissime che si spingono fino al sequestro della autovettura, le ragazze persistono ad esercitare imperterrite?
Cioè perchè non migrano in vicini posti più tranquilli?
Faccio l'esempio qui di Firenze.
In città non ci sono per ora sanzioni pecuniarie ma qualche controllo in zone strategiche.
A Calenzano c'è la multa di 200 Euro.
A Prato è messa male perchè la multa arriva a 400 cucuzze col possibile sequestro della macchina.
Ebbene, in mezzo a queste località, e intendo ad un tiro di sasso, c'è Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio.
E vicino a Firenze c'è Scandicci.
Lì non ci sono nè multe, nè controlli.
Ma di OTR neanche l'ombra!!! Mai viste in 10 anni di attività punteristica.
Allora... visto che nelle altre zone c'è maretta perchè non si trasferiscono tutte?
Starebbero meglio loro e staremmo più tranquilli noi.
La cosa sconcertante è che un paio di OTR che preferisco stazionano quasi al confine tra Calenzano e Sesto. Basterebbe che si posizionassero... ma io dico 2-300 metri più in là e sarebbe fatta!
Io ci ho provato a spiegarlielo ma nisba... :unknw:

Altra cosa...
Così per dire, ma se uno se ne infischiasse della multa e non pagasse impuntandosi che so sulla incostituzionalità di queste ordinanze?
Alcune sono così rigide che vietano perfino di rivolgere la parola alle ragazze in nessuna circostanza!!!
Vietare di comunicare con una persona non mi sembra una cosa tanto... "democratica".
Cioè... rendiamoci conto! :fool:
Non so voi ma questa faccenda mi fa un pò paura.
 
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DoctorJ

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Basterebbe fare ricorso e fare meno i pigliainculo!!
Più si sta zitti , più si paga supinamente, più si subisce e dalla strada arriveranno le multe in casa.
Lo sfruttamento della strada oltre che essere oramai una roba obsoleta a cui non crede più nessuno serve da scusante per fare cassa !!
Se arginassero le OTR ( roba impossibile a meno che non esca il carfagnum ) dopo lo sfruttamento sarebbe caslingo e allora giù con le ordinanze anti loft per fare di nuovo cassa!!
Vignali docet
 
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GOTHAM !
DoctorJ ha scritto:
Basterebbe fare ricorso e fare meno i pigliainculo!!
Eh, sì però il tizio di Prato a cui hanno confiscato la macchina il ricorso l'ha fatto ma non è servito a niente e ha perso pure il veicolo (da mettere una bomba al municipio...).
Vorrei anche capire su che base fare ricorso.
Nel caso dell'ordinanza di Calenzano un paio di svicolamenti forse ci sarebbero, ma nel caso della rigidissima ordinanza di Prato, a che ci si appiglia di concreto?
A parte la cosa dell'incostituzionalità che ho detto prima non vedo nessuna via di scampo.

Poi comunque... fare ricorso significa comparire davanti ad un giudice.
Considerando cosa fanno i giudici italioti che spesso prendono decisioni sconcertanti, anche se hai mille ragioni cosa ti potresti aspettare?
 
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DoctorJ

OTR warrior
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darkar ha scritto:
DoctorJ ha scritto:
Basterebbe fare ricorso e fare meno i pigliainculo!!
Eh, sì però il tizio di Prato a cui hanno confiscato la macchina il ricorso l'ha fatto ma non e' servito a niente e ha perso pure il veicolo (da mettere una bomba al municipio...).
Vorrei anche capire su che base fare ricorso.
Nel caso dell'ordinanza di Calenzano un paio di svicolamenti forse ci sarebbero, ma nel caso della rigidissima ordinanza di Prato, a che ci si appiglia di concreto?
A parte la cosa dell'incostituzionalità che ho detto prima non vedo nessuna via di scampo.

Poi comunque... fare ricorso significa comparire davanti ad un giudice.
Considerando cosa fanno i giudici italioti che spesso prendono decisioni sconcertanti, anche se hai mille ragioni cosa ti potresti aspettare?

Per Prato ho letto ma non do giudizi perchè bisogna sempre andare a vedere al millimetro cosa è successo e non leggere quello che dice ( a volte in malafede o alla vivavilla ) il giornale di turno.
Molti hanno fatto ricorso e l'hanno vinto!!
Se un Sindaco emana un'ordinanza e questa subisce una pioggia di ricorsi e successivamente i ricorsi hanno ragione, purtroppo per lui oltre lo sputtanamento arriva pure il danno economico che graverà sui bilanci comunali.

Se si sta zitti lo si prende nel culo lo stesso, almeno uno ci prova.
Io non ho mai preso una multa conseguente un'ordinanza ( a Bologna non esistono, in periferia si ma mai mi hanno beccato ) e spero di non prenderla mai, però nel caso non starei zitto!!
Le multe sui vista red, telelaser, ordinananze anti-prostituzione, anti cazzeggio, anti sta cippa son tutti metodi per mettere le mani in tasca agli italiani visto che tolto l'ICI lo Stato ha dato il ben servito agli enti locali.
E questi poi si arruffano come meglio possono...
Meditate gente meditate
 
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  • #8
La notizia di oggi sembra ammorbidire un po la pillola della nostra zona, si parla solo di via Terraglio e laterali e via Fratelli Bandiera e laterali. Tutto per favorire il trasferimento in altre zone, ovvero lo zoning.

Insomma in comune da noi ci deve essere qualche puttaniere che ha allegerito la cosa.... :biggrin: :biggrin: :biggrin:

Comunque OCIOOOOOO!!!!


Venezia40
 
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Estraggo questo Topic dai bassifondi, per segnalare ai colleghi Toscani, una notizia apparsa su LA NAZIONEdi Empoli.

:bye:
 
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Questa notizia farà piacere a molti :spiteful: ... :yahoo:
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=144704


[spoiler:1sr1yj01]ROMA - La Corte Costituzionale ha bocciato parzialmente la legge 125 del 2008, definendo illegittimi gli ampli poteri di ordinanza dei sindaci previsti dal pacchetto sicurezza del governo Berlusconi.

Poteri che si sono tradotti in divieti anti-accattonaggio o anti-lucciole in numerose città d'Italia. La parte bocciata consente che il sindaco adotti provvedimenti «a contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato» per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano la sicurezza urbana, anche al di fuori dai casi di «contingibilità e urgenza».

«Ritengo che la bocciatura del potere di ordinanza dei sindaci da parte della Corte costituzionale sia stato un errore. Si tratta di un fatto formale: ci vuole una legge e non un decreto amministrativo e noi rimedieremo per ripristinare questa norma importante», ha detto il ministro dell'Interno, Roberto Maroni.

A sollevare la questione è stato il Tar del Veneto, cui si era rivolta l'associazione Razzismo stop contro l'ordinanza anti-accattonaggio del sindaco di Selvazzano Dentro. I giudici costituzionali, con la sentenza n. 115 scritta da Gaetano Silvestri, hanno ritenuto violati gli articoli 3, 23 e 97 della Costituzione riguardanti il principio di eguaglianza dei cittadini, la riserva di legge, il principio di legalità sostanziale in materia di sanzioni amministrative.

Le ordinanze dei sindaci previste dal pacchetto sicurezza incidono «sulla sfera generale di libertà dei singoli e delle comunità amministrate - scrive la Consulta - ponendo prescrizioni di comportamento, divieti, obblighi di fare e di non fare, che, pur indirizzati alla tutela di beni pubblici importanti, impongono comunque, in maggiore o minore misura, restrizioni ai soggetti considerati».

«La Costituzione italiana, ispirata ai principi fondamentali della legalità e della democraticità, richiede che nessuna prestazione, personale o patrimoniale, possa essere imposta, se non in base alla legge», così come previsto dall'art. 23 della Carta. Pertanto «nel prevedere un potere di ordinanza dei sindaci, quali ufficiali del Governo, non limitato ai casi contingibili e urgenti», il pacchetto sicurezza «viola la riserva di legge relativa» perché «non prevede una qualunque delimitazione della discrezionalità amministrativa in un ambito, quello della imposizione di comportamenti, che rientra nella generale sfera di libertà dei consociati. Questi ultimi sono tenuti, secondo un principio supremo dello Stato di diritto, a sottostare soltanto agli obblighi di fare, di non fare o di dare previsti in via generale dalla legge».

Ma c'è di più: la «assenza di una valida base legislativa» nell'amplio potere di ordinanza conferito ai sindaci non solo «incide negativamente sulla garanzia di imparzialità della pubblica amministrazione» ma lede anche il principio di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge (art. 3 della Costituzione). Il principio di eguaglianza viene violato in quanto «gli stessi comportamenti potrebbero essere ritenuti variamente leciti o illeciti, a seconda delle numerose frazioni del territorio nazionale rappresentate dagli ambiti di competenza dei sindaci». E in questi casi non si tratta di «adattamenti o modulazioni di precetti legislativi generali in vista di concrete situazioni locali», bensì di «vere e proprie disparità di trattamento tra cittadini, incidenti sulla loro sfera generale di libertà, che possono consistere in fattispecie nuove ed inedite, liberamente configurabili dai sindaci, senza base legislativa». Ciò consente ai sindaci di adottare «restrizioni diverse e variegate, frutto di valutazioni molteplici, non riconducibili ad una matrice legislativa unitaria».

Le ordinanze di Roma a tempo determinato. «Ci riserviamo, con il gabinetto del sindaco e con l'avvocatura, di fare un approfondimento su ciò che la Corte Costituzionale ha cassata della legge 125 del 2008. Un approfondimento va fatto per ciò che concerne i provvedimenti a tempo determinato perchè sono quelli che interessano l'amministrazione capitolina», ha detto il delegato alla sicurezza del Campidoglio, Giorgio Ciardi. Per quanto riguarda il problema della sicurezza, ha aggiunto Ciardi, «finora ci siamo avvalsi solo di provvedimenti a tempo determinato, eventualmente reiterati o rinnovati».

Il sindaco di Varese: sentenza anti-federalista. Decisioni come quella della Corte Costituzionale «affondano la volontà di cambiamento del paese», ha detto Attilio Fontana, sindaco leghista di Varese, che già nell'autunno 2008 firmò un'ordinanza che prevedeva fra l'altro norme restrittive contro l'accattonaggio. Fontana non condivide il richiamo all'uniformità di prescrizioni sul territorio nazionale. «Che ciascun sindaco decida di affrontare un'illiceità in un modo piuttosto che in un altro è un'architrave del federalismo, parola che è stata inserita in Costituzione con la riforma del titolo V. A Varese, faccio un esempio, dove non ci sono prostitute per le strade, non avrebbe senso un'ordinanza anti-lucciole». Questa decisione toglie, dunque, efficacia al pacchetto sicurezza? «Non viene meno - conclude Fontana - ma sicuramente è ridimensionata. E ringraziamo i signori della Consulta se non riusciremo a dare risposte adeguate ai cittadini. Penso che se il paese vuole cambiare e tiene in piedi vecchie strutture e Gattopardi, non andremo molto lontano».

«Il pronunciamento della Corte Costituzionale non lascia sorpresi», afferma Sergio Chiamparino, presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani e sindaco di Torino, il quale ricorda che l'Anci, nella fase di predisposizione della norma «evidenziò la necessità che l'ampliamento degli strumenti e dei poteri per fronteggiare la crescente domanda di sicurezza che viene dai cittadini fosse disciplinato dalla legge in un quadro organico riguardante la materia della sicurezza urbana». Chiamparino ricorda che proprio dalle sollecitazioni che venivano dalla società si avviò il percorso che si concluse con il varo del pacchetto sicurezza. «L'esigenza di dare risposte adeguate, efficaci e durature in ordine a fenomeni che interessano la vita quotidiana dei cittadini e l'ordinato svolgimento della convivenza civile - dice Chiamparino - c'era e c'è ancora; lo stesso concetto di sicurezza urbana che si è ormai diffuso discende da quelle sollecitazioni che, ancora oggi, necessitano di strumenti adeguati. Il merito dei Sindaci è stato di richiamare l'attenzione del legislatore e del Governo su tali questioni. La pronuncia della Consulta censurando la previsione secondo cui il potere sindacale può essere esercitato anche al di là dei presupposti di contingibilità e urgenza in assenza di una disciplina normativa primaria, lascia aperta comunque la possibilità di un intervento normativo adeguato e organico, come avevamo chiesto a suo tempo, salvaguardando l'esigenza di fornire alle comunità locali gli strumenti adatti a fronteggiare il problema e i principi costituzionali in cui tutti ci riconosciamo». :yahoo:[/spoiler:1sr1yj01]
 
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