NOME INSERZIONISTA: Nessuno
RIFERIMENTO INTERNET: https://catania.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/catania-sexy-ragazza-orientale-b7pv224561289/
CITTA' DELL'INCONTRO: Catania
NAZIONALITA': Cinese
ETA': Sui trentacinque
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Fake
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Bj o BBJ, Leccata di palle, Rai1, Massaggio
SERVIZI USUFRUITI: BBJ, Leccata di palle, Rai1 e Massaggio
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: Una mezz'ora
DESCRIZIONE FISICA: Nella recensione è spiegata con maggiore chiarezza
ATTITUDINE: Buona
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Primo piano senza ascensore
TELEFONO: 3923646081
LA MIA RECENSIONE (Continua da qui): Son lì che guido spedito nel traffico... via Passo Gravina, via Tomaselli, piazza Stesicoro. È all’altezza di via Martiri della Libertà che la voglia di farmi un’altra scopata vien lì a farsi sentire. «Lassata viris, necdum satiata.» diceva Giovinale. Stanca di uomini, ma non sazia, diceva, riferito alla volta che Messalina era uscita esausta da un bordello, ma ancora affamata di cazzi...
Ovviamente il paragone è puramente metaforico!
Per un qualche oscuro motivo che ancora non riesco a capire m’indirizzo verso un’orientale. Chiamo quella che, diceva nell’annuncio, si trovava dalle parti della stazione, pensando non solo che ero già lì, a un tiro di schioppo dalla sua fica, ma che si trattasse del famoso trombodomo di viale Africa (sempre se c’è ancora, non so). Mi risponde, m’indirizza dalle parti di via Crispi. Il luogo lo conosco. Perlaputtana, è gioranata! son lì che penso io. Ovviamente a Catania i trombodomi si conoscono, sono sempre li stessi, ma questo l’avevo scoperto proprio da poco. L’ultima volta che ho incontrato Natasha, sarà qualche settimana fa. Arrivato sul posto m’aspetto mi indichi il piano terra, come luogo del fatto scopereccio, invece è al primo piano. Tutto il palazzo deve essere un piccolo bordello!
Mi apre in jeans e felpa col cappuccio. È impossibile vedere le forme, da sotto quella palandrana. Lei è tutta sorridente, mi fa accomodare.
Ovviamente non ci scoppola un cazzo con quella delle foto, né con l’età ch’è riportata. Sarà sulla trentina passata... trentacinque forse, anno più anno meno. Un volto normalissimo, pure il suo né bello né brutto, ovviamente castana, gli occhi scuri, qualche linea scavata attorno agli occhi. È scherzosa, il tono di voce un po’ delirante. Si prende il cinquantino, lo porta via, pure lei a nasconderlo. Mi fa spogliare nudo come un verme e m’accompagna al bagno dove m’insapona la zampogna (la cosa, ripeto, non m’è mai piaciuta – non il lavarmi la zampogna, ma il farmela lavare) ma paese che vai...
Una volta tornati si spoglia pure lei. Il fisico non è quello che speravo: ha un filo di pancia di troppo, le tette sono piccole, molli, le forme non proprio aggraziate. Un fisico da casalinga, per capirci. Non ho mai detto di essere il Tom Hardy dei ‘noatri, ma per il lavoro che fa è una cosa da tenere a conto.
Da qui in poi, perlaputtana, non avrò nulla di cui lamentarmi. Comincia subito con lo strofinarmisi addosso, mi mordicchia tutto, mi si sfrega contro, mi s’avvinghia come una siccia (trad: seppia), poi scende giù, si fionda sulle maracas senza che dicessi né a né ba, tutto di testa sua. Se le lecca, se le passa in bocca. Il pompino all’inizio è solo leccate e colpi di lingua. Io la guardo pensando ma che è sta roba? Poi ecco che se lo ficca in bocca e comincia a pomparmi il cazzo alla grande. Rumorini di risucchio per tutta la stanza. Sprizzo brodo di giuggiole da tutti i pori. Continua, a lungo. Un pompino encomiabile. Il tutto ovviamente senza mani, tutto con grande passione, tecnica, impegno, chi più ne ha più ne metta.
M’incappuccia. Scopiamo come forsennati fino a quando vengo. Io la tengo per la testa, le dita tra i suoi capelli, lei mi sgranocchia una clavicola.
Ripulito a dovere mi incarta il cazzo tipo un involtino primavera e mi fa sdraiare a pancia in giù, comincia a farmi un massaggio rilassante. Come ho avuto modo di dire, non sono mai stato né un patito né un esperto di massaggi, ma nonostante la tecnica lasci molto a desiderare, di essere rilassante lo è per davvero. Ma ripeto: di massaggi non ne capisco nulla: nuru, soap... tutto arabo per me! L’ultimo massaggio che m’hanno propinato, me l’ha fatto una del gruppetto delle russe (Anastasiia, che non ho recensito per mancanza di tempo e di link). O fratelli, credetemi se vi dico che con quelle dita ci poteva svitare i bulloni arrugginiti. Non scherzo! Te li ficcava nella carne senza pietà, ti smontava le vertebre. Faceva pensare a Ken il guerriero e alla sacra scuola di Hokuto. Ho premuto il punto di pressione vattelapesca: fra tre secondi i tuoi coglioni ti sbucheranno dalla gola a uso papillon e poi morirari. Tre, due, uno... Ed esplodevi!
Ma dicevo... la cinese... Il massaggio è così rilassante che quasi m’addormento (sarà stata la stanchezza del lavoro, le due scopate...), son lì che mi isolo dal mondo, dal qui e ora, fino a quando mi dà un piccolo colpo su una gamba, chiarissimo segnale che il massaggio è finito, e mi rivesto.
RIFERIMENTO INTERNET: https://catania.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/catania-sexy-ragazza-orientale-b7pv224561289/
CITTA' DELL'INCONTRO: Catania
NAZIONALITA': Cinese
ETA': Sui trentacinque
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Fake
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Bj o BBJ, Leccata di palle, Rai1, Massaggio
SERVIZI USUFRUITI: BBJ, Leccata di palle, Rai1 e Massaggio
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: Una mezz'ora
DESCRIZIONE FISICA: Nella recensione è spiegata con maggiore chiarezza
ATTITUDINE: Buona
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Primo piano senza ascensore
TELEFONO: 3923646081
LA MIA RECENSIONE (Continua da qui): Son lì che guido spedito nel traffico... via Passo Gravina, via Tomaselli, piazza Stesicoro. È all’altezza di via Martiri della Libertà che la voglia di farmi un’altra scopata vien lì a farsi sentire. «Lassata viris, necdum satiata.» diceva Giovinale. Stanca di uomini, ma non sazia, diceva, riferito alla volta che Messalina era uscita esausta da un bordello, ma ancora affamata di cazzi...
Ovviamente il paragone è puramente metaforico!
Per un qualche oscuro motivo che ancora non riesco a capire m’indirizzo verso un’orientale. Chiamo quella che, diceva nell’annuncio, si trovava dalle parti della stazione, pensando non solo che ero già lì, a un tiro di schioppo dalla sua fica, ma che si trattasse del famoso trombodomo di viale Africa (sempre se c’è ancora, non so). Mi risponde, m’indirizza dalle parti di via Crispi. Il luogo lo conosco. Perlaputtana, è gioranata! son lì che penso io. Ovviamente a Catania i trombodomi si conoscono, sono sempre li stessi, ma questo l’avevo scoperto proprio da poco. L’ultima volta che ho incontrato Natasha, sarà qualche settimana fa. Arrivato sul posto m’aspetto mi indichi il piano terra, come luogo del fatto scopereccio, invece è al primo piano. Tutto il palazzo deve essere un piccolo bordello!
Mi apre in jeans e felpa col cappuccio. È impossibile vedere le forme, da sotto quella palandrana. Lei è tutta sorridente, mi fa accomodare.
Ovviamente non ci scoppola un cazzo con quella delle foto, né con l’età ch’è riportata. Sarà sulla trentina passata... trentacinque forse, anno più anno meno. Un volto normalissimo, pure il suo né bello né brutto, ovviamente castana, gli occhi scuri, qualche linea scavata attorno agli occhi. È scherzosa, il tono di voce un po’ delirante. Si prende il cinquantino, lo porta via, pure lei a nasconderlo. Mi fa spogliare nudo come un verme e m’accompagna al bagno dove m’insapona la zampogna (la cosa, ripeto, non m’è mai piaciuta – non il lavarmi la zampogna, ma il farmela lavare) ma paese che vai...
Una volta tornati si spoglia pure lei. Il fisico non è quello che speravo: ha un filo di pancia di troppo, le tette sono piccole, molli, le forme non proprio aggraziate. Un fisico da casalinga, per capirci. Non ho mai detto di essere il Tom Hardy dei ‘noatri, ma per il lavoro che fa è una cosa da tenere a conto.
Da qui in poi, perlaputtana, non avrò nulla di cui lamentarmi. Comincia subito con lo strofinarmisi addosso, mi mordicchia tutto, mi si sfrega contro, mi s’avvinghia come una siccia (trad: seppia), poi scende giù, si fionda sulle maracas senza che dicessi né a né ba, tutto di testa sua. Se le lecca, se le passa in bocca. Il pompino all’inizio è solo leccate e colpi di lingua. Io la guardo pensando ma che è sta roba? Poi ecco che se lo ficca in bocca e comincia a pomparmi il cazzo alla grande. Rumorini di risucchio per tutta la stanza. Sprizzo brodo di giuggiole da tutti i pori. Continua, a lungo. Un pompino encomiabile. Il tutto ovviamente senza mani, tutto con grande passione, tecnica, impegno, chi più ne ha più ne metta.
M’incappuccia. Scopiamo come forsennati fino a quando vengo. Io la tengo per la testa, le dita tra i suoi capelli, lei mi sgranocchia una clavicola.
Ripulito a dovere mi incarta il cazzo tipo un involtino primavera e mi fa sdraiare a pancia in giù, comincia a farmi un massaggio rilassante. Come ho avuto modo di dire, non sono mai stato né un patito né un esperto di massaggi, ma nonostante la tecnica lasci molto a desiderare, di essere rilassante lo è per davvero. Ma ripeto: di massaggi non ne capisco nulla: nuru, soap... tutto arabo per me! L’ultimo massaggio che m’hanno propinato, me l’ha fatto una del gruppetto delle russe (Anastasiia, che non ho recensito per mancanza di tempo e di link). O fratelli, credetemi se vi dico che con quelle dita ci poteva svitare i bulloni arrugginiti. Non scherzo! Te li ficcava nella carne senza pietà, ti smontava le vertebre. Faceva pensare a Ken il guerriero e alla sacra scuola di Hokuto. Ho premuto il punto di pressione vattelapesca: fra tre secondi i tuoi coglioni ti sbucheranno dalla gola a uso papillon e poi morirari. Tre, due, uno... Ed esplodevi!
Ma dicevo... la cinese... Il massaggio è così rilassante che quasi m’addormento (sarà stata la stanchezza del lavoro, le due scopate...), son lì che mi isolo dal mondo, dal qui e ora, fino a quando mi dà un piccolo colpo su una gamba, chiarissimo segnale che il massaggio è finito, e mi rivesto.