Pensieri alternativi

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Domenica sera mi decido di uscire ed andare a mangiarmi una pizza: ovviamente da solo. Mi avvio in un locale fuori città, dove so che non c'è molta affluenza. Mi avvicino al banco, nell'attesa che l'oste o chi per lui, mi indichi un tavolo al quale sedere. Ma l'attesa si allunga un pochino ed io ne approfitto per guardare ed all'occorrenza studiare chi mi sta intorno. Fatto sta che l'occhio mi cade su di una coppia seduta al tavolo, dietro una vetrata è accanto alla porta che apre ( in realtà è già aperta) sulla terrazza. Lui, non brutto, sembra il classico ragioniere: pantaloni lunghi, camicia azzurra a maniche lunghe nonostante il caldo, barba e capello moro. Lei, la vedo di spalle:vestito semplice leggero fin sopra le ginocchia, capello biondo naturale lungo fin sotto le spalle. Ma qualcosa in lei mi colpisce: ai piedi porta un paio di ciabatte, non quelle da doccia, ma spesso le vedo ai piedi di femmine che vanno al mare. Vedo che ha le gambe accavallate, ed il piede che è in alto non ha ciabatta. Ne vedo la forma:morbida e regolare; il tallone: non troppo largo e neanche stretto, che prosegue nell'arco della pianta: sembra disegnato da quanto è perfetto. Arrivo alle dita con lo sguardo: alluce regolare, senza la minima traccia del difetto " valgo" . Le altre dita non riesco a vederle bene, ma spero e penso siano proporzionate a tutto il resto.
Mi domando perché la fattura e la posa del piede mi rendano quella donna affascinante. In viso potrebbe non piacermi e neanche fisicamente, eppure quel quadro che sto guardando me la fa desiderare. Come quando vedo donne con collo lungo, magro, mascella proporzionata e all'orecchio appesi quei cerchi dorati grossi: senza sapere come è il resto di lei mi verrebbe voglia di mordere collo e spalla, di assaporare la pelle, la consistenza del muscolo....
Arriva l'addetto che mi risveglia dai miei voli pindarici e si accinge ad accompagnarmi verso il tavolo. Passiamo dalla porta che le dà le spalle, la mia attenzione passa su di lui. Li do un'occhiata veloce: stessa impressione di prima ed in più si affanna su un telefonino, dal quale sembra completamente assorbito. Mentre raggiungo il tavolo indicatomi, fortunatamente appartato da una siepe dentro il vaso, il mio pensiero è quello del perché uno è a cena con una donna così affascinante, e sembra non considerarla. Rifletto: potrebbe essere una cena di lavoro, o essere fratello e sorella; insomma, potrebbe non essere per forza una cena galante in anticipo di un dopo erotico. Mi dimentico di loro e visto che nel grosso locale ci sono pochi avventori, e comunque sono appartato, tiro fuori un tascabile da leggere, compagnia gradita e fidata. Intanto passa il cameriere per l'ordine e altro tempo. Decido di andare a lavare le mani e svuotare la vescica. Non so dove sia la toilette, perciò vado per rientrare all'interno del locale per chiedere informazioni, e ripasso dalla porta accanto alla coppia. La situazione è quella di prima: lui sul cellulare e lei che guarda ( annoiata? ) l'interno, nascondendosi ancora il viso. Il mio occhio è impietoso, e le rifaccio le lastre: parte superiore sempre uguale, con il mento che si appoggia alla mano che si appoggia col gomito sul tavolo; la parte di sotto invece..... ha cambiato l'accatastamento delle gambe, mi si palesa il piede sinistro con, stavolta, tanto di " ciabatta " ( hanno un nome specifico?) che dondola e muove insieme alla gamba e piede. Anche questa estremità risulta al mio sguardo perfetta come l'altra. Mi immagino un bracciale alla caviglia per rendere il tutto più esotico, o semplicemente più estivo: ma quella posa, questa piccola clip mi smuove veramente l'ormone. Perché? Forse c'è una parte di me feticista e vorrei appoggiare labbra, lingua e forse altro su quel piede, si ma, e poi? Se tutto il resto non mi piace? Veramente si riduce tutto ad un' eiaculazione, così, su quello che mi attira sul momento ( quei piedi e all'occorrenza, quello che calzano) e poi finisce l'interesse, o ci vuole la donna completa? Rientro nel locale, lasciando alle spalle i miei pensieri. Aspetto qualcuno che mi indichi il bagno, che è, banalmente, in fondo a destra. Aspetto il mio turno, con ovviamente, la fastidiosa mascherina su naso e bocca. Faccio le mie cose e mi riavvio verso la porta e sorpresa... c'è lui ( sempre uguale)ma non c'è lei. No, c'è: è appoggiata con i gomiti sul muretto del terrazzo. Che fa? Fuma? Guarda il paesaggio? Tanto per cambiare mi da le spalle, e appoggiata su una gamba, e l'altra è in relax a croce dietro: la ciabattina è a terra con le dita del piede appoggiate e la pianta è in verticale: è una posizione che trovo sexy. Lei saprà di esserlo? Immagino di sì, quasi tutte le donne lo sanno! Si discosta dal parapetto e si gira. Io mi sono tolto la mascherina, lei non c'è l'ha in quanto all'aperto. La guardo, finalmente c'è l'ho di fronte. Parto dai piedi, che sono stati unici oggetti del mio interesse e desiderio: le dita son proporzionate al resto del piede, ben fatte, non una deviazione o storture dell' unghie che, non sono smaltate ma hanno un bel colore roseo. Perfetti! Probabilmente mi soffermo troppo su quel particolare, probabilmente per vedere meglio, perché quando alzo lo sguardo me la trovo ad un metro da me: le do una rapida scrutata in viso: non è una strafica, ma assolutamente non brutta. Avrà 35- 40 anni , ip viso un pochino indurito dai trascorsi, o comunque questo è quello che ci vedo io, e gli occhi grigi, che scrutano i miei. Il suo sguardo è lo stesso di quello che io attribuisco alle donne dell'est: ti scioglie dentro. Probabile che lei incontrando un tipo neutro come me abbia fatto li stessi miei ragionamenti sull'aspetto fisico e la poca (mia) veemenza. Mentre ci incrociamo, continuiamo a guardarci,impassibili, negli occhi e, all'ultimo istante, lei accenna un sorriso col lato sinistro della bocca. Cosa vorrà dire? A letto i miei pensieri? Le piaccio e ci starebbe ad un mio approccio? Oppure visto che ci stiamo fissando, è un abbozzo ad un sorriso educato di saluto. Potrebbe anche essere un sorriso di scherno e dileggio.
Ma passata la donzella, vedo che è arrivata la mia pizza a: gorgonzola, pere e noci. Non mi volto indietro a guardare l'oggetto dei miei pensieri. Lei non lo so, e non lo saprò mai. Mi siedo al tavolo e : no, le noci sono sbriciolate, mi piacciono a prezzi!!!
Vabbene, molto di poco. Alla fine della cena mi alzo e vado a pagare. Il tavolo della coppia è vuoto: di loro, per quello che mi riguarda, rimane solo questa storia.

Scusate la lunghezza, e grazie per la pazienza dimostrata a leggerlo.
Grazie
Manuelik73
 
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  • #3
Effettivamente, caro collega, il sorrisetto della Lei poteva essere dovuto alla mia ordinazione. Ma tale pizza è ricorrente in molti menù di altrettanto ( coraggiose, penserai te) pizzerie tosco/ emiliane. Aspetto con esultanza l'introduzione della pizza peperoni e ananas. Allora forse il sorrisetto si trasformerà in risata sonora, o nausea
 
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a me è piaciuto il racconto, sono anche io un amante dei piedi pur non essendo un feticista,mi piace visivamente notare un bel piede ,curato,una bella caviglia agghindata ,etc, dettagli che hanno il suo perchè
 
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  • #8
No, diversi da " sicuramente ci sta", e altro. O forse si, può darsi come dici te
 
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Più delle pere trovo sintomatico di una sorta di latente feticismo del piede, il gorgonzola sulla pizza ?‍?️?‍?? di certo non si tratta di una banale altocalcifilia considerate le calzature della signora ?​
 
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