Buon pomeriggio a tutti,
mi chiedevo, con il gran parlare dello scandalo di Phica.eu, qui noi siamo a rischio di qualcosa?
mi chiedevo, con il gran parlare dello scandalo di Phica.eu, qui noi siamo a rischio di qualcosa?
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Jack è giusto preoccuparsi, ma se non hai diffamato nessuno, che tuttavia è a querela di parte, e quindi non essendoci la procedibilità d'ufficio da parte delle forze dell'ordine e della magistratura, deve essere denunciata dalla vittima. Che prima di tutto si deve accorgere che le sue foto con quei commenti circolano sulla Rete.Ero iscritto sul sito. Personalmente non ho mai pubblicato nulla di "mio" (foto a sgamo e cose simili) né fatto nessuna delle cose per cui il sito sta salendo alla ribalta sui giornali. Mi iscrissi tantissimi anni fa (e da "giovane" e stupido quale ero lo feci pure con la mia mail principale!!!) perché sapevo che era una gran fonte di foto porno amatoriali. Poi lo mollai.
In tempi recentissimi però ho partecipato a una conversazione nella quale, parlando di ragazze della mia zona, ho perlopiù domandato a più riprese se ce ne fosse qualcuna no-prof che "escorteggiasse". Non vi nascondo che ho un po' paura perché tra un post e l'altro su "chi conosce questa" credo di aver reagito o dato risposte.
La butto lì, sperando di non apparire come un portatore di sfiga: magari non oggi. Ma domani, o comunque una volta passata la bufera mediatica su phi ca ci sarà qualcuno che porterà alla luce anche questo forum; influencer e creator di vario tipo iniziaranno a parlarne e a reclamarne la chiusura perché "anche qui si oggettifica e si mortifica la figura della donna". Che poi le donne di cui parliamo qui, a differenza di quanto accadeva sull'altro sito, siano pienamente consenzienti a loro importa poco: è il solo fatto che degli uomini si riuniscano a parlare di certe esperienze, sia pure positivamente e nel modo più verbalmente pulito possibile, che costituisce un peccato mortale per il neo-puritanesimo femminista.Domanda seria... Ma le recensioni che pubblichiamo possono rientrare nella stessa situazione?
Mah, dipende da come sono scritte. Certo che se scrivi una recensione dicendo di averle fatto fare qualcosa controvoglia o che hai calcato la mano senza che l’esercente gradisse o desse il suo consenso penso proprio che questi comportamenti siano interpretabili “oltre” al normale rapporto mercenario.Domanda seria... Ma le recensioni che pubblichiamo possono rientrare nella stessa situazione?
Recensioni di questo tipo vengono in genere intercettate dallo staff prima che possano essere pubblicate, e il loro autore può essere a rischio di espulsione.se scrivi una recensione dicendo di averle fatto fare qualcosa controvoglia o che hai calcato la mano senza che l’esercente gradisse o desse il suo consenso
Si, si, lo so. Infatti fortunatamente non se ne vedono scritte in quei toni, ed è il motivo per cui penso che non ci siano problemi in merito su questo forum.Recensioni di questo tipo vengono in genere intercettate dallo staff prima che possano essere pubblicate, e il loro autore può essere a rischio di espulsione.
Su questo lo staff ci sta molto attento.
Se fai una ricerca nella sezione "Espulsioni" troverai esempi di questo tipo.
Il fatto che discutere di certe esperienze, per non parlare del fatto di averle compiute, sia un peccato mortale per chi segue un certa corrente di pensiero è vero. Non sto a sindacare su quella corrente di pensiero, sul fatto che sia giusta o sbagliata.Che poi le donne di cui parliamo qui, a differenza di quanto avvadeva sull'altro sito, sono consenzienti a loro importa poco: è il solo fatto di parlare di certe esperienze, sia pure positivamente e nel modo più verbalmente pulito possibile, che costituisce un peccato mortale per il neo-puritanesimo femminista.
Hai fatto bene a menzionare anche l'esempio marxista, in quanto ho sempre pensato che quello che ho ribattezzato come "neo-puritanesimo femminista" sembra essere a tutti gli effetti un mix di due ideologie storicamente e teoricamente opposte. In tal senso non si esagera quando si dice che un'idea può essere talmente radicale ed "estrema" da fare il giro e passare dall'altra parte.Il fatto che discutere di certe esperienze, per non parlare del fatto di averle compiute, sia un peccato mortale per chi segue un certa corrente di pensiero è vero. Non sto a sindacare su quella corrente di pensiero, sul fatto che sia giusta o sbagliata.
È altrettanto vero, ad esempio, che sia un peccato, non mortale ma veniale, anche per chi segue i precetti della chiesa cattolica. Chi parla (e frequenta) prostitute commette un peccato, secondo la dottrina.
Può essere un peccato a livello ideologico anche per chi segue la teoria marxista più ortodossa, in quanto si tratterebbe di accumulazione del capitale, indebite plusvalenze e profitti e di una possibile forma di sfruttamento del lavoro di una classe da parte di un'altra.
Tuttavia anche se parlare sul web di una determinata cosa è un peccato per il neo-puritanesimo femminista, per la religione cattolica, per il pensiero marxista o per altre forme di pensiero, non è ancora un reato secondo le leggi italiane e le soprastanti normative europee.
Il sito di phica è stato chiuso dai gestori non perchè vi si parlasse di figa, ma perchè i gestori stessi si sono accorti che stavano commettendo un reato infrangendo le norme europee del GDPR sulla protezione dei dati, norme che la legislazione italiana ha ormai adottato da parecchio.
A chiuderlo non è stato un provvedimento della magistratura eseguito tramite la Postale. Probabilmente ci sarebbero arrivati, visto il numero di segnalazioni, ma chi lo gestiva si è accorto del casino combinato e ha agito in anticipo mettendolo down.
Abbastanza sintomatico è inoltre il fatto che nella schermata che appare ora sul sito e che è stata più volte ripostata dai mezzi di informazione ci sia un riferimento al DMCA, che altro non è che quello che negli U.S.A. è più noto come Millennium Act.
Ma il Millennium Act è uno strumento legislativo statunitense e per quanto ne so io di leggi credo che un provvedimento di un magistrato italiano basato su una legge del Congresso U.S.A. avrebbe avuto ben poche possibilità di essere portato a termine. Una Procura non lo avrebbe nemmeno preso in considerazione (il DMCA) di fronte alle segnalazioni che sono arrivate. Avrebbe agito per infrazione del GDPR.
Sembra piuttosto una foglia di fico da parte dei gestori per provare a coprire il casino.
D'altronde se al posto di DMCA avessero scritto GDPR sarebbe stata una pubblica ammissione di reato. Provano a metterci una toppa, come si suol dire.
Non escludo che il reato venga contestato, staremo a vedere eventualmente a chi.
Per quel che riguarda questo forum ho notato che l'attenzione al GDPR è alta, la rimozione delle discussioni citate sopra ne è un esempio. Per ora starei tranquillo.
I siti di recensioni di escort sono ormai sdoganati, credo che tutti sappiano della loro esistenza.La butto lì, sperando di non apparire come un portatore di sfiga: magari non oggi. Ma domani, o comunque una volta passata la bufera mediatica su phi ca ci sarà qualcuno che porterà alla luce anche questo forum; influencer e creator di vario tipo iniziaranno a parlarne e a reclamarne la chiusura perché "anche qui si oggettifica e si mortifica la figura della donna". Che poi le donne di cui parliamo qui, a differenza di quanto accadeva sull'altro sito, siano pienamente consenzienti a loro importa poco: è il solo fatto che degli uomini si riuniscano a parlare di certe esperienze, sia pure positivamente e nel modo più verbalmente pulito possibile, che costituisce un peccato mortale per il neo-puritanesimo femminista.
Spero di sbagliarmi, ma ciò che è accaduto al gruppo FB prima e all'altro sito poi, a distanza di così poco tempo, sembra il preludio a qualcosa di grosso per ciò che riguarderà nell'immediato la libertà e l'anonimato su internet.
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