E continuiamo a raccontare gli episodi più caratteristici della mia vita da marchettaro…
Dunque fino a un tre/quattro anni fa in zona industriale a Padova bazzicava di fronte al parco acquatico Padovaland una nera chiamata Lovitt, una bruttozza del Togo di una certa età, niente di che fisicamente ma grandissima pompinara e disposta a tutto: mi leccava le palle, i piedi e il culo, si faceva digitalizzare ovunque e aveva tariffe davvero concorrenziali (20 euro!!!!!!!). Credo addirittura si fosse affezionata al sottoscritto, dato che la visitavo con una certa frequenza, e un paio di volte mi portò anche a scopare in casa sua.
Con lei c’era una certa Susanna nigeriana, più giovane e rotondetta, abbastanza graziosa, che talvolta operava all’angolo della concessionaria Porsche di Corso Stati Uniti. Io (che in quel periodo stavo cominciando a mollare le negre, viste le prestazioni indecorose e la loro antipatia congenita) frequentavo entrambe, alternandole nelle visite.
Una sera d’estate di del 2009 anni fa le trovo tutte e due al loro posto e combino per una doppia: costo 50 ero complessivi, roba che se adesso lo proponi alle rumene chiamano la CGIL per la denuncia alla Camera del Lavoro.
Ci infrattiamo tutti e tre nel parcheggio del Padovaland (avevo parcheggiato poco lontano) e cominciamo a pastrugnarci: io con una mano frugavo nel culone morbido della cicciotta e con l’altra sgrillettavo la vecchia. Avevo il cazzo che mi scoppiava, e mentre leccavo le tette della giovane l’altra mi faceva un pompinone dei suoi. Comincio a montare a pecora la cicciotta mentre Lovitt mi accarezzava il culo e ci infilava un ditino, leccandomi le chiappe. Dopodiché cambio di dama (e di guanto): a pecora con Lovitt e mano dentro la fica bagnata di Susanna.
In mezzo a tanta carne odorosa di sesso e sudore, mi viene un’idea: mi sdraio sull’erba e chiedo a entrambe di farmi una bella docciona di pipì. Le due non battono ciglio, si mettono a cavalcioni sopra di me e cominciano a buttare come fontane: probabilmente avevano svuotato un tetrapack di birra ghiacciata una mezz’ora prima perché continuarono per diversi minuti…io ero nudo sull’erba completamente fradicio. Sono venuto sulla mia pancia ma ricordo che il cazzo mi è rimasto duro per l’eccitazione.
Mi pulisco alla bell’e meglio con i fazzoletti di carta (aiutato dalle due colored), e me ne torno alla macchina tutto puzzolente e coperto di pizzicotti delle zanzare che riposavano tranquille nell’erba, che così si erano vendicate dall’interruzione del loro riposo da parte di questo vecchio maiale.
Il giochetto l’ho poi ripetuto, anche con loro da sole (e con altre femmine), e devo dire che è stato sempre piacevole.
Ciao a tutti
Dunque fino a un tre/quattro anni fa in zona industriale a Padova bazzicava di fronte al parco acquatico Padovaland una nera chiamata Lovitt, una bruttozza del Togo di una certa età, niente di che fisicamente ma grandissima pompinara e disposta a tutto: mi leccava le palle, i piedi e il culo, si faceva digitalizzare ovunque e aveva tariffe davvero concorrenziali (20 euro!!!!!!!). Credo addirittura si fosse affezionata al sottoscritto, dato che la visitavo con una certa frequenza, e un paio di volte mi portò anche a scopare in casa sua.
Con lei c’era una certa Susanna nigeriana, più giovane e rotondetta, abbastanza graziosa, che talvolta operava all’angolo della concessionaria Porsche di Corso Stati Uniti. Io (che in quel periodo stavo cominciando a mollare le negre, viste le prestazioni indecorose e la loro antipatia congenita) frequentavo entrambe, alternandole nelle visite.
Una sera d’estate di del 2009 anni fa le trovo tutte e due al loro posto e combino per una doppia: costo 50 ero complessivi, roba che se adesso lo proponi alle rumene chiamano la CGIL per la denuncia alla Camera del Lavoro.
Ci infrattiamo tutti e tre nel parcheggio del Padovaland (avevo parcheggiato poco lontano) e cominciamo a pastrugnarci: io con una mano frugavo nel culone morbido della cicciotta e con l’altra sgrillettavo la vecchia. Avevo il cazzo che mi scoppiava, e mentre leccavo le tette della giovane l’altra mi faceva un pompinone dei suoi. Comincio a montare a pecora la cicciotta mentre Lovitt mi accarezzava il culo e ci infilava un ditino, leccandomi le chiappe. Dopodiché cambio di dama (e di guanto): a pecora con Lovitt e mano dentro la fica bagnata di Susanna.
In mezzo a tanta carne odorosa di sesso e sudore, mi viene un’idea: mi sdraio sull’erba e chiedo a entrambe di farmi una bella docciona di pipì. Le due non battono ciglio, si mettono a cavalcioni sopra di me e cominciano a buttare come fontane: probabilmente avevano svuotato un tetrapack di birra ghiacciata una mezz’ora prima perché continuarono per diversi minuti…io ero nudo sull’erba completamente fradicio. Sono venuto sulla mia pancia ma ricordo che il cazzo mi è rimasto duro per l’eccitazione.
Mi pulisco alla bell’e meglio con i fazzoletti di carta (aiutato dalle due colored), e me ne torno alla macchina tutto puzzolente e coperto di pizzicotti delle zanzare che riposavano tranquille nell’erba, che così si erano vendicate dall’interruzione del loro riposo da parte di questo vecchio maiale.
Il giochetto l’ho poi ripetuto, anche con loro da sole (e con altre femmine), e devo dire che è stato sempre piacevole.
Ciao a tutti