RIFERIMENTO INTERNET http://pisa.bakeca.it/donna-cerca-uomo/pontedera-novita-thdy12241004
CITTA DELL'INCONTRO:Pontedera
NOME INSERZIONISTA: Pontedera novità
NAZIONALITA': Venezuelana
ETA': 30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: NO
SERVIZI OFFERTI: BJ+RAI1
RATE DI PARTENZA: 100
RATE CONCORDATO: 50
DESCRIZIONE FISICA: BBW da 140cm
ATTITUDINE: 5
REPERIBILITA': 7
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: NO
LA MIA ESPERIENZA: Premesso che aspettavo da tempo la possibilità di recensire la meretrice in questione, cercherò di essere quantomeno politicamente corretto nei suoi confronti.
In una calda serata di inizio estate mi imbatto (e non a caso) in un annuncio che cattura il mio viscido interesse per le dimensioni spropositate dei seni. Allorquando mi convinco ad una prima telefonata di approccio, promettendomi di seguire la logica e non il desio, impongo a me stesso una verve oltremodo professionale e senza scendere in argomenti disdicevoli, mi informo sulla veridicità di quanto proposto.
La voce, tipicamente sudamericana, ammalia la mia curiosità con conferme di tutto punto sul fisico e sulle capacità professionali.
Sebbene qualcosa dentro me gridava al falso, convinto dalle parole della donatrice di sorrisi, le chiedo un incontro per il giorno seguente.
Recandomi l’indomani sul luogo del misfatto, mi accingo a telefonarle per confermare l’appuntamento, ma la signorina(ahimè) risiedeva ancora tra le braccia di Morfeo(e che cacchio sono le 11:00!!!).
Attendo pazientemente speranzoso.
Vengo finalmente ricevuto in quello che potrebbe meglio definirsi il capanno degli attrezzi. Sgabuzzino o dispensa di ristorante cinese sembrerebbe lo scopo per il quale e stato costruito. Ma la dotazione di “letto” (singola piazza e completamente sbilenco) e di un non meglio precisato mobile di fattura vecchia, e ribadisco vecchia, incrementano la fatiscenza dell’ambiente e mi spingono a pensare che quello era, per i paganti, il luogo preposto alla diatriba interpersonale.
Sebbene odo voci varie provenire dal resto della magione cerco di trascurarle.
Pertanto il grazioso ippopotamo, dalla colorazione creola, che mi si para davanti (anche se davanti e molto eufemistico in quanto la bambola mi arrivava alla cintura) ha veramente una dote di seno non trascurabile.
Sfortunatamente le dimensioni maggiorate, e probabilmente il passato trascorso sul pianeta Giove (dove si sa la gravità è molto più elevata rispetto alla terra) hanno portato le ghiandole mammarie, della leggiadra fanciulla da 100 e più kilogrammi, ad albergare ai lati di una voragine, riconosciuta a seguito della convenzione di Ginevra come ombelico.
Ovviamente insoddisfatto dalla vista, ma speranzoso di una prestazione che sopperisca le lacune fisiche, dopo un primo tentativo di fuga corrisposto dalla richiesta di pecunia per il tempo sprecato, decido di affrontare la dama.
Da grande attore quale credo di essere, mi lancio in quella che potrebbe essere una delle mie migliori interpretazioni.
Per ricevere un servizio soddisfacente, comincio con l’adulazione del cetaceo senza mezzi termini.
Le mie speranze sfumano in quello che ho avuto l’ardire di commentare come un “po..ino da Oscar” (Oscar è il mio cane e anche se non ho mai provato sono sicuro che saprebbe far sicuramente di meglio).
Orbene, sono in ballo quindi balliamo, passiamo alla penetrazione.
Sebbene fantasticavo la più comune delle posizione, adottate sempre da Oscar(il mio cane), la pulzella scoraggia il mio pensiero ovinico con l’imposizione della posizione del missionario.
Sfortunatamente, anche se la mia prestanza fisica come contorsionista non è da sottovalutare, l’anguria che la fanciulla aveva sicuramente ingurgitato per intero(non si può spiegare altrimenti) mi precludeva qualsiasi tentativo di penetrazione.
Oramai saturo di qualsivoglia tentativo di collaborazione da parte del pachiderma, opto per un auto stimolazione manuale all’unico scopo di evitare dolori testicolari seguenti.
Cercando nei meandri della mente situazioni eccitanti azzardavo a languide carezze a quelle che in giornate di vento vengono utilizzate dal “comodino” per pararsi il collo, ma il gesto mi veniva precluso da un opinabile divieto giustificato da dolorante stato delle mammelle.
In ultima analisi e senza mezzi termini farsi una pippa e pagare 50 è stata un esperienza unica; io non la consiglierei, ma che dire .. .. a qualcuno piace!!!
Adesso però non venite a raccontarmi che l’ho trattata male, in fondo in fondo anche lei ha il suo perché!!!
Serve ad apprezzare meglio le altre.
CITTA DELL'INCONTRO:Pontedera
NOME INSERZIONISTA: Pontedera novità
NAZIONALITA': Venezuelana
ETA': 30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: NO
SERVIZI OFFERTI: BJ+RAI1
RATE DI PARTENZA: 100
RATE CONCORDATO: 50
DESCRIZIONE FISICA: BBW da 140cm
ATTITUDINE: 5
REPERIBILITA': 7
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: NO
LA MIA ESPERIENZA: Premesso che aspettavo da tempo la possibilità di recensire la meretrice in questione, cercherò di essere quantomeno politicamente corretto nei suoi confronti.
In una calda serata di inizio estate mi imbatto (e non a caso) in un annuncio che cattura il mio viscido interesse per le dimensioni spropositate dei seni. Allorquando mi convinco ad una prima telefonata di approccio, promettendomi di seguire la logica e non il desio, impongo a me stesso una verve oltremodo professionale e senza scendere in argomenti disdicevoli, mi informo sulla veridicità di quanto proposto.
La voce, tipicamente sudamericana, ammalia la mia curiosità con conferme di tutto punto sul fisico e sulle capacità professionali.
Sebbene qualcosa dentro me gridava al falso, convinto dalle parole della donatrice di sorrisi, le chiedo un incontro per il giorno seguente.
Recandomi l’indomani sul luogo del misfatto, mi accingo a telefonarle per confermare l’appuntamento, ma la signorina(ahimè) risiedeva ancora tra le braccia di Morfeo(e che cacchio sono le 11:00!!!).
Attendo pazientemente speranzoso.
Vengo finalmente ricevuto in quello che potrebbe meglio definirsi il capanno degli attrezzi. Sgabuzzino o dispensa di ristorante cinese sembrerebbe lo scopo per il quale e stato costruito. Ma la dotazione di “letto” (singola piazza e completamente sbilenco) e di un non meglio precisato mobile di fattura vecchia, e ribadisco vecchia, incrementano la fatiscenza dell’ambiente e mi spingono a pensare che quello era, per i paganti, il luogo preposto alla diatriba interpersonale.
Sebbene odo voci varie provenire dal resto della magione cerco di trascurarle.
Pertanto il grazioso ippopotamo, dalla colorazione creola, che mi si para davanti (anche se davanti e molto eufemistico in quanto la bambola mi arrivava alla cintura) ha veramente una dote di seno non trascurabile.
Sfortunatamente le dimensioni maggiorate, e probabilmente il passato trascorso sul pianeta Giove (dove si sa la gravità è molto più elevata rispetto alla terra) hanno portato le ghiandole mammarie, della leggiadra fanciulla da 100 e più kilogrammi, ad albergare ai lati di una voragine, riconosciuta a seguito della convenzione di Ginevra come ombelico.
Ovviamente insoddisfatto dalla vista, ma speranzoso di una prestazione che sopperisca le lacune fisiche, dopo un primo tentativo di fuga corrisposto dalla richiesta di pecunia per il tempo sprecato, decido di affrontare la dama.
Da grande attore quale credo di essere, mi lancio in quella che potrebbe essere una delle mie migliori interpretazioni.
Per ricevere un servizio soddisfacente, comincio con l’adulazione del cetaceo senza mezzi termini.
Le mie speranze sfumano in quello che ho avuto l’ardire di commentare come un “po..ino da Oscar” (Oscar è il mio cane e anche se non ho mai provato sono sicuro che saprebbe far sicuramente di meglio).
Orbene, sono in ballo quindi balliamo, passiamo alla penetrazione.
Sebbene fantasticavo la più comune delle posizione, adottate sempre da Oscar(il mio cane), la pulzella scoraggia il mio pensiero ovinico con l’imposizione della posizione del missionario.
Sfortunatamente, anche se la mia prestanza fisica come contorsionista non è da sottovalutare, l’anguria che la fanciulla aveva sicuramente ingurgitato per intero(non si può spiegare altrimenti) mi precludeva qualsiasi tentativo di penetrazione.
Oramai saturo di qualsivoglia tentativo di collaborazione da parte del pachiderma, opto per un auto stimolazione manuale all’unico scopo di evitare dolori testicolari seguenti.
Cercando nei meandri della mente situazioni eccitanti azzardavo a languide carezze a quelle che in giornate di vento vengono utilizzate dal “comodino” per pararsi il collo, ma il gesto mi veniva precluso da un opinabile divieto giustificato da dolorante stato delle mammelle.
In ultima analisi e senza mezzi termini farsi una pippa e pagare 50 è stata un esperienza unica; io non la consiglierei, ma che dire .. .. a qualcuno piace!!!
Adesso però non venite a raccontarmi che l’ho trattata male, in fondo in fondo anche lei ha il suo perché!!!
Serve ad apprezzare meglio le altre.