Porno, pay e relazioni affettive

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A casa di amici qualche tempo fa si parlava di Internet, Facebook e dei vari social. Sono quasi tutti genitori ed erano un po' preoccupati da ciò che si legge e da ciò che si sente raccontare.
In realtà il problema, mi sono permesso di suggerire in un impeto puritano che ha stupito perfino me stesso, è la pornografia e con essa la sessualità che devia dal suo sentiero naturale ed entra a tutta velocità in una sorta di autostrada.
Inutile sottolineare che il porno di oggi e la sua fruibilità siano molto differenti da quelli dell'era pre internet e chi ha avuto a che fare sessualmente con una qualsiasi ragazzetta 2.0 è sicuramente in grado di cogliere la differenza.
Si sta parlando di maggiorenni, meglio precisare.
La parte più interessante del discorso però è venuta dopo e, udite udite, le sorprese maggiori sono continuate ad uscire dalla mia bocca.
Vi ricordate la battuta sulle donne che sono state rovinate dall'idea del principe azzurro, mentre gli uomini dai filmini porno?
Mi sono chiesto, dando implicitamente risposta affermativa, se appunto i consumatori abituali di pornografia con il loro comportamento non sottraggano qualcosa di importante alle proprie relazioni affettive. Naturalmente mi sono guardato bene dal consentire che il discorso scivolasse pericolosamente sul mondo della prostituzione, ma non vi nascondo che il pensiero era rivolto soprattutto in quella direzione e spesso il riferimento ai filmini porno andava letto come un riferimento alle prostitute.
Tempo qualche giorno e mi sono imbattuto in questo articolo che ho trovato molto interessante oltre che attinente a quella conversazione.

http://www.medicitalia.it/blog/psic...lazioni-sessuali-ed-affettive.html?refresh_ce

 
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Non saprei Oblo. Mi sembra ci sia un po' la solita confusione nell'articolo del dr. Salerno, che parte da una ricerca, tecnicamente non contestabile senza precise conoscenze in materia, ma che comunque non trovo molto difficile da comprendere.
Mi è sempre riuscito invece difficile considerare il sesso strettamente e unicamente correlato alla sfera affettiva, come pare invece voler indicare l'articolo, tra le righe di una ricerca documentata.
Laicamente, le due cose possono anche coincidere, ma non necessariamente.
Non voglio convincere nessuno, s'intenda, ma l'educazione affettiva e quella sessuale dovrebbero viaggiare su piani separati. Altrimenti finiamo sempre nel solito rituale un po' moralistico: se qualcosa si svolge all'interno della coppia, dunque anche la visione di pornografia, ben venga e tutti santi. Quando genera invece pericolo per la coppia, campanello d'allarme, arriva il demonio.
Come se la TV in generale, anche quella prima di internet, non possa essere gia di per se pericolo di lesioni nella sfera affettiva! O come se, sempre per i rapporti di coppia, sia diversamente nocivo il tempo trascorso su siti porno, rispetto a quello dedicato ad un qualsiasi videogame.
"Perchè, perchè la domenica mi lasci sempre sola, per andare a vedere la partita di pallone", cantava Rita Pavone, parecchi lustri prima dell'esplosione di internet. Se vogliamo, c'è sempre stato un qualcosa di distraente alla sfera affettiva che, se attuato in dosi massicce e non condivise, può compromettere una relazione, in modo più o meno grave.
Di quanto scritto, sono più interessato al solo aspetto scientifico, che peraltro condivido. Ma non perchè la fruizione esagerata di pornografia, è pericolosa per la sfera emotiva. Semplicemente perchè sottrae tempo alle relazioni interpersonali, dunque anche al sesso reale.
Sesso che gratifica e va considerato, indipendentemente che lo si faccia con partner occasionali o all'interno di una coppia.
 
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Concordo con quanto detto da blu qui sopra, poi bisognerebbe fare alcuni distinguo io penso, intanto vediamo di quantificare il tempo chesi stà a pc per vedere porno (per non parlare di quelli sempre on line con le varie chat da fb in poi o i malati di videogiochi), dopopocichè bisogna vedere a quali fascie di età ci si riferisce.
Io credo che nella fase adolescenziale non ci sia maschietto che non cerchi il porno...oggi internet in effetti aiuta fn troppo ma c'è sempre stato.
Poi nel mondo adulto bisogna vedere cosa accade se non sfocia in tendenze come la ludopatia, ma a quel punto come dire il soggetto è già debole e si trova una "dipendenza" a lui gradita.

Diverso a mio avviso è il rapporto con il sesso da prostituzione e relazioni personali, anche qui generalizzare mi sembra un pò troppo facile ed ognuno arriva al servizio pay da un proprio vissuto, può essere da un punto di vista emotivo ad esempio varie delusioni in campo affettivo possono spingere a cercare di colmare il vuoto con pay. Al contrario magari ha una relezione affettiva che funziona ma poco sesso e per curiosità decide di provare, insomma la classica botta di vita.

Senza contare che in tutto questo incide moltissimo l'ambiente socio/culturale in cui viviamo.

io resto della mia idea (ma è pura teoria) se il sesso fosse libero come nelle società polinesiane prima di essere scoperte dagli europei, e come si nota in una particolare tribu di scimpanze, si eviterebbero un bel pò di casini.

Detto ciò io vado a pay perchè mi piace il sesso e mi piace concedermi quando posso un "gioco" rilassante e piacevole uno stacco dalla quotidianità un momento mio. Se avessi una compagna mi piacerebbe che quel momento fosse condiviso e fosse di entrambi ma, dovrei avere una compagna "sveglia" che inntenda il sesso come un momento giocoso, ludico non solo della coppia ma anche del singolo.
 
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Dunque, salto subito a piè pari, la teoria pure interessante (ma tutta da provare) che l'eccesso di offerta pornografica al giorno d'oggi condizioni in maniera negativa le ralzioni affettive, per arrivare subito al nocciolo del problema..anche avendo letto l'articolo linkato pituttosto velocemente.

Il nocciolo del problema (che cerdo sia lì da come lo hai scritto:wink:) : la connessione tra postituzione e impoverimento della vita di coppia (o della ricerca della vita di coppia).

Dato che qui sopra, si... qualche pornazzo ce lo vediamo, ma andiamo molto più spesso e volentieri a pay.

Ci tengo a precisare che tutto quello che segue è solo una mia opinione, basata su mie esperienze personali, senza nessuna pretesa di verità.

Per prima cosa io non posso parlare (non avendone punto) di peggioramento di vita di coppia o relazioni simili, semmai di ricerca di una vita di coppia, quindi di una partner.

E i questo senso si, devo dire che la prostituzione per me ha dato la "mazzata finale" ad ogni desiderio, di socializzare, conoscere o rimorchiare qualsiasi altro esponente dell'altro sesso, complice anche il fatto che facile non mi è mai stato.

Semplicemente non mi va più, ho le pay..per di più anche qualche fidelizzata, ai miei occhi qualsiasi altro approccio col genere femmnile (sul binario della conquista sia ben chiaro..esiste anche l'amicizia, la conoscenza) è tempo tolto ai miei hobby e perchè no..al mio ozio.

Quindi per me e preciso, solo per me..in un certo senso si.:unknw:
 
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@sodocaustico: il punto non è la quantità dell'offerta, ma la facilità di accesso. Se ai "nostri tempi" la fruizione di porno era subordinata a mille sotterfugi o al passaggio della "stecca" della collezione di giornaletti, da una leva all'altra, oggi entri in youporn & co. in zero secondi, senza particolari problemi, senza un effettivo controllo sull'eta e con un'ampiezza di offerta straordinariamente ampia, con ogni genere di deviazione sessuale sbattuta lì apertamente. Non c'è da giudicare o da bofonchiare. E' il frutto dei tempi, ma sono d'accordo con Oblomov. Questo dato di fatto può condizionare in modo significativo l'approccio emozionale di un adolescente al mondo della sessualità e il suo percorso di maturazione. C'è chi è in grado di governare questo tipo di informazioni e di impulsi emotivi, chi, più debole e meno consapevole, invece può farsene governare.
 
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E i questo senso si, devo dire che la prostituzione per me ha dato la "mazzata finale" ad ogni desiderio, di socializzare, conoscere o rimorchiare qualsiasi altro esponente dell'altro sesso,

Domanda sempre se ti và di rispondere, non ti va per la fatica di socializzare o perchè si è insinuato il pensiero che in fondo in fondo son tutte a pagamento e "amore" non esiste.

Ti chiedo questo perchè è un problema che mi pongo anche io nel senso, ho visto, vedo coppie normali in cui spesso lei cornifica anche a gratis, per non parlare appunto di molte pay che hanno un compagno più o meno consapevole,e quindi questo porta ad una sorta visione distorta e/o di cinismo se vogliamo che non ti fà più credere ed aver voglia di imbastire una relazione seria, oppure siamo rimasti fermi all'amore romantico?

Personalmente cerco ancora di socializzare mi piace socializzare ma, forse son diventato meno paziente e disposto a tollerare molte difficolta che questo comporta.
 
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Domanda sempre se ti và di rispondere, non ti va per la fatica di socializzare o perchè si è insinuato il pensiero che in fondo in fondo son tutte a pagamento e "amore" non esiste.

Ti chiedo questo perchè è un problema che mi pongo anche io nel senso, ho visto, vedo coppie normali in cui spesso lei cornifica anche a gratis, per non parlare appunto di molte pay che hanno un compagno più o meno consapevole,e quindi questo porta ad una sorta visione distorta e/o di cinismo se vogliamo che non ti fà più credere ed aver voglia di imbastire una relazione seria, oppure siamo rimasti fermi all'amore romantico?

Personalmente cerco ancora di socializzare mi piace socializzare ma, forse son diventato meno paziente e disposto a tollerare molte difficolta che questo comporta.

Il discorso è così variegato, esteso, personale...ufff e sfaccettato che non so da che parte inizare..credimi, non lo so.:scratch_one-s_head:.

Forse mi perderò qualche aspetto..e aiutatemi voi se me lo perdo.

Ma tenterò di inizare da qualche parte. Ci provo.

Passata dopo la 30ina, l'idea dell'amor romantico, di due cuori e una capanna, anche vedendo le molte difficoltà delle coppie conoscenti, i litigi, le separazioni di amici e conviventi,

Si fa starda l'idea nella mente (almeno nella mia), che oggi sia tutto in una idea "consumistica", vita di coppia compresa.

Oggi vale l'idea delll'"usa e getta", in altre parole finchè mi stai bene ti tengo, appena mi dai qualche difficoltà o noia ti sfanculo.

Questo vale sia per uomini e donne intendiamoci, non è a senso unico, è proprio la società che è cambiata.

Perciò investire tempo e fatiche in una relazione che finirebbe al 90% nella noia e nelle corna reciproche, gratis per lei, a pagamento per me visto che non sono brad pitt, ho piano piano "dismesso" se così si può dire, ogni idea di rapporto free.

Ho cercato di darti una idea a grandi linee, ripeto, qualcosa mi sarò perso, ma grosso modo il nocciolo è questo..:unknw:

Fermo restando che ho imparato che nella vita mai dire mai, anche solo tra 6 mesi potrei trovarmi a rinnegare questo pensiero.

Ora è così, altro non so dirti agenore.:unknw:

Aspetta.. dimenticavo una cosa!!..una cosa impotante, dalla frequentazione di persone più grandi di me, sia qui sopra che sul lavoro, ho imparato che l'amore fedele è solo una utopia, qualsiasi unione di lunga durata contempla l'infedeltà...qualsiasi..

Perciò forse sono io che non la so accettare, questo ad onor del vero lo dovevo dire, e mi rifugio esclusivamente in rapporti pay.
 
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Nella mia esperienza è stata molto più significativa la comparsa dell'AIDS che non la diffusione della pornografia e/o prostituzione. Da un'estate all'altra si passò dalla spensieratezza, forse eccessiva, al terrore. Da tutti che limonavano con tutti, al non bere dal bicchiere di un altro.

Dico questo perché chi ha acquisito la consapevolezza della propria sessualità ante AIDS, altro che ragazzette 2.0...

Ciò detto, la pornografia, a mio modo di vedere, non è che un surrogato della fantasia in chiave voyeuristica, un po' come photoshop e la chirurgia estetica sono surrogati del gusto e del senso estetico. Dal mio punto di vista questi ultimi hanno prodotto danni ben peggiori: c'è persino chi mi chiede di depilarmi o andare in palestra...

Quanto poi a investire pornografia e prostituzione della responsabilità del successo o insuccesso della vita di coppia, oltre a quanto già detto circa buon gusto e senso estetico, andrebbero analizzate le condizioni sociali nella loro interezza, e francamente il discorso sarebbe lunghissimo. I miei due cent sono che queste ultime pesano assai di più che non la disponibilità e la facilità di due, in fondo innocui, strumenti di intrattenimento.
 
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In realtà il problema, mi sono permesso di suggerire in un impeto puritano che ha stupito perfino me stesso, è la pornografia e con essa la sessualità che devia dal suo sentiero naturale ed entra a tutta velocità in una sorta di autostrada.
Qual'è il sentiero naturale della sessualità?
E' spontaneo porre questa domanda perché hai usato la parola "naturale" che significa della natura ma potrebbe essere interpretata anche come sinonimo di "spontaneo".
La regola della natura vuole che appena una persona è fertile copuli, analogamente ad ogni mammifero. Le leggi della natura non pongono alcun limite alla conoscenza della sessualità che ciascun essere persegue con una certa curiosità nella pubertà.
I comportamenti spontanei non portano a frenare il desiderio di conoscere o di realizzare la sessualità.
Sei sicuro che il sentiero sia naturale e l'autostrada sia una deviazione?
 
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fdebarba

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Salve a tutti...mi viene in mente il film di Truffat:Fahrenheit 451 dove in una società di persone ormai ormai prosciugate della loro personalità, i pompieri avevano come scopo quello di APPICCARE gli incendi...ogni libro trovato doveva venire bruciato e il possessore messo alla vergogna: le storie presenti nei libri mettono in discussione il quieto vivere delle persone,fanno credere che possa esistere un altro modo di concepire il vivere la vita,magari migliore! Questo era ciò che pensavano l'elite di quella società....e cosi anche con la pornografia o il principe azzurro.o i libri(ormai cani e porci scrivono ,ma soppratutto possono pubblicare libri):dipende con che capacità critica ci si accosta all'industria culturale
 
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Oggi vale l'idea delll'"usa e getta", in altre parole finchè mi stai bene ti tengo, appena mi dai qualche difficoltà o noia ti sfanculo.

in questo posso essere abbastanza d'accordo con te, però da quanto dici nel resto del discorso, ne la pornografia, ne le pay, sono la causa del tuo ritirarti dal socializzare, quanto piuttosto una certa delusione e disincanto dei e nei rapporti umani...che ben comprendo.
Ma per tornare a all'inizio del post le pay ed il porno sono un rifugio ma non la causa della mancanza di voglia di socializzare.

Qual'è il sentiero naturale della sessualità?
Bella domanda lore ma a questa ancora non c'è risposta...ognuno la declinerà secondo la propria sovrastruttura culturale, per la natura istintuale la faccenda viaggia diversamenteovvero l'unico scopo e il proseguimento della specie e le devianze in quanto improduttive tollerate ma destinate ad estinguersi.

Mentre ancora vedo il porno e le pay come uno strumento,teso da un lato a fornire un mezzo per la ricerca del piacere individuale dell'essere umano (uomo o donna) dall'altro come una sorta di valvola di sfogo di una società fortemente repressa dal punto di vista sessuale da tutti i vari tipi di portati culturali.

Nella nostra cultura ma anche in mpolte altre nessuno ti verrà mai a dire che fare sesso è bello e piacevole, no o viene presentato a fini meramente riproduttivi o come un qualcosa che si è bello ma...c'è sempre un qualcosa che non si deve o no và. E' un circolo vizioso.

Certo che se ad un ragazzino fai vedere porno su porno per lui è quella la normalità e credo che possa venir sù quantomeno un po fuori dal comune, ma un ragazzino è un libro bianco e a seconda di chi e cosa viene scritto potrà essere un buon od un brutto libro spetta appunto alla capacità dello scrittore di indirizzare il libro in un modo od in un altro.
 
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Qual'è il sentiero naturale della sessualità?
E' spontaneo porre questa domanda perché hai usato la parola "naturale" che significa della natura ma potrebbe essere interpretata anche come sinonimo di "spontaneo".
La regola della natura vuole che appena una persona è fertile copuli, analogamente ad ogni mammifero. Le leggi della natura non pongono alcun limite alla conoscenza della sessualità che ciascun essere persegue con una certa curiosità nella pubertà.
I comportamenti spontanei non portano a frenare il desiderio di conoscere o di realizzare la sessualità.
Sei sicuro che il sentiero sia naturale e l'autostrada sia una deviazione?
Per naturale intendo interazione con un altro essere umano e non con una macchina erogatrice di stimoli visivi deformanti.
Prima dell'autostrada costituita da decine di perversioni o da generi e sottogeneri pornografici lasciamo che l'identità sessuale si formi attraverso la conoscenza diretta e la sperimentazione spontanea con i propri simili.
Quello che penso è che meno condizionamenti ci sono meglio è, soprattutto nella sfera sessuale dei giovani ma, perché no, anche degli adulti. Per quanto possibile ovviamente.
 
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Prima dell'autostrada costituita da decine di perversioni o da generi e sottogeneri pornografici lasciamo che l'identità sessuale si formi attraverso la conoscenza diretta e la sperimentazione spontanea con i propri simili.
Sicuramente la ricerca e sperimentazione diretta è da preferire come modo per soddisfare la curiosità naturale ma è effettivamente possibile farlo in modo naturale? Le mie affermazioni si basano sulla mia convinzione che il percorso di avvicinamento alla sessualità tra i giovani non sia troppo veloce ma troppo lento seppure un pochino meno disagevole che in altri periodi storici. Le sovrastrutture culturali che richiama Agenore non servono di certo a crescere prima; se servano a crescere meglio non lo so.
La pornografia rappresenta un quadro caricaturale ma in fondo fedele di ciò che succede realmente o comunque è effettivamente praticabile.

Quello che penso è che meno condizionamenti ci sono meglio è, soprattutto nella sfera sessuale dei giovani ma, perché no, anche degli adulti. Per quanto possibile ovviamente.
Questo è indiscutibile. Purtroppo tutte le valutazioni sono fatte da persone che sono già condizionate e le medesime valutazioni non possono essere equilibrate. Si finisce per approvare i condizionamenti buoni e deprecare quelli cattivi ma se mettiamo in dubbio la scelta dei buoni e dei cattivi dobbiamo ammettere che i condizionamenti li abbiamo sempre voluti e promossi.
Nella società moderna poche cose si imparano per sperimentazione diretta e tutto è demandato, qualcosa più e qualcosa meno, all'educazione che è a carico della famiglia e della scuola, organismi che nelle tematiche sessuali falliscono da secoli e non sembrano sulla buona strada per migliorare. La diffusione della pornografia tra i giovani è un surrogato che come tutti i surrogati non andrebbe eliminato ma reso futile dalla diffusione dello strumento più idoneo.
Il problema è che tutti ma proprio tutti coloro che sono allarmati della diffusione della pornografia non osteggiano come sostiene Oblomov la diffusione di una conoscenza distorta bensì la diffusione della conoscenza in sé.
Tutto ciò riguarda anche, negli stessi termini, la prostituzione. Entrambi i fenomeni sono dei compromessi, tra le necessità normali dell'individuo e le esigenze di una società organizzata che ha regole piuttosto limitative ed entrambe sono artificiali ma necessarie. Come l'aeroplano, che è utile per spostarsi seppure si viva senza grossi drammi anche senza spostarsi.
 
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Ciò che a me pare interessante è sottolineare come la pornografia, in modo simile a quanto faccia la pubblicità, tenda a creare bisogni di cui sino a qualche istante prima non si sentisse la necessità e di conseguenza generi la propensione a scimmiottare modelli di comportamento che, soprattutto nel caso dei giovani, non facilitano lo sviluppo sessuale e relazionale.
Il problema è che tutto il mondo della comunicazione rema in quella direzione, tutto viene presentato in modo familiare e simpatico ed è sempre più difficile sottrarsi a questo tipo di condizionamenti.
Stesso discorso per quanto riguarda la vita di coppia e quindi gli adulti dove subentra con dinamiche analoghe anche il tema della prostituzione.
Per quanto riguarda pay, porno e socializzazione il discorso è simile ma osservato da una prospettiva differente. È evidente che anestetizzando lo stimolo sessuale, mettendolo a tacere con vari artifici si inaridisca la propria disponibilità ad aprirsi all'esterno col rischio che si spalanchi una voragine intima e personale come una sorta di catabolismo dello spirito.
Non è forse per questo che ingenuamente anche la masturbazione sia sempre stata malvista soprattutto negli adolescenti? Introflessione verso se stessi la chiamano i bigotti.
E lasciamo perdere la scoperta del proprio corpo, questa è solo la prima fase, poi c'è o ci dovrebbe essere la scoperta del mondo. Le due cose stanno insieme in un equilibrio molto delicato.
Forse perfino il buon senso ha sempre sostenuto ciò che la ricerca scientifica evidenzia in quell'articolo e cioè che esiste un'assuefazione sessuale, una bulimia di stimoli sessuali che in qualche modo ci impoverisce anche dal punto di vista affettivo.
A me perlomeno è successo, o meglio, non mi ha sicuramente arricchito.
Detto col senno di poi mi sembrano distrazioni che alimentano altre distrazioni che favoriscono l'interposizione di una distanza sempre più ampia tra noi e gli altri.
 
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Quello che scrive il Dott. Mario Salerno è vero.

Diciamo che ci si può ammalare sviluppando le cosiddette nuove dipendenze che possono capitare singolarmente o in concomitanza: pc/internet dipendenza, porno dipendenza e sesso dipendenza.

2z7l9pc.jpg


Certo il problema non nasce se ogni tanto guardi un sito porno, ci sono ovviamente altri fattori che tutti assieme creano la patologia.

Non bisogna pensare che non siano come le droghe reali, seppur non bevi nemmeno un goccio di alcol o non fumi nemmeno una sigaretta se "cadi" in una delle nuove dipendenze ritrovi gli stessi effetti, cerchi sempre qualcosa di più forte anche correndo rischi e non è facile uscirne perché ormai c'è dipendenza psicologica e in parte fisica.
 
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ho letto forse troppo velocemente tutto il thread ma mi trovo sostanzialmente d'accordo con quanto sostenuto, nei suoi interventi, da Oblomov.

Detto in maniera molto semplicistica, direi che alla fine vale un vecchio popolarissimo (ma non per questo privo di una certa valenza) detto: Il troppo stroppia.

Troppa pornografia fa male: è indubbio. io, come credo molti, l'ho provato i persona.
E condivido anche l'osservazione di Kurtz, e cioè che la eccessiva facilità e velocità di accesso alla pornografia è il vero problema, non la pornografia in se.
Ricordo che quando ero ragazzino trovare per caso un giornaletto porno per strada, era come trovare l'eldorado, un'emozione incredibile (da condividere magari anche con l'amichetto del cuore) a cui faceva seguito una bella, bellissima sega adolescenziale.
Ora accendo il computer, e, volendo, in un nanosecondo sono sommerso, aggredito, letteralmente seppellito da ogni sorta materiale pornografico. troppo. veramente troppo. e non ci vuole la scienza neurologica e lo studio delle cortecce cerebrali per capire che "il troppo stroppia"
 
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Devo dirvi che mi piace molto l'evoluzione della riflessione. Anche Oblo, nel successivo intervento, ha ricondotto il possibile problema, all'uso eccessivo. Uskebasi ha poi delineato altri contorni interessanti, quali la velocità e facilità di accesso, che possono in qualche modo azzerare quella propensione alla scoperta, che per le generazioni precedenti, conferiva alla fruizione di quei prodotti, un fascino di baldanzosa conquista.
Ma si trattava pur sempre di fascino da proibizionismo, non certo di minor pericolo riguardo l'eccesso.
Ricordo un mio compagno scuole medie, che aveva un intero armadio pieno di giornaletti porno e tutti si andava da lui per "farci una cultura". Dubito però che lui, su quelle passere pelose anni settanta, ci passasse solo la mezz'ora di gruppo, tanto che, quando lo scoprì sua madre, le visite a noi compagni furono immediatamente vietate.
Il punto dunque, a mio parere, resta l'uso che si fa di un qualcosa.
Purtroppo tutte queste belle ricerche, per evidenti motivi di popolarità e raggiungimento del target della moderna comunicazione, vengono presentate per argomenti separati, e non raccolte per tematiche. Questo perchè è più facile comporre il titolo di richiamo "Indagine sugli effetti della pornografia". Così come, da un'altra parte, apparirà un titolo, più o meno di identica costruzione: "Effetti dannosi dei videogiochi". Vai avanti e ti imbatti in "I ragazzi di oggi bevono troppo", eccetera eccetera.
Ciascuno di questi titoloni, poi sono seguiti da quelle trenta, quaranta righe, calcolate scientificamente per trattenere l'attenzione, senza che uno smetta di leggere.
Cosicchè il quadro completo è più difficile da comporre. Appunto che, quasi tutto sostanzialmente può essere dannoso.
Forse che il ragazzo che dovesse passare giornate intere sui libri o in laboratorio o in un conservatorio o palestra di danza, non ha le stesse probabilità di criticità affettive nella vita, di quello, più birbantello, che quelle ore le trascorre su youporn?
Tantè che sto sempre più apprezzando la teoria dell'esperto Oblo, secondo la quale, fino alla duecentesima foto il rischio di assuefazione non esiste. Oltre può accadere il peggio :pleasantry:
 
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Vi ricordate la battuta sulle donne che sono state rovinate dall'idea del principe azzurro,

Non credo che questa idea continui a rovinare le donne,perlomeno quelle di domani.In sala d'attesa del medico di famiglia l'altro giorno,mi sono trovato a sentire la conversazione di due giovani e belle mammine,una delle quali diceva all'altra che doveva parlare con il medico per la pillola anticoncezionale per sua figlia tredicenne,non voleva problemi !!!:lol:
 
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Questo a mio parere è il passaggio chiave che in qualche modo si collega al nostro hobby.

Chi invece è un fruitore abituale di pornografia può manifestare una maggiore tendenza all’infedeltà e ricercare partner al di fuori della relazione. I ricercatori sostengono che quanto maggiore è la percezione di avere a disposizione un insieme significativo di partner attraenti tanto minore sarà l’impegno che metteranno in una relazione. Inoltre non ha alcuna rilevanza che i partner siano reali o solo frutto dell’immaginazione come quelli visti in alcuni filmati pornografici, i cui attori alimentano l’idea di poter conoscere persone nuove con cui avere rapporti sessuali. Dal momento in cui una persona elabora l’idea di avere diverse alternative relazionali, manifesta una minore propensione ad impegnarsi in una relazione.


Piu sotto c'è invece un riferimento all'effetto Coolidge di cui ignoravo il significato. Cercando su Wiki ho trovato questo aneddoto:

Il termine deriverebbe da una vecchia battuta secondo la quale la moglie del Presidente degli Stati Uniti Calvin Coolidge, in visita ad una fattoria sperimentale patrocinata dal governo, notò un gallo che si accoppiava molto frequentemente. Chiedendo al suo accompagnatore quanto spesso avvenisse il fatto le venne risposto “dozzine di volte al giorno”. “Lo dica al signor Coolidge,” replicò la First Lady. Il Presidente, informato della cosa, chiese a sua volta: “Ma ogni volta con la stessa gallina?”. “No,” rispose il contadino, “ogni volta con una gallina diversa”. “Lo dica alla signora Coolidge!” disse il Presidente.
:prankster2:



 
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Nicolaegrasanu

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Questo a mio parere è il passaggio chiave che in qualche modo si collega al nostro hobby.

Chi invece è un fruitore abituale di pornografia può manifestare una maggiore tendenza all’infedeltà e ricercare partner al di fuori della relazione. I ricercatori sostengono che quanto maggiore è la percezione di avere a disposizione un insieme significativo di partner attraenti tanto minore sarà l’impegno che metteranno in una relazione. Inoltre non ha alcuna rilevanza che i partner siano reali o solo frutto dell’immaginazione come quelli visti in alcuni filmati pornografici, i cui attori alimentano l’idea di poter conoscere persone nuove con cui avere rapporti sessuali. Dal momento in cui una persona elabora l’idea di avere diverse alternative relazionali, manifesta una minore propensione ad impegnarsi in una relazione.







Condivido.

Del resto non possiamo pretendere che le nuove tecnologie non modifichino il nostro stile di vita.
Internet permette dal comodo divano di casa di comunicare con voi su questo forum, una cosa anni fa nemmeno pensabile. Se volevo parlare con amici dovevo uscire ed andare al bar, o al centro o in un posto di aggregazione, tipo il campo di calcio.
Questo modifica le mie abitudini, non esco più e non vedo fisicamente le persone.
C'è un depauperamento delle vecchie relazioni personali, ma di contro si migliorano quelle nuove con persone lontane e sconosciute.
Pensate ad esempio di parlare al bar con amici che conoscete di pay e di quanto costano, sarebbe impossibile nel proprio paese, dove ti conoscono tutti, ammettere che si va a puttane.
Idem con la pornografia. È diventata accessibile ed ha cambiato il comportamento di milioni di persone. Ha impoverito le relazioni personali e quelle coniugali? Di sicuro.
Ma ne ha create di altre. Oggi le relazioni extraconiugali sono molte di più e non solo con le prostituite. Moltissime donne conoscono altri uomini e tradiscono, avendo la possibilità di farlo.
Tornando al soggetto, L'analisi presentata nell'articolo del medico è parziale. Andrebbe inquadrata nell'ambito delle nuove relazioni nate dallo sviluppo dei nuovi sistemi di comunicazione e non buttata lì a compartimento stagno e asettica, a mio modesto parere.
 
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