Antefatto: Ho conosciuto la bimba soggetto di questo racconto quando "lofteggiava" col nome di Alessia negli ultimi mesi del 2007. Prima in quel di Oriago, poi a Mestre ed infine a Treviso. Ora sembra che sia stata espulsa dall'Italia. Potete vedere qualche immagine qui:
http://www.krisebony.it/krisebony.htm
Non provate ad entrare senza seguire il link, cioè usando questo: http://www.krisebony.it
Vi troverete in una pagine che con lei c'entra poco.
Ho pubblicato la rece in altro spazio in data 15 novembre 2007. L'incontro risale ad un mesetto prima. Pronti? Via!
Ci sono due cose che contraddistingono l’avanzare dell’età : la prima è la perdita della memoria, la seconda… non me la ricordo più!
Questo allegorico preambolo per dirvi che non ricordo esattamente quando ho fatto visita alla simpatica pulzella. Un mesetto fa? Di più? Di meno? Boh…
Ricordo però che era una domenica, come spesso accade. Il campanile aveva appena scoccato le 21 e io stabilivo una comunicazione telefonica con la suddetta.
“Ciao Alessia, avrei ambizione di venire a sincerarmi sulle tue condizioni di salute, se fra un’oretta abbondante passo da te mi ricevi?â€
“Certo, ti aspetto.â€
“Giovane, guarda che mi sciroppo un centinaio di km, non sarebbe male se tu non mi facessi aspettare fuori dalla tua location come un avvoltoio, organizzati, ti prego.â€
“Puoi stare tranquillo. Tu parcheggia dalle parti di Piazza Ferretto e poi richiamami. Sai dov’è Piazza Ferretto?â€
“Baby, vuoi che IO non sappia dov’è Piazza Ferretto?â€
In realtà ignoravo completamente l’esistenza di detta piazza, ma mai mostrare debolezze. Il fatto poi di avere sangue Navajo nelle vene fa si che il raggiungimento di qualsiasi meta non mi desti preoccupazione di sorta. Devo anche ammettere che la presenza del Tom Tom nel cellulare è di indubbio aiuto….
Raggiungo la meta e richiamo. Ella riceve proprio detto la piazza summenzionata, praticamente due passi. La zona è molto discreta e tranquilla, non le solite insomma, dove orde di bavosi puttanieri si aggirano come lupi famelici fischiettando però, per fare gli indifferenti. Siamo in pieno centro e si riesce a dissimulare. Le fattezze dello stabile fanno presagire che non si tratti del solito palazzo che ospita loft a go-go.
L’appartamento è piccolo, ordinato, pulito e la mobilia non è da “batteriaâ€.
Veniamo a lei. Indubbiamente quella della foto, con qualche malizioso chiletto in più, anche per sua ammissione, ma ben distribuito. Oh, i peccati della carne si fanno con la carne, d’altronde. Vestaglietta nera semiaperta ad arte e chilometrici sabot per dare l’impressione di essere più alta.
La trattativa economica è molto breve e ci si accorda sui 200 biscottini per una cosa fatta senza la frenesia di battere dei record in velocità , con reciproco esame di papille gustative e interrogazione orale senza scafandro. La mia impressione è che avrei potuto spuntare un 50ino in meno se avessi…. Lo dirò dopo.
E’ inutile raccontarsi delle balle. La bimba fa l’attrice, e questo suo mestiere si riflette anche nel “trombing – timeâ€. Brava, molto gattona, ma inevitabilmente scenografica e con un paio di inclinazioni:
1. Il voler comandare la sucessione delle posizioni. Mettiti così, salimi sopra, infilalo di qua, mettilo di là , fischia Carosello….
2. Il voler eseguire a tutti i costi una rettoscopia (ovviamente la parte era fornita da me) con il suo dito medio. E con delicatezza e per pochi millimetri la cosa sarebbe pure gradita, se non fosse che la giovine è dotata di unghie che in certi paesi sono derubricate come armi bianche. Comunque un mio grugnito le notizia che la zona è a traffico limitato. Parecchiotto limitato.
Dopo varie evoluzioni più o meno spettacolari ci concentriamo, dopo aver sfilato un profilattico rosso che rendeva il mio fatellino simile ad un estintore (piccolino, però), su un lentissimo 69, dove lei si perita in un bjs decisamente di ottima fattura. Che culmina, con mia sorpresa, in un CIM decisamente inaspettato e tra le altre cose non richiesto. Ecco spiegata la mia sensazione sul fatto che avrei potuto spuntare un onorario minore, ci siamo semplicemente capiti male.
Nelle rituali quattro chiacchere del dopo le faccio i complimenti per il sito. Si finge stupita, prova con poca convinzione a negare, ma poi ovviamente capisce che so benissimo con chi mi sono accoppiato. Mi spiega che lei si dichiara brasiliana, ed effettivamente lo si può anche credere. A mia volta le dico che difficilmente potrà ingannare qualcuno che si diletta di navigazione internet tematica come la nostra.
Vabbè, il mio compito è finito, le rendo l’ultimo omaggio e mi dileguo furtivo nelle tenebre di una Mestre ormai deserta.
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http://www.krisebony.it/krisebony.htm
Non provate ad entrare senza seguire il link, cioè usando questo: http://www.krisebony.it
Vi troverete in una pagine che con lei c'entra poco.
Ho pubblicato la rece in altro spazio in data 15 novembre 2007. L'incontro risale ad un mesetto prima. Pronti? Via!
Ci sono due cose che contraddistingono l’avanzare dell’età : la prima è la perdita della memoria, la seconda… non me la ricordo più!
Questo allegorico preambolo per dirvi che non ricordo esattamente quando ho fatto visita alla simpatica pulzella. Un mesetto fa? Di più? Di meno? Boh…
Ricordo però che era una domenica, come spesso accade. Il campanile aveva appena scoccato le 21 e io stabilivo una comunicazione telefonica con la suddetta.
“Ciao Alessia, avrei ambizione di venire a sincerarmi sulle tue condizioni di salute, se fra un’oretta abbondante passo da te mi ricevi?â€
“Certo, ti aspetto.â€
“Giovane, guarda che mi sciroppo un centinaio di km, non sarebbe male se tu non mi facessi aspettare fuori dalla tua location come un avvoltoio, organizzati, ti prego.â€
“Puoi stare tranquillo. Tu parcheggia dalle parti di Piazza Ferretto e poi richiamami. Sai dov’è Piazza Ferretto?â€
“Baby, vuoi che IO non sappia dov’è Piazza Ferretto?â€
In realtà ignoravo completamente l’esistenza di detta piazza, ma mai mostrare debolezze. Il fatto poi di avere sangue Navajo nelle vene fa si che il raggiungimento di qualsiasi meta non mi desti preoccupazione di sorta. Devo anche ammettere che la presenza del Tom Tom nel cellulare è di indubbio aiuto….
Raggiungo la meta e richiamo. Ella riceve proprio detto la piazza summenzionata, praticamente due passi. La zona è molto discreta e tranquilla, non le solite insomma, dove orde di bavosi puttanieri si aggirano come lupi famelici fischiettando però, per fare gli indifferenti. Siamo in pieno centro e si riesce a dissimulare. Le fattezze dello stabile fanno presagire che non si tratti del solito palazzo che ospita loft a go-go.
L’appartamento è piccolo, ordinato, pulito e la mobilia non è da “batteriaâ€.
Veniamo a lei. Indubbiamente quella della foto, con qualche malizioso chiletto in più, anche per sua ammissione, ma ben distribuito. Oh, i peccati della carne si fanno con la carne, d’altronde. Vestaglietta nera semiaperta ad arte e chilometrici sabot per dare l’impressione di essere più alta.
La trattativa economica è molto breve e ci si accorda sui 200 biscottini per una cosa fatta senza la frenesia di battere dei record in velocità , con reciproco esame di papille gustative e interrogazione orale senza scafandro. La mia impressione è che avrei potuto spuntare un 50ino in meno se avessi…. Lo dirò dopo.
E’ inutile raccontarsi delle balle. La bimba fa l’attrice, e questo suo mestiere si riflette anche nel “trombing – timeâ€. Brava, molto gattona, ma inevitabilmente scenografica e con un paio di inclinazioni:
1. Il voler comandare la sucessione delle posizioni. Mettiti così, salimi sopra, infilalo di qua, mettilo di là , fischia Carosello….
2. Il voler eseguire a tutti i costi una rettoscopia (ovviamente la parte era fornita da me) con il suo dito medio. E con delicatezza e per pochi millimetri la cosa sarebbe pure gradita, se non fosse che la giovine è dotata di unghie che in certi paesi sono derubricate come armi bianche. Comunque un mio grugnito le notizia che la zona è a traffico limitato. Parecchiotto limitato.
Dopo varie evoluzioni più o meno spettacolari ci concentriamo, dopo aver sfilato un profilattico rosso che rendeva il mio fatellino simile ad un estintore (piccolino, però), su un lentissimo 69, dove lei si perita in un bjs decisamente di ottima fattura. Che culmina, con mia sorpresa, in un CIM decisamente inaspettato e tra le altre cose non richiesto. Ecco spiegata la mia sensazione sul fatto che avrei potuto spuntare un onorario minore, ci siamo semplicemente capiti male.
Nelle rituali quattro chiacchere del dopo le faccio i complimenti per il sito. Si finge stupita, prova con poca convinzione a negare, ma poi ovviamente capisce che so benissimo con chi mi sono accoppiato. Mi spiega che lei si dichiara brasiliana, ed effettivamente lo si può anche credere. A mia volta le dico che difficilmente potrà ingannare qualcuno che si diletta di navigazione internet tematica come la nostra.
Vabbè, il mio compito è finito, le rendo l’ultimo omaggio e mi dileguo furtivo nelle tenebre di una Mestre ormai deserta.
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