Il punteraggio mi stressa!
Per me gli incontri erano una valvola di sfogo per lo stress: lavoro, famiglia, impegni, traffico, tutto spariva almeno per quel poco tempo dedicato alla mia attività ricreativa.
Ricordo benissimo ancora il primo incontro, avevo da poco perso mio padre e un poco anche la bussola.
Un amica, con la quale avevo un rapporto speciale, mi spinge a fare un incontro pay.
Facciamo insieme la ricerca su internet, seleziona la ragazza più la mia amica che io, a pelle le sembrava una persona adatta, poi la prima chiamata, il batticuore mentre squillava, la voce che ci convince.
La mia amica mi accompagna fin sotto la porta; entro e "mi ingesso", quindi spiego alla signora che è il mio primo incontro, che alla timidezza si aggiunge un recente dolore e le racconto del supporto della mia amica.
Fu un incontro specialissimo.
Ne seguirono altri, con tutto che il rate era abbastanza alto,sebbene potessi in quel momento affrontare quella spesa.
Tuttora ricerco quella donna speciale senza troppe speranze di rivederla.
Poi per un periodo, non sentii più l'esigenza di fare incontri. Ma come un vulcano sopito che si desta all'improvviso, mi ritrovai a ricercare ragazze da incontrare.
Devo ammettere di essere stato abbastanza fortunato, perchè quasi sempre e da subito trovai alcune donne vere.
Con il tempo e con l'età che avanza (e sicuramente con maggiori responsabilità), la voglia allora "sporadica" di qualcosa di fuori dalla routine è diventata un'esigenza per combattere lo stress e le tentazioni.
Per tentazione intendo un paio di amiche free che, in due momenti diversi, si stavano trasformando in qualcosa di "più" e sebbene suoni una paraculata, andare a pay mi è servito a non tradire chi amo. A non tradire con il cuore intendo.
Quasi tutti vanno in palestra, fanno uno sport o un hobbies per rilassarsi ed evadere dallo stress. Non potendo, per vari motivi, andare in palestra, fare una partitella a pallone, ne giocare con la playstation o i trenini, il mio antistress è il punteraggio.
Piacevolemente trascorrevo le ore su internet a fare le ricerche. Poi selezionate una manciata di ragazze, intervistavo e incontravo. Non tantissimo, ne tantissime a dire il vero, anche perché di base son pigro e quindi se trovo una che mi prende mi fidelizzo.
Almeno finché la scimmia in testa decide di provar altro. Qualche ora spesa in ricerche durante il tempo libero e finalmente un oretta di relax. Qualche volta davvero ottimo relax
Oggi ho vomitato. Ero davanti al pc, una scheda aperta su punterforum, una sulla bakeka e prima mi è venuto un prurito sul collo, poi è esploso un mal di testa. Cocciutamente ho continuato a fare ricerche davanti al pc, segnare numeri, confrontarli, verificare le foto..
Poi è stata una scarica. Son arrivato giusto in tempo in bagno e ho rimesso. Nel piccolissimo specchio del bagno dell'ufficio la buia immagine di un me improvvisamente invecchiato.
Ho realizzato poco a poco. Il mio diversivo è ormai uno stress.
Sono cambiato. Non sono più un ragazzino. Ma sopratutto non ho più la pazienza. Ed è mortificante e umiliante dirlo, ma età, acciacchi e pensieri sono sono un piccola parte del problema, quello grosso è la disponibilità economica che ormai non c'è più.
Non che abbia mai avuto grosse possibilità, ma se volevo farmi passare uno sfizio, potevo o almeno ero in grado di potermi costruire il gettone per la giostra. La signora del mio primo incontro prendeva 200 per un oretta. Mi era possibile e lo facevo. Anche abbastanza spesso.
Ovviamente i tempi son cambiati, ma ho sempre fatto in modo poter godere del mio antistress senza pesare sulla famiglia. Ora mi vien da pensare "e se mi arriva una multa?" "se devo cambiare una ruota". Insomma mi stresso ancor prima di fare la ricerca.
Trovare una tipa non è sempre facile, l'incontro per me non deve essere solo una svuotata. I rate spesso sono incompatibili. Ma cosa ben peggiore mi sembra un po cambiato l'atteggiamento di tante ragazze, tanto che a volte mi passa la voglia.
Dopo magari aver perso tante ore a cercare, chiamo quelle 4 o 5 che avevo scelto e il cell è spento, o non risponde, gli orari non combaciano o il luogo dell'inserzione è diverso. Dopo tanto peregrinare magari l'incontro è pure inglorioso e bestemmio al pensiero che magari dovrò attendere un mese per il prossimo incontro.
Insomma una cosa come un incontro pay che dovrebbe essere una cosa facile, dato che è il mestiere più antico del mondo con la clientela più antica del mondo e che dovrebbe avere regole e modalità facili, mi sembra sempre più complicato.
Ho chiamato una loft girl di 42 anni che mi ha tenuto al telefono 5minuti per dirmi che lei è laureata, che non è una macchinetta, che deve scattare un certo feeling, che sa di prendere più di tante (200), ma che era un incontro di menti prima che di corpi. "ah, in questi giorni non ricevo, solo hotel,quindi più spese e solo i giorni dispari con un paio di ore di preavviso"
Una si è incazzata perché l'ho chiamata nuovamente dopo pochi minuti per chiederle informazioni; peccato che stavo chiamando ad un numero diverso, di un inserzione diversa, con foto diverse.
Senza contare le italianissime che quando chiamo al cell hanno accenti sudamericani, quelle che "parto da XYZ" che non so mai che voglia dire, e quelle che un attimo prima squilla, prendi appuntamento, ci vai parcheggi, richiami e...il cell è spento e poi non riesci più a contattare per settimane, malgrado gli annunci sempre aggiornati.
E se riesci a tenere a bada l'indole punter e ti affidi alle recensioni, magari poi le aspettative vengono disilluse all'incontro. Ma poi mentre mi arrabatto tra una commissione e un altra, tra un cliente e andar a far la spesa ecco che il pensiero torna e la notte sempre più spesso m ritrovo a navigare.
Ovviamente stressandomi ancor di più. E quando nuovamente decido, mi organizzo, ho messo da parte i soldi... TAK, arriva la multa, l'imprevisto o semplicemente ti "fregano" il tuo tempo libero.
E mi stresso ancor di più se penso a quanti si son rovinati la vita al gioco, con l'alcool o le droghe, ma mi dico falsamente che la mia non è una dipendenza.
Un amico al quale ho raccontato la cosa, mi ha detto:"e mica te lo prescrive il dottore di andare a pay... se ti vien voglia usa federica!"
Non ho vizi. Non bevo, non fumo, non seguo il calcio, non mi interessano gli abiti e gli accessori firmati, preferisco una pizza con gli amici ad una cena da Cracco. Ho una macchina di 10 anni e non mi interessa neppure volerne una nuova.
Non cambio il cellulare ogni 6 mesi e il mio pc è fatto con componenti di risulta. Non vado neppure dal barbiere ogni settimana, anzi mi da noia andarci. Evito le amicizie femminili per togliere occasione.
Insomma, non ho altro; nella vita uno spasso solo ho. E ormai mi da stress!
Giocare a carte è meglio che far niente. Ma niente è meglio del sesso. Quindi giocare a carte è meglio del sesso? (son proprio stressato!!)
Per me gli incontri erano una valvola di sfogo per lo stress: lavoro, famiglia, impegni, traffico, tutto spariva almeno per quel poco tempo dedicato alla mia attività ricreativa.
Ricordo benissimo ancora il primo incontro, avevo da poco perso mio padre e un poco anche la bussola.
Un amica, con la quale avevo un rapporto speciale, mi spinge a fare un incontro pay.
Facciamo insieme la ricerca su internet, seleziona la ragazza più la mia amica che io, a pelle le sembrava una persona adatta, poi la prima chiamata, il batticuore mentre squillava, la voce che ci convince.
La mia amica mi accompagna fin sotto la porta; entro e "mi ingesso", quindi spiego alla signora che è il mio primo incontro, che alla timidezza si aggiunge un recente dolore e le racconto del supporto della mia amica.
Fu un incontro specialissimo.
Ne seguirono altri, con tutto che il rate era abbastanza alto,sebbene potessi in quel momento affrontare quella spesa.
Tuttora ricerco quella donna speciale senza troppe speranze di rivederla.
Poi per un periodo, non sentii più l'esigenza di fare incontri. Ma come un vulcano sopito che si desta all'improvviso, mi ritrovai a ricercare ragazze da incontrare.
Devo ammettere di essere stato abbastanza fortunato, perchè quasi sempre e da subito trovai alcune donne vere.
Con il tempo e con l'età che avanza (e sicuramente con maggiori responsabilità), la voglia allora "sporadica" di qualcosa di fuori dalla routine è diventata un'esigenza per combattere lo stress e le tentazioni.
Per tentazione intendo un paio di amiche free che, in due momenti diversi, si stavano trasformando in qualcosa di "più" e sebbene suoni una paraculata, andare a pay mi è servito a non tradire chi amo. A non tradire con il cuore intendo.
Quasi tutti vanno in palestra, fanno uno sport o un hobbies per rilassarsi ed evadere dallo stress. Non potendo, per vari motivi, andare in palestra, fare una partitella a pallone, ne giocare con la playstation o i trenini, il mio antistress è il punteraggio.
Piacevolemente trascorrevo le ore su internet a fare le ricerche. Poi selezionate una manciata di ragazze, intervistavo e incontravo. Non tantissimo, ne tantissime a dire il vero, anche perché di base son pigro e quindi se trovo una che mi prende mi fidelizzo.
Almeno finché la scimmia in testa decide di provar altro. Qualche ora spesa in ricerche durante il tempo libero e finalmente un oretta di relax. Qualche volta davvero ottimo relax
Oggi ho vomitato. Ero davanti al pc, una scheda aperta su punterforum, una sulla bakeka e prima mi è venuto un prurito sul collo, poi è esploso un mal di testa. Cocciutamente ho continuato a fare ricerche davanti al pc, segnare numeri, confrontarli, verificare le foto..
Poi è stata una scarica. Son arrivato giusto in tempo in bagno e ho rimesso. Nel piccolissimo specchio del bagno dell'ufficio la buia immagine di un me improvvisamente invecchiato.
Ho realizzato poco a poco. Il mio diversivo è ormai uno stress.
Sono cambiato. Non sono più un ragazzino. Ma sopratutto non ho più la pazienza. Ed è mortificante e umiliante dirlo, ma età, acciacchi e pensieri sono sono un piccola parte del problema, quello grosso è la disponibilità economica che ormai non c'è più.
Non che abbia mai avuto grosse possibilità, ma se volevo farmi passare uno sfizio, potevo o almeno ero in grado di potermi costruire il gettone per la giostra. La signora del mio primo incontro prendeva 200 per un oretta. Mi era possibile e lo facevo. Anche abbastanza spesso.
Ovviamente i tempi son cambiati, ma ho sempre fatto in modo poter godere del mio antistress senza pesare sulla famiglia. Ora mi vien da pensare "e se mi arriva una multa?" "se devo cambiare una ruota". Insomma mi stresso ancor prima di fare la ricerca.
Trovare una tipa non è sempre facile, l'incontro per me non deve essere solo una svuotata. I rate spesso sono incompatibili. Ma cosa ben peggiore mi sembra un po cambiato l'atteggiamento di tante ragazze, tanto che a volte mi passa la voglia.
Dopo magari aver perso tante ore a cercare, chiamo quelle 4 o 5 che avevo scelto e il cell è spento, o non risponde, gli orari non combaciano o il luogo dell'inserzione è diverso. Dopo tanto peregrinare magari l'incontro è pure inglorioso e bestemmio al pensiero che magari dovrò attendere un mese per il prossimo incontro.
Insomma una cosa come un incontro pay che dovrebbe essere una cosa facile, dato che è il mestiere più antico del mondo con la clientela più antica del mondo e che dovrebbe avere regole e modalità facili, mi sembra sempre più complicato.
Ho chiamato una loft girl di 42 anni che mi ha tenuto al telefono 5minuti per dirmi che lei è laureata, che non è una macchinetta, che deve scattare un certo feeling, che sa di prendere più di tante (200), ma che era un incontro di menti prima che di corpi. "ah, in questi giorni non ricevo, solo hotel,quindi più spese e solo i giorni dispari con un paio di ore di preavviso"
Una si è incazzata perché l'ho chiamata nuovamente dopo pochi minuti per chiederle informazioni; peccato che stavo chiamando ad un numero diverso, di un inserzione diversa, con foto diverse.
Senza contare le italianissime che quando chiamo al cell hanno accenti sudamericani, quelle che "parto da XYZ" che non so mai che voglia dire, e quelle che un attimo prima squilla, prendi appuntamento, ci vai parcheggi, richiami e...il cell è spento e poi non riesci più a contattare per settimane, malgrado gli annunci sempre aggiornati.
E se riesci a tenere a bada l'indole punter e ti affidi alle recensioni, magari poi le aspettative vengono disilluse all'incontro. Ma poi mentre mi arrabatto tra una commissione e un altra, tra un cliente e andar a far la spesa ecco che il pensiero torna e la notte sempre più spesso m ritrovo a navigare.
Ovviamente stressandomi ancor di più. E quando nuovamente decido, mi organizzo, ho messo da parte i soldi... TAK, arriva la multa, l'imprevisto o semplicemente ti "fregano" il tuo tempo libero.
E mi stresso ancor di più se penso a quanti si son rovinati la vita al gioco, con l'alcool o le droghe, ma mi dico falsamente che la mia non è una dipendenza.
Un amico al quale ho raccontato la cosa, mi ha detto:"e mica te lo prescrive il dottore di andare a pay... se ti vien voglia usa federica!"
Non ho vizi. Non bevo, non fumo, non seguo il calcio, non mi interessano gli abiti e gli accessori firmati, preferisco una pizza con gli amici ad una cena da Cracco. Ho una macchina di 10 anni e non mi interessa neppure volerne una nuova.
Non cambio il cellulare ogni 6 mesi e il mio pc è fatto con componenti di risulta. Non vado neppure dal barbiere ogni settimana, anzi mi da noia andarci. Evito le amicizie femminili per togliere occasione.
Insomma, non ho altro; nella vita uno spasso solo ho. E ormai mi da stress!
Giocare a carte è meglio che far niente. Ma niente è meglio del sesso. Quindi giocare a carte è meglio del sesso? (son proprio stressato!!)