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Me lo chiese, con dolcezza e ironia, una gradevole travestita molti anni fa, appena prima dell'alba, dopo una notte in giro in cerca di compagnia, una notte che non mi ero mai deciso e ormai ero, involontariamente casto, sulla via del ritorno a casa...
Lo ricordo distintamente.
Era sulla via del Foro Italico e c'era quella luce azzurrina nell'aria, quella che precede l'alba.
Fu questione di un attimo, le risposi che non lo sapevo, e scappai via.
Era un travone ignoto... Ma raffinato.
Come tutti, apprezzo la bellezza delle giovani donne e ogni tanto mi incanto davanti alla siluette ancheggiante di qualche impertinente teen ager, sapendo bene che non è carne per le mie fauci, sapendo bene che quel tempo per me è passato e sarei solo un ridicolo emulatore di Kevin Spacey in American Beauty...
Davvero. Non mi eccito per così poco.
Il più delle volte, quando l'ormone galoppa, finisco per passare qualche mezzora con una bella trans, o anche solo con quella più porca, quella che può distrarmi meglio dalla noia quotidiana.
Ma oggi, mi è capitato di leggere questo...
"'Non sono giovane, e non sarò mai vecchia.
Appartengo ad una tribù di donne che possiedono il riso delle bambine e il ghigno insolente delle vecchie,
capelli lunghi e liberi, e occhi antichi come la Terra,
dove la bellezza interiore non finisce.
Sorelle di uomini che hanno lo spirito del lupo e dell'aquila,
gioiosi folletti che non hanno mai smesso di giocare.
Esseri che attraversano il tempo, in costante movimento,
ardenti di curiosità.
Non ho e non avrò mai l'età che indicano i documenti,
perché non sono giovane e non sarò mai vecchia.
Io Sono Eterna"
Lo ha scritto Maram al-Masri, una scrittrice siriana trapiantata in Francia che, a giudicare dalla documentazione fotografica, è, oltre che una squisita poetessa, una bellissima donna. Peraltro, non ancora quarantenne!
Leggo quelle parole e ci ritrovo me stesso... Al maschile.
Ma soprattutto, pieno di ammirazione, ambirei a essere quel gioioso folletto, che non ha mai smesso di giocare, con lo spirito del lupo e dell'aquila, a cui la donna della poesia vuole essere sorella.
Forse è proprio lei che cerco.
E' evidente... Devo aver perso l'orientamento se ne parlo qui.
Ma mi piaceva condividere questa riflessione.
________________jul
Me lo chiese, con dolcezza e ironia, una gradevole travestita molti anni fa, appena prima dell'alba, dopo una notte in giro in cerca di compagnia, una notte che non mi ero mai deciso e ormai ero, involontariamente casto, sulla via del ritorno a casa...
Lo ricordo distintamente.
Era sulla via del Foro Italico e c'era quella luce azzurrina nell'aria, quella che precede l'alba.
Fu questione di un attimo, le risposi che non lo sapevo, e scappai via.
Era un travone ignoto... Ma raffinato.
Come tutti, apprezzo la bellezza delle giovani donne e ogni tanto mi incanto davanti alla siluette ancheggiante di qualche impertinente teen ager, sapendo bene che non è carne per le mie fauci, sapendo bene che quel tempo per me è passato e sarei solo un ridicolo emulatore di Kevin Spacey in American Beauty...
Davvero. Non mi eccito per così poco.
Il più delle volte, quando l'ormone galoppa, finisco per passare qualche mezzora con una bella trans, o anche solo con quella più porca, quella che può distrarmi meglio dalla noia quotidiana.
Ma oggi, mi è capitato di leggere questo...
"'Non sono giovane, e non sarò mai vecchia.
Appartengo ad una tribù di donne che possiedono il riso delle bambine e il ghigno insolente delle vecchie,
capelli lunghi e liberi, e occhi antichi come la Terra,
dove la bellezza interiore non finisce.
Sorelle di uomini che hanno lo spirito del lupo e dell'aquila,
gioiosi folletti che non hanno mai smesso di giocare.
Esseri che attraversano il tempo, in costante movimento,
ardenti di curiosità.
Non ho e non avrò mai l'età che indicano i documenti,
perché non sono giovane e non sarò mai vecchia.
Io Sono Eterna"
Lo ha scritto Maram al-Masri, una scrittrice siriana trapiantata in Francia che, a giudicare dalla documentazione fotografica, è, oltre che una squisita poetessa, una bellissima donna. Peraltro, non ancora quarantenne!
Leggo quelle parole e ci ritrovo me stesso... Al maschile.
Ma soprattutto, pieno di ammirazione, ambirei a essere quel gioioso folletto, che non ha mai smesso di giocare, con lo spirito del lupo e dell'aquila, a cui la donna della poesia vuole essere sorella.
Forse è proprio lei che cerco.
E' evidente... Devo aver perso l'orientamento se ne parlo qui.
Ma mi piaceva condividere questa riflessione.
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