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Ospite
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"Sapete cosa?...A me è capitato spesso che il cazzo non fosse bello duro fino alla fine. Cioè, se è duro duro è infinitamente meglio, e con pochi ragazzi mi è capitato...un mio ex lo aveva così, sempre, e si riprendeva in fretta dopo essere venuto, quindi le nottate erano infinite..." disse Vittoria con gli occhi sognanti, ricordando i particolari.
Stavamo parlando di sesso da tutta la sera.
Io, lei, Nicola e Stefania. Gli ultimi due, miei amici da tempo ed ex coppia. Lei ci ha raccontato le sue ultime avventure sessuali in vacanza, e non ho potuto fare a meno di notare quanto fosse in forma, le gambe soprattutto.
Tutti quei discorsi mi stavano facendo venire una voglia incredibile, tutti quanti eravamo in vena di confessioni e stavano uscendo le esperienze di tutti.
"Oh devo andare ancora a pisciare raga" salta su Nicola.
"Eh mi sa che ti seguo anche io ahahah" gli fa eco Vittoria.
Si alzano ridacchiando e rientrano in casa dirigendosi verso i bagni, mentre io e Stefania restiamo sul balcone, l'aria fresca d'estate.
Ma la mia mente corre verso quei due...in bagno a pisciare...mh...
Vittoria è nuova della compagnia, l'ho "introdotta" dopo averla conosciuta altrove. Carissima ragazza, molto sensuale, e con il suo bel bagaglio di esperienza in fatto di uomini. La stimo molto per la sua apertura mentale, e per il fatto che con lei si può parlare davvero di tutto.
Nonostante non provi per lei una vera attrazione sessuale, in qualche modo mi intriga, mi incuriosisce, e non nascondo che mi ecciterebbe se accadesse qualcosa di nascosto tra lei e Nicola, soprattutto ora, che siamo tutti un po' brilli a causa della birra.
"Quei due non ce la raccontano giusta" dice a bassa voce Stefania guardandomi con gli occhi socchiusi e un sorriso sornione.
"Dici? Eheh...ma ti darebbe fastidio se..."
"Ma va chissenefrega...la storia con lui per me è acqua passata, può fare quello che vuole. Poi sono talmente serena questa estate che non mi faccio abbattere proprio da nulla! Oh dovevi vedere il tipo che ho adescato in vacanza...ahah! Appena l'ho visto quella sera in discoteca mi sono avvicinata a lui e le sono salita in braccio dicendo..." e nel parlare Stefania si alza mimando se stessa, raggiungendomi in modo sensuale, e sedendosi sul divanetto vicina a me, accavallando le sue gambe sulle mie. E continua il suo racconto "Buonasera, tutto solo stasera?" Prende la mia mano e se la appoggia su una coscia facendola scorrere verso l'alto. Il muscolo della coscia poggiava direttamente sul mio pacco, che inizia decisamente a gonfiarsi. La coscia era liscia e soda, come ne ho viste poche in vita mia, la pelle fresca. Lei mi guarda con i suoi occhi scuri e lo sguardo mi cade su quelle labbra formose e sensuali. Qualche secondo di silenzio. L'avrei scopata lì, sul balcone.
"È rimasta altra birra?" Esordisce Nicola ritornando, seguito da Vittoria.
"Interrompiamo qualcosa?" Dice lei, spostandosi una ciocca bionda dal viso.
"Ahah no mi stava raccontando della sua ultima conquista" dico imbarazzato togliendo la mano dalla coscia e poggiandola sul suo ginocchio, mentre Nicola guarda la scena un po' contrariato. È la sua ex, ma credo provi ancora qualche sentimento, per lo meno di natura sessuale. Soprattutto ora, che è al massimo della sua forma.
Stefania non scavalla le gambe, anzi mentre continuiamo a parlare le sfrega sapientemente contro il mio cazzo che ormai è palesemente duro, e lei lo sente. L'alcool ha decisamente fatto effetto su di lei. Vittoria e Nicola sono ancora in piedi e io li invito a sedersi sull'altro divanetto.
"Ma sì infatti!" incalza Nicola, sedendosi su un lato del divanetto libero davanti a noi, facendo segno a Vittoria di piazzarsi a fianco a lui.
"Sai che faccio? Ti uso come cuscino!" dice lei. E in un attimo si sdraia poggiando la testa sulle gambe di Nicola, colto di sorpresa dalla sua scelta. Si sistema la folta chioma bionda con una mano, facendola andare indietro, e nel farlo sfiora il suo pacco, con visibile imbarazzo misto a sorpresa di Nicola. Lascia cadere indietro il braccio, cosa che fa alzare la già corta magliettina, facendola salire appena sotto il livello dei seni, piccoli ma sodi, e che rivelano ora chiaramente il fatto che non indossi il reggiseno...i suoi capezzoli si intravedono sotto il bianco della maglia.
Nicola mi lancia un'occhiata di stupore, mentre Stefania è presa a guardare il cellulare e Vittoria è distratta, così ci sorridiamo a vicenda.
"Raga scusate un attimo...arrivo subito" dice Stefania balzando in piedi, gli occhi sul cellulare che squilla. Risponde alla chiamata entrando in casa e sentiamo la voce sparire verso la cucina.
Vittoria, sdraiata, ha la visuale dritta verso il mio pacco, e nota il rigonfiamento:
"Ahah oddio Rob...qualcuno lí mi sembra contento" ridacchia.
Abbasso la testa arrossendo e noto che, causa pantaloncini della tuta abbastanza sottili, la mia erezione è incredibilmente visibile.
Bofonchio qualcosa imbarazzato mentre me lo sistemo, e lei sgrana gli occhi constatando che faccio fatica a spostarlo dall'altra parte da quanto è duro. Devo per forza alzarmi per girarlo nei boxer dalla parte opposta e mi risiedo ridendo: "Eh che ci devo fare...sono uomo cazzo...".
Lei gira la testa verso il viso di Nicola ed esclama: "Tu tienilo a bada eh, che ci sono io qui sopra". In un attimo penso a quanto sarebbe eccitante se lui dovesse provare una erezione ora...vorrei proprio vedere cosa succederebbe.
Sentiamo Stefania salutare il suo interlocutore e uscire di nuovo e...
"Ragazzi, mi spiace ma devo uscire un attimo, mi ha chiamata Giorgia e ha bisogno di me, vado da lei e torno prima possibile”
“Oddio, ma tutto a posto? Vuoi che veniamo anche noi?” chiede Nicola;
“Nooo ma va tranquillo davvero, voi restate qui, tanto i miei non rientrano prima di domani mattina, e io appena finisco vi scrivo e torno. Non mi devastate casa ahah”.
“Ahahah tranqui li tengo d’occhio io” le dico.
“A dopo!!!” saluta Stefania raccogliendo la borsa e chiedendomi di venire a chiudere la porta. La seguo, chiudo a doppia mandata e mentre torno sul balcone sento Vittoria e Nicola ridacchiare sommessamente. Mentre esco li guardo dalla finestra e intravedo Vittoria che struscia la testa sulle sue gambe e lui visibilmente imbarazzato le dice di smettere a bassa voce. Quando esco lui alza la testa fulmineo. Nella mia testa ora la fantasia prende piede…sarà una mia sensazione o Vittoria è eccitata dalla situazione? Faccio cadere fugacemente lo sguardo alle sue gambe nude, nei pantaloncini aderenti sportivi, la pelle d’oca a causa della fresca aria della serata. Il cuore mi sale in gola, sono sexy da morire.
Gira anche lei la testa verso di me, e sarà sempre una mia impressione, ma i suoi occhi sembrano avere voglia di sesso.
“Tutto bene?” chiede lei, “certo, sì” ribatto io “anzi mi sa che vado pure io in bagno ora ahah…arrivo”.
Mi rigiro nuovamente entrando in casa. Non dovevo andare in bagno davvero, ma volevo semplicemente lasciarli soli qualche minuto, e sapevo che avevo la possibilità di guardarli senza essere visto. Invece di andare in bagno giro in camera di Stefania, dove la finestra guarda sul balcone, defilata dalla vista dei due ma perfetta per vedere abbastanza da vicino l’evolversi della situazione. Mi accovaccio e sposto leggermente la tenda. Stanno parlando, lei è sempre sdraiata su di lui con la testa, ma ora la gira verso il suo petto…la alza e gli guarda il pacco…ridono…la sento dire qualcosa e lui che la zittisce dicendole “sssssh” e posandole il dito sulle labbra. Lei gli sposta la mano e appoggia nuovamente la testa, posso vedere decisamente che anche lui ha un’erezione nei pantaloncini leggeri. Lei posa una mano sul suo pacco, lui la guarda incredulo, quasi imbarazzato. Io sono eccitatissimo e mi stringo il cazzo in mano, attraverso i pantaloncini, sono già bagnato in punta.
Lei glielo mordicchia e ridacchia, lui chiude gli occhi e si arrende, getta un’occhiata alla portafinestra per assicurarsi che io non rientri all’improvviso.
A quel punto Vittoria, che non ne poteva più di aspettare, con una mano abbassa l’elastico dei pantaloncini e dei boxer di Nicola, e la punta del suo cazzo spunta. Lei la lecca. Li abbassa tutti completamente e il suo cazzo ora è completamente scoperto, durissimo. Vittoria si mette davanti a lui, in ginocchio, e lo prende saldamente tra le mani, lo mangia con gli occhi, poi lecca avidamente l’asta dalla base fino alla punta più volte. Da dove sono io la visuale è ottima, me lo tiro fuori e inizio a segarmi piano godendomi la sua chioma bionda che va su e giù, e le mani di Nicola che ora la accompagnano dolcemente nell’atto. Hanno entrambi 25 anni a dispetto dei miei 33 ma lui è delicato, come un ragazzino alle prime armi, mentre lei sembra una femme fatale, che sa quello che vuole, e se lo prende senza pietà. Lui piega la testa all’indietro sotto i colpi di lei, che ora sta ingoiando fino in fondo l’asta durissima, e ogni volta che riemerge la lecca asciugando la saliva rimasta. Lo sega, guardandolo negli occhi…”ti piace eh?” La sento dire, “Cazzo sì che mi piace” risponde Nicola in estasi.
Mi sembra un sogno poterli guardare…ma ora che l’atmosfera si sta scaldando, mi viene voglia di vederli più da vicino…molto vicino…e se uscissi? Smetterebbero o andrebbero avanti trascinati dall’eccitazione? So che un sogno erotico di Vittoria è fare sesso ed essere guardata, ma accetterà in questa situazione?
“Devo buttarmi, o ora o mai più”.
Mi dirigo nuovamente verso il balcone, facendo piano per non farmi sentire…
Potrei uscire con il cazzo in mano, ma penso che sarebbe troppo rischioso, quindi opto per un’uscita normale…il cuore mi rimbalza in gola…non sono mai stato così eccitato in vita mia. Dal riflesso del vetro vedo che lei lo ha tutto in bocca, è il momento giusto…esco.
Appena appaio lui ha un sussulto, ma lei lo tiene fermo, alza la testa tenendogli il cazzo duro tra le mani e mi guarda sorridendo “Ops…” dice.
“Posso?” dico eccitato indicando il posto libero sul divanetto.
Entrambi si guardano e Nicola sembra perdere l’aria imbarazzata, lasciandosi andare, e ridacchiando entrambi mi fanno segno di accomodarmi.
Il divanetto da le spalle alla ringhiera del balcone, che si affaccia sulla strada e quindi sul palazzo di fronte. Sono le 23.30, passano poche persone, ma ogni volta che qualcuno passa lì sotto l’eccitazione è ancora maggiore.
Vittoria toglie completamente i pantaloncini a Nicola per essere più comoda, e ricomincia ad affondare sul suo cazzo, guardando ora lui, ora me, ora il cazzo duro, con gli occhi pieni di voglia e eccitata di essere guardata da due uomini che stanno godendo della sua femminilità. Lei si riempie gli occhi di quel cazzo duro come aveva detto nei suoi discorsi poco fa, lo scorre con la mano e io godo nel vederlo bagnato dalla sua saliva, che risalta la sua muscolosità e le vene.
Tiro fuori il mio e inizio a segarmi. Nel farlo mi siedo sul pavimento a fianco a lei, sempre spalle al divanetto. Voglio essere il più vicino possibile all’atto.
“Ti piace il suo cazzo?” Le chiedo.
“Mi soddisfa moltissimo…avevo troppa voglia, non ho resistito…” mi dice guardandomi senza smettere di segarlo.
Io le sorrido e le accarezzo la chioma biondissima, e la avvicino nuovamente al cazzo di Nicola. Infilo la mano sotto ai capelli freschi, la prendo per la nuca e la avvicino piano al suo cazzo. Ingoia.
Lo vedo sparire pian piano nella sua bocca. Tutto. La spingo giù piano piano. Poi la tiro su. E giù ancora. Le do il ritmo.
Guardo lui, completamente in estasi.
Mentre continua mi sposto dietro di lei e con l’altra mano le accarezzo la schiena scoperta dalla maglietta corta. La faccio scorrere in alto verso il collo, poi scendo nuovamente sul fianco. La sposto sul ventre, e salgo piano piano…arrivo ai suoi seni freschi, sono sodi come non immaginavo, i capezzoli turgidi. Lascio la presa della sua nuca e sposto anche l’altra mano sull’altro seno, e glieli tocco come fossero la cosa più bella del mondo.
A quel punto Vittoria abbandona la posizione, alza il sedere e si mette a quattro zampe. Mi sposto per farle spazio, ma resto dietro di lei. Ora ho il suo sedere davanti al viso. Glielo mordo delicatamente, quasi ad assaggiarlo. I suoi pantaloncini corti non lasciano molto all’immaginazione.
Mentre continua il suo lavoretto io ora realizzo uno dei miei sogni erotici di sempre…con una mano le tocco una coscia, è tesa, soda, con la pelle d’oca come piace a me, e con l’altra mano mi masturbo…mi abbasso e gliela lecco…che cosce fantastiche…wow…le sfrego il cazzo duro contro la coscia.
Sono troppo eccitato. Le abbasso i pantaloncini. Le mutandine nere sono super sexy, è un peccato toglierle…le sposto solo quel che basta per leccargliela.
Lei geme, mentre continua a succhiare. Mi godo il sapore dei suoi umori, e la musica che proviene dai sui gemiti soffocati.
Dopo qualche minuto, la prendo per i capelli alzandole la testa, la tiro verso di me. Ora il mio cazzo duro preme sul suo culo sodo.
“Dimmi cosa vuoi fare adesso” le sussurro all’orecchio.
Lei sposta una mano dietro e mi tocca il cazzo duro.
“Scopami” mi dice accostando le labbra al mio orecchio e leccandomi il collo.
Un brivido di piacere mi pervade, la faccio abbassare di nuovo e le sposto ancora le mutandine inzuppate…premo la punta e spingo…
Entrando in quel lago bagnato il piacere fa gemere entrambi, e rimbomba un po’ per la strada, rimbalzando tra le facciate delle due palazzine.
Caldissima.
Un’ondata di calore avvolge il mio pene dritto. Poggio le mani sui suoi fianchi morbidi mentre affondo i miei colpi, e il rumore del suo sedere contro il mio pube risuona…che dolce suono. Alza la testa e guarda Nicola. Si baciano, un bacio erotico, pieno di voglia. Le mie mani scorrono su tutto il suo corpo…le stringo il culo con le mani, le scorro sulle cosce, sul ventre, il seno, le metto le mani tra i capelli e la riavvicino a me: “So cosa vuoi davvero…vuoi lui…” le sussurro.
Mi guarda con gli occhi che brillano.
Sfilo il pene dal suo frutto ancora bollente e grondante, le passo una mano sopra, entro con due dita e me le lecco. Poi mi alzo per sedermi nuovamente sul divanetto a fianco a Nicola. Vittoria si rialza, ed entrambi godiamo del suo corpo da Venere del Botticelli, i folti capelli biondi al vento, e quelle linee sinuose…fa due passi verso di lui, si china a 90 gradi per succhiarlo ancora un attimo, per prepararlo alla cavalcata: io godo della visione delle sue gambe, il muscolo della coscia tirato, la pelle liscia.
Lei mette una mano tra i capelli di Nicola e gli tira leggermente la testa indietro mentre gli sale sopra…sfrega il monte di Venere contro il suo pene bagnato mentre gli lecca il collo e lo morde sensualmente.
E poi.
Restiamo tutti e tre con il fiato sospeso.
Entra.
“Ah”. Esclama e resta con la bocca mezza aperta per il piacere di sentirsi così riempita. E inizia a muoversi piano, per godersi la sensazione.
Poi sempre più forte, sempre di più.
Ora lo sta letteralmente cavalcando e la mia mano prende a seguire il ritmo di lei mentre mi sego, guardando quella scena meravigliosa.
L’odore si sesso riempie l’aria.
L’eccitazione si può quasi toccare.
Vederla così è un sogno.
Dopo poco resta leggermente sospesa, il pene duro di Nicola dentro di lei a metà, e viene rumorosamente, mentre spruzza su di lui.
Il divanetto si inzuppa dei suoi umori.
E ancora.
E ancora.
Mentre lei cavalca mi avvicino e le accarezzo il viso, le passo il pollice sulle labbra, e lei lo prende in bocca. Il suo sguardo è così intenso.
Mi prende il cazzo dalla mano e continua lei il lavoro.
Mi avvicino al suo viso, lo prendo tra le mani e guardandola negli occhi le dico: “Prendimelo in bocca Vittoria, fammi godere come hai fatto con lui. Voglio che mi fai impazzire”.
Si china leggermente e in un attimo la sua lingua avvolge la mia asta in tiro, e provo una sensazione meravigliosa.
Ora è Nicola a tenere il ritmo, non più lei a cavalcarlo selvaggiamente, e i suoi colpi la fanno vibrare e gemere ancor di più. Nonostante le vibrazioni e il movimento lei è bravissima a mantenere la concentrazione sul mio pene, e mi fa sentire tutta la sua sensualità, e la sua lingua mi trasmette tutto il suo desiderio.
Nicola improvvisamente la fa scendere, vuole prenderla diversamente e la mette a carponi sul pavimento, si mette dietro di lei e come me poco fa la penetra tenendola per i fianchi.
Vittoria deve mettersi una mano davanti alla bocca per non urlare, e non attirare troppo l’attenzione e svegliare i vicini.
I colpi di lui sono poderosi, io li guardo e con avidità continuo a masturbarmi, riempiendomi gli occhi del godimento di lei.
Nicola è quasi al limite, lo vedo dal suo sguardo in estasi.
Mi metto davanti a lei in ginocchio e dirigo la mia asta verso il suo viso. Apre gli occhi. Lo ingoia mentre continua a gemere.
Nicola con una mano le strizza un gluteo, con l’altra sfila la sua asta durissima e viene copiosamente sul sedere e sulla schiena di Vittoria. Fiotti di sperma caldo che sembrano infiniti ricoprono la pelle di lei. Lui si butta a terra, pancia in su, sfinito.
Io sento che sto per arrivare al termine ma voglio un finale davvero soddisfacente. Voglio riempirmi per l’ultima volta gli occhi del suo viso voglioso.
La prendo e la sdraio a terra, e mi sdraio sopra di lei.
Le alzo la coscia sinistra con la mano e entro dentro di lei, con l’altra mano sotto la sua nuca le tengo lo sguardo su di me.
Dopo una ventina di colpi, e godendomi la carne della sua coscia sotto la mano, e i suoi occhi che lacrimano di piacere, le labbra semiaperte: “Vittoria…vengo…vengo Vittoria…ti voglio riempire” le sussurro all’orecchio tremante di piacere. “Vieni…vieni Rob…sì…sì…”.
Tutto il mio corpo sembra svanire.
Tutto sembra fondersi in una cosa sola.
Sentiamo addosso gli occhi di Nicola, che osserva in silenzio.
Credo di aver urlato al mondo il mio godimento, ma a nessuno di noi interessa.
Esco e mi sdraio accanto a lei, dall’altro lato lui.
Ridiamo rilassati, consapevoli di aver vissuto qualcosa di unico, di aver vissuto fino in fondo le nostre voglie.
La chiave si gira nella porta di ingresso.
FINE
Stavamo parlando di sesso da tutta la sera.
Io, lei, Nicola e Stefania. Gli ultimi due, miei amici da tempo ed ex coppia. Lei ci ha raccontato le sue ultime avventure sessuali in vacanza, e non ho potuto fare a meno di notare quanto fosse in forma, le gambe soprattutto.
Tutti quei discorsi mi stavano facendo venire una voglia incredibile, tutti quanti eravamo in vena di confessioni e stavano uscendo le esperienze di tutti.
"Oh devo andare ancora a pisciare raga" salta su Nicola.
"Eh mi sa che ti seguo anche io ahahah" gli fa eco Vittoria.
Si alzano ridacchiando e rientrano in casa dirigendosi verso i bagni, mentre io e Stefania restiamo sul balcone, l'aria fresca d'estate.
Ma la mia mente corre verso quei due...in bagno a pisciare...mh...
Vittoria è nuova della compagnia, l'ho "introdotta" dopo averla conosciuta altrove. Carissima ragazza, molto sensuale, e con il suo bel bagaglio di esperienza in fatto di uomini. La stimo molto per la sua apertura mentale, e per il fatto che con lei si può parlare davvero di tutto.
Nonostante non provi per lei una vera attrazione sessuale, in qualche modo mi intriga, mi incuriosisce, e non nascondo che mi ecciterebbe se accadesse qualcosa di nascosto tra lei e Nicola, soprattutto ora, che siamo tutti un po' brilli a causa della birra.
"Quei due non ce la raccontano giusta" dice a bassa voce Stefania guardandomi con gli occhi socchiusi e un sorriso sornione.
"Dici? Eheh...ma ti darebbe fastidio se..."
"Ma va chissenefrega...la storia con lui per me è acqua passata, può fare quello che vuole. Poi sono talmente serena questa estate che non mi faccio abbattere proprio da nulla! Oh dovevi vedere il tipo che ho adescato in vacanza...ahah! Appena l'ho visto quella sera in discoteca mi sono avvicinata a lui e le sono salita in braccio dicendo..." e nel parlare Stefania si alza mimando se stessa, raggiungendomi in modo sensuale, e sedendosi sul divanetto vicina a me, accavallando le sue gambe sulle mie. E continua il suo racconto "Buonasera, tutto solo stasera?" Prende la mia mano e se la appoggia su una coscia facendola scorrere verso l'alto. Il muscolo della coscia poggiava direttamente sul mio pacco, che inizia decisamente a gonfiarsi. La coscia era liscia e soda, come ne ho viste poche in vita mia, la pelle fresca. Lei mi guarda con i suoi occhi scuri e lo sguardo mi cade su quelle labbra formose e sensuali. Qualche secondo di silenzio. L'avrei scopata lì, sul balcone.
"È rimasta altra birra?" Esordisce Nicola ritornando, seguito da Vittoria.
"Interrompiamo qualcosa?" Dice lei, spostandosi una ciocca bionda dal viso.
"Ahah no mi stava raccontando della sua ultima conquista" dico imbarazzato togliendo la mano dalla coscia e poggiandola sul suo ginocchio, mentre Nicola guarda la scena un po' contrariato. È la sua ex, ma credo provi ancora qualche sentimento, per lo meno di natura sessuale. Soprattutto ora, che è al massimo della sua forma.
Stefania non scavalla le gambe, anzi mentre continuiamo a parlare le sfrega sapientemente contro il mio cazzo che ormai è palesemente duro, e lei lo sente. L'alcool ha decisamente fatto effetto su di lei. Vittoria e Nicola sono ancora in piedi e io li invito a sedersi sull'altro divanetto.
"Ma sì infatti!" incalza Nicola, sedendosi su un lato del divanetto libero davanti a noi, facendo segno a Vittoria di piazzarsi a fianco a lui.
"Sai che faccio? Ti uso come cuscino!" dice lei. E in un attimo si sdraia poggiando la testa sulle gambe di Nicola, colto di sorpresa dalla sua scelta. Si sistema la folta chioma bionda con una mano, facendola andare indietro, e nel farlo sfiora il suo pacco, con visibile imbarazzo misto a sorpresa di Nicola. Lascia cadere indietro il braccio, cosa che fa alzare la già corta magliettina, facendola salire appena sotto il livello dei seni, piccoli ma sodi, e che rivelano ora chiaramente il fatto che non indossi il reggiseno...i suoi capezzoli si intravedono sotto il bianco della maglia.
Nicola mi lancia un'occhiata di stupore, mentre Stefania è presa a guardare il cellulare e Vittoria è distratta, così ci sorridiamo a vicenda.
"Raga scusate un attimo...arrivo subito" dice Stefania balzando in piedi, gli occhi sul cellulare che squilla. Risponde alla chiamata entrando in casa e sentiamo la voce sparire verso la cucina.
Vittoria, sdraiata, ha la visuale dritta verso il mio pacco, e nota il rigonfiamento:
"Ahah oddio Rob...qualcuno lí mi sembra contento" ridacchia.
Abbasso la testa arrossendo e noto che, causa pantaloncini della tuta abbastanza sottili, la mia erezione è incredibilmente visibile.
Bofonchio qualcosa imbarazzato mentre me lo sistemo, e lei sgrana gli occhi constatando che faccio fatica a spostarlo dall'altra parte da quanto è duro. Devo per forza alzarmi per girarlo nei boxer dalla parte opposta e mi risiedo ridendo: "Eh che ci devo fare...sono uomo cazzo...".
Lei gira la testa verso il viso di Nicola ed esclama: "Tu tienilo a bada eh, che ci sono io qui sopra". In un attimo penso a quanto sarebbe eccitante se lui dovesse provare una erezione ora...vorrei proprio vedere cosa succederebbe.
Sentiamo Stefania salutare il suo interlocutore e uscire di nuovo e...
"Ragazzi, mi spiace ma devo uscire un attimo, mi ha chiamata Giorgia e ha bisogno di me, vado da lei e torno prima possibile”
“Oddio, ma tutto a posto? Vuoi che veniamo anche noi?” chiede Nicola;
“Nooo ma va tranquillo davvero, voi restate qui, tanto i miei non rientrano prima di domani mattina, e io appena finisco vi scrivo e torno. Non mi devastate casa ahah”.
“Ahahah tranqui li tengo d’occhio io” le dico.
“A dopo!!!” saluta Stefania raccogliendo la borsa e chiedendomi di venire a chiudere la porta. La seguo, chiudo a doppia mandata e mentre torno sul balcone sento Vittoria e Nicola ridacchiare sommessamente. Mentre esco li guardo dalla finestra e intravedo Vittoria che struscia la testa sulle sue gambe e lui visibilmente imbarazzato le dice di smettere a bassa voce. Quando esco lui alza la testa fulmineo. Nella mia testa ora la fantasia prende piede…sarà una mia sensazione o Vittoria è eccitata dalla situazione? Faccio cadere fugacemente lo sguardo alle sue gambe nude, nei pantaloncini aderenti sportivi, la pelle d’oca a causa della fresca aria della serata. Il cuore mi sale in gola, sono sexy da morire.
Gira anche lei la testa verso di me, e sarà sempre una mia impressione, ma i suoi occhi sembrano avere voglia di sesso.
“Tutto bene?” chiede lei, “certo, sì” ribatto io “anzi mi sa che vado pure io in bagno ora ahah…arrivo”.
Mi rigiro nuovamente entrando in casa. Non dovevo andare in bagno davvero, ma volevo semplicemente lasciarli soli qualche minuto, e sapevo che avevo la possibilità di guardarli senza essere visto. Invece di andare in bagno giro in camera di Stefania, dove la finestra guarda sul balcone, defilata dalla vista dei due ma perfetta per vedere abbastanza da vicino l’evolversi della situazione. Mi accovaccio e sposto leggermente la tenda. Stanno parlando, lei è sempre sdraiata su di lui con la testa, ma ora la gira verso il suo petto…la alza e gli guarda il pacco…ridono…la sento dire qualcosa e lui che la zittisce dicendole “sssssh” e posandole il dito sulle labbra. Lei gli sposta la mano e appoggia nuovamente la testa, posso vedere decisamente che anche lui ha un’erezione nei pantaloncini leggeri. Lei posa una mano sul suo pacco, lui la guarda incredulo, quasi imbarazzato. Io sono eccitatissimo e mi stringo il cazzo in mano, attraverso i pantaloncini, sono già bagnato in punta.
Lei glielo mordicchia e ridacchia, lui chiude gli occhi e si arrende, getta un’occhiata alla portafinestra per assicurarsi che io non rientri all’improvviso.
A quel punto Vittoria, che non ne poteva più di aspettare, con una mano abbassa l’elastico dei pantaloncini e dei boxer di Nicola, e la punta del suo cazzo spunta. Lei la lecca. Li abbassa tutti completamente e il suo cazzo ora è completamente scoperto, durissimo. Vittoria si mette davanti a lui, in ginocchio, e lo prende saldamente tra le mani, lo mangia con gli occhi, poi lecca avidamente l’asta dalla base fino alla punta più volte. Da dove sono io la visuale è ottima, me lo tiro fuori e inizio a segarmi piano godendomi la sua chioma bionda che va su e giù, e le mani di Nicola che ora la accompagnano dolcemente nell’atto. Hanno entrambi 25 anni a dispetto dei miei 33 ma lui è delicato, come un ragazzino alle prime armi, mentre lei sembra una femme fatale, che sa quello che vuole, e se lo prende senza pietà. Lui piega la testa all’indietro sotto i colpi di lei, che ora sta ingoiando fino in fondo l’asta durissima, e ogni volta che riemerge la lecca asciugando la saliva rimasta. Lo sega, guardandolo negli occhi…”ti piace eh?” La sento dire, “Cazzo sì che mi piace” risponde Nicola in estasi.
Mi sembra un sogno poterli guardare…ma ora che l’atmosfera si sta scaldando, mi viene voglia di vederli più da vicino…molto vicino…e se uscissi? Smetterebbero o andrebbero avanti trascinati dall’eccitazione? So che un sogno erotico di Vittoria è fare sesso ed essere guardata, ma accetterà in questa situazione?
“Devo buttarmi, o ora o mai più”.
Mi dirigo nuovamente verso il balcone, facendo piano per non farmi sentire…
Potrei uscire con il cazzo in mano, ma penso che sarebbe troppo rischioso, quindi opto per un’uscita normale…il cuore mi rimbalza in gola…non sono mai stato così eccitato in vita mia. Dal riflesso del vetro vedo che lei lo ha tutto in bocca, è il momento giusto…esco.
Appena appaio lui ha un sussulto, ma lei lo tiene fermo, alza la testa tenendogli il cazzo duro tra le mani e mi guarda sorridendo “Ops…” dice.
“Posso?” dico eccitato indicando il posto libero sul divanetto.
Entrambi si guardano e Nicola sembra perdere l’aria imbarazzata, lasciandosi andare, e ridacchiando entrambi mi fanno segno di accomodarmi.
Il divanetto da le spalle alla ringhiera del balcone, che si affaccia sulla strada e quindi sul palazzo di fronte. Sono le 23.30, passano poche persone, ma ogni volta che qualcuno passa lì sotto l’eccitazione è ancora maggiore.
Vittoria toglie completamente i pantaloncini a Nicola per essere più comoda, e ricomincia ad affondare sul suo cazzo, guardando ora lui, ora me, ora il cazzo duro, con gli occhi pieni di voglia e eccitata di essere guardata da due uomini che stanno godendo della sua femminilità. Lei si riempie gli occhi di quel cazzo duro come aveva detto nei suoi discorsi poco fa, lo scorre con la mano e io godo nel vederlo bagnato dalla sua saliva, che risalta la sua muscolosità e le vene.
Tiro fuori il mio e inizio a segarmi. Nel farlo mi siedo sul pavimento a fianco a lei, sempre spalle al divanetto. Voglio essere il più vicino possibile all’atto.
“Ti piace il suo cazzo?” Le chiedo.
“Mi soddisfa moltissimo…avevo troppa voglia, non ho resistito…” mi dice guardandomi senza smettere di segarlo.
Io le sorrido e le accarezzo la chioma biondissima, e la avvicino nuovamente al cazzo di Nicola. Infilo la mano sotto ai capelli freschi, la prendo per la nuca e la avvicino piano al suo cazzo. Ingoia.
Lo vedo sparire pian piano nella sua bocca. Tutto. La spingo giù piano piano. Poi la tiro su. E giù ancora. Le do il ritmo.
Guardo lui, completamente in estasi.
Mentre continua mi sposto dietro di lei e con l’altra mano le accarezzo la schiena scoperta dalla maglietta corta. La faccio scorrere in alto verso il collo, poi scendo nuovamente sul fianco. La sposto sul ventre, e salgo piano piano…arrivo ai suoi seni freschi, sono sodi come non immaginavo, i capezzoli turgidi. Lascio la presa della sua nuca e sposto anche l’altra mano sull’altro seno, e glieli tocco come fossero la cosa più bella del mondo.
A quel punto Vittoria abbandona la posizione, alza il sedere e si mette a quattro zampe. Mi sposto per farle spazio, ma resto dietro di lei. Ora ho il suo sedere davanti al viso. Glielo mordo delicatamente, quasi ad assaggiarlo. I suoi pantaloncini corti non lasciano molto all’immaginazione.
Mentre continua il suo lavoretto io ora realizzo uno dei miei sogni erotici di sempre…con una mano le tocco una coscia, è tesa, soda, con la pelle d’oca come piace a me, e con l’altra mano mi masturbo…mi abbasso e gliela lecco…che cosce fantastiche…wow…le sfrego il cazzo duro contro la coscia.
Sono troppo eccitato. Le abbasso i pantaloncini. Le mutandine nere sono super sexy, è un peccato toglierle…le sposto solo quel che basta per leccargliela.
Lei geme, mentre continua a succhiare. Mi godo il sapore dei suoi umori, e la musica che proviene dai sui gemiti soffocati.
Dopo qualche minuto, la prendo per i capelli alzandole la testa, la tiro verso di me. Ora il mio cazzo duro preme sul suo culo sodo.
“Dimmi cosa vuoi fare adesso” le sussurro all’orecchio.
Lei sposta una mano dietro e mi tocca il cazzo duro.
“Scopami” mi dice accostando le labbra al mio orecchio e leccandomi il collo.
Un brivido di piacere mi pervade, la faccio abbassare di nuovo e le sposto ancora le mutandine inzuppate…premo la punta e spingo…
Entrando in quel lago bagnato il piacere fa gemere entrambi, e rimbomba un po’ per la strada, rimbalzando tra le facciate delle due palazzine.
Caldissima.
Un’ondata di calore avvolge il mio pene dritto. Poggio le mani sui suoi fianchi morbidi mentre affondo i miei colpi, e il rumore del suo sedere contro il mio pube risuona…che dolce suono. Alza la testa e guarda Nicola. Si baciano, un bacio erotico, pieno di voglia. Le mie mani scorrono su tutto il suo corpo…le stringo il culo con le mani, le scorro sulle cosce, sul ventre, il seno, le metto le mani tra i capelli e la riavvicino a me: “So cosa vuoi davvero…vuoi lui…” le sussurro.
Mi guarda con gli occhi che brillano.
Sfilo il pene dal suo frutto ancora bollente e grondante, le passo una mano sopra, entro con due dita e me le lecco. Poi mi alzo per sedermi nuovamente sul divanetto a fianco a Nicola. Vittoria si rialza, ed entrambi godiamo del suo corpo da Venere del Botticelli, i folti capelli biondi al vento, e quelle linee sinuose…fa due passi verso di lui, si china a 90 gradi per succhiarlo ancora un attimo, per prepararlo alla cavalcata: io godo della visione delle sue gambe, il muscolo della coscia tirato, la pelle liscia.
Lei mette una mano tra i capelli di Nicola e gli tira leggermente la testa indietro mentre gli sale sopra…sfrega il monte di Venere contro il suo pene bagnato mentre gli lecca il collo e lo morde sensualmente.
E poi.
Restiamo tutti e tre con il fiato sospeso.
Entra.
“Ah”. Esclama e resta con la bocca mezza aperta per il piacere di sentirsi così riempita. E inizia a muoversi piano, per godersi la sensazione.
Poi sempre più forte, sempre di più.
Ora lo sta letteralmente cavalcando e la mia mano prende a seguire il ritmo di lei mentre mi sego, guardando quella scena meravigliosa.
L’odore si sesso riempie l’aria.
L’eccitazione si può quasi toccare.
Vederla così è un sogno.
Dopo poco resta leggermente sospesa, il pene duro di Nicola dentro di lei a metà, e viene rumorosamente, mentre spruzza su di lui.
Il divanetto si inzuppa dei suoi umori.
E ancora.
E ancora.
Mentre lei cavalca mi avvicino e le accarezzo il viso, le passo il pollice sulle labbra, e lei lo prende in bocca. Il suo sguardo è così intenso.
Mi prende il cazzo dalla mano e continua lei il lavoro.
Mi avvicino al suo viso, lo prendo tra le mani e guardandola negli occhi le dico: “Prendimelo in bocca Vittoria, fammi godere come hai fatto con lui. Voglio che mi fai impazzire”.
Si china leggermente e in un attimo la sua lingua avvolge la mia asta in tiro, e provo una sensazione meravigliosa.
Ora è Nicola a tenere il ritmo, non più lei a cavalcarlo selvaggiamente, e i suoi colpi la fanno vibrare e gemere ancor di più. Nonostante le vibrazioni e il movimento lei è bravissima a mantenere la concentrazione sul mio pene, e mi fa sentire tutta la sua sensualità, e la sua lingua mi trasmette tutto il suo desiderio.
Nicola improvvisamente la fa scendere, vuole prenderla diversamente e la mette a carponi sul pavimento, si mette dietro di lei e come me poco fa la penetra tenendola per i fianchi.
Vittoria deve mettersi una mano davanti alla bocca per non urlare, e non attirare troppo l’attenzione e svegliare i vicini.
I colpi di lui sono poderosi, io li guardo e con avidità continuo a masturbarmi, riempiendomi gli occhi del godimento di lei.
Nicola è quasi al limite, lo vedo dal suo sguardo in estasi.
Mi metto davanti a lei in ginocchio e dirigo la mia asta verso il suo viso. Apre gli occhi. Lo ingoia mentre continua a gemere.
Nicola con una mano le strizza un gluteo, con l’altra sfila la sua asta durissima e viene copiosamente sul sedere e sulla schiena di Vittoria. Fiotti di sperma caldo che sembrano infiniti ricoprono la pelle di lei. Lui si butta a terra, pancia in su, sfinito.
Io sento che sto per arrivare al termine ma voglio un finale davvero soddisfacente. Voglio riempirmi per l’ultima volta gli occhi del suo viso voglioso.
La prendo e la sdraio a terra, e mi sdraio sopra di lei.
Le alzo la coscia sinistra con la mano e entro dentro di lei, con l’altra mano sotto la sua nuca le tengo lo sguardo su di me.
Dopo una ventina di colpi, e godendomi la carne della sua coscia sotto la mano, e i suoi occhi che lacrimano di piacere, le labbra semiaperte: “Vittoria…vengo…vengo Vittoria…ti voglio riempire” le sussurro all’orecchio tremante di piacere. “Vieni…vieni Rob…sì…sì…”.
Tutto il mio corpo sembra svanire.
Tutto sembra fondersi in una cosa sola.
Sentiamo addosso gli occhi di Nicola, che osserva in silenzio.
Credo di aver urlato al mondo il mio godimento, ma a nessuno di noi interessa.
Esco e mi sdraio accanto a lei, dall’altro lato lui.
Ridiamo rilassati, consapevoli di aver vissuto qualcosa di unico, di aver vissuto fino in fondo le nostre voglie.
La chiave si gira nella porta di ingresso.
FINE