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Ospite
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[RECE] Lili - Roma - Puntotrans
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.puntotrans.com/Transex/lili/index.htm
CITTA DELL'INCONTRO: Roma – Zona Via Veneto
NOME INSERZIONISTA: Lili
NAZIONALITA': Dichiarata Thai… Io dico Philippi!
ETA': Non è di primo pelo… Direi sui 30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Sostanzialmente si
SERVIZI OFFERTI: BJ – Anal; No FK; a chi interessa, non idonea all’uso passivo
RATE DI PARTENZA: 80
RATE CONCORDATO: 80
DESCRIZIONE FISICA: Come in foto… Un po’ meglio di viso, un po’ peggio di corporatura. Non alta. Vita un po’ larga. Gambotta muscolosetta.
ATTITUDINE: Passiva di indole e di approccio
REPERIBILITA': Buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Una rampa di scale oppure ascensore
VOTO PERSONALE: 5+
RECENSIONE:
Colto dalla mai sopita voglia di oriente, visto il ritorno a Roma della tipa, e memore di rece mai del tutto negative (cfr. Collegamento alla pagina web non disponibile ) mi sono deciso a farle un provino.
La location è un B&B in una delle note traverse di Via Veneto intitolata ad una delle principali isole nazionali. Si presenta bene e appare pulita. Sono tre stanze con bagno attualmente occupate da altrettante professioniste di cui una, quella che mi ha aperto, è una gg. buzzicona latina con pearcing al naso.
Lei mi offre un trittico con la buzzicona, e, anche se il misto topa/trans ha un suo appeal, declino perché la buzzicona non mi ispira punto.
La nostra dichiara di essere di Bangkok. Ma l’accento non è quello giusto e, alle mie frasi in lingua Thai risponde a pappagallo con una pronuncia che non mi pare affatto genuina. Dice che in passato ha fatto la governante. Ed io deduco che è quasi sicuramente filippina. E mi dico: sticazzi. Vediamo la sostanza.
Lei non si denuda completamente e si lascia in vita un leggero vestitino a fiori che le copre, pudicamente, un vitino da vespa… Piaggio 300… Cioè, una corporatura un po’ maschile e un filo di panzetta.
Le tette sono ragionevolmente morbide e sugose, ma il capezzolo è piccino e non ispira più di tanto il succhio.
Il pisello, una volta trovato, c’è. Ma incappucciarlo è già un problema perché il preservativo gli sta tre o quattro misure largo. Lei chiede di lavorarglielo e, in effetti, le diventa duro. Ma bisogna andarci di bocca, perché di mano non si riesce a impugnare se non con il pollice e l’indice. Chissà: magari se riesce ad essere attiva, si può provare a prendere in culo quel cosino e vedere se grattando lo sfintere ci si prova qualcosa. Ci ho pure pensato: ma è troppo scarsa di estetica per fare un passo che non ho mai fatto in un quarto di secolo di attività postribolare…
Ciuccia coperto con devozione, ma, di certo, l’ultima delle vere tailandesi che ho provato faceva un lavoro due volte migliore…
Alla fine vado per trombarmela: culo capiente e approccio consenziente e lamentoso che dà una certa soddisfazione all’avventore. Siccome la mia eccitazione non è quella dei grandi eventi, duro più del solito, e costringo la nostra a farsi sbattere ber almeno una vetina di minuti… Questa è la parte migliore: la scopata classica in più posizioni è ragionevolmente di soddisfazione, lei è maneggevole e si presta ad essere sbattuta sia furiosamente che con dolcezza: così tra una trapanata e l’altra, io recupero con un ritmo più rilassato, e rientro della somma versata con un buon esercizio fisico e la soddisfazione di trombarmela proprio per benino.
Infine le vengo in culo con l’impressione che anche lei sia venuta nel goldone un po’ di tempo prima (ma non ne sono certo, né ci tengo a saperlo). Avrei voluto sborrarle sulla pancia, tanto per completare la sensazione di autocompiacimento che uno si da quando scopa con la giusta perizia e tranquillità. Ma, non sembrandomi il tipo di safada che concede questo tipo di eccessi agli estranei, mi sono risparmiato la richiesta.
Uso del bagno (pulito), e social time (inutile quanto noioso). E via verso nuove avventure.
Va detto che una volta si può fare: due no.
Beh____ciao_______________________jul
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.puntotrans.com/Transex/lili/index.htm
CITTA DELL'INCONTRO: Roma – Zona Via Veneto
NOME INSERZIONISTA: Lili
NAZIONALITA': Dichiarata Thai… Io dico Philippi!
ETA': Non è di primo pelo… Direi sui 30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Sostanzialmente si
SERVIZI OFFERTI: BJ – Anal; No FK; a chi interessa, non idonea all’uso passivo
RATE DI PARTENZA: 80
RATE CONCORDATO: 80
DESCRIZIONE FISICA: Come in foto… Un po’ meglio di viso, un po’ peggio di corporatura. Non alta. Vita un po’ larga. Gambotta muscolosetta.
ATTITUDINE: Passiva di indole e di approccio
REPERIBILITA': Buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Una rampa di scale oppure ascensore
VOTO PERSONALE: 5+
RECENSIONE:
Colto dalla mai sopita voglia di oriente, visto il ritorno a Roma della tipa, e memore di rece mai del tutto negative (cfr. Collegamento alla pagina web non disponibile ) mi sono deciso a farle un provino.
La location è un B&B in una delle note traverse di Via Veneto intitolata ad una delle principali isole nazionali. Si presenta bene e appare pulita. Sono tre stanze con bagno attualmente occupate da altrettante professioniste di cui una, quella che mi ha aperto, è una gg. buzzicona latina con pearcing al naso.
Lei mi offre un trittico con la buzzicona, e, anche se il misto topa/trans ha un suo appeal, declino perché la buzzicona non mi ispira punto.
La nostra dichiara di essere di Bangkok. Ma l’accento non è quello giusto e, alle mie frasi in lingua Thai risponde a pappagallo con una pronuncia che non mi pare affatto genuina. Dice che in passato ha fatto la governante. Ed io deduco che è quasi sicuramente filippina. E mi dico: sticazzi. Vediamo la sostanza.
Lei non si denuda completamente e si lascia in vita un leggero vestitino a fiori che le copre, pudicamente, un vitino da vespa… Piaggio 300… Cioè, una corporatura un po’ maschile e un filo di panzetta.
Le tette sono ragionevolmente morbide e sugose, ma il capezzolo è piccino e non ispira più di tanto il succhio.
Il pisello, una volta trovato, c’è. Ma incappucciarlo è già un problema perché il preservativo gli sta tre o quattro misure largo. Lei chiede di lavorarglielo e, in effetti, le diventa duro. Ma bisogna andarci di bocca, perché di mano non si riesce a impugnare se non con il pollice e l’indice. Chissà: magari se riesce ad essere attiva, si può provare a prendere in culo quel cosino e vedere se grattando lo sfintere ci si prova qualcosa. Ci ho pure pensato: ma è troppo scarsa di estetica per fare un passo che non ho mai fatto in un quarto di secolo di attività postribolare…
Ciuccia coperto con devozione, ma, di certo, l’ultima delle vere tailandesi che ho provato faceva un lavoro due volte migliore…
Alla fine vado per trombarmela: culo capiente e approccio consenziente e lamentoso che dà una certa soddisfazione all’avventore. Siccome la mia eccitazione non è quella dei grandi eventi, duro più del solito, e costringo la nostra a farsi sbattere ber almeno una vetina di minuti… Questa è la parte migliore: la scopata classica in più posizioni è ragionevolmente di soddisfazione, lei è maneggevole e si presta ad essere sbattuta sia furiosamente che con dolcezza: così tra una trapanata e l’altra, io recupero con un ritmo più rilassato, e rientro della somma versata con un buon esercizio fisico e la soddisfazione di trombarmela proprio per benino.
Infine le vengo in culo con l’impressione che anche lei sia venuta nel goldone un po’ di tempo prima (ma non ne sono certo, né ci tengo a saperlo). Avrei voluto sborrarle sulla pancia, tanto per completare la sensazione di autocompiacimento che uno si da quando scopa con la giusta perizia e tranquillità. Ma, non sembrandomi il tipo di safada che concede questo tipo di eccessi agli estranei, mi sono risparmiato la richiesta.
Uso del bagno (pulito), e social time (inutile quanto noioso). E via verso nuove avventure.
Va detto che una volta si può fare: due no.
Beh____ciao_______________________jul