Valutazione sintetica della mia esperienza:
(5/5) ★★★★★
NOME INSERZIONISTA: Alessandra Rodriguez
RIFERIMENTO INTERNET: Annunci top: foto gallery trans Alessandra Rodriguez 3477482834 NAPOLI
PICCOLE ID: 15766
CITTÀ DELL' INCONTRO: Napoli
ETÀ: 30 circa
CONFORMITÀ DELL' ANNUNCIO: selfie fedeli e autentici, video veritieri
SERVIZI OFFERTI: bbj, dt, dfk, bl, ar, fingering, prostate massage, spanking, bSide att&pass, extraball, cob lei, cid io.
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 150 per extraball e extratime
DURATA DELL' INCONTRO: 60+ min dtd
DESCRIZIONE FISICA: pelle mulatta liscissima e profumata, bellezza burrosa, tette proporzionate, culo tondo e giusto, senza strafare, cosce sode e belle, struttura mesomorfica armonica e proporzionata. Un metro e settantacinque circa di pura manza brasiliana, soda e tanto bona. Unica nota stonata un tatuaggio appena fatto su un fianco.
DOTAZIONE: M sottile e granitico, sempre in tiro, totalmente glabro e profumato. Per gli amanti dei grossi calibri rivolgersi ad Agnano, presso ippodromo comunale.
ATTITUDINE: maiala scatenata. É soprattutto per via della sua attitudine che mi esprimo con il massimo giudizio consentito, simpatica, spigliata, allegra, forse un po’ troppo “esuberante” per certi aspetti, ma lei sa di offrire un servizio di eccellenza e se ne vanta. È attenta agli input che le offre il cliente e asseconda con scaltrezza.
REPERIBILITÀ: lavora in booking che per una transgender è una chimera, fa pochi incontri al giorno perché, come poi mi ha spiegato, spende molto tempo per la sua cura personale, per il suo relax e perché non guarda l’orologio.
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scale prima dell’ascensore e altre scale nell’abitazione.
NUMERO DI TELEFONO: 34774828xx
(5/5) ★★★★★
NOME INSERZIONISTA: Alessandra Rodriguez
RIFERIMENTO INTERNET: Annunci top: foto gallery trans Alessandra Rodriguez 3477482834 NAPOLI
PICCOLE ID: 15766
CITTÀ DELL' INCONTRO: Napoli
ETÀ: 30 circa
CONFORMITÀ DELL' ANNUNCIO: selfie fedeli e autentici, video veritieri
SERVIZI OFFERTI: bbj, dt, dfk, bl, ar, fingering, prostate massage, spanking, bSide att&pass, extraball, cob lei, cid io.
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 150 per extraball e extratime
DURATA DELL' INCONTRO: 60+ min dtd
DESCRIZIONE FISICA: pelle mulatta liscissima e profumata, bellezza burrosa, tette proporzionate, culo tondo e giusto, senza strafare, cosce sode e belle, struttura mesomorfica armonica e proporzionata. Un metro e settantacinque circa di pura manza brasiliana, soda e tanto bona. Unica nota stonata un tatuaggio appena fatto su un fianco.
DOTAZIONE: M sottile e granitico, sempre in tiro, totalmente glabro e profumato. Per gli amanti dei grossi calibri rivolgersi ad Agnano, presso ippodromo comunale.
ATTITUDINE: maiala scatenata. É soprattutto per via della sua attitudine che mi esprimo con il massimo giudizio consentito, simpatica, spigliata, allegra, forse un po’ troppo “esuberante” per certi aspetti, ma lei sa di offrire un servizio di eccellenza e se ne vanta. È attenta agli input che le offre il cliente e asseconda con scaltrezza.
REPERIBILITÀ: lavora in booking che per una transgender è una chimera, fa pochi incontri al giorno perché, come poi mi ha spiegato, spende molto tempo per la sua cura personale, per il suo relax e perché non guarda l’orologio.
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scale prima dell’ascensore e altre scale nell’abitazione.
NUMERO DI TELEFONO: 34774828xx
LA MIA RECENSIONE:
Le ho telefonato sabato mattina chiedendole un appuntamento per il lunedì alle 14. Mi ha subito dato disponibilità confermando l’incontro, chiedendo di essere avvertita per tempo se i programmi avessero subito cambiamenti e una telefonata sessanta minuti prima dell’ora X per ulteriore conferma. Le ho detto che al lavoro non mi sono consentite chiamate, che non posso tenere il telefono a vista e al limite le avrei mandato un messaggio un’ora prima. Lei ha acconsentito.
Piccola nota digressiva: è raro che una pay transgender lavori in booking. È a mio avviso, sinonimo di elevata professionalità.
Al telefono ho immediatamente percepito la sua indole di frizzante intrattenitrice, di quelle alle quali le piace parlare ma attenta ad ascoltare e capace di capire. Sembrava di parlare con una persona che conoscevo da sempre. Mi avrà tradito il mio modo di proporre, qualche parolina del tipo “vorrei trascorrere un po’ di tempo con te” o cose così. Sarà stato questo il modo in cui ha capito che avevo bisogno di compagnia, calma e relax. Perché, per il resto, mi ha poi edotto che è un’abile mistress, che si inoltra nelle pratiche di dominazione più variegate. Con me è stata di una dolcezza e di una piacevolezza straordinaria che ha condito con una abbondante dose di maialaggine innata. Sul comodino però, frusta, manette e altra oggettistica basic di cui mi ha assicurato ne ha padronanza come se si trattasse di un’arte oscura. Voleva aprire l’armadio ma non c’è stata occasione.
Piccola nota digressiva: una pay che si dimostra duttile nei riguardi del cliente avendo l’arguzia di capire più o meno cosa cerca la controparte, è sinonimo di elevata professionalità.
Sono riuscito a telefonarle come richiesto, si è riconfermata loquace e piacevole. Le ho chiesto l’extraball e mi ha detto “andrai via solo quando sarai pienamente soddisfatto, se ciò richiederà più tempo, sarai tu a lasciare un supplemento che riterrai opportuno” Io incredulo e diffidente mi chiedevo dove fosse la truffa. Poi mi informava che era diretta all’acquisto di una candela profumata. Le ho chiesto di rincasare perché gliel’avrei portata io la candela calda e profumata. In effetti quando abbiamo finito avevo la candela in fiamme...
Dopo un’ora ero sotto casa sua a Riviera di Chiaia. Altra telefonata e lei mi dice “Sali, ti stavo aspettando!”
Piccola nota digressiva: prima che la degenerazione generale sovvertisse l’ordine naturale delle cose, era consuetudine che la professionista aspettasse il cliente all’ora convenuta. Con la produzione di massa e l’avvento della catena di montaggio, ignari individui che si recavano al loft con fior di quattrini alla mano e consegna a domicilio, si sono ritrovati sottoproletari ad aspettare il tiro per ore nell’attesa che la sedicente superstar di questa minchia avesse finito di farsi i cazzi suoi. Con quale diritto? Con quale animo poi si sale al loft? Dov’è l’educazione? ”Solo per gentlemen distinti e facoltosi” e poi li mettete in fila a novanta gradi all’ombra? Ma s po’ sapé? Non consentitelo. Se queste sono le premesse, desistete! L’incontro è compresso in partenza. In questi casi, come ribadivo qualche giorno fa, mandare tutto a monte non è velleità, ma è un atto dovuto. Quel “ti stavo aspettando” l’ho percepito come la punta della sua lingua che mi sfiorava il frenulo e comunque l’ho ritenuto sinonimo di rispetto per il cliente, di puntualità e quindi di concreta e non millantanta professionalità.
Mi ha accolto in casa con un sorriso, in un enorme appartamento pulito e signorile. Attenti a quel lampadario basso in bagno (capocciata). Aveva indosso della lingerie bianca,immacolata che con il suo incarnato mulatto era uno spettacolo da ammirare: tanga in pizzo, bustier con tette costrette e compresse, pizzo ovunque, autoreggenti, tacco dodici. Avrei voluto farle una foto.
“Ti piace? L’ho comprato stamane per te!” quanto mi arrazzano queste dolci, piccole pigliate per culo! Illudimi, inebriami, chiavami il cervello!
Piccola nota digressiva: Alessandra incarna uno dei motivi che spesso mi portano a scegliere la compagnia di una transgender. Lei è il tipo di ospite che ci tiene in maniera maniacale a farsi trovare in ordine impeccabile, tutta in tiro, alla massima espressione della sua femminilità, fresca di doccia, in una mise ricercata, con un profumo inebriante ma non invasivo (sarà stata la crema corpo che inoltre conferiva lucentezza e morbidezza alla sua pelle). Escort che ora pretendono di vendersi come top luxury da 500 euro a botta, mi hanno accolto con il maglione nero della nonna e mi è toccato anche aspettare mentre, chiuse in bagno, tentavano di rendersi decenti e presentabili. Intanto le lancette, ovviamente, scorrevano. Anche sotto questo aspetto, non posso fare a meno di sottolineare l’estrema professionalità.
Ero teso, lo ammetto, recenti vicissitudini mi avevano messo di cattivo umore e con una pessima predisposizione. Se n’è accorta subito “Tesoro ma che c’è? Ti devi rilassare, io e te dobbiamo essere in sintonia”. Magistrale. Enniente che devo dì? Ci siamo sintonizzati a vicenda.
All’inizio mi baciava con tenerezza e passione, ad occhi chiusi, profondamente. Poi le bocche hanno cominciato ad esplorare. Ogni curva, ogni singolo anfratto. Non si può fare un racconto fedele dei due amplessi. È un uragano a letto, non si è capito niente, è successo quello che definisco “fare le capriole”.
La ricordo stesa, alla missionaria,con me cavalcioni sul suo collo, ero appoggiato con le mani alla testata,e le scopavo la bocca. Conteneva tutto il mio sesso in gola in uno dei pompini più profondi che abbia mai ricevuto.
La ricordo quando poi ci siamo messi l’uno di fianco all’altro, eretti sul letto, sulle ginocchia, a limonare in uno strano intreccio di mani in cui io segavo lei e lei segava me, con l’altra mano lei mi infilava un dito in culo e io ricambiavo energicamente. Due dita, forse tre, all’improvviso mi ha detto qualcosa tipo “ti ci infilo tutta la mano se andiamo avanti”. Sarò impallidito terrorizzato.
La ricordo a pecora a prendersi sberle sonore “mi fai male!!!” Nevvero, e mi ha lasciato fare lo stesso, che dolce.
La ricordo alla missionaria, quando le sono entrato nel suo culo stretto e burroso.
La ricordo quando è sgattaiolata dal letto per correre a fianco ad uno specchio da terra, quello al lato destro del letto, che mi invitava a penetrarla lì, in piedi, dove entrambi ci saremmo potuti ammirare, l’uno nel culo all’altra.
La ricordo a pecora, a scosciagallina, stesa su quel letto con me a coprirla.
La ricordo incitarmi, in maniera quasi sofferente, acclamare il mio primo orgasmo che non si è fatto attendere a gonfiare di seme uno di quei palloncini rossi nel profondo del suo culo.
La ricordo quando mi ero ormai rivestito ed ero pronto al commiato: si è appiovrata, lingua in gola e mani sul pacco. Tornato duro all’istante non la voluto sentire ragioni, non mi ha lasciato andar via se non dopo aver completato la sua magnifica opera d’arte.
La ricordo trafiggermi nel secondo amplesso, il suo sesso duro, ergonomico, le sue pompate energiche, decise e violente. Ha fatto più danni lei che qualche autotreno che ho a curriculum.
La ricordo a smorzacandela che, aiutandosi con la mano, mi ha sparato il suo piacere sul ventre mentre si impalava furiosamente.
Alessandra ti guida, al climax ti ci porta per mano. Non le manca energia, né spirito di iniziativa.
Dopo l’amplesso sono seguite chiacchiere post coito, ci siamo intrattenuti per un bel lasso di tempo. È simpatica, è piacevole, si apre a parlare in libertà anche di vicende personali, conferendo così maggiore intimità e complicità. Era trascorso un tempo lungo a dismisura. Mi invitava a non avere fretta in quanto il prossimo cliente non avrebbe potuto varcare la sua porta se non dopo che le condizioni di partenza non fossero state ripristinate.
Alessandra è la porca sicura, quella dalla quale torni e ritorni in maniera indefinita, perché sai che altrove troveresti solo arsura e delusione. Da lei invece cordialità, professionalità, estro e fantasia. Considerando lo stato di scazzo e frustrazione in cui imperversavo, sono uscito da quel loft come se fossi rinato.
Per citare quel latitante di @FOLA: “mi dovete ringraziare?” A faccj ro cazz!
È una prima recensione e c’è trippa per gatti! Inoltre mi è andata di culo che l’ho beccata miciona e ne sono uscito sulle ginocchia. In versione SM immagino la tigre e che me ne sarei andato con le stampelle.
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