[RECE] Alessandra Trans - Milano - BakecaIncontri

filippo73

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NOME INSERZIONISTA: Alessandra
RIFERIMENTO INTERNET : Annunci che vanno e vengono e che quando vengono sono comunque saltuari
CITTA' DELL'INCONTRO: Milano
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': Una trentina più che abbondante
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Foto indubbiamente realistiche seppure non recentissime
SERVIZI OFFERTI: Mie leccate nel suo culo, pastrugnamenti vari, bacetti di entrambi sui rispettivi corpi ma non in bocca, pompini vicendevoli coperti per ambedue (così ha voluto), segatina al suo pistolino presto duro con breve emissione pre-eiaculatoria, io ho scopato lei frontalmente, posteriormente e lateralmente
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: Mezzora (attendeva un cliente)
DESCRIZIONE FISICA: Transessuale strutturata e ben fisicata sul metro e settanta senza tacchi; viso arrapante (il primo punto di forza) sebbene non sia visibilmente quello di una stupenda principessa in transizione; culo (il secondo punto di forza) che pur presentando qualche cedimento nella posizione eretta è decisamente meravigliao quando viene posseduto in versione cagnesca; tette rimodellate con perizia e dai capezzoli succosi; bel sorriso
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): M
ATTITUDINE: Una cerbiatta che ama sembrare donna ma alla quale tira comunque il cazzo
REPERIBILITA': Al telefono risponde con accuratezza denotando buone capacità organizzative (agenda mica vuota nonostante l'ora quasi albeggiante)
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Le barriere architettoniche non ci sono ma la zona in cui sono finito mi ha fatto immergere per mezzora in ambientazioni degne del film "I guerrieri della Notte"...
TELEFONO: 38892115xx

Parto dalla logistica. Non sapevo dell'esistenza di un posto simile a Milano o per meglio dire conosco molto bene Certosa e sufficientemente bene Villapizzone ma ignoravo che nei paraggi ci fosse un'area così disastrata (Sala, provvedi!) con tanto di campo nomadi (sito in via Negrotto) completamente privo di illuminazione pubblica nel quale mi sono perso. Come se non bastasse ho visto e tenuto a distanza, grazie alla torcia del cellulare, uno zingaro che oltre la rete di recinzione della sua dimora in legno spiava le mie mosse mentre cercavo di ritrovare rapidamente la smarrita dritta via. Preciso che Alessandra mi aveva fornito al telefono informazioni corrette su via e numero civico della sua abitazione ma avendo scambiato un civico per un altro sono finito dove non dovevo (via Negrotto è di fatto divisa in due dai binari della limitrofa stazione di Villapizzone e se confondete i numeri da x a y con quelli da k a z siete praticamente fottuti).

Di Alessandra conservavo un ricordo piacevole e lontano di qualche altrettanto lontana frequentazione ballerina nella Zingonia bergamasca (se non ricordo male era stata recensita molto positivamente su P.F.) e nella Bovisa meneghina. Dopo una serata godereccia in Certosa, avevo spulciato la nota bacheca imbattendomi in un viso a me famigliare...lei! Non essendo così distante dal luogo in questione e restandomi nel portafoglio il quanto basta per una scopata standard - malauguratamente non per il taxi - avevo già deciso previo accordo telefonico di avventurarmi a piedi per almeno 1 km (ovviamente non lo rifarei). L'orario nel frattempo si stava facendo pessimo così come il sudore accumulato nel girovagare nottetempo tra City Rom e gli ingarbugliati cavalcavia ivi presenti. Giunto finalmente all'indirizzo dell'alcova, probabilmente anche grazie alla benevola intercessione dei gesuiti del monastero di piazza Villapizzone, ho trovato il luogo spettrale - si intersecano vie poco illuminate, scalinate ferroviarie pericolanti che collegano le due porzioni di via Negrotto, sottopassi degni del Bronx e verde rurale tutt'intorno -, la palazzina a tre piani (lei sta all'ultimo) tirata su da muratori ciechi (o quantomeno ciuchi) e il vetusto appartamento non propriamente da area C e con un condizionatore in camera che elargiva aria striminzita e non freschissima. Dovevo andarmene? Dove cavolo andavo, ormai ero lì e preferivo perire tra le braccia di Alessandra che di Marko da Podgorica...

Veniamo al sesso, per nulla malvagio (anzi) ma per forza di cose non eccelso per questioni peraltro non dipendenti da Alessandra (orario tardo, afa, stanchezza e lei aspettava un cliente che premeva). Premetto che ho ritrovato Alessandra ancora caruccia e abbastanza vogliosa. Ci spogliamo velocemente, baciandoci e leccandoci sui rispettivi petti e ventri. Troppo preso dal suo panettone brazzo, le ho subito infilato con poca grazia (lo riconosco) labbra, lingua e un poco di denti nel buco del culo (niente affatto largo) percuotendole piano le chiappe sode. Adora soprattutto la prima pratica, i suoi mugolii di godimento oltre a fare simpatia erano infatti credibili, la saliva sputatale dentro l'orifizio abbastanza copiosa e ben tollerata. Poco propensa ad accettare invece nel suo ano caldo e pulito il mio dito medio. Prediligendo (lei ed io) la sua parte passiva, l'ho fatta sentire quasi esclusivamente donna e ciò non le è dispiaciuto. Quasi esclusivamente perché nel masturbarla e nel succhiarglielo con abilità, ho notato salire prepotente il suo desiderio eiaculatorio (trattenuto anche da parole in fondo giustificabili quali: "Amore, mi piace però mi devi dare di più..."). Gradisce essere penetrata dapprima in maniera dolce e via via più intensa. Ha dimostrato apprezzamento anche per le parolacce (si eccitava toccandosi il pisello per il mio continuo riferimento alla bellezza morfologica della sua figa anale).

Il suo sedere osservato con cura e palpato con bramosia e la relativa fessura annusata ripetutamente e lavata incessantemente con la mia lingua instancabile stavano intanto accogliendo da circa dieci minuti, nelle tre succitate posizioni, la mia libidine penetrativa. Era difatti un peccato non far approfittare di ciò e lungamente il mio cazzo andato in erezione sin dalla prima strizzata profusa a piene mani su quelle rotonde natiche. Nella scopata i suoi gridolini di piacere si facevano talvolta costruiti mentre quando il mio uccello spingeva più in profondità tornavano sinceri come lo erano stati mentre le leccavo il deretano (siamo troppo esperti per non accorgerci della differenza). Nell'amplesso il suo viso dava inoltre sfogo ad espressioni da porca ma allo stesso tempo di una che conosce ogni piega del mestiere (anche nel saper gestire il cliente di turno e le sue richieste). Trombandola a quei ritmi lenti (a suo dire soffre un po' il pim-pum-pam a cui volevo infine sottoporla), sarei venuto dopo un giorno in simili condizioni di stanchezza e calura. Ragion per cui dopo essermi tolto il preservativo mi sono fatto leccare le palle e la prostata smanettandomi da solo e sborrando sulla mia pancia. Pulizia in bagno, vestizione e saluti informali. In un altro contesto ambientale e in una location migliore, ci tornerei.

30/70/8

ps: il viaggio di ritorno l'ho fatto in taxi pagando con il bancomat
 
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Di Alessandra conservavo un ricordo piacevole e lontano di qualche altrettanto lontana frequentazione ballerina nella Zingonia bergamasca (se non ricordo male era stata recensita molto positivamente su P.F.) e nella Bovisa meneghina. Dopo una serata godereccia in Certosa, avevo spulciato la nota bacheca imbattendomi in un viso a me famigliare...lei! Non essendo così distante dal luogo in questione e restandomi nel portafoglio il quanto basta per una scopata standard - malauguratamente non per il taxi - avevo già deciso previo accordo telefonico di avventurarmi a piedi per almeno 1 km (ovviamente non lo rifarei). L'orario nel frattempo si stava facendo pessimo così come il sudore accumulato nel girovagare nottetempo tra City Rom e gli ingarbugliati cavalcavia ivi presenti. Giunto finalmente all'indirizzo dell'alcova, probabilmente anche grazie alla benevola intercessione dei gesuiti del monastero di piazza Villapizzone, ho trovato il luogo spettrale - si intersecano vie poco illuminate, scalinate ferroviarie pericolanti che collegano le due porzioni di via Negrotto, sottopassi degni del Bronx e verde rurale tutt'intorno -, la palazzina a tre piani (lei sta all'ultimo) tirata su da muratori ciechi (o quantomeno ciuchi) e il vetusto appartamento non propriamente da area C e con un condizionatore in camera che elargiva aria striminzita e non freschissima. Dovevo andarmene? Dove cavolo andavo, ormai ero lì e preferivo perire tra le braccia di Alessandra che di Marko da Podgorica...

Veniamo al sesso, per nulla malvagio (anzi) ma per forza di cose non eccelso per questioni peraltro non dipendenti da Alessandra (orario tardo, afa, stanchezza e lei aspettava un cliente che premeva). Premetto che ho ritrovato Alessandra ancora caruccia e abbastanza vogliosa. Ci spogliamo velocemente, baciandoci e leccandoci sui rispettivi petti e ventri. Troppo preso dal suo panettone brazzo, le ho subito infilato con poca grazia (lo riconosco) labbra, lingua e un poco di denti nel buco del culo (niente affatto largo) percuotendole piano le chiappe sode. Adora soprattutto la prima pratica, i suoi mugolii di godimento oltre a fare simpatia erano infatti credibili, la saliva sputatale dentro l'orifizio abbastanza copiosa e ben tollerata. Poco propensa ad accettare invece nel suo ano caldo e pulito il mio dito medio. Prediligendo (lei ed io) la sua parte passiva, l'ho fatta sentire quasi esclusivamente donna e ciò non le è dispiaciuto. Quasi esclusivamente perché nel masturbarla e nel succhiarglielo con abilità, ho notato salire prepotente il suo desiderio eiaculatorio (trattenuto anche da parole in fondo giustificabili quali: "Amore, mi piace però mi devi dare di più..."). Gradisce essere penetrata dapprima in maniera dolce e via via più intensa. Ha dimostrato apprezzamento anche per le parolacce (si eccitava toccandosi il pisello per il mio continuo riferimento alla bellezza morfologica della sua figa anale).

Il suo sedere osservato con cura e palpato con bramosia e la relativa fessura annusata ripetutamente e lavata incessantemente con la mia lingua instancabile stavano intanto accogliendo da circa dieci minuti, nelle tre succitate posizioni, la mia libidine penetrativa. Era difatti un peccato non far approfittare di ciò e lungamente il mio cazzo andato in erezione sin dalla prima strizzata profusa a piene mani su quelle rotonde natiche. Nella scopata i suoi gridolini di piacere si facevano talvolta costruiti mentre quando il mio uccello spingeva più in profondità tornavano sinceri come lo erano stati mentre le leccavo il deretano (siamo troppo esperti per non accorgerci della differenza). Nell'amplesso il suo viso dava inoltre sfogo ad espressioni da porca ma allo stesso tempo di una che conosce ogni piega del mestiere (anche nel saper gestire il cliente di turno e le sue richieste). Trombandola a quei ritmi lenti (a suo dire soffre un po' il pim-pum-pam a cui volevo infine sottoporla), sarei venuto dopo un giorno in simili condizioni di stanchezza e calura. Ragion per cui dopo essermi tolto il preservativo mi sono fatto leccare le palle e la prostata smanettandomi da solo e sborrando sulla mia pancia. Pulizia in bagno, vestizione e saluti informali. In un altro contesto ambientale e in una location migliore, ci tornerei.

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ps: il viaggio di ritorno l'ho fatto in taxi pagando con il bancomat
azz, certo che hai rischiato di brutto avventurandoti a piedi da quelle parti...
 
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Veniamo al sesso, per nulla malvagio (anzi) ma per forza di cose non eccelso per questioni peraltro non dipendenti da Alessandra (orario tardo, afa, stanchezza e lei aspettava un cliente che premeva). Premetto che ho ritrovato Alessandra ancora caruccia e abbastanza vogliosa. Ci spogliamo velocemente, baciandoci e leccandoci sui rispettivi petti e ventri. Troppo preso dal suo panettone brazzo, le ho subito infilato con poca grazia (lo riconosco) labbra, lingua e un poco di denti nel buco del culo (niente affatto largo) percuotendole piano le chiappe sode. Adora soprattutto la prima pratica, i suoi mugolii di godimento oltre a fare simpatia erano infatti credibili, la saliva sputatale dentro l'orifizio abbastanza copiosa e ben tollerata. Poco propensa ad accettare invece nel suo ano caldo e pulito il mio dito medio. Prediligendo (lei ed io) la sua parte passiva, l'ho fatta sentire quasi esclusivamente donna e ciò non le è dispiaciuto. Quasi esclusivamente perché nel masturbarla e nel succhiarglielo con abilità, ho notato salire prepotente il suo desiderio eiaculatorio (trattenuto anche da parole in fondo giustificabili quali: "Amore, mi piace però mi devi dare di più..."). Gradisce essere penetrata dapprima in maniera dolce e via via più intensa. Ha dimostrato apprezzamento anche per le parolacce (si eccitava toccandosi il pisello per il mio continuo riferimento alla bellezza morfologica della sua figa anale).

Il suo sedere osservato con cura e palpato con bramosia e la relativa fessura annusata ripetutamente e lavata incessantemente con la mia lingua instancabile stavano intanto accogliendo da circa dieci minuti, nelle tre succitate posizioni, la mia libidine penetrativa. Era difatti un peccato non far approfittare di ciò e lungamente il mio cazzo andato in erezione sin dalla prima strizzata profusa a piene mani su quelle rotonde natiche. Nella scopata i suoi gridolini di piacere si facevano talvolta costruiti mentre quando il mio uccello spingeva più in profondità tornavano sinceri come lo erano stati mentre le leccavo il deretano (siamo troppo esperti per non accorgerci della differenza). Nell'amplesso il suo viso dava inoltre sfogo ad espressioni da porca ma allo stesso tempo di una che conosce ogni piega del mestiere (anche nel saper gestire il cliente di turno e le sue richieste). Trombandola a quei ritmi lenti (a suo dire soffre un po' il pim-pum-pam a cui volevo infine sottoporla), sarei venuto dopo un giorno in simili condizioni di stanchezza e calura. Ragion per cui dopo essermi tolto il preservativo mi sono fatto leccare le palle e la prostata smanettandomi da solo e sborrando sulla mia pancia. Pulizia in bagno, vestizione e saluti informali. In un altro contesto ambientale e in una location migliore, ci tornerei.

30/70/8

ps: il viaggio di ritorno l'ho fatto in taxi pagando con il bancomat
Racconto molto avvincente, complimenti! Nella mia mente sono scorse vivide le scene del film cult "I guerrieri della notte" ?
 
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filippo73

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Ricordini perché anche l'occhio vuole la sua parte...

RIFERIMENTO INTERNET: Alessandra Trans | Megaescort - Escort Milano +39 3889211525 Alessandra - 3889211525 - NEW TRANS Alessandra MAIALA ZONA CERTOSA VIA Negrotto Appena arrivata in citt (16100111) - Mill'erotici
NOME INSERZIONISTA: Alessandra Trans
INDEX: 38892115xx


Purtroppo non ho trovato pixel che ritraggano il suo batacchio.

Spero corrispondano alla reale persona incontrata.
Sì, è lei
La scorsa settimana aveva capelli più castani che biondi ed era abbronzata
E' una trans piacente che se attraversasse di notte il campo Rom di via Negrotto vestita attillata e muovendo il suo bel culone rischierebbe decisamente più di me
Faccio tuttavia presente che la zona (da me rivista in piena luce) è oso dire tranquilla e vissuta di giorno (c'è anche uno studentato del Politecnico) mentre di notte è meglio parcheggiare l'auto davanti al suo civico, espletare la pratica e tornare a casa


Ecco le recensioni delle sue ottime performance orobiche nelle quali sostanzialmente mi ritrovo - direi persino perfettamente come nei frangenti delle gradite leccate anali e delle spinte pelviche dolci - a parte alcune criticità anche sessuali che ho riscontrato e descritto sopra e alle quali vi rimando
 
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planetfunky
planetfunky ha commentato
Phil direi che sono da rivalutare le location zona Centrale e V.le Monza/Loreto :rofl:
 
Varo69
Varo69 ha commentato
Domande tecniche (perdona la freddezza):

-il pompino l'ha voluto fare coperto per via delle "poche monete" oppure è la sua pratica normale?
- il pisello come è? si scappella bene? E' un buon medio dritto, storterello.... (mancando le foto, occorre romperti le scatole :) )

Grazie per il riscontro
 
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Complimenti Pippotto, da punter sei passato ad Rom-Advisor. ;)
 

filippo73

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Phil direi che sono da rivalutare le location zona Centrale e V.le Monza/Loreto :rofl:
Decisamente! Diciamo che i Gesuiti di Villapizzone si sono messi una mano sulla coscienza e hanno pregato per me soprattutto quando sono arrivato in fondo a via Negrotto e la strada era chiusa, non più asfaltata e al buio con l'ombra dello slavo che incombeva su di me...
 
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filippo73

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Racconto molto avvincente, complimenti! Nella mia mente sono scorse vivide le scene del film cult "I guerrieri della notte" ?
Ci stava anche il "Blade Runner" del tuo avatar come riferimento cinematografico: se non ci credete avventuratevi in zona di notte e a piedi passando da via Negrotto, la stazione Villapizzone, i cavalcavia e i sottopassi... :cool::rolleyes:
 
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filippo73

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Domande tecniche (perdona la freddezza):

-il pompino l'ha voluto fare coperto per via delle "poche monete" oppure è la sua pratica normale?
- il pisello come è? si scappella bene? E' un buon medio dritto, storterello.... (mancando le foto, occorre romperti le scatole :) )

Grazie per il riscontro
Lei parte da settanta e sulla copertura dei due piselli non ha sicuramente inciso la non pulizia del mio membro (era pulito) ma ritengo il compenso pattuito in aggiunta all'ora tarda e rischiosa anche per lei
Sono portato a ritenere che con cento euro e una maggiore tranquillità temporale si passi già alla concessione del pompino scoperto e forse a quella delle dita in culo che a me non ha permesso
Il pisello l'ho visto poco in una stanza tra l'altro poco illuminata ma l'ho comunque toccato e succhiato qualche minuto
Era consistente come durezza ma al tatto non lungo né grosso: per me si tratta di una media contenuta (azzardo una M- ma in merito potrebbero essere più precisi i recensori bergamaschi)
Insisto sul tratto marcatamente femminile della trans in oggetto - esemplificativo il fatto che non mostra il cazzo nelle foto - che però non riesce a nascondere la sua genia maschile e la conseguente voglia ancestrale di sborrare (come da goccioline liquide pre-spermatiche che mi hanno impiastricciato piacevolmente le dita)
Se mi avesse consentito di continuare a succhiarla e a segarla sarebbe pertanto sicuramente venuta ma alla sua richiesta peraltro educata del regalino ho risposto negativamente (per principio e perché non avevo più soldi)
Con una frequentazione più assidua e un adeguamento economico mi sento di dire che considerato il buon carattere e la buona indole scopereccia sarebbe pressoché scontato il ricavarne ottime prestazioni e relative soddisfazioni (soprattutto da parte degli attivi)
 
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filippo73

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Sì, grazie Angy
Ho linkato sopra il thread in questione
Come molte altre (pornostar comprese), si era "dimenticata" di quando otreggiava a 30 euro ma ci sta e fa parte del regole del gioco:);)
 
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Bergamo...Caput Mundi!!!
Filippo, lei non ha smesso di escorteggiare...Ha fatto i soldi sulle strade di Zingonia da quando arrivò nel 2003 circa. Rimase per vari anni per poi rientrare in Brasil per 2 anni. Poi una sera di dicembre, prima di Natale, cosa strana, la rividi dove la vidi l'ultima volta. La caricai e parlammo, lei mi riconobbe, le feci la domanda perchè del ritorno, finiti i soldi???...e lei in modo simpatico mi disse si e poi disse un altra scusa che non ricordo. Lei sta cercando il principe azzurro ricco e possidente che la tolga dalla strada e le faccia fare la vita da diva...le carte le ha, aspetta l'occasione...
 
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filippo73

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Filippo, lei non ha smesso di escorteggiare...Ha fatto i soldi sulle strade di Zingonia da quando arrivò nel 2003 circa. Rimase per vari anni per poi rientrare in Brasil per 2 anni. Poi una sera di dicembre, prima di Natale, cosa strana, la rividi dove la vidi l'ultima volta. La caricai e parlammo, lei mi riconobbe, le feci la domanda perchè del ritorno, finiti i soldi???...e lei in modo simpatico mi disse si e poi disse un altra scusa che non ricordo. Lei sta cercando il principe azzurro ricco e possidente che la tolga dalla strada e le faccia fare la vita da diva...le carte le ha, aspetta l'occasione...

Fatti due conti sull'età (se è arrivata qui diciassette anni fa ed era ancora giovane allora starebbe virando verso la quarantina), secondo me si deve sbrigare vista la concorrenza che c'è sulla piazza

Gli anni li porta (abbastanza) bene - la pelle è ancora fresca, il fisico è ok ma il viso tradisce in parte l'età, vedi sotto - ma solitamente il principe azzurro ricco e possidente preferisce quelle più giovani

Tra l'altro tutti questi ometti che giurano (e mantengono) ricchezza e amore eterno a una trans che fa la vita o a una persona in generale non li vedo in giro (ragione per cui le trans dovrebbero essere maggiormente attente e oculate nel gestire i loro talvolta lauti guadagni ma conoscendole bene sappiamo che è un'impresa ardua per motivi vari anche se ne conosco alcune che sono tornate in Brasile dove vivono bene senza bisogno di bofi agé)

ps: purtroppo dopo lustri e lustri di scrupolosa osservazione visiva e verifica tattile abbiamo il killer instinct e a fronte di una pelle ancora liscia e uniforme e di un fisico ampiamente sopra la media, devo rilevare che in controluce il viso mi è parso un po' stanchino e con qualche rughetta sul collo che con riferimento all'età mi ha spinto a scrivere "una trentina più che abbondante" (azzardo un 35-40) a fronte invece di indicazioni bergamasche più benevole sulla sua età
 
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