Dopo le poco appagananti esperienze vissute in zona, approfitto del ritorno di Barbara ( Paris) http://www.piccoletrasgressioni.it/scheda.asp?id=6121e la chiamo.
“Sono con la mia amica Giulia, http://www.piccoletrasgressioni.it/scheda.asp?id=22064” mi dice lei al telefono “dai, vieni che così la conosci.”
Mi torna subito in mente un incontro con Barbara e un'altra sua amica, Sabrina, un match che mi aveva visto sballottato, dall'una all'altra, come giocattolo di piacere e da cui ero uscito estasiato ed esausto al tempo stesso. L'idea di abbandonarmi a un duo trans che mi metta sotto e mi ripassi per bene mi fa partire in quarta per la casa di Barbara.
Lei si presenta alla porta, sorridente e ospitale come sempre, con le sue gambe lunghe, affusolate, da modella, e già nude, pronte a dare battaglia, sotto un completino intimo che lascia incollati gli occhi. Mi abbraccia, mi bacia. Poi fa un ampio gesto col braccio verso il centro in penombra della sala. Dalla semioscurità emerge Giulia, questa venere mulatta, dal corpo bellissimo che sembra scolpito nel legno tanto è tonico. Avanza verso di me, sorridendo dolce e perversa al tempo stesso, con un completino intimo che lascia ben poco all'immaginazione, soprattutto per questa camicetta completamente aperta sul davanti che le lascia in vista il seno completamente nudo. Mentre Barbara mi cinge le spalle, quasi orgogliosa di mostrarmi l'amica, la venere mi da la mano, mi accarezza e mi bacia. Sono appena entrato e sono già in mezzo ad una selza di braccia multicolori che come tanti serpenti mi accarezzano, abbracciano, avvolgono. Giulia nota la confidenza tra me e Barbara e le chiede: “Lo conosci già?
“Certo,” risponde Barbara, annunendo maliziosa la testa , “ed è anche un discreto porcellino.
Giulia sorride un'altra volta, è come se le si illuminassero gli occhi. (CONTINUA...)
“Sono con la mia amica Giulia, http://www.piccoletrasgressioni.it/scheda.asp?id=22064” mi dice lei al telefono “dai, vieni che così la conosci.”
Mi torna subito in mente un incontro con Barbara e un'altra sua amica, Sabrina, un match che mi aveva visto sballottato, dall'una all'altra, come giocattolo di piacere e da cui ero uscito estasiato ed esausto al tempo stesso. L'idea di abbandonarmi a un duo trans che mi metta sotto e mi ripassi per bene mi fa partire in quarta per la casa di Barbara.
Lei si presenta alla porta, sorridente e ospitale come sempre, con le sue gambe lunghe, affusolate, da modella, e già nude, pronte a dare battaglia, sotto un completino intimo che lascia incollati gli occhi. Mi abbraccia, mi bacia. Poi fa un ampio gesto col braccio verso il centro in penombra della sala. Dalla semioscurità emerge Giulia, questa venere mulatta, dal corpo bellissimo che sembra scolpito nel legno tanto è tonico. Avanza verso di me, sorridendo dolce e perversa al tempo stesso, con un completino intimo che lascia ben poco all'immaginazione, soprattutto per questa camicetta completamente aperta sul davanti che le lascia in vista il seno completamente nudo. Mentre Barbara mi cinge le spalle, quasi orgogliosa di mostrarmi l'amica, la venere mi da la mano, mi accarezza e mi bacia. Sono appena entrato e sono già in mezzo ad una selza di braccia multicolori che come tanti serpenti mi accarezzano, abbracciano, avvolgono. Giulia nota la confidenza tra me e Barbara e le chiede: “Lo conosci già?
“Certo,” risponde Barbara, annunendo maliziosa la testa , “ed è anche un discreto porcellino.
Giulia sorride un'altra volta, è come se le si illuminassero gli occhi. (CONTINUA...)