M
Membro cancellato 895
Ospite
Ospite
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.distintas.com.ar/chicas/belinrodriguez
CITTA DELL'INCONTRO: Roma - Palocco
NOME INSERZIONISTA: Belìn Rodiguez
NAZIONALITA': Argentina
ETA': 2o
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Yes
SERVIZI OFFERTI: Tutti
RATE DI PARTENZA: 200 (si capisce che ci prova)
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: Senza parole
ATTITUDINE: Inizialmente timida
REPERIBILITA': Difficile trovare il cellulare acceso
VOTO PERSONALE: 10-
PREMESSA:
Parliamo di un paio di sere fa. Pensavo di godermi ancora un po’ l’esclusiva, ma non posso tenermi l’esperienza tutta per me.
La tipa è nuova a Roma e in Italia ed è ancora pressoché sconosciuta, ma non lo sarà ancora a lungo. Ora vi spiego perché.
Fatto sta che un mio carissimo amico T-alent scout, vecchio del Nido, e che magari qua e là avrete pure letto, uno che monitorizza tutti gli annunci sexy del web e dei quotidiani, ha beccato al volo un recentissimo advert della tipa su Distintas, l’ha chiamata subito e timbrata ipso-facto.
Insomma, questo mi telefona la sera stessa tutto eccitato e mi racconta.
La sua storia è interessante, e mi intriga non poco, per non parlare delle sue lodi sperticate a questa nuova fornitrice. Lodi di cui, essendo lui uno navigato e restio ad allargarsi, resto perplesso e basito. Ma assai colpito.
Belìn è argentina di Rosario e parla solo spagnolo. Arrivata in Italia venerdì scorso con il visto turistico e la solita tecnica della “Mamma†che le trova vitto, alloggio e mercato, atterra a Fiumicino e non trova l’ “Amica†a aspettarla. Chiama i due o tre numeri che ha, e scopre che l’amica è stata tradotta in un centro di accoglienza proprio la notte prima: beccata senza visto ai Navigatori da una pattuglia di puffi mentre discuteva animatamente con un cliente incazzato.
Lei è senza una lira e col culo per terra perché quelle due o tre connazionali di cui ha il numero si guardano bene dall’aiutarla “a gratisâ€.
Ma, con quel culo che si ritrova, appunto, si fa rimorchiare da un pilota che se la porta a casa all’Axa. Lei fa l’innamorata. Scopano tre o quattro giorni. Lui deve andare a Tokyo e le lascia casa sino al suo ritorno. Vedi tu che personaggio.
Lei, che non ha neanche idea se Roma finisce a Casalpalocco, e che senza la “MAMMA†non può neanche azzardarsi a lavorare OTR… Si compra una SIM, apre il PC del pilota e schiaffa un bell’annuncio su Distintas… Tempo tre ore dalla pubblicazione, il mio amico è lì.
RECENSIONE:
Sono quasi emozionato.
Sono sicuramente tra i primissimi clienti di questa topolona a Roma. Chiamo il numero e mi risponde una vocina per niente trans che parla solo spagnolo.
Mi arrabatto, provo l’inglese ma “non ablaâ€.
Faccio il nome del mio amico e lei mi dà l’indirizzo senza tante altre chiacchiere, che tanto non ci capiamo. E anche l’indirizzo me lo deve ripetere, che la pronuncia è incomprensibile.
Si fa l’ora di cena e, in serata, mi reco “on-siteâ€.
Bella la villetta di quelle dell’Axa. Mi lascia aperto un’ingresso secondario dal quale, attraversata una piccola aiuola, si scende nella sala hobby, dove si vede che la tipa si è sistemata l’ufficio: divanone e home cinema del pilota (chissà le visite strane che riceverà il nostro trans-volatore tra qualche giorno…) sono lo scarno ma piacevole arredamento.
Lei è come in foto e sembra una velina della TV, è in costume da bagno ed è ancora abbronzata del sole argentino. Non fa altro che farmi segno di far piano e non capisco un accidente di quel che mi dice sottovoce. Ma mi sorride con un sorriso dolce che mi smuove le gonadi dal profondo.
Mi chiede “el regalo†… Quanto? “Doscientosâ€â€¦
“Ma il mio amico mi ha detto 100…â€
Mi guarda. Poi mi fa il segno del monello e mi sorride… Meno male… Perché non so se avrei avuto le balle di girare i tacchi di fronte a quello spettacolo.
Mi spoglio appoggiando gli abiti su una delle casse dello stereo che non c’è altro oltre al divano, che invece mi serve libero e un tappeto per terra dall’aria costosa.
Lei è di una bellezza da intimidire anche il più navigato dei punter. Ma anche se fa la timidona diffidente, sembra disponibile quanto basta e si fa carezzare la pelle di seta guardandoti con quegli occhi da cerbiattona e il sorriso da bimba.
Le bacio le lunghe gambe affusolate partendo dalle caviglie sottili… Quando, molto dopo, arrivo all’orlo della mutandine, che si stanno gonfiando a dismisura, scopro di aver esaurito la saliva e di essere quasi disidratato….
Sto decisamente andando fuori controllo…
Lei si copre il gonfiore tra le gambe con una mano, con l’altra mi tira su il viso e mi bacia a lungo, profondamente, come solo una fidanzata dei tempi di scuola saprebbe fare con tanta passione.
Mi dedico allora al suo seno, morbido al punto da dimenticare che non può che essere sintetico. Lei mi invita a baciare il seno sinistro che dice essere “mas sensibleâ€.
Si vede che ora è decisamente in temperatura e, quando allungo la mano dove sapete, mi trovo un pietropaolo di una rigidità e dimensione impressionante, sembra impossibile, e con una cappella rosea e invitante…
Non resisto…
Lei mi abbassa la testa ed io…
Ebbene si: lo prendo tutto così… nature…
Ha un buon sapore di pulito…E a momenti affogo.
Lei fa per girarsi e ricambiarmi la cortesia in un 69… Ma cadiamo entrambi dal divano sul tappeto che, credo, il pilota abbia destinato a funzioni estetiche e non prgamatiche… Ma è morbido e dall’apparenza pulitissima… E anche volendo, non potrei più alzarmi.
La ragazza timida che ho conosciuto non c’è più. Il sorriso dolce è diventato improvvisamente molto, molto malizioso… ma appassionato… Chiude gli occhi, mugola, me lo chiede e me lo bacia… Faccio appena in tempo a coprirlo e la penetro in più posizioni.
Per non esplodere in un nanosecondo, con questo spettacolo davanti agli occhi, penso alle bollette da pagare, alla nonna Alberta e ad altre cose poco pertinenti… E, incredibilmente resisto…
Lo tiro fuori per avere un’attimo di tregua…
Ma non faccio in tempo a ripartire, perché il suo viso mi è sgusciato tra le gambe e la sua lingua esplora le mie inviolate terga…
Non capisco più nulla… Ormai è lei la padrona… Io sono prono sul tappeto… Sento il suo seno premere sulle mie spalle… Neanche il tempo di dire…
Sono sotto di lei…
E lei mi ha preso.
Dopo così tanti anni di intimità difese…
Lei mi ha preso…
Sapevo che sarebbe successo prima o poi. Ma mai avrei creduto così.
Non so se mi piace.
SI
Mi piace avere lei che preme su di me. Il suo seno premuto sulla schiena… La sua bocca che mi morde le spalle… Le sue unghie smaltate affondate nei miei fianchi. La sua mano che mi sfila il goldone e mi masturba dolcemente accompagnando il ritmo del suo ventre piatto dietro di me. E quella barra ardente… Che sento violare il mio intimo.
Quasi il mio stomaco.
Mi lamento come un gatto preso per il collo,
ed è tanto dolore quanto il piacere,
la mia femminilità e la sua virilità , confuse oscuramente nel sesso sfrenato, il mio essere lei e lei che è il mio io nascosto e recondito.
Ma non dura molto…
Con buona pace del pilota, il mio glande si schiude come un melograno maturo e il tappeto avrà bisogno di più giri di lavanderia…
E’ un attimo, e lei si sposta appena, e sento il suo sperma caldo sui miei reni mentre il goldone rotola giù...recitando la sentenza di morte del tappeto.
Sono perduto.
__________________________________belìn_________________jul
PS: http://img8.imageshack.us/img8/7775/beln.jpg
CITTA DELL'INCONTRO: Roma - Palocco
NOME INSERZIONISTA: Belìn Rodiguez
NAZIONALITA': Argentina
ETA': 2o
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Yes
SERVIZI OFFERTI: Tutti
RATE DI PARTENZA: 200 (si capisce che ci prova)
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: Senza parole
ATTITUDINE: Inizialmente timida
REPERIBILITA': Difficile trovare il cellulare acceso
VOTO PERSONALE: 10-
PREMESSA:
Parliamo di un paio di sere fa. Pensavo di godermi ancora un po’ l’esclusiva, ma non posso tenermi l’esperienza tutta per me.
La tipa è nuova a Roma e in Italia ed è ancora pressoché sconosciuta, ma non lo sarà ancora a lungo. Ora vi spiego perché.
Fatto sta che un mio carissimo amico T-alent scout, vecchio del Nido, e che magari qua e là avrete pure letto, uno che monitorizza tutti gli annunci sexy del web e dei quotidiani, ha beccato al volo un recentissimo advert della tipa su Distintas, l’ha chiamata subito e timbrata ipso-facto.
Insomma, questo mi telefona la sera stessa tutto eccitato e mi racconta.
La sua storia è interessante, e mi intriga non poco, per non parlare delle sue lodi sperticate a questa nuova fornitrice. Lodi di cui, essendo lui uno navigato e restio ad allargarsi, resto perplesso e basito. Ma assai colpito.
Belìn è argentina di Rosario e parla solo spagnolo. Arrivata in Italia venerdì scorso con il visto turistico e la solita tecnica della “Mamma†che le trova vitto, alloggio e mercato, atterra a Fiumicino e non trova l’ “Amica†a aspettarla. Chiama i due o tre numeri che ha, e scopre che l’amica è stata tradotta in un centro di accoglienza proprio la notte prima: beccata senza visto ai Navigatori da una pattuglia di puffi mentre discuteva animatamente con un cliente incazzato.
Lei è senza una lira e col culo per terra perché quelle due o tre connazionali di cui ha il numero si guardano bene dall’aiutarla “a gratisâ€.
Ma, con quel culo che si ritrova, appunto, si fa rimorchiare da un pilota che se la porta a casa all’Axa. Lei fa l’innamorata. Scopano tre o quattro giorni. Lui deve andare a Tokyo e le lascia casa sino al suo ritorno. Vedi tu che personaggio.
Lei, che non ha neanche idea se Roma finisce a Casalpalocco, e che senza la “MAMMA†non può neanche azzardarsi a lavorare OTR… Si compra una SIM, apre il PC del pilota e schiaffa un bell’annuncio su Distintas… Tempo tre ore dalla pubblicazione, il mio amico è lì.
RECENSIONE:
Sono quasi emozionato.
Sono sicuramente tra i primissimi clienti di questa topolona a Roma. Chiamo il numero e mi risponde una vocina per niente trans che parla solo spagnolo.
Mi arrabatto, provo l’inglese ma “non ablaâ€.
Faccio il nome del mio amico e lei mi dà l’indirizzo senza tante altre chiacchiere, che tanto non ci capiamo. E anche l’indirizzo me lo deve ripetere, che la pronuncia è incomprensibile.
Si fa l’ora di cena e, in serata, mi reco “on-siteâ€.
Bella la villetta di quelle dell’Axa. Mi lascia aperto un’ingresso secondario dal quale, attraversata una piccola aiuola, si scende nella sala hobby, dove si vede che la tipa si è sistemata l’ufficio: divanone e home cinema del pilota (chissà le visite strane che riceverà il nostro trans-volatore tra qualche giorno…) sono lo scarno ma piacevole arredamento.
Lei è come in foto e sembra una velina della TV, è in costume da bagno ed è ancora abbronzata del sole argentino. Non fa altro che farmi segno di far piano e non capisco un accidente di quel che mi dice sottovoce. Ma mi sorride con un sorriso dolce che mi smuove le gonadi dal profondo.
Mi chiede “el regalo†… Quanto? “Doscientosâ€â€¦
“Ma il mio amico mi ha detto 100…â€
Mi guarda. Poi mi fa il segno del monello e mi sorride… Meno male… Perché non so se avrei avuto le balle di girare i tacchi di fronte a quello spettacolo.
Mi spoglio appoggiando gli abiti su una delle casse dello stereo che non c’è altro oltre al divano, che invece mi serve libero e un tappeto per terra dall’aria costosa.
Lei è di una bellezza da intimidire anche il più navigato dei punter. Ma anche se fa la timidona diffidente, sembra disponibile quanto basta e si fa carezzare la pelle di seta guardandoti con quegli occhi da cerbiattona e il sorriso da bimba.
Le bacio le lunghe gambe affusolate partendo dalle caviglie sottili… Quando, molto dopo, arrivo all’orlo della mutandine, che si stanno gonfiando a dismisura, scopro di aver esaurito la saliva e di essere quasi disidratato….
Sto decisamente andando fuori controllo…
Lei si copre il gonfiore tra le gambe con una mano, con l’altra mi tira su il viso e mi bacia a lungo, profondamente, come solo una fidanzata dei tempi di scuola saprebbe fare con tanta passione.
Mi dedico allora al suo seno, morbido al punto da dimenticare che non può che essere sintetico. Lei mi invita a baciare il seno sinistro che dice essere “mas sensibleâ€.
Si vede che ora è decisamente in temperatura e, quando allungo la mano dove sapete, mi trovo un pietropaolo di una rigidità e dimensione impressionante, sembra impossibile, e con una cappella rosea e invitante…
Non resisto…
Lei mi abbassa la testa ed io…
Ebbene si: lo prendo tutto così… nature…
Ha un buon sapore di pulito…E a momenti affogo.
Lei fa per girarsi e ricambiarmi la cortesia in un 69… Ma cadiamo entrambi dal divano sul tappeto che, credo, il pilota abbia destinato a funzioni estetiche e non prgamatiche… Ma è morbido e dall’apparenza pulitissima… E anche volendo, non potrei più alzarmi.
La ragazza timida che ho conosciuto non c’è più. Il sorriso dolce è diventato improvvisamente molto, molto malizioso… ma appassionato… Chiude gli occhi, mugola, me lo chiede e me lo bacia… Faccio appena in tempo a coprirlo e la penetro in più posizioni.
Per non esplodere in un nanosecondo, con questo spettacolo davanti agli occhi, penso alle bollette da pagare, alla nonna Alberta e ad altre cose poco pertinenti… E, incredibilmente resisto…
Lo tiro fuori per avere un’attimo di tregua…
Ma non faccio in tempo a ripartire, perché il suo viso mi è sgusciato tra le gambe e la sua lingua esplora le mie inviolate terga…
Non capisco più nulla… Ormai è lei la padrona… Io sono prono sul tappeto… Sento il suo seno premere sulle mie spalle… Neanche il tempo di dire…
Sono sotto di lei…
E lei mi ha preso.
Dopo così tanti anni di intimità difese…
Lei mi ha preso…
Sapevo che sarebbe successo prima o poi. Ma mai avrei creduto così.
Non so se mi piace.
SI
Mi piace avere lei che preme su di me. Il suo seno premuto sulla schiena… La sua bocca che mi morde le spalle… Le sue unghie smaltate affondate nei miei fianchi. La sua mano che mi sfila il goldone e mi masturba dolcemente accompagnando il ritmo del suo ventre piatto dietro di me. E quella barra ardente… Che sento violare il mio intimo.
Quasi il mio stomaco.
Mi lamento come un gatto preso per il collo,
ed è tanto dolore quanto il piacere,
la mia femminilità e la sua virilità , confuse oscuramente nel sesso sfrenato, il mio essere lei e lei che è il mio io nascosto e recondito.
Ma non dura molto…
Con buona pace del pilota, il mio glande si schiude come un melograno maturo e il tappeto avrà bisogno di più giri di lavanderia…
E’ un attimo, e lei si sposta appena, e sento il suo sperma caldo sui miei reni mentre il goldone rotola giù...recitando la sentenza di morte del tappeto.
Sono perduto.
__________________________________belìn_________________jul
PS: http://img8.imageshack.us/img8/7775/beln.jpg