[Rece]Belìn Rodriguez - Roma - Distintas

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RIFERIMENTO INTERNET: http://www.distintas.com.ar/chicas/belinrodriguez
CITTA DELL'INCONTRO: Roma - Palocco
NOME INSERZIONISTA: Belìn Rodiguez
NAZIONALITA': Argentina
ETA': 2o
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Yes
SERVIZI OFFERTI: Tutti
RATE DI PARTENZA: 200 (si capisce che ci prova)
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: Senza parole
ATTITUDINE: Inizialmente timida
REPERIBILITA': Difficile trovare il cellulare acceso
VOTO PERSONALE: 10-


PREMESSA:

Parliamo di un paio di sere fa. Pensavo di godermi ancora un po’ l’esclusiva, ma non posso tenermi l’esperienza tutta per me.

La tipa è nuova a Roma e in Italia ed è ancora pressoché sconosciuta, ma non lo sarà ancora a lungo. Ora vi spiego perché.

Fatto sta che un mio carissimo amico T-alent scout, vecchio del Nido, e che magari qua e là avrete pure letto, uno che monitorizza tutti gli annunci sexy del web e dei quotidiani, ha beccato al volo un recentissimo advert della tipa su Distintas, l’ha chiamata subito e timbrata ipso-facto.

Insomma, questo mi telefona la sera stessa tutto eccitato e mi racconta.
La sua storia è interessante, e mi intriga non poco, per non parlare delle sue lodi sperticate a questa nuova fornitrice. Lodi di cui, essendo lui uno navigato e restio ad allargarsi, resto perplesso e basito. Ma assai colpito.

Belìn è argentina di Rosario e parla solo spagnolo. Arrivata in Italia venerdì scorso con il visto turistico e la solita tecnica della “Mamma” che le trova vitto, alloggio e mercato, atterra a Fiumicino e non trova l’ “Amica” a aspettarla. Chiama i due o tre numeri che ha, e scopre che l’amica è stata tradotta in un centro di accoglienza proprio la notte prima: beccata senza visto ai Navigatori da una pattuglia di puffi mentre discuteva animatamente con un cliente incazzato.

Lei è senza una lira e col culo per terra perché quelle due o tre connazionali di cui ha il numero si guardano bene dall’aiutarla “a gratis”.

Ma, con quel culo che si ritrova, appunto, si fa rimorchiare da un pilota che se la porta a casa all’Axa. Lei fa l’innamorata. Scopano tre o quattro giorni. Lui deve andare a Tokyo e le lascia casa sino al suo ritorno. Vedi tu che personaggio.

Lei, che non ha neanche idea se Roma finisce a Casalpalocco, e che senza la “MAMMA” non può neanche azzardarsi a lavorare OTR… Si compra una SIM, apre il PC del pilota e schiaffa un bell’annuncio su Distintas… Tempo tre ore dalla pubblicazione, il mio amico è lì.

RECENSIONE:
Sono quasi emozionato.

Sono sicuramente tra i primissimi clienti di questa topolona a Roma. Chiamo il numero e mi risponde una vocina per niente trans che parla solo spagnolo.

Mi arrabatto, provo l’inglese ma “non abla”.
Faccio il nome del mio amico e lei mi dà l’indirizzo senza tante altre chiacchiere, che tanto non ci capiamo. E anche l’indirizzo me lo deve ripetere, che la pronuncia è incomprensibile.

Si fa l’ora di cena e, in serata, mi reco “on-site”.

Bella la villetta di quelle dell’Axa. Mi lascia aperto un’ingresso secondario dal quale, attraversata una piccola aiuola, si scende nella sala hobby, dove si vede che la tipa si è sistemata l’ufficio: divanone e home cinema del pilota (chissà le visite strane che riceverà il nostro trans-volatore tra qualche giorno…) sono lo scarno ma piacevole arredamento.

Lei è come in foto e sembra una velina della TV, è in costume da bagno ed è ancora abbronzata del sole argentino. Non fa altro che farmi segno di far piano e non capisco un accidente di quel che mi dice sottovoce. Ma mi sorride con un sorriso dolce che mi smuove le gonadi dal profondo.

Mi chiede “el regalo” … Quanto? “Doscientos”…
“Ma il mio amico mi ha detto 100…”
Mi guarda. Poi mi fa il segno del monello e mi sorride… Meno male… Perché non so se avrei avuto le balle di girare i tacchi di fronte a quello spettacolo.

Mi spoglio appoggiando gli abiti su una delle casse dello stereo che non c’è altro oltre al divano, che invece mi serve libero e un tappeto per terra dall’aria costosa.

Lei è di una bellezza da intimidire anche il più navigato dei punter. Ma anche se fa la timidona diffidente, sembra disponibile quanto basta e si fa carezzare la pelle di seta guardandoti con quegli occhi da cerbiattona e il sorriso da bimba.

Le bacio le lunghe gambe affusolate partendo dalle caviglie sottili… Quando, molto dopo, arrivo all’orlo della mutandine, che si stanno gonfiando a dismisura, scopro di aver esaurito la saliva e di essere quasi disidratato….

Sto decisamente andando fuori controllo…

Lei si copre il gonfiore tra le gambe con una mano, con l’altra mi tira su il viso e mi bacia a lungo, profondamente, come solo una fidanzata dei tempi di scuola saprebbe fare con tanta passione.

Mi dedico allora al suo seno, morbido al punto da dimenticare che non può che essere sintetico. Lei mi invita a baciare il seno sinistro che dice essere “mas sensible”.

Si vede che ora è decisamente in temperatura e, quando allungo la mano dove sapete, mi trovo un pietropaolo di una rigidità e dimensione impressionante, sembra impossibile, e con una cappella rosea e invitante…
Non resisto…
Lei mi abbassa la testa ed io…
Ebbene si: lo prendo tutto così… nature…
Ha un buon sapore di pulito…E a momenti affogo.

Lei fa per girarsi e ricambiarmi la cortesia in un 69… Ma cadiamo entrambi dal divano sul tappeto che, credo, il pilota abbia destinato a funzioni estetiche e non prgamatiche… Ma è morbido e dall’apparenza pulitissima… E anche volendo, non potrei più alzarmi.

La ragazza timida che ho conosciuto non c’è più. Il sorriso dolce è diventato improvvisamente molto, molto malizioso… ma appassionato… Chiude gli occhi, mugola, me lo chiede e me lo bacia… Faccio appena in tempo a coprirlo e la penetro in più posizioni.

Per non esplodere in un nanosecondo, con questo spettacolo davanti agli occhi, penso alle bollette da pagare, alla nonna Alberta e ad altre cose poco pertinenti… E, incredibilmente resisto…

Lo tiro fuori per avere un’attimo di tregua…

Ma non faccio in tempo a ripartire, perché il suo viso mi è sgusciato tra le gambe e la sua lingua esplora le mie inviolate terga…

Non capisco più nulla… Ormai è lei la padrona… Io sono prono sul tappeto… Sento il suo seno premere sulle mie spalle… Neanche il tempo di dire…

Sono sotto di lei…

E lei mi ha preso.

Dopo così tanti anni di intimità difese…

Lei mi ha preso…

Sapevo che sarebbe successo prima o poi. Ma mai avrei creduto così.

Non so se mi piace.

SI

Mi piace avere lei che preme su di me. Il suo seno premuto sulla schiena… La sua bocca che mi morde le spalle… Le sue unghie smaltate affondate nei miei fianchi. La sua mano che mi sfila il goldone e mi masturba dolcemente accompagnando il ritmo del suo ventre piatto dietro di me. E quella barra ardente… Che sento violare il mio intimo.
Quasi il mio stomaco.

Mi lamento come un gatto preso per il collo,
ed è tanto dolore quanto il piacere,

la mia femminilità e la sua virilità, confuse oscuramente nel sesso sfrenato, il mio essere lei e lei che è il mio io nascosto e recondito.

Ma non dura molto…

Con buona pace del pilota, il mio glande si schiude come un melograno maturo e il tappeto avrà bisogno di più giri di lavanderia…

E’ un attimo, e lei si sposta appena, e sento il suo sperma caldo sui miei reni mentre il goldone rotola giù...recitando la sentenza di morte del tappeto.

Sono perduto.


__________________________________belìn_________________jul






PS: http://img8.imageshack.us/img8/7775/beln.jpg :biggrin:
 

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Julio ha scritto:
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VOTO PERSONALE: 10-


PREMESSA:

Parliamo di un paio di sere fa. Pensavo di godermi ancora un po’ l’esclusiva, ma non posso tenermi l’esperienza tutta per me.

La tipa è nuova a Roma e in Italia ed è ancora pressoché sconosciuta, ma non lo sarà ancora a lungo. Ora vi spiego perché.

Fatto sta che un mio carissimo amico T-alent scout, vecchio del Nido, e che magari qua e là avrete pure letto, uno che monitorizza tutti gli annunci sexy del web e dei quotidiani, ha beccato al volo un recentissimo advert della tipa su Distintas, l’ha chiamata al volo e timbrata ipso-facto.

Insomma, questo mi telefona la sera stessa tutto eccitato e mi racconta.
La sua storia è interessante, e mi intriga non poco, per non parlare delle sue lodi sperticate a questa nuova fornitrice. Lodi di cui, essendo lui uno navigato e restio ad allargarsi, resto perplesso e basito. Ma assai colpito.

Belìn è argentina di Rosario e parla solo spagnolo. Arrivata in Italia venerdì scorso con il visto turistico e la solita tecnica della “Mamma” che le trova vitto, alloggio e mercato, atterra a Fiumicino e non trova l’ “Amica” a aspettarla. Chiama i due o tre numeri che ha, e scopre che l’amica è stata tradotta in un centro di accoglienza proprio la notte prima: beccata senza visto ai Navigatori da una pattuglia di puffi mentre discuteva animatamente con un cliente incazzato.

Lei è senza una lira e col culo per terra perché quelle due o tre connazionali di cui ha il numero si guardano bene dall’aiutarla “a gratis”.

Ma, con quel culo che si ritrova, appunto, si fa rimorchiare da un pilota che se la porta a casa all’Axa. Lei fa l’innamorata. Scopano tre o quattro giorni. Lui deve andare a Tokyo e le lascia casa sino al suo ritorno. Vedi tu che personaggio.

Lei, che non ha neanche idea se Roma finisce a Casalpalocco, e che senza la “MAMMA” non può neanche azzardarsi a lavorare OTR… Si compra una SIM, apre il PC del pilota e schiaffa un bell’annuncio su Distintas… Tempo tre ore dalla pubblicazione, il mio amico è lì.

RECENSIONE:
Sono quasi emozionato.

Sono sicuramente tra i primissimi clienti di questa topolona a Roma. Chiamo il numero e mi risponde una vocina per niente trans che parla solo spagnolo.

Mi arrabatto, provo l’inglese ma “non abla”.
Faccio il nome del mio amico e lei mi dà l’indirizzo senza tante altre chiacchiere, che tanto non ci capiamo. E anche l’indirizzo me lo deve ripetere, che la pronuncia è incomprensibile.

Si fa l’ora di cena e, in serata, mi reco “on-site”.

Bella la villetta di quelle dell’Axa. Mi lascia aperto un’ingresso secondario dal quale, attraversata una piccola aiuola, si scende nella sala hobby, dove si vede che la tipa si è sistemata l’ufficio: divanone e home cinema del pilota (chissà le visite strane che riceverà il nostro trans-volatore tra qualche giorno…) sono lo scarno ma piacevole arredamento.

Lei è come in foto e sembra una velina della TV, è in costume da bagno ed è ancora abbronzata del sole argentino. Non fa altro che farmi segno di far piano e non capisco un accidente di quel che mi dice sottovoce. Ma mi sorride con un sorriso dolce che mi smuove le gonadi dal profondo.

Mi chiede “el regalo” … Quanto? “Doscientos”…
“Ma il mio amico mi ha detto 100…”
Mi guarda. Poi mi fa il segno del monello e mi sorride… Meno male… Perché non so se avrei avuto le balle di girare i tacchi di fronte a quello spettacolo.

Mi spoglio appoggiando gli abiti su una delle casse dello stereo che non c’è altro oltre al divano, che invece mi serve libero e un tappeto per terra dall’aria costosa.

Lei è di una bellezza da intimidire anche il più navigato dei punter. Ma anche se fa la timidona diffidente, sembra disponibile quanto basta e si fa carezzare la pelle di seta guardandoti con quegli occhi da cerbiattona e il sorriso da bimba.

Le bacio le lunghe gambe affusolate partendo dalle caviglie sottili… Quando, molto dopo, arrivo all’orlo della mutandine, che si stanno gonfiando a dismisura, scopro di aver esaurito la saliva e di essere quasi disidratato….

Sto decisamente andando fuori controllo…

Lei si copre il gonfiore tra le gambe con una mano, con l’altra mi tira su il viso e mi bacia a lungo, profondamente, come solo una fidanzata dei tempi di scuola saprebbe fare con tanta passione.

Mi dedico allora al suo seno, morbido al punto da dimenticare che non può che essere sintetico. Lei mi invita a baciare il seno sinistro che dice essere “mas sensible”.

Si vede che ora è decisamente in temperatura e, quando allungo la mano dove sapete, mi trovo un pietropaolo di una rigidità e dimensione impressionante, sembra impossibile, e con una cappella rosea e invitante…
Non resisto…
Lei mi abbassa la testa ed io…
Ebbene si: lo prendo tutto così… nature…
Ha un buon sapore di pulito…E a momenti affogo.

Lei fa per girarsi e ricambiarmi la cortesia in un 69… Ma cadiamo entrambi dal divano sul tappeto che, credo, il pilota abbia destinato a funzioni estetiche e non prgamatiche… Ma è morbido e dall’apparenza pulitissima… E anche volendo, non potrei più alzarmi.

La ragazza timida che ho conosciuto non c’è più. Il sorriso dolce è diventato improvvisamente molto, molto malizioso… ma appassionato… Chiude gli occhi, mugola, me lo chiede e me lo bacia… Faccio appena in tempo a coprirlo e la penetro in più posizioni.

Per non esplodere in un nanosecondo, con questo spettacolo davanto agli occhi, penso alle bollette da pagare, alla nonna Alberta e ad altre cose poco pertinenti… E, incredibilmente resisto…

Lo tiro fuori per avere un’attimo di tregua…

Ma non faccio in tempo a ripartire, perché il suo viso mi è sgusciato tra le gambe e la sua lingua esplora le mie inviolate terga…

Non capisco più nulla… Ormai è lei la padrona… Io sono prono sul tappeto… Sento il suo seno premere sulle mie spalle… Neanche il tempo di dire…

Sono sotto di lei…

E lei mi ha preso.

Dopo così tanti anni di intimità difese…

Lei mi ha preso…

Sapevo che sarebbe successo prima o poi. Ma mai avrei creduto così.

Non so se mi piace.

SI.
Mi piace avere lei che preme su di me. Il suo seno premuto sulla schiena… La sua bocca che mi morde le spalle… Le sue unghie smaltate affondate nei miei fianchi. La sua mano che mi sfila il goldone e mi masturba dolcemente accompagnando il ritmo del suo ventre piatto dietro di me. E quella barra ardente… Che sento violare il mio intimo.
Quasi il mio stomaco.

Mi lamento come un gatto preso per il collo,
ed è tanto dolore quanto il piacere,

la mia femminilità e la sua virilità, confuse oscuramente nel sesso sfrenato, il mio essere lei e lei che è il mio recondito.

Ma non dura molto…

Con buona pace del pilota, il mio glande si schiude come un melograno maturo e il tappeto avrà bisogno di più giri di lavanderia…

E’ un attimo, e lei si sposta appena, e sento il suo sperma caldo sui miei reni mentre il goldone rotola giù...recitando la sentenza di morte del tappeto.

Sono perduto.


__________________________________belìn_________________jul






PS: http://img8.imageshack.us/img8/7775/beln.jpg :biggrin:

Mamma mia julio, pensa che io adoro belen rodriguez ma ho sempre sostenuto che gli manca solo una cosa..... a questo punto rimango sconvolto, e non so se è casuale ma il nome (belin in genovese, come lo sono io, ha un chiaro significato fallico) le calza a pennello... Hai avuto tra le mani un diamante grezzo, speriamo che diventi puro e non si rovini qua a roma, farò il sacrificio di rinunciare a due "50"enni perchè dalle tue parole scritte con il cuore, il culo ed il pisello sembra che 100 fiorini siano l'investimento più sicuro e gratificante in queto oscuro periodo di recessione! Sincerissimi complimenti per la tua rece caro Julio!
Z.
 
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zorro_9671 ha scritto:
Julio ha scritto:
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.distintas.com.ar/chicas/belinrodriguez
CITTA DELL'INCONTRO: Roma - Palocco
NOME INSERZIONISTA: Belìn Rodiguez
NAZIONALITA': Argentina
ETA': 2o
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Yes
SERVIZI OFFERTI: Tutti
RATE DI PARTENZA: 200 (si capisce che ci prova)
RATE CONCORDATO: 100
DESCRIZIONE FISICA: Senza parole
ATTITUDINE: Inizialmente timida
REPERIBILITA': Difficile trovare il cellulare acceso
VOTO PERSONALE: 10-


PREMESSA:

Parliamo di un paio di sere fa. Pensavo di godermi ancora un po’ l’esclusiva, ma non posso tenermi l’esperienza tutta per me.

La tipa è nuova a Roma e in Italia ed è ancora pressoché sconosciuta, ma non lo sarà ancora a lungo. Ora vi spiego perché.

Fatto sta che un mio carissimo amico T-alent scout, vecchio del Nido, e che magari qua e là avrete pure letto, uno che monitorizza tutti gli annunci sexy del web e dei quotidiani, ha beccato al volo un recentissimo advert della tipa su Distintas, l’ha chiamata al volo e timbrata ipso-facto.

Insomma, questo mi telefona la sera stessa tutto eccitato e mi racconta.
La sua storia è interessante, e mi intriga non poco, per non parlare delle sue lodi sperticate a questa nuova fornitrice. Lodi di cui, essendo lui uno navigato e restio ad allargarsi, resto perplesso e basito. Ma assai colpito.

Belìn è argentina di Rosario e parla solo spagnolo. Arrivata in Italia venerdì scorso con il visto turistico e la solita tecnica della “Mamma” che le trova vitto, alloggio e mercato, atterra a Fiumicino e non trova l’ “Amica” a aspettarla. Chiama i due o tre numeri che ha, e scopre che l’amica è stata tradotta in un centro di accoglienza proprio la notte prima: beccata senza visto ai Navigatori da una pattuglia di puffi mentre discuteva animatamente con un cliente incazzato.

Lei è senza una lira e col culo per terra perché quelle due o tre connazionali di cui ha il numero si guardano bene dall’aiutarla “a gratis”.

Ma, con quel culo che si ritrova, appunto, si fa rimorchiare da un pilota che se la porta a casa all’Axa. Lei fa l’innamorata. Scopano tre o quattro giorni. Lui deve andare a Tokyo e le lascia casa sino al suo ritorno. Vedi tu che personaggio.

Lei, che non ha neanche idea se Roma finisce a Casalpalocco, e che senza la “MAMMA” non può neanche azzardarsi a lavorare OTR… Si compra una SIM, apre il PC del pilota e schiaffa un bell’annuncio su Distintas… Tempo tre ore dalla pubblicazione, il mio amico è lì.

RECENSIONE:
Sono quasi emozionato.

Sono sicuramente tra i primissimi clienti di questa topolona a Roma. Chiamo il numero e mi risponde una vocina per niente trans che parla solo spagnolo.

Mi arrabatto, provo l’inglese ma “non abla”.
Faccio il nome del mio amico e lei mi dà l’indirizzo senza tante altre chiacchiere, che tanto non ci capiamo. E anche l’indirizzo me lo deve ripetere, che la pronuncia è incomprensibile.

Si fa l’ora di cena e, in serata, mi reco “on-site”.

Bella la villetta di quelle dell’Axa. Mi lascia aperto un’ingresso secondario dal quale, attraversata una piccola aiuola, si scende nella sala hobby, dove si vede che la tipa si è sistemata l’ufficio: divanone e home cinema del pilota (chissà le visite strane che riceverà il nostro trans-volatore tra qualche giorno…) sono lo scarno ma piacevole arredamento.

Lei è come in foto e sembra una velina della TV, è in costume da bagno ed è ancora abbronzata del sole argentino. Non fa altro che farmi segno di far piano e non capisco un accidente di quel che mi dice sottovoce. Ma mi sorride con un sorriso dolce che mi smuove le gonadi dal profondo.

Mi chiede “el regalo” … Quanto? “Doscientos”…
“Ma il mio amico mi ha detto 100…”
Mi guarda. Poi mi fa il segno del monello e mi sorride… Meno male… Perché non so se avrei avuto le balle di girare i tacchi di fronte a quello spettacolo.

Mi spoglio appoggiando gli abiti su una delle casse dello stereo che non c’è altro oltre al divano, che invece mi serve libero e un tappeto per terra dall’aria costosa.

Lei è di una bellezza da intimidire anche il più navigato dei punter. Ma anche se fa la timidona diffidente, sembra disponibile quanto basta e si fa carezzare la pelle di seta guardandoti con quegli occhi da cerbiattona e il sorriso da bimba.

Le bacio le lunghe gambe affusolate partendo dalle caviglie sottili… Quando, molto dopo, arrivo all’orlo della mutandine, che si stanno gonfiando a dismisura, scopro di aver esaurito la saliva e di essere quasi disidratato….

Sto decisamente andando fuori controllo…

Lei si copre il gonfiore tra le gambe con una mano, con l’altra mi tira su il viso e mi bacia a lungo, profondamente, come solo una fidanzata dei tempi di scuola saprebbe fare con tanta passione.

Mi dedico allora al suo seno, morbido al punto da dimenticare che non può che essere sintetico. Lei mi invita a baciare il seno sinistro che dice essere “mas sensible”.

Si vede che ora è decisamente in temperatura e, quando allungo la mano dove sapete, mi trovo un pietropaolo di una rigidità e dimensione impressionante, sembra impossibile, e con una cappella rosea e invitante…
Non resisto…
Lei mi abbassa la testa ed io…
Ebbene si: lo prendo tutto così… nature…
Ha un buon sapore di pulito…E a momenti affogo.

Lei fa per girarsi e ricambiarmi la cortesia in un 69… Ma cadiamo entrambi dal divano sul tappeto che, credo, il pilota abbia destinato a funzioni estetiche e non prgamatiche… Ma è morbido e dall’apparenza pulitissima… E anche volendo, non potrei più alzarmi.

La ragazza timida che ho conosciuto non c’è più. Il sorriso dolce è diventato improvvisamente molto, molto malizioso… ma appassionato… Chiude gli occhi, mugola, me lo chiede e me lo bacia… Faccio appena in tempo a coprirlo e la penetro in più posizioni.

Per non esplodere in un nanosecondo, con questo spettacolo davanto agli occhi, penso alle bollette da pagare, alla nonna Alberta e ad altre cose poco pertinenti… E, incredibilmente resisto…

Lo tiro fuori per avere un’attimo di tregua…

Ma non faccio in tempo a ripartire, perché il suo viso mi è sgusciato tra le gambe e la sua lingua esplora le mie inviolate terga…

Non capisco più nulla… Ormai è lei la padrona… Io sono prono sul tappeto… Sento il suo seno premere sulle mie spalle… Neanche il tempo di dire…

Sono sotto di lei…

E lei mi ha preso.

Dopo così tanti anni di intimità difese…

Lei mi ha preso…

Sapevo che sarebbe successo prima o poi. Ma mai avrei creduto così.

Non so se mi piace.

SI.
Mi piace avere lei che preme su di me. Il suo seno premuto sulla schiena… La sua bocca che mi morde le spalle… Le sue unghie smaltate affondate nei miei fianchi. La sua mano che mi sfila il goldone e mi masturba dolcemente accompagnando il ritmo del suo ventre piatto dietro di me. E quella barra ardente… Che sento violare il mio intimo.
Quasi il mio stomaco.

Mi lamento come un gatto preso per il collo,
ed è tanto dolore quanto il piacere,

la mia femminilità e la sua virilità, confuse oscuramente nel sesso sfrenato, il mio essere lei e lei che è il mio recondito.

Ma non dura molto…

Con buona pace del pilota, il mio glande si schiude come un melograno maturo e il tappeto avrà bisogno di più giri di lavanderia…

E’ un attimo, e lei si sposta appena, e sento il suo sperma caldo sui miei reni mentre il goldone rotola giù...recitando la sentenza di morte del tappeto.

Sono perduto.


__________________________________belìn_________________jul






PS: http://img8.imageshack.us/img8/7775/beln.jpg :biggrin:

Mamma mia julio, pensa che io adoro belen rodriguez ma ho sempre sostenuto che gli manca solo una cosa..... a questo punto rimango sconvolto, e non so se è casuale ma il nome (belin in genovese, come lo sono io, ha un chiaro significato fallico) le calza a pennello... Hai avuto tra le mani un diamante grezzo, speriamo che diventi puro e non si rovini qua a roma, farò il sacrificio di rinunciare a due "50"enni perchè dalle tue parole scritte con il cuore, il culo ed il pisello sembra che 100 fiorini siano l'investimento più sicuro e gratificante in queto oscuro periodo di recessione! Sincerissimi complimenti per la tua rece caro Julio!
Z.

Con tutto il rispetto a Belen l'unica cosa che manca è il cervello e non certo il pistolino, secondo me sta molto meglio senza :spiteful:
 
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laid ha scritto:
zorro_9671 ha scritto:
Julio ha scritto:
RIFERIMENTO INTERNET: http://www.distintas.com.ar/chicas/belinrodriguez
CITTA DELL'INCONTRO: Roma - Palocco
NOME INSERZIONISTA: Belìn Rodiguez
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ETA': 2o
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RATE CONCORDATO: 100
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ATTITUDINE: Inizialmente timida
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PREMESSA:

Parliamo di un paio di sere fa. Pensavo di godermi ancora un po’ l’esclusiva, ma non posso tenermi l’esperienza tutta per me.

La tipa è nuova a Roma e in Italia ed è ancora pressoché sconosciuta, ma non lo sarà ancora a lungo. Ora vi spiego perché.

Fatto sta che un mio carissimo amico T-alent scout, vecchio del Nido, e che magari qua e là avrete pure letto, uno che monitorizza tutti gli annunci sexy del web e dei quotidiani, ha beccato al volo un recentissimo advert della tipa su Distintas, l’ha chiamata al volo e timbrata ipso-facto.

Insomma, questo mi telefona la sera stessa tutto eccitato e mi racconta.
La sua storia è interessante, e mi intriga non poco, per non parlare delle sue lodi sperticate a questa nuova fornitrice. Lodi di cui, essendo lui uno navigato e restio ad allargarsi, resto perplesso e basito. Ma assai colpito.

Belìn è argentina di Rosario e parla solo spagnolo. Arrivata in Italia venerdì scorso con il visto turistico e la solita tecnica della “Mamma” che le trova vitto, alloggio e mercato, atterra a Fiumicino e non trova l’ “Amica” a aspettarla. Chiama i due o tre numeri che ha, e scopre che l’amica è stata tradotta in un centro di accoglienza proprio la notte prima: beccata senza visto ai Navigatori da una pattuglia di puffi mentre discuteva animatamente con un cliente incazzato.

Lei è senza una lira e col culo per terra perché quelle due o tre connazionali di cui ha il numero si guardano bene dall’aiutarla “a gratis”.

Ma, con quel culo che si ritrova, appunto, si fa rimorchiare da un pilota che se la porta a casa all’Axa. Lei fa l’innamorata. Scopano tre o quattro giorni. Lui deve andare a Tokyo e le lascia casa sino al suo ritorno. Vedi tu che personaggio.

Lei, che non ha neanche idea se Roma finisce a Casalpalocco, e che senza la “MAMMA” non può neanche azzardarsi a lavorare OTR… Si compra una SIM, apre il PC del pilota e schiaffa un bell’annuncio su Distintas… Tempo tre ore dalla pubblicazione, il mio amico è lì.

RECENSIONE:
Sono quasi emozionato.

Sono sicuramente tra i primissimi clienti di questa topolona a Roma. Chiamo il numero e mi risponde una vocina per niente trans che parla solo spagnolo.

Mi arrabatto, provo l’inglese ma “non abla”.
Faccio il nome del mio amico e lei mi dà l’indirizzo senza tante altre chiacchiere, che tanto non ci capiamo. E anche l’indirizzo me lo deve ripetere, che la pronuncia è incomprensibile.

Si fa l’ora di cena e, in serata, mi reco “on-site”.

Bella la villetta di quelle dell’Axa. Mi lascia aperto un’ingresso secondario dal quale, attraversata una piccola aiuola, si scende nella sala hobby, dove si vede che la tipa si è sistemata l’ufficio: divanone e home cinema del pilota (chissà le visite strane che riceverà il nostro trans-volatore tra qualche giorno…) sono lo scarno ma piacevole arredamento.

Lei è come in foto e sembra una velina della TV, è in costume da bagno ed è ancora abbronzata del sole argentino. Non fa altro che farmi segno di far piano e non capisco un accidente di quel che mi dice sottovoce. Ma mi sorride con un sorriso dolce che mi smuove le gonadi dal profondo.

Mi chiede “el regalo” … Quanto? “Doscientos”…
“Ma il mio amico mi ha detto 100…”
Mi guarda. Poi mi fa il segno del monello e mi sorride… Meno male… Perché non so se avrei avuto le balle di girare i tacchi di fronte a quello spettacolo.

Mi spoglio appoggiando gli abiti su una delle casse dello stereo che non c’è altro oltre al divano, che invece mi serve libero e un tappeto per terra dall’aria costosa.

Lei è di una bellezza da intimidire anche il più navigato dei punter. Ma anche se fa la timidona diffidente, sembra disponibile quanto basta e si fa carezzare la pelle di seta guardandoti con quegli occhi da cerbiattona e il sorriso da bimba.

Le bacio le lunghe gambe affusolate partendo dalle caviglie sottili… Quando, molto dopo, arrivo all’orlo della mutandine, che si stanno gonfiando a dismisura, scopro di aver esaurito la saliva e di essere quasi disidratato….

Sto decisamente andando fuori controllo…

Lei si copre il gonfiore tra le gambe con una mano, con l’altra mi tira su il viso e mi bacia a lungo, profondamente, come solo una fidanzata dei tempi di scuola saprebbe fare con tanta passione.

Mi dedico allora al suo seno, morbido al punto da dimenticare che non può che essere sintetico. Lei mi invita a baciare il seno sinistro che dice essere “mas sensible”.

Si vede che ora è decisamente in temperatura e, quando allungo la mano dove sapete, mi trovo un pietropaolo di una rigidità e dimensione impressionante, sembra impossibile, e con una cappella rosea e invitante…
Non resisto…
Lei mi abbassa la testa ed io…
Ebbene si: lo prendo tutto così… nature…
Ha un buon sapore di pulito…E a momenti affogo.

Lei fa per girarsi e ricambiarmi la cortesia in un 69… Ma cadiamo entrambi dal divano sul tappeto che, credo, il pilota abbia destinato a funzioni estetiche e non prgamatiche… Ma è morbido e dall’apparenza pulitissima… E anche volendo, non potrei più alzarmi.

La ragazza timida che ho conosciuto non c’è più. Il sorriso dolce è diventato improvvisamente molto, molto malizioso… ma appassionato… Chiude gli occhi, mugola, me lo chiede e me lo bacia… Faccio appena in tempo a coprirlo e la penetro in più posizioni.

Per non esplodere in un nanosecondo, con questo spettacolo davanto agli occhi, penso alle bollette da pagare, alla nonna Alberta e ad altre cose poco pertinenti… E, incredibilmente resisto…

Lo tiro fuori per avere un’attimo di tregua…

Ma non faccio in tempo a ripartire, perché il suo viso mi è sgusciato tra le gambe e la sua lingua esplora le mie inviolate terga…

Non capisco più nulla… Ormai è lei la padrona… Io sono prono sul tappeto… Sento il suo seno premere sulle mie spalle… Neanche il tempo di dire…

Sono sotto di lei…

E lei mi ha preso.

Dopo così tanti anni di intimità difese…

Lei mi ha preso…

Sapevo che sarebbe successo prima o poi. Ma mai avrei creduto così.

Non so se mi piace.

SI.
Mi piace avere lei che preme su di me. Il suo seno premuto sulla schiena… La sua bocca che mi morde le spalle… Le sue unghie smaltate affondate nei miei fianchi. La sua mano che mi sfila il goldone e mi masturba dolcemente accompagnando il ritmo del suo ventre piatto dietro di me. E quella barra ardente… Che sento violare il mio intimo.
Quasi il mio stomaco.

Mi lamento come un gatto preso per il collo,
ed è tanto dolore quanto il piacere,

la mia femminilità e la sua virilità, confuse oscuramente nel sesso sfrenato, il mio essere lei e lei che è il mio recondito.

Ma non dura molto…

Con buona pace del pilota, il mio glande si schiude come un melograno maturo e il tappeto avrà bisogno di più giri di lavanderia…

E’ un attimo, e lei si sposta appena, e sento il suo sperma caldo sui miei reni mentre il goldone rotola giù...recitando la sentenza di morte del tappeto.

Sono perduto.


__________________________________belìn_________________jul






PS: http://img8.imageshack.us/img8/7775/beln.jpg :biggrin:

Mamma mia julio, pensa che io adoro belen rodriguez ma ho sempre sostenuto che gli manca solo una cosa..... a questo punto rimango sconvolto, e non so se è casuale ma il nome (belin in genovese, come lo sono io, ha un chiaro significato fallico) le calza a pennello... Hai avuto tra le mani un diamante grezzo, speriamo che diventi puro e non si rovini qua a roma, farò il sacrificio di rinunciare a due "50"enni perchè dalle tue parole scritte con il cuore, il culo ed il pisello sembra che 100 fiorini siano l'investimento più sicuro e gratificante in queto oscuro periodo di recessione! Sincerissimi complimenti per la tua rece caro Julio!
Z.

Con tutto il rispetto a Belen l'unica cosa che manca è il cervello e non certo il pistolino, secondo me sta molto meglio senza :spiteful:

La fica mi piace tanto tanto tanto, la mia era una battuta (per la precisione), e di cervello belen ne ha abbastanza credo.
Z.
 
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Bella ed eccitante recensione caro Julio... peccato che il link per vederla su distintas non funzioni più: magari l'incauto pilota è tornato all'improvviso e si è inkazzato un po' a vedere la sua villetta trasformata in uno skannatoio, prendendo l'intraprendente pulzella a calci nel culo? :punish:
PS: perché alla fine le hai dato 10-? :biggrin:
 
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Julio sei un artista! :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl: :rofl:

Complimenti! Complimenti! Complimenti! Complimenti! Complimenti! Complimenti! Complimenti!

Evinco che secondo il tuo parere MAYA non'è altro che una leggenda metropolitana.

Mi stai praticamete dicendo che è vera come lo scudo dell'Inter dell'anno scorso? :help:
 
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Sciapò....Julio per la rece, per la fantasia, a proposito se pubblichi un libro fammelo sapere che ti sponsorizzo volentieri......sei inarrivabile......... :biggrin: :biggrin: :biggrin: :biggrin:

L'unico neo caro il mio punter è quello che potevi publlicarlo il 1° di aprile so che sarebbe stata dura resistere ma ci stava proprio bene!!!!!!!!

:clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping: :clapping:
 
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JULIO SEI UNO SPORCOI PEZZO DI EMME ....

non posso accettare che su un forum si facciano questi scherzi e si cazzeggi ... e te lo dice uno che con i CIALTRONI non vuole avere nulla a che fare.

E poi la storia di descrivere la tua sodomizzazione è stato un vero colpo basso .. lì abbiamo abboccato tutti.

per fortuna, MAYA è viva e lotta in mezzo a noi.

Con la presente sono anche a proporle di accettare la carica di Vica-Cialtrone President pro tempore e, nel contempo, a suggerirle di diffidare da certe amicizie che, essendo sprovviste di qualsiasi copyright o trademark, la espongono a sicure soccombenze in caso di litigation da parte dei SOCI.

A BELLO ME SEI PIACIUTO!! MISTER P.
 
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Julio ha scritto:
Lei mi ha preso…

Sapevo che sarebbe successo prima o poi.


cavolo ci avevo creduto e pensavo di stare a leggere un evento!

anche perchè io, se mi trovassi ad amoreggiare con la rodriguez e , ammaliato fino alla lobotomia, scoprissi che ha un giocattolino per me, potrei anche........... :to_become_senile:
 
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Julio, emerito figlio di tua madre, mi avevi fregato ben bene e credevo fossi capitolato e già stavo pensando a male......
Comunque sei sempre un grande.........
L'occasione per farmi risentire è stata questa.

Un saluto.

Gabriele.
 
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