NOME INSERZIONISTA: Bruna Brasiliana
RIFERIMENTO INTERNET:
http://www.toptransitalia.it/scheda.asp?pag=selfie&id=26733
CITTA' DELL'INCONTRO: Milano in nota zona (Garibaldi) e in noto appartamento (ordinato e pulito) già dedito in passato al meretricio (non solo di trans)
NAZIONALITA': Brasiliana (riferisce di aver avuto avi europei)
ETA': Mi ha detto 22 e tenderei a crederle facendo oscillare la sua lancetta anagrafica tra i 22 e i 24 (non oltre)
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Addirittura meglio faccia a faccia che rispetto alle veritiere immagini. Naturalissima, a tratti celestiale, gioiosa, dall’incarnato quasi unico. Quando sta per salutarmi, si accarezza i capelli con movenze anch'esse spontanee da fica che non se la mena. Tutta proporzionata, soda e giusta (non magra). Una bagnina bionda di Baywatch o se preferite una modella brazza sbarcata impaurita a Miami che si mantiene facendo la cameriera sulla Ocean Drive (mi ricorda Cameron Diaz con più tette e il pisello). Gustosi certi passaggi della sua mimica facciale da simpatica/corrucciata (si sforzava di comprendere il mio incomprensibile parlato e le mie originalità sessuali) a allegra/intimista (deve avere un cuore ricco e non solo due natiche commoventi)
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): Baci trattenuti all'inizio, pompino coperto (e un poco scoperto), baci più insistenti da metà gara in avanti e sul finire dell'incontro in particolare prima della mia venuta su quelle zinne da applausi (ghiandole piene da ragazza vitaminica e capezzoli chiari da premio "Mordimi&Slabbrami 2018"). Sempre nel mezzo dell’amplesso cede al suo autocontrollo iniziale e si va di leccate anali e testicolari reciproche oltre che di polsi stretti nelle mie mani mentre la penetro pure negli occhi da gatto (i suoi) che a loro volta penetrano i miei (affamati). Comando sempre io e a Bruna dopotutto piace sentirsi "schiacciata" dalle mie pulsioni invereconde (che al cambio odierno fanno pur sempre 5 euro al minuto). Non resisto adeguatamente nell’acme del mio eccitamento, ossia la scopata che mi impunto di eseguire dedicando circa dieci minuti a posizione (ne avevo preventivate da tre a quattro). Confidando erroneamente di poter vantare una resistenza adeguata, quando le allargo le gambe leccandola incessantemente su piedi, mani e viso oltre che nelle orecchie mi accorgo invece che mi restano giusto due/tre minuti di autonomia per prenderla fuori dal letto a pecorina (sedere e schiena fuori dal comune) prima di venirle sul busto come da richiesta esaudita. Nel generare il seme mugolo sguaiatamente (se ne stupisce o forse intimorisce) fregandomene di quel che pensa quando mi osserva assaporare voluttuoso quel sostanzioso prodotto ("Tanto...amore...che fai...lecchi...meu Deus!") mentre stringo con una mano il mio pene ancora eiaculante e con l'altra la sua setosa criniera (alternando la presa sull’elegante collo che è quasi privo del pomo)
COMPENSO RICHIESTO: 150 (potrei dire giustificato ma in realtà se lo abbassasse di un terzo non morirebbe nessuno e sicuramente non di fame lei)
COMPENSO CONCORDATO: 150 (o mangi 'sta minestra o il suo culo lo vedi solo alla finestra)
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti di sesso (una decina di chiacchiere post-coito sia perché il suo italiano è quello che è e il mio portoghese pure ma soprattutto perché più stazionavo vicino a lei e più mi stava venendo la tentazione di ripossederla all'istante)
DESCRIZIONE FISICA: Non raggiunge la perfezione estetica di una Freire o di una Moraes ma oltre a essere più giovane di loro a mio avviso è complessivamente più attraente essendo più genuina nel suo fascio di carni che comprende delle forme sostanziose di cui sono prive le suddette (fianchi torniti e ventre paciugoso che parrebbe promettere una nascita futura da tanto pare femmina arrapante in momentaneo transito ritengo non definitivo). Il corpo si è formato ottimamente grazie a Madre natura, a una dieta equilibrata e a una vita salubre associata a qualche inevitabile ritocchino sicuramente inferiore alla media (c'è una foto in costume nero che la "ingrossa" e che andrebbe tolta dal book per lesa maestà mentre ce ne sono due, una col vestitino colorato e un'altra in mise nera da assalto, che le rendono corretta giustizia). Gambe lunghe e culo alto con buchetto stretto e profumato da viverci (sputarci) dentro all’infinito (si sarà pentita di aver ricevuto tutta quella saliva?). Sguardo e sorriso incantevoli con dentatura bianca. Al seno, fuori dall'ordinario, si potrebbe dedicare un trattato così come alle areole perfette e ai capezzoli missilistici. La pelle? Da 20enne che non ha mai conosciuto i travagli adolescenziali, dote anch'essa genetica. Alta circa 176 cm senza aggiunte (con un tacco 12 si sale di parecchio). Difetti? Bocca leggermente sghemba (però carnosa da tira baci) ma è quasi sgradevole pensare ai suoi difetti (che se ci sono necessitano di una seconda visita al cui termine non potrebbero comunque che essere definiti minimi se non impercettibili)
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): Succosa e saporita prolunga media che non mostra segni di flaccidità alzandosi quasi subito anche se Bruna tende a celarla con curiosi movimenti di mano dentro-fuori dalle mutandine (a suo dire è anche attiva ma a parte delle gran succhiate al suo pene in tiro l'ho vista un po' impacciata nel ficcarmelo nel didietro ragion per cui ho presto declinato tale pratica). Le misure? Direi non oltre i 13/15 cm, nella foto il membro sanissimo dovrebbe essere il suo (data la curvatura) mentre quello ripreso nel video (non ricordo dove l'ho intravisto atteso che sulle Top non c'è) potrebbe essere il suo ma non ne sono affatto sicuro perché in questi giorni pruriginosi potrei essermi confuso con il video di un'altra sua collega (a me sembra più grande di quello che ho succhiato e tastato tuttavia il corpo che appare nei frame potrebbe essere il suo - non si vede il viso - e se così fosse ne deriverebbe una corrispondente autenticità del pene)
ATTITUDINE: Assai educata, trascorsi interessanti e famiglia ottima, poco parlante, molto sorridente, parecchio spaesata, tendenzialmente passiva, decisamente timida, apprezzabilmente sincera, da sposare in un’altra esistenza
REPERIBILITA': Ha (avuto) la fissa - da due giorni in apprezzabile calo - anche lei di wapp che non mi aveva ben disposto perché preferisco chiamare l’interessata e parlarci a voce (tanto quando si parla di prezzi e sigle ci si capisce subito)
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Per arrivare da lei bisogna salire verso il cielo
TELEFONO: 32721390xx
Mi allontanava da lei (in aggiunta al prezzo) questa richiesta, sempre più invasiva (vedi altre colleghe), della comunicazione preventiva anti-perditempo che ho scoperto a stretto giro non essere frutto di una sua autonoma decisione ma di chi l'ha accolta in casa nostra e alla quale si è adeguata essendo stata istruita (forse in maniera un tantino esagerata) sulle “insane” abitudine italiche (bisogna ammettere che siamo maestri nel tira e molla). Avrei voluto resistere alle sue faccine e alle sue immagini "private" fornitemi via messaggistica verde ma non ce l'ho fatta e approfittando del ponte ho calato come temevo le braghe. Volevo assaporare un frutto degno (rivelatosi degnissimo) di questo genere e se non fosse stato trapanante ai massimi livelli, pazienza (così è stato e dunque pazienza). Ci chatto il giusto ma si capisce quasi subito che dopo i convenevoli di rito da una così - che si fermerà a Milano più o meno a lungo a seconda del volume d'affari che non prevedo basso - o ci vai o (non) ci vai.
E' pertanto inutile insistere con le tattiche da accerchiamento da lupi del vizio che magari mirano allo sconto (non è detto che non ce lo conceda in futuro ma in quei cinquanta euro di auspicata differenza ci potrebbe essere attualmente un calo non irrilevante a livello di prestazione). Dopo averle calate (le braghe) al suo mirabile cospetto, me lo ha succhiato un po' scoperto e poi coperto (non è espertissima pur ciupando con desiderio). Spingerle quella testolina da donna sul mio cazzo, strizzandole da sopra le tette e dandole amabilmente della "Troia" non è stato affatto malaccio come incipit ed è stato un ulteriore attimo toglierle con vigoria l'intimo di pregevole marca con cui si era sapientemente agghindata, premerle le guance con le mani, baciarla con la lingua (era in fase alert forse dovuta ai miei modi spicci), sbatterla sul letto, leccarla ovunque, succhiarle pure le dita di mani e piedi, infilarle un paio di falangi nel sedere, passare a un 69 insistito e salivoso, chiederle di sodomizzarmi (ha avuto le suddette difficoltà) prima di diventare anche io dolce come lei (lo apprezza) quando l'accarezzavo porgendole miele da bocca a bocca.
Insomma, stava andando tutto come doveva andare perché era giusto che al nostro primo incontro fossi un po' meno diretto e "maleducato" del solito, pur avendo lei capito che come ho anticipato sopra doveva finire "schiacciata" come merita una gnocca quale Bruninha è indubbiamente. A missionaria ci si perde in quegli occhioni vivi e in quelle espressioni cangianti da gatta mai sdolcinata che sa essere graffiante (ha acconsentito a lasciarmi un suo ricordo in termini di ferita lacero-contusa sia sulla mia schiena che sulla mia giugulare). Se proprio non me la sono sentita di spaventarla irrimediabilmente sputandole addosso (mi sono "limitato" a liquefarle l'ano con almeno dieci sputi), non ho però potuto esimermi quantomeno dal lavarla (viso compreso) nell'atto di penetrarla forte con le sue gambe (inevitabile lasciare saliva anche lì) appollaiate sulle mie spalle, sgagnandole i seni da parte a parte e abbeverandomi del latte che usciva inevitabilmente bianchissimo da quelle mammelle da vacca quale in fondo è. Non si è infine trattenuta (se non nella parte penetrativa attiva) anzi si è via via eccitata finendo per essere finalmente lei a cercare in maniera ossessiva la mia bocca (pomelli rossi e battito che aumentava). Se non le avessi toccato il pacco (pacchetto) segandola ritmicamente, mi sarebbe parso di stare fottendo la fica conosciuta un sabato qualsiasi in discoteca e non una trans (costei darebbe peraltro la paga pure a quella).
Vorrei fare a mia volta il fico, spupazzandola a smorzacandela e pure di lato per almeno altri dieci minuti come sto facendo da altrettanti minuti nella prima opzione scelta ma ecco che sento salire il fiotto fatale dalle viscere. Lei non fa nulla per accelerare, mi accarezza e bacia con (finalmente) il desiato trasporto. Io, preso ancora da porchi e irrefrenabili istinti, le reinfilo due dita in culo sollevandoglielo dal materasso. Glielo palpo e percuoto quel dono divino prima di fare un sospirone nel tentativo (vano) di recuperare una parvenza di dignità machista in termini di durata. Meno di trenta colpi, seppure insistenti, dati alla mia cagna - sono in piedi sul bordo del talamo - abbrancando i suoi fianchi femminili e non ossei, una ulteriore strizzata a seni e capelli (lucenti e da "violentare" anche essi al pari del suo corpo) e la dignità machista va a farsi fottere. La giro, le metto (piano) la mano sul collo, le spingo le sue sul mio cazzo ormai goccialante e la inondo di denso sperma ululandole "Bella...troia" e appunto "cagna" (mi ha chiesto il significato di queste parole per lei nuove e ho dovuto addolcirgliele). Il suo nettare, magari sbagliando, me lo prefiguro trasparente e non abbondante, e immaginarla che sborra in piena luce con la bocca famelicamente aperta - mi augurerei mordendomi le labbra fino a farle sanguinare insieme alla visione di quelle guance ancora più fiammeggianti - deve essere un bel momento da trasferire ai posteri(ori).
Social delicato ma abbastanza timoroso da parte mia perché il rischio di cadere in una dipendenza è altino, quindi svicolo via dopo averle baciato nuovamente il collo (ormai rosso fuoco) su cui vorrei spargere gocce di Chanel (miste a effluvi genitali e orali). Se abbassasse il rate (il "discorsetto" gliel'ho fatto) che trovo non propriamente cheap - per la sua venuta "dopo avermi conosciuto" è passata da 200 a 150 "ma a te" detto tutto in slang italo-lusitano - e se si smarcasse dal contorno umano natio (deve prima adattarsi allo Stivale e imparare a gestirsi in autonomia), ci potrei tornare pure io come Edgar e non una volta soltanto (ti capisco e ne soffro, anzi ne soffriamo e sappiamo entrambi il motivo).
150/30/8.5
ps: ne soffriamo per modo di dire (a soffrire in prospettiva sarebbero più che altro il pube e il bancomat)