Denisa è una ragazza rumena situata nella via in oggetto quasi all'angolo con Via Ugo Foscolo. E' una donna bellissima con fisico misurato, capelli rossi tirati indietro e legati in una coda non tanto lunga, trucco verde/rosa, occhi marroni. Porta una minigonna mozzafiato che sarà il mio leit-motiv per tutta la durata dell'incontro.
Passo da lei, intervisto ma non la carico. Mi chiede 50 in camera, ma volevo prima sondare altre colleghe nei paraggi per nulla niente male, anzi, l'indecisione mi attanaglia per 3 quarti d'ora finchè ritorno da lei. Noto che nessuna l'aveva caricata e durante il social time mi parla della crisi che, inutile dirlo, ha colpito anche il suo settore.
Arriviamo alla sua abitazione, un condominio decoroso a poca di stanza dalla sua location. Da quando scende dall'auto, fino alla sua camera, non le stacco gli occhi di dosso. Lei camminava avanti a me, vedevo le sue mele che fuoriuscivano da quella mini cortissima, vederla poi camminare su quei tacchi a spillo eleganti mi mandava in bestia. Una donna, se vuole, sa come far svalvolare un uomo. Mentre arriviamo sul corridoio noto ben due carrelli della spesa (vuoti) sul pianerottolo. Il fatto è indice che nel palazzo ci sono parecchi extracomunitari, in particolare pakistani e marocchini, usi a portarsi via i carrelli dei supermercati. Me ne frego e tiro avanti.
Arrivati in camera lei è un po' sbrigativa, si leva solo mini e mutandine e si mette già pronta sul letto con tutte le scarpe. Giusto il tempo per farle i complimenti per i numerosi peluche tutti annidati sopra un cassettone. Dopo questo inizio idilliaco e pieno di illusioni ecco l'amara realtà. Mi mette il cappuccio e avvia un pompino che definirei un furto. Appoggia semplicemente le labbra sulla cappella e con la mano mi fa praticamente una sega. Mah...
Le dico basta e lei allarga le gambe. La sua fica è bella, cicciotta e con una bella riga netta e definita. La scopo alla mission, ma mi sembrava di fare le flessioni come quando ero militare. Cerco di animare l'amplesso cercando di abbracciarla. Si rifiuta dicendomi che le rovinavo il sottotinta. Vengo pervaso da seghe mentali: avrò forse l'alito che mi puzza di merda di cavallo?
Fatto sta che dopo alcuni minuti di flessioni sento tremare le braccia per lo sforzo. Allora levo il gommino e mi masturbo, dicendole di stare in piedi davanti a me, uno di fronte all'altra. Bella donna devo ammetterlo, la faccio girare di culo, la guardo e mi sego. Poi si mette di sua iniziativa a pecorina sul letto con i buchi in bella vista. Sborro.
Ce ne andiamo, lei sempre davanti a me con quelle bellissime mele che ondeggiano sotto la mini. Una donna spettacolare, ma il servizio non è stato alla pari. Almeno per me.
Passo da lei, intervisto ma non la carico. Mi chiede 50 in camera, ma volevo prima sondare altre colleghe nei paraggi per nulla niente male, anzi, l'indecisione mi attanaglia per 3 quarti d'ora finchè ritorno da lei. Noto che nessuna l'aveva caricata e durante il social time mi parla della crisi che, inutile dirlo, ha colpito anche il suo settore.
Arriviamo alla sua abitazione, un condominio decoroso a poca di stanza dalla sua location. Da quando scende dall'auto, fino alla sua camera, non le stacco gli occhi di dosso. Lei camminava avanti a me, vedevo le sue mele che fuoriuscivano da quella mini cortissima, vederla poi camminare su quei tacchi a spillo eleganti mi mandava in bestia. Una donna, se vuole, sa come far svalvolare un uomo. Mentre arriviamo sul corridoio noto ben due carrelli della spesa (vuoti) sul pianerottolo. Il fatto è indice che nel palazzo ci sono parecchi extracomunitari, in particolare pakistani e marocchini, usi a portarsi via i carrelli dei supermercati. Me ne frego e tiro avanti.
Arrivati in camera lei è un po' sbrigativa, si leva solo mini e mutandine e si mette già pronta sul letto con tutte le scarpe. Giusto il tempo per farle i complimenti per i numerosi peluche tutti annidati sopra un cassettone. Dopo questo inizio idilliaco e pieno di illusioni ecco l'amara realtà. Mi mette il cappuccio e avvia un pompino che definirei un furto. Appoggia semplicemente le labbra sulla cappella e con la mano mi fa praticamente una sega. Mah...
Le dico basta e lei allarga le gambe. La sua fica è bella, cicciotta e con una bella riga netta e definita. La scopo alla mission, ma mi sembrava di fare le flessioni come quando ero militare. Cerco di animare l'amplesso cercando di abbracciarla. Si rifiuta dicendomi che le rovinavo il sottotinta. Vengo pervaso da seghe mentali: avrò forse l'alito che mi puzza di merda di cavallo?
Fatto sta che dopo alcuni minuti di flessioni sento tremare le braccia per lo sforzo. Allora levo il gommino e mi masturbo, dicendole di stare in piedi davanti a me, uno di fronte all'altra. Bella donna devo ammetterlo, la faccio girare di culo, la guardo e mi sego. Poi si mette di sua iniziativa a pecorina sul letto con i buchi in bella vista. Sborro.
Ce ne andiamo, lei sempre davanti a me con quelle bellissime mele che ondeggiano sotto la mini. Una donna spettacolare, ma il servizio non è stato alla pari. Almeno per me.