CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: Diana??? Delia???
CITTA DELL'INCONTRO:
ZONA:Roma, Viale Marconi,prima del benzinaio Repsol
NAZIONALITA':rumena
ETA': 23
SERVIZI OFFERTI (vedi Il classico PonPon + missio):
COMPENSO RICHIESTO: 30 denari
COMPENSO CONCORDATO:30 denari
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti
DESCRIZIONE FISICA: snella,piccolina e (per me) superarrapante
ATTITUDINE: amichevole e disponibile
LA MIA RECENSIONE: Reduce da un incontro con Escort alberghiera russa (agenzia Escort of Italy) in Via Emanuele Filiberto, che (la escort non Emanuele Filiberto) ha offerto una prestazione formalmente corretta ma non pienamente appagante, sulla via del ritorno a casa devio per Marconi. Una faccia mi colpisce tra la schiera di rumene in autoreggenti che traballano sui tacchi 15. La faccia e il tonico culetto non mi sono nuovi. Eureka! C'ero stato quest'estate all'aria aperta, dietro una stazione di servizio abbandonata. Tanto mi era piaciuta che volevo portarmela un pomeriggio al vicino Hotel Pulitzer per un incontro meno fugace. Progetto poi saltato per problemi di orari e impegni. Oggi preferisco una performance piu' comoda in macchina all'open air e la brava Diana/Delia mi porta in un posto con un minimo di privacy (NON il famigerato parcheggio angolo Marconi/Colombo in bella vista, dove ti vogliono portare le piu' frettolose che esercitano in zona Marconi). Una stradina senza uscita al lato di uno stadio di atletica leggera a 500 da Viale Marconi. Ovviamente il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e, mentre mi godo un profondo BJ con frullo e rifrullo linguale, avvisto un lampeggiante. Aaagh!!! Stasera, forse causa terrorismo, c'é in giro una sacco di puffi di tutti i colori (Penso che in gergo militar-poliziottesco lo chiamino "showing the flag", così gli stronzi suicidi di Daesh se la faranno sotto pensando che rischiano 2 mesi di arresti domiciliari o addirittura una multa della Municipale). Diana mi rassicura: è un pacifico metronotte che controlla lo stadio e sparisce senza creare problemi. Approfitto della pausa forzata per un po' di social time. Diana/Delia vive a Torvajanica e cerca casa a Roma per evitare il lungo (e costoso) viaggio ma i prezzi sono alti (> 1000 EUR). Possibile? Con tutte le case sfitte che ci sono? Parlando della notizia del giorno Delia/Diana non capisce come sia possibile che gli stronzi suicidi islamici accettino di farsi saltare in aria. Le spiego che sono tanto sfigati e ignoranti da credere alle 72 vergini dai seni gonfi che ciascun buon musulmano si godrà nel Paradiso di Allah e che i piselli degli eletti non si ammosceranno mai, altro che Viagra. Penso che, con quella gente, l'unico che ci sapeva fare era un grande rumeno, il Signore del Castello di Brasov, Vlad Tepes Drakul: un bel palo dal kulo alla clavicola e fine dei giochi. Senza essere Vlad anch'io mi dedico a trapanare un po' e poi riaccompagno la simpatica Delia/Diana alla postazione di lavoro. Certo in albergo é tutto un altro lusso ma la soddisfazione é questione di feeling. La prossima volta non mi imbambolo sulle foto patinate delle Agenzie e non sputtano 200 sudate svanziche: imbocco subito da Delia.
NOME: Diana??? Delia???
CITTA DELL'INCONTRO:
ZONA:Roma, Viale Marconi,prima del benzinaio Repsol
NAZIONALITA':rumena
ETA': 23
SERVIZI OFFERTI (vedi Il classico PonPon + missio):
COMPENSO RICHIESTO: 30 denari
COMPENSO CONCORDATO:30 denari
DURATA DELL'INCONTRO: 30 minuti
DESCRIZIONE FISICA: snella,piccolina e (per me) superarrapante
ATTITUDINE: amichevole e disponibile
LA MIA RECENSIONE: Reduce da un incontro con Escort alberghiera russa (agenzia Escort of Italy) in Via Emanuele Filiberto, che (la escort non Emanuele Filiberto) ha offerto una prestazione formalmente corretta ma non pienamente appagante, sulla via del ritorno a casa devio per Marconi. Una faccia mi colpisce tra la schiera di rumene in autoreggenti che traballano sui tacchi 15. La faccia e il tonico culetto non mi sono nuovi. Eureka! C'ero stato quest'estate all'aria aperta, dietro una stazione di servizio abbandonata. Tanto mi era piaciuta che volevo portarmela un pomeriggio al vicino Hotel Pulitzer per un incontro meno fugace. Progetto poi saltato per problemi di orari e impegni. Oggi preferisco una performance piu' comoda in macchina all'open air e la brava Diana/Delia mi porta in un posto con un minimo di privacy (NON il famigerato parcheggio angolo Marconi/Colombo in bella vista, dove ti vogliono portare le piu' frettolose che esercitano in zona Marconi). Una stradina senza uscita al lato di uno stadio di atletica leggera a 500 da Viale Marconi. Ovviamente il diavolo fa le pentole ma non i coperchi e, mentre mi godo un profondo BJ con frullo e rifrullo linguale, avvisto un lampeggiante. Aaagh!!! Stasera, forse causa terrorismo, c'é in giro una sacco di puffi di tutti i colori (Penso che in gergo militar-poliziottesco lo chiamino "showing the flag", così gli stronzi suicidi di Daesh se la faranno sotto pensando che rischiano 2 mesi di arresti domiciliari o addirittura una multa della Municipale). Diana mi rassicura: è un pacifico metronotte che controlla lo stadio e sparisce senza creare problemi. Approfitto della pausa forzata per un po' di social time. Diana/Delia vive a Torvajanica e cerca casa a Roma per evitare il lungo (e costoso) viaggio ma i prezzi sono alti (> 1000 EUR). Possibile? Con tutte le case sfitte che ci sono? Parlando della notizia del giorno Delia/Diana non capisce come sia possibile che gli stronzi suicidi islamici accettino di farsi saltare in aria. Le spiego che sono tanto sfigati e ignoranti da credere alle 72 vergini dai seni gonfi che ciascun buon musulmano si godrà nel Paradiso di Allah e che i piselli degli eletti non si ammosceranno mai, altro che Viagra. Penso che, con quella gente, l'unico che ci sapeva fare era un grande rumeno, il Signore del Castello di Brasov, Vlad Tepes Drakul: un bel palo dal kulo alla clavicola e fine dei giochi. Senza essere Vlad anch'io mi dedico a trapanare un po' e poi riaccompagno la simpatica Delia/Diana alla postazione di lavoro. Certo in albergo é tutto un altro lusso ma la soddisfazione é questione di feeling. La prossima volta non mi imbambolo sulle foto patinate delle Agenzie e non sputtano 200 sudate svanziche: imbocco subito da Delia.
