Passando nella via in oggetto identifico una non meglio precisata otr nell'atto di esporsi ai passanti. Inizialmente stento a crederci perché l'ultima otr che ho visto nella via risale al 1995, molto prima della reprimenda comunale. Mi avvicino e intervisto. Si tratta di Didina rumena della prima ora, età collocabile intorno ai 40, occhi marrone scuro, capelli mossi meshati biondo/castano, non tanto lunghi. vestita in modo pressoché anonimo con jeans, scarpette tipo ballerina, giubbotto. Mi propone 30 per bj+rai1.
Sale in auto ma non partiamo subito, anche perché non sapeva dove andare. Quindi il social time si protrae e stiamo un po' a chiacchierare. Le dico che non l'ho mai vista da quelle parti e le chiedo perché è li. Mi risponde che in realtà fa le pulizie e che purtroppo ha necessità di arrotondare. Mentre continuiamo a parlare, nella mia mente incominciano a prendere forma pensieri perversi...
Eppure, eppure, eppure... ecco che mi scatta l'idea: pornosexi experience.
Le chiedo se vuole venire da me, in ufficio, a fare le pulizie e le dico che però deve farle subito. Mi dice che sono matto perché non ha tempo e non lavora la notte. "E perché no?" faccio io, "Ti do altre 20, solo che le pulizie devi farle come voglio io". La mia richiesta bizzarra è che deve fare le pulizie senza pantaloni e senza mutandine. Vestita dalla vita in su, nuda dalla vita in giù con solo le scarpette. Molto simpaticamente ci sta. Partiamo ed arrivati in ufficio mi chiede cosa voglio fare per prima, al che rispondo “Ma è naturale! Prima le pulizie, poi le porcherie”; le mostro quindi gli attrezzi del mestiere: straccio, secchio e spazzolone. Mi metto in un angolo e non le dico nulla, deve fare tutto lei da sola.
In questa situazione la guardo muoversi ora qua ora la, chinarsi, alzarsi, salire sullo scaleo (solo 3 scalini, peccato), spolverare, dare lo straccio. Vederla mentre si muove è uno spettacolo particolare; ancheggiare, sculettare, muoversi, agitarsi. Mentre sono a sedere, osservo, scruto, valuto, mi eccito. Il cazzo mi diventa duro come un pezzo di marmo. Mentre opera scambia sempre alcune battute in pieno social time. Mi ordina di spostarmi che deve dare il cencio dappertutto, come si sa la presenza di un uomo intralcia sempre una donna che fa le faccende. L'operazione fresh & clean va incredibilmente avanti tre quarti d'ora.
Arrivati all'ora X e stanco delle chiacchiere mi sposto verso l'anta armadiata della mia libreria, rigorosamente chiusa a chiave: dentro ci sono tutti i cimeli che le otr mi regalano o che dimenticano in auto, fra cui una fraccata di preservativi. Ne prendo tre o quattro prima di trovarne uno non ancora scaduto. Lo indosso e partiamo con un pompino piuttosto furioso; le ordino quindi di mettersi a pecorina sulla sedia, ecco questo mi piace di più. Lei sembra trasformata: "Mettilo dentro!", implora, e non mi faccio pregare: “Ora una scopata te la do io mimma”. Gode con una certa foga, sicuramente le vecchiette del piano di sopra avranno sentito tutto. Io in piedi dietro di lei stantuffo sempre in modo costante, ma mai con furia. Cerco di concentrami osservando l'asta piantata nella sua fica. Ovviamente il culo visto dall'alto faceva la sua porca figura... fino alla venuta. Alla fine lei si sdraia sulla scrivania con mezze pratiche che scivolano malamente per terra. Non me ne importava un cazzo. Ancora social time, con lei che aveva uno strano sorriso... mentre era sdraiata e parlava, alzava le cosce mostrandomi la fica con furbizia. Capivo che ne voleva ancora ma il mio cazzo era moscio come una lumachina rattrappita e cercavo quindi di tergiversare e allungare i discorsi finché, mi prende di sua iniziativa e mi fa un nuovo pompino bbj style, sempre furioso. Sinceramente non ce la facevo, mi si rizza di nuovo ma dopo 10 minuti di pompata non ce la facevo proprio. Le dico basta, avevo il cazzo rosso come un peperone piccante.
Che dire, ragazza simpatica, disinibita e soprattutto chiacchierona, esperienza inusuale ma mi sono divertito. Il bello è quando le donne non dicono di no, neanche alle stranezze.
Alla prossima boys.
Sale in auto ma non partiamo subito, anche perché non sapeva dove andare. Quindi il social time si protrae e stiamo un po' a chiacchierare. Le dico che non l'ho mai vista da quelle parti e le chiedo perché è li. Mi risponde che in realtà fa le pulizie e che purtroppo ha necessità di arrotondare. Mentre continuiamo a parlare, nella mia mente incominciano a prendere forma pensieri perversi...
Eppure, eppure, eppure... ecco che mi scatta l'idea: pornosexi experience.
Le chiedo se vuole venire da me, in ufficio, a fare le pulizie e le dico che però deve farle subito. Mi dice che sono matto perché non ha tempo e non lavora la notte. "E perché no?" faccio io, "Ti do altre 20, solo che le pulizie devi farle come voglio io". La mia richiesta bizzarra è che deve fare le pulizie senza pantaloni e senza mutandine. Vestita dalla vita in su, nuda dalla vita in giù con solo le scarpette. Molto simpaticamente ci sta. Partiamo ed arrivati in ufficio mi chiede cosa voglio fare per prima, al che rispondo “Ma è naturale! Prima le pulizie, poi le porcherie”; le mostro quindi gli attrezzi del mestiere: straccio, secchio e spazzolone. Mi metto in un angolo e non le dico nulla, deve fare tutto lei da sola.
In questa situazione la guardo muoversi ora qua ora la, chinarsi, alzarsi, salire sullo scaleo (solo 3 scalini, peccato), spolverare, dare lo straccio. Vederla mentre si muove è uno spettacolo particolare; ancheggiare, sculettare, muoversi, agitarsi. Mentre sono a sedere, osservo, scruto, valuto, mi eccito. Il cazzo mi diventa duro come un pezzo di marmo. Mentre opera scambia sempre alcune battute in pieno social time. Mi ordina di spostarmi che deve dare il cencio dappertutto, come si sa la presenza di un uomo intralcia sempre una donna che fa le faccende. L'operazione fresh & clean va incredibilmente avanti tre quarti d'ora.
Arrivati all'ora X e stanco delle chiacchiere mi sposto verso l'anta armadiata della mia libreria, rigorosamente chiusa a chiave: dentro ci sono tutti i cimeli che le otr mi regalano o che dimenticano in auto, fra cui una fraccata di preservativi. Ne prendo tre o quattro prima di trovarne uno non ancora scaduto. Lo indosso e partiamo con un pompino piuttosto furioso; le ordino quindi di mettersi a pecorina sulla sedia, ecco questo mi piace di più. Lei sembra trasformata: "Mettilo dentro!", implora, e non mi faccio pregare: “Ora una scopata te la do io mimma”. Gode con una certa foga, sicuramente le vecchiette del piano di sopra avranno sentito tutto. Io in piedi dietro di lei stantuffo sempre in modo costante, ma mai con furia. Cerco di concentrami osservando l'asta piantata nella sua fica. Ovviamente il culo visto dall'alto faceva la sua porca figura... fino alla venuta. Alla fine lei si sdraia sulla scrivania con mezze pratiche che scivolano malamente per terra. Non me ne importava un cazzo. Ancora social time, con lei che aveva uno strano sorriso... mentre era sdraiata e parlava, alzava le cosce mostrandomi la fica con furbizia. Capivo che ne voleva ancora ma il mio cazzo era moscio come una lumachina rattrappita e cercavo quindi di tergiversare e allungare i discorsi finché, mi prende di sua iniziativa e mi fa un nuovo pompino bbj style, sempre furioso. Sinceramente non ce la facevo, mi si rizza di nuovo ma dopo 10 minuti di pompata non ce la facevo proprio. Le dico basta, avevo il cazzo rosso come un peperone piccante.
Che dire, ragazza simpatica, disinibita e soprattutto chiacchierona, esperienza inusuale ma mi sono divertito. Il bello è quando le donne non dicono di no, neanche alle stranezze.
Alla prossima boys.
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