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NOME: Gioia
CITTA DELL'INCONTRO: Nettuno-Acciarella (RM)
ZONA: via Acciarella presso questo spiazzo
NAZIONALITA': subsahariana
ETA': circa 25
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 15
COMPENSO CONCORDATO: 10
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: minuta, fisico muscoloso con spalle larghe, vita finissima e sedere di pietra
ATTITUDINE: gentile e professionale
LA MIA RECENSIONE:
Ho adocchiato Gioia sfrecciando veloce sulla litoranea e l'ho intravista nella penombra della vegetazione soltanto grazie al vestitino bianco attillato che aveva indosso e – parzialmente – per il caschetto dorato che le scende appena sopra le spalle... del tutto finto, ovviamente, come si addice ad ogni buona ragazza africana che ama cambiare di acconciatura come noialtri ci si cambiano le mutande.
Fisicamente, pur essendo di altezza modesta ha tutto ciò che desidero da una ragazza di colore: grosse labbra tumide, un viso bello seppur dai caratteri marcati e – sopra ogni cosa – un trittico favoloso composto da 1) spalle larghe 2) vita strettissima 3) sedere geometricamente perfetto come neanche quell'invertito di Michelangelo sarebbe forse stato capace di scolpire e di una consistenza tale che proprio di marmo lo si direbbe.
In più, dispone di un comodo parcheggio e di una location non immediatamente prospicente la strada: ci si incammina per alcune decine di metri lungo in viottolo che sbotta davanti ad un tendaggio frangisole che dona ulteriore riservatezza alla nostra alcova spartanamente arredata con un materasso (ma quale grande comodità è un materasso nella boscaglia), un comodino d'invenzione e un sacco per la spazzatura.
La mia bella – perché di bella per me si tratta – tiene un atteggiamento prefessionalmente distaccato rispondendo in un buon italiano ad alcune elementari formule che le rivolgo fra cui (ovviamente) quale sia il suo nome... cosa che mi accorgo di chiedere non tanto per interesse o convenzione sociale quanto per avere un nome cui intitolare la recensione cui metterò mano di lì a non so quanto tempo.
Anziché pulire il preservativo dal lubrificante dopo avermelo calzato, curiosamente preferisce porlo fra due fazzoletti e prepararlo alla bisogna pigiandolo fra essi. Vestitomi, si accuccia per sbocchinarmi ma neanche vale la pena di descrivere un atto che non merita l'appellativo di bocchino per la pochezza dell'impegno dedicatovi, per la scarsità di tempo rivoltovi e per la ristrettezza – proprio in termini di centimetri – dell'ingresso nel cavo orale.
Poco male perché giratasi a pecora mi offre prima alla vista e poi alla penetrazione uno dei migliori sederi scopati nell'ultimo anno di attività: tondo, tosto, evidente ma consistente, per via della sua statura mediocre posto all'altezza perfetta rispetto ai miei genitali, rotondità che si rastrema in una vitina muscolosa solcata da quello splendido avvallamento sotto cui si distende la colonna vertebrale e che afferro con ambedue le mani.
Che grande goduria stare attaccati una decina di minuti ad un simile culo... e sì che si dice mai 'na Gioia...
CITTA DELL'INCONTRO: Nettuno-Acciarella (RM)
ZONA: via Acciarella presso questo spiazzo
NAZIONALITA': subsahariana
ETA': circa 25
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 15
COMPENSO CONCORDATO: 10
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: minuta, fisico muscoloso con spalle larghe, vita finissima e sedere di pietra
ATTITUDINE: gentile e professionale
LA MIA RECENSIONE:
Ho adocchiato Gioia sfrecciando veloce sulla litoranea e l'ho intravista nella penombra della vegetazione soltanto grazie al vestitino bianco attillato che aveva indosso e – parzialmente – per il caschetto dorato che le scende appena sopra le spalle... del tutto finto, ovviamente, come si addice ad ogni buona ragazza africana che ama cambiare di acconciatura come noialtri ci si cambiano le mutande.
Fisicamente, pur essendo di altezza modesta ha tutto ciò che desidero da una ragazza di colore: grosse labbra tumide, un viso bello seppur dai caratteri marcati e – sopra ogni cosa – un trittico favoloso composto da 1) spalle larghe 2) vita strettissima 3) sedere geometricamente perfetto come neanche quell'invertito di Michelangelo sarebbe forse stato capace di scolpire e di una consistenza tale che proprio di marmo lo si direbbe.
In più, dispone di un comodo parcheggio e di una location non immediatamente prospicente la strada: ci si incammina per alcune decine di metri lungo in viottolo che sbotta davanti ad un tendaggio frangisole che dona ulteriore riservatezza alla nostra alcova spartanamente arredata con un materasso (ma quale grande comodità è un materasso nella boscaglia), un comodino d'invenzione e un sacco per la spazzatura.
La mia bella – perché di bella per me si tratta – tiene un atteggiamento prefessionalmente distaccato rispondendo in un buon italiano ad alcune elementari formule che le rivolgo fra cui (ovviamente) quale sia il suo nome... cosa che mi accorgo di chiedere non tanto per interesse o convenzione sociale quanto per avere un nome cui intitolare la recensione cui metterò mano di lì a non so quanto tempo.
Anziché pulire il preservativo dal lubrificante dopo avermelo calzato, curiosamente preferisce porlo fra due fazzoletti e prepararlo alla bisogna pigiandolo fra essi. Vestitomi, si accuccia per sbocchinarmi ma neanche vale la pena di descrivere un atto che non merita l'appellativo di bocchino per la pochezza dell'impegno dedicatovi, per la scarsità di tempo rivoltovi e per la ristrettezza – proprio in termini di centimetri – dell'ingresso nel cavo orale.
Poco male perché giratasi a pecora mi offre prima alla vista e poi alla penetrazione uno dei migliori sederi scopati nell'ultimo anno di attività: tondo, tosto, evidente ma consistente, per via della sua statura mediocre posto all'altezza perfetta rispetto ai miei genitali, rotondità che si rastrema in una vitina muscolosa solcata da quello splendido avvallamento sotto cui si distende la colonna vertebrale e che afferro con ambedue le mani.
Che grande goduria stare attaccati una decina di minuti ad un simile culo... e sì che si dice mai 'na Gioia...