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ANAGRAFE DELL'ANNUNCIO
Numero di telefono: 3203065120
Riferimento internet (link): https://ancona.bakeca.it/dettaglio/massaggi-benessere/operatrice-del-benessere-yz2u265713638
Conformità dell'annuncio: nella foto in cui si vede il volto, è lei
Città dove è avvenuto l'incontro: Castelleone di Suasa (AN)
DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della massaggiatrice: Linda
Nazionalità: non chiesto, dagli attestati che si vedono nelle foto direi che è Albanese
Età apparente: Attorno ai 50
Descrizione fisica: fisico molto magro, asciutto, senza forme (modello Olivia di Braccio di Ferro, per intenderci), alta attorno ai 165 cm. Viso bruttino, l’unica parte del corpo degna di nota (se a qualcuno interessa) sono i piedi, veramente ben fatti.
Attitudine: gentile, chiacchierona
Reperibilità: molto facile sia tramite WA che con telefonata
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 50
Compenso concordato 50
Servizi offerti: testualmente, massaggio ayurvedico indiano + prostatico
Servizi usufruiti: massaggio + tentativo di stimolazione delle parti intime
Durata dell'incontro: 60 minuti
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Facilità di parcheggio: zona residenziale, bisogna parcheggiare lungo la strada
Igiene dei locali: ottima
Presenza di barriere architettoniche: riceve in mansarda, ci sono 4 piani di scale senza ascensore
LA MIA RECENSIONE
Che dire: avevo notato quest’annuncio da qualche settimana, ma non avevo mai avuto lo stimolo a contattarla in quanto le foto non mi ispiravano granché e dallo striminzito annuncio non sembrava ci potessero essere risvolti eiaculatori, per usare termini scientifici
Verso fine settembre, complice la voglia di provare qualcosa di nuovo e senza voler spendere i canonici 100 € che oramai rappresentano la tariffa base di chiunque (anche e soprattutto di operatrici palesemente improvvisate), decido di lanciarmi e vedere se potevo ricavarne qualcosa di interessante.
Primo contatto: avviene facilmente per via telefonica, la disponibilità di orari è ampia (praticamente riceve ad orario continuato fino a dopo le 23), il luogo dell’incontro è una mansarda situata in una zona residenziale di questo borgo incastonato sulle colline a cavallo tra la provincia di AN e PU.
Impatto fisico: come mi aspettavo, non è dei migliori: nonostante a detta sua riceva molti complimenti per il suo aspetto fisico, a me non è piaciuta. Tuttavia, il fisico magro lo considero un plus e poi, alla fine, avrebbe dovuto semplicemente farmi un massaggio con (si sperava) un finale felice, dunque potevo tranquillamente soprassedere su questi dettagli.
Accoglienza: è simpatica, sorridente e cerca di metterti subito a tuo agio.
Scelta massaggio: una volta giunti in mansarda (occhio alla testa, per i più alti), si può scegliere se fare il massaggio sul lettino o sul futon. Scelgo quest’ultimo e mi è stata data libera scelta sull’accomodarmi lì nudo o con un perizoma monouso. Scelgo di stare nudo e mi stendo sul futon a pancia in sotto. Nota: il futon era preparato con una coperta di lana e un piccolo telo di carta piazzato al centro per evitare il contatto della zona pelvica con la coperta, troppo poco (a mio parere) per evitare di entrare in contatto con qualche residuo di clienti precedenti.
Arrivando al dunque: nel massaggio su schiena e gambe non sento quel tocco che mi sarei aspettato da una persona che ha conseguito tutti quei diplomi. Come se non bastasse, non ha smesso un secondo di parlare dei propri cavoli personali (anche ad alta voce, molto fastidioso) e, ciliegina sulla torta, ha pure risposto al telefono ad un paio di clienti. In quel momento avevo già deciso che non sarei più tornato, ma speravo almeno di potermi liberare del maligno ed archiviare l’esperienza con dignità.
Dopo 25-30 minuti: mi giro sul davanti e almeno smette di parlare. Dopo altri passaggi a gambe, basso ventre e petto, comincia a dedicarsi ai Chakra collegati con le parti intime + la stimolazione prostatica. Nel mio caso, è stata più una tortura che altro e vi spiego il perché.
Si viene o si va? Premesso che ritengo la cosa assolutamente soggettiva, la stimolazione prostatica era del tipo “esterna”, ovvero con delle pressioni del perineo che in me, onestamente, non hanno avuto un particolare effetto. Allo stesso modo, la stimolazione delle parti intime consisteva in passaggi sulla zona inguinale, sotto i testicoli, ma senza arrivare ad agire direttamente sull’asta del pene. Con questo genere di stimolazione “indiretta” mi ci sarebbero volute almeno 5 ore di pastrugnamenti, settimane di astinenza e un grande impegno d’immaginazione per poter eiaculare. Non a caso, scattata l’ora pattuita e vedendo che la cosa mi stava facendo salire i nervi invece di eccitarmi, ho chiesto di finirla lì perché non sarei mai riuscito a venire in quel modo.
Lei ha accettato, si è detta dispiaciuta e mi ha spiegato che tutto ciò è probabilmente dovuto a dei blocchi emotivi su cui dovrei lavorare. Ho assecondato il suo parere, dal momento che non mi andava di dirle che normalmente ho erezioni di marmo e scopo alla grande, dunque magari avrebbe dovuto semplicemente impugnare la situazione per portarmi a conclusione invece di girarci attorno. Ma mi è sembrato chiaro che, dal suo modus operandi, il confine tra “operatrice professionale” e “marchettara” sia segnato proprio dall’assenza di stimolazione diretta del pene. In sostanza, se siete abbastanza arrapati da riuscire a venire facendovi stimolare le parti intime indirettamente, allora potrebbe essere una valida esperienza da fare e ad un prezzo contenuto. Se, invece, siete come me ed avete bisogno che vi lavorino il pene nella sua interezza per riuscire a venire, allora pensateci bene, perché potreste restare delusi (come nel mio caso).
Chissà, forse queste filosofie orientaleggianti semplicemente non fanno per me.
Doccia finale (pulita e con prodotti a disposizione), asciugamano fresco di bucato, saluti e a mai più rivederci.
Nota finale: se avete un debole per i piedi, la signora ha delle estremità davvero notevoli, ma non ho idea se ci si possa fare qualcosa. Chissà, forse un massaggio Kalari con i piedi potreste riuscire a spuntarlo.
Numero di telefono: 3203065120
Riferimento internet (link): https://ancona.bakeca.it/dettaglio/massaggi-benessere/operatrice-del-benessere-yz2u265713638
Conformità dell'annuncio: nella foto in cui si vede il volto, è lei
Città dove è avvenuto l'incontro: Castelleone di Suasa (AN)
DATI DELL'INSERZIONISTA:
Nome della massaggiatrice: Linda
Nazionalità: non chiesto, dagli attestati che si vedono nelle foto direi che è Albanese
Età apparente: Attorno ai 50
Descrizione fisica: fisico molto magro, asciutto, senza forme (modello Olivia di Braccio di Ferro, per intenderci), alta attorno ai 165 cm. Viso bruttino, l’unica parte del corpo degna di nota (se a qualcuno interessa) sono i piedi, veramente ben fatti.
Attitudine: gentile, chiacchierona
Reperibilità: molto facile sia tramite WA che con telefonata
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 50
Compenso concordato 50
Servizi offerti: testualmente, massaggio ayurvedico indiano + prostatico
Servizi usufruiti: massaggio + tentativo di stimolazione delle parti intime
Durata dell'incontro: 60 minuti
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Facilità di parcheggio: zona residenziale, bisogna parcheggiare lungo la strada
Igiene dei locali: ottima
Presenza di barriere architettoniche: riceve in mansarda, ci sono 4 piani di scale senza ascensore
LA MIA RECENSIONE
Che dire: avevo notato quest’annuncio da qualche settimana, ma non avevo mai avuto lo stimolo a contattarla in quanto le foto non mi ispiravano granché e dallo striminzito annuncio non sembrava ci potessero essere risvolti eiaculatori, per usare termini scientifici
Verso fine settembre, complice la voglia di provare qualcosa di nuovo e senza voler spendere i canonici 100 € che oramai rappresentano la tariffa base di chiunque (anche e soprattutto di operatrici palesemente improvvisate), decido di lanciarmi e vedere se potevo ricavarne qualcosa di interessante.
Primo contatto: avviene facilmente per via telefonica, la disponibilità di orari è ampia (praticamente riceve ad orario continuato fino a dopo le 23), il luogo dell’incontro è una mansarda situata in una zona residenziale di questo borgo incastonato sulle colline a cavallo tra la provincia di AN e PU.
Impatto fisico: come mi aspettavo, non è dei migliori: nonostante a detta sua riceva molti complimenti per il suo aspetto fisico, a me non è piaciuta. Tuttavia, il fisico magro lo considero un plus e poi, alla fine, avrebbe dovuto semplicemente farmi un massaggio con (si sperava) un finale felice, dunque potevo tranquillamente soprassedere su questi dettagli.
Accoglienza: è simpatica, sorridente e cerca di metterti subito a tuo agio.
Scelta massaggio: una volta giunti in mansarda (occhio alla testa, per i più alti), si può scegliere se fare il massaggio sul lettino o sul futon. Scelgo quest’ultimo e mi è stata data libera scelta sull’accomodarmi lì nudo o con un perizoma monouso. Scelgo di stare nudo e mi stendo sul futon a pancia in sotto. Nota: il futon era preparato con una coperta di lana e un piccolo telo di carta piazzato al centro per evitare il contatto della zona pelvica con la coperta, troppo poco (a mio parere) per evitare di entrare in contatto con qualche residuo di clienti precedenti.
Arrivando al dunque: nel massaggio su schiena e gambe non sento quel tocco che mi sarei aspettato da una persona che ha conseguito tutti quei diplomi. Come se non bastasse, non ha smesso un secondo di parlare dei propri cavoli personali (anche ad alta voce, molto fastidioso) e, ciliegina sulla torta, ha pure risposto al telefono ad un paio di clienti. In quel momento avevo già deciso che non sarei più tornato, ma speravo almeno di potermi liberare del maligno ed archiviare l’esperienza con dignità.
Dopo 25-30 minuti: mi giro sul davanti e almeno smette di parlare. Dopo altri passaggi a gambe, basso ventre e petto, comincia a dedicarsi ai Chakra collegati con le parti intime + la stimolazione prostatica. Nel mio caso, è stata più una tortura che altro e vi spiego il perché.
Si viene o si va? Premesso che ritengo la cosa assolutamente soggettiva, la stimolazione prostatica era del tipo “esterna”, ovvero con delle pressioni del perineo che in me, onestamente, non hanno avuto un particolare effetto. Allo stesso modo, la stimolazione delle parti intime consisteva in passaggi sulla zona inguinale, sotto i testicoli, ma senza arrivare ad agire direttamente sull’asta del pene. Con questo genere di stimolazione “indiretta” mi ci sarebbero volute almeno 5 ore di pastrugnamenti, settimane di astinenza e un grande impegno d’immaginazione per poter eiaculare. Non a caso, scattata l’ora pattuita e vedendo che la cosa mi stava facendo salire i nervi invece di eccitarmi, ho chiesto di finirla lì perché non sarei mai riuscito a venire in quel modo.
Lei ha accettato, si è detta dispiaciuta e mi ha spiegato che tutto ciò è probabilmente dovuto a dei blocchi emotivi su cui dovrei lavorare. Ho assecondato il suo parere, dal momento che non mi andava di dirle che normalmente ho erezioni di marmo e scopo alla grande, dunque magari avrebbe dovuto semplicemente impugnare la situazione per portarmi a conclusione invece di girarci attorno. Ma mi è sembrato chiaro che, dal suo modus operandi, il confine tra “operatrice professionale” e “marchettara” sia segnato proprio dall’assenza di stimolazione diretta del pene. In sostanza, se siete abbastanza arrapati da riuscire a venire facendovi stimolare le parti intime indirettamente, allora potrebbe essere una valida esperienza da fare e ad un prezzo contenuto. Se, invece, siete come me ed avete bisogno che vi lavorino il pene nella sua interezza per riuscire a venire, allora pensateci bene, perché potreste restare delusi (come nel mio caso).
Chissà, forse queste filosofie orientaleggianti semplicemente non fanno per me.
Doccia finale (pulita e con prodotti a disposizione), asciugamano fresco di bucato, saluti e a mai più rivederci.
Nota finale: se avete un debole per i piedi, la signora ha delle estremità davvero notevoli, ma non ho idea se ci si possa fare qualcosa. Chissà, forse un massaggio Kalari con i piedi potreste riuscire a spuntarlo.