[RECE] LORENA - OTR - ZOLA PREDOSA (BO)

gitano

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il mondo, sono un gitano o no !
Serata di lunedì, salta una cena di lavoro e mi trovo a Modena alle 21 senza avere niente da fare.
Consulto la trans agenda, chiamo due o tre numeri sicuri ma non ottengo risposta, allora mi dirigo lentamente verso Bologna.
Sarà l' orario ma nelle zone deputate all’ OTR trans non è presente ancora nessuna delle nostre amiche, allora mi fiondo nella zona industriale di Zola.
Arrivato a Zola, nulla, il deserto dei tartari, quando al punto L della piantina compare l' unica presenza "femminile" della zona.
Vengo attratto irresistibilmente da un paio di stivali neri, lucidi, alti e stringati, non riesco a distogliere lo sguardo, Marko capisce cosa intendo.
Francamente ho notato solo questo e decido di farla salire dopo una rapida chiacchierata.
Si viaggia a 30 rose per andare in una location tranquilla, quella classica di Brenda e Lorena (quella vera), oltre il sottopasso della tangenziale.
Durante il tragitto chiacchiera amabilmente tipo macchinetta, dice di chiamarsi Lorena (anche lei !) , di venire dal Venezuela, di essere a Bologna da circa un mese e di fare tutto, ma proprio tutto, perchè le piace tantissimo.
Ah grazie che me l’ hai ricordato, chissà perché ti ho caricata allora !
Arrivati al punto X lascio l' obolo e la guardo meglio, si tratta di un trav, con seno finto sotto ad un corpetto coperto da maglia nera attillata, la parrucca che incornicia un viso femminile di un giovane ragazzo, ma quello che mi attrae sono gli stivali, mannaggia.
Continua a parlare a ripetizione e si toglie gli stivali, aaahhh ! ecco la prima sorpresa, provo ad insistere che li tenga ma niente.
Oltre agli stivali si toglie la microgonna bianca ed un perizomino, rimanendo coperta sopra e con delle autoreggenti nere.
Scopre un attrezzo a pelle di daino che dopo due carezze due si irrigidisce, tipo acciaio, fino ad un 15/17 cm. circa, scusate ma non avevo con me il calibro ed era buio pesto.
A questo punto, vedendo che era tutta ingrifata e con l’ asta sull’ attenti, mi chino per il chupa chups cabrio ma lei si sposta di colpo, cominciando la litania del regalino.
Per fortuna, perché arrivato in zona ho sentito odori poco piacevoli, provenienti sia dalla parte anteriore che da quella posteriore.
Mi smonto di brutto e non riesco a fare nulla di nulla, adesso sono io a pelle di daino.
Vista la situazione lei prende l’ iniziativa e, dopo averlo gommato, finisce il compitino, orale e manuale, senza infamia e senza lode.
Durante le fasi della pulizia finale e della ricomposizione, mi chiede di insegnarle alcune frasi in italiano per facilitarle il mestiere.
Praticamente uno Zingaretti del punter, avrei dovuto emettere io la fattura a fine corso.
Che dire, un classico svuotamento ma 30 rose mi sono sembrate esagerate, quindi non ci si torna più, ma non credo di perdermi niente.
Non ho chiesto se fosse presente su internet con qualche annuncio, e lei non me lo ha detto, credo abbia capito che non ci incontreremo una seconda volta, peccato per gli stivali !
 
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