Valutazione sintetica della mia esperienza:
(1/5) ★☆☆☆☆
NOME INSERZIONISTA: Magda Brown
RIFERIMENTO INTERNET : https://megaescort.info/trans/3278849743.html
CITTA DELL'INCONTRO: Castellammare di Stabia - Napoli
NAZIONALITA': italiana
ETA': avrà superato i 35
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: foto non conformi, foto datate, servizio professionale ampiamente ritoccato, nella galleria megaescort abbondante presenza di foto fake. Nessuna di esse la ritrae per come realmente è.
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bbbj kiss Rai2 passiva cob reciproco
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: 30 min
DESCRIZIONE FISICA: trattasi di travello imparruccato camuffato sugli annunci da transessuale, alta e magra, viso piacevole ma fisicità nel complesso che non ho apprezzato nè ho giudicato attraente
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): s morto
ATTITUDINE: svogliata poco partecipe frettolosa incapace violenta
REPERIBILITA': media
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scalino
TELEFONO: 32788497xx
LA MIA RECENSIONE:
Raramente giudico un’esperienza con una stella, purtroppo lo zero non è contemplato da questo forum.
Quando Monica di Castellammare appese il perizoma a chiodo, tentò inizialmente la ceditura del suo numero e della sua alcova a questo individuo. Salvo poi beccarsi qualche cazziatone da qualche cliente del suo selezionatissimo armadio (sottoscritto compreso) a causa dei modi della sua nuova sostituta. Il numero poi finì a Luana di Scafati negli ambienti detta la cinesina, persona recensita e conosciuta ai più su questo forum.
Quando andai a sperimentare la supplente di Monica, al telefono fu gentile, sapeva di interfacciarsi con clienti prevalentemente fidelizzati, selezionati e per lo più tranquilli e facoltosi. Fu davvero brava a darmela a bere, infatti mi ci fiondai, inebriato dal fascino della novità ma inconsapevole che come Monica non ne nasceranno per almeno altri due millenni.
Conoscevo bene la casa, bussai ed entrai, lei nascosta dietro la porta, Monica non faceva così, non ne aveva bisogno. Infatti varcato l’uscio mi trovo di fronte un perticone magro in parrucca, alto e slanciato, con un bel culo per carità, ma le reminiscenze di Monica cozzavano troppo con la visione non proprio celestiale che mi si palesava in quel momento. Ero arrapato, deluso ma arrapato. Perché no? Ormai sono qui. Due botte non si negano a nessuno. Impacciata e scostante nel social time, una vera e propria imballata, vabbè saranno le prime sperienze, la cosa può pure essere eccitante. Andando in camera l’occhio salta a quel battiscopa dove Monica teneva allineate decine di paia di scarpe, non c’erano più, un colpo al cuore. Poso l’obolo e lei lo mette in salvo, da quel momento in poi comincia un incubo. I ricordi sono annebbiati e remoti ma alcune cose mi sono rimaste impresse. Ricordo il pompino, fatto con i denti. Ricordo che abbiamo fatto due posizioni: pecora e missionaria. Della pecora ricordo la visuale del buco del culo che, come il suo cazzetto moscio e privo di vita, era bellamente adornato da peli neri. Ricordo la riluttanza a farsi inculare, i continui lamenti e le richieste di fare piano nonostante avessi l’impressione di aver lanciato il mio salame in un corridoio. La sua teatralità mi infastidiva, pregavo san cazzo che stesse un attimo zitta. Il suo sesso era off limits perché a stento reperibile in una fitta boscaglia. Mi limitavo a segarlo, con due dita. Della missionaria ricordo la carta vetro che sfregava sui miei fianchi ad ogni pompata, erano i suoi stinchi coperti da una ispida ricrescita. Sta di fatto che all’aumentare del ritmo la signorina forse si lasciò andare e comincio a schizzarsi sull’addome una notevole quantità di sperma. Alla vista di questo zampillo, dovetti eccitarmi anche io, infatti quasi simultaneamente froderai il Socio e le schizzai addosso il resto. Iniziò subito ad imprecare dandomi la colpa di averla fatta venire, dicendomi che le avevo guastato una giornata dato che da allora non avrebbe potuto più lavorare da attiva (attiva tu ? Ma falla finita !). La cosa iniziava ad infastidirmi, le dicevo che capita e non era la fine del mondo. Lei poi esplicitamente mi chiese di raddoppiarle il rate per compensare la sua venuta. La cosa mi fece girare davvero i coglioni a causa dei suoi modi fastidiosi ed inappropriati. Educatamente le dissi che non era negli accordi e che per me si sarebbe potuta pure pisciare sotto ma il rate non cambiava. Iniziò a scaldarsi e mi diede anche qualche spintone. Mi rivestii infretta per togliermi dal cazzo. Mentre lei blaterava io mi diressi alla porta e una volta uscito, con la porta ancora socchiusa, lei allungo’ un ceffone da dietro prendendomi tra la nuca e le spalle. Mi girai di scatto e tirai un violento calcio alla porta che fece un forte rumore. Le ultime cose che sentii andando via erano le sue urla di dolore subito dopo aver preso la porta in faccia.