Rece mai pubblicata
Esimi punter-colleghi so che potrà sembrare incredibile ma proprio ieri, nel mentre che camminavo per una stradella di Forlì, sono incappato in un foglio di carta dove, quarda caso, vi era impressa una rece scritta da non so chi, non so su chi e non so quando.
Ritengo sia cosa gradita renderla comunque pubblica, facendo notare che essa debba essere presa più come un racconto fiabesco che non come una vera e propria recensione, per cui vi chiederei gentilmente di evitare di farmi domande o quesiti sulla ragazza in oggetto, tanto più perché non essendo farina del mio sacco non potrei proprio rispondere.
“Carissimi,
sono a fare questa rece anche se so che mai potrà essere pubblicata per ragioni che sono molto semplici: non vi è alcun annuncio oggettivo a cui fare riferimento circa la ragazza recensita, per cui come dice la policy del nostro forum non posso scrivere nulla su di lei perché si rischierebbe una sorta di favoreggiamento alla prostituzione, per non parlare poi del fatto che se la ragazza ha deciso di togliere tutti i suoi annunci evidentemente un motivo ci sarà !
Effettivamente vi avviso e ufficialmente vi comunico che Ylenia, questo è il nick con cui si è presentata (il vero nome e cognome lo tengo per il sottoscritto, anche se ho sempre il dubbio che siano davvero il suo vero nome e cognome) ha pubblicato un annuncio su kijiji che ha avuto la vita di una falena notturna, più o meno 24 ore, e dopo aver selezionato le molteplici risposte ricevute ha deciso di concedersi ad un unico fortunato: il sottoscritto.
È chiaro che questo è quanto mi è stato raccontato da lei (qualora qualcuno di voi sia giunto a biblica conoscenza di questa fanciulla o abbia fissato un incontro nei prossimi giorni me lo faccia sapere: mi piace sapere con chi ho a che fare) per cui è pur sempre da prendere con le pinze. So che molti di voi mi considereranno un pazzo ma, non so perché, mi vien da crederle.
Partiamo dall’inizio.
Dopo una battaglia orgasmica avuta con una 40enne ninfomane faentina sentivo il bisogno di prendermi una sessione di sesso relax e l’annuncio di una giovane poco più che 20enne mi sembrava facesse proprio al mio caso: per quanto potesse essere vogliosa difficilmente, vista la giovane età , avrebbe potuto rappresentare un’insidia per le mie coronarie. Pertanto decido di scriverle. La sua risposta non tarda ad arrivare. Scambio consueto di mail per approfondire il discorso, scambio dei numeri di cel e finalmente dopo un paio di tentativi andati a vuoto riesco a sentire le sue tonalità vocali.
- Capperi, che vocina giovanile che hai?
- Per forza, ho 22 anni.
- Beh, sai, mica sempre quelle che scrivono nell’annuncio che hanno 22 anni poi li hanno davvero. Una volta ne ho beccata una che aveva scritto over 40 ed il giorno dopo ne compiva 50! Solitamente le trentenni ne hanno almeno 35/37 e via di seguito.
- No, io ne ho proprio 22, anche se però tra due mesi ne compio 23.
- Io invece ne ho 36. Ho visto che tu li cerchi over 40 però mi sono voluto proporre lo stesso. Se sono troppo giovane dimmelo subito, così non perdiamo tempo.
- No, dovresti andare bene, non preoccuparti.
In parole povere, ci accordiamo per un incontro verso il fine settimana, in albergo in quel di Ravenna. Rimango un po’ sul vago sia per quanto riguarda i servizi (non volevo forzare troppo la mano o sembrare un pervertito di vecchia data) così come per il rate (a sua richiesta di mia proposta avevo pronunciato un 200/300 a seconda dei servizi e del tempo). Nessuna richiesta di descrizione fisica.
Bello sforzo! Avevo già visto una sua foto su internet!
E’ si, perché nella sua infinita innocenza, la fanciulla mi aveva risposto alla mail con un indirizzo che una volta cacciato sul grande motore di ricerca mi aveva dato una sua scheda di iscrizione ad un sito di incontri nel quale si poteva trovare una sua foto a mezzobusto e pure una breve descrizione fisica. Una bella morona corposa, alta circa un metro e settanta per una settantina di chilozzi.
Non proprio una velina, su questo non c’è dubbio. Però quei capelli corvini con due labbra pronunciatissime aggregati al fatto di poter fare un incontro con una non prof di cui avevo già visto una foto del viso mi rendevano la cosa comunque eccitantissima.
C’era un piccolo inconveniente: il sito dal quale avevo preso la foto era si di incontri, ma di incontri gay.
Avevo letto nel forum che ogni tanto capitavano delle non prof lesbiche che si proponevano per incontri con uomini, ma visto che alla fine questi si risolvevano sempre in semplici raporti orali ero un po’ preoccupato. L’altra possibilità , molto più interessante era che la fanciulla fosse bisex. E qui allora ci si sarebbe potuti divertire, pensando ad esempio ad eventuali prossimi futuri incontri a tre (ovviamente con due ragazze, sia ben chiaro).
Altra motivazione che mi spingeva ad andare avanti era la speranza di riuscire a trovare una nuova “studentessa Soniaâ€, che bei ricordi aveva lasciato nelle mie parti intime proprio in questa città .
E allora ci presentiamo all’appuntamento carichi di vogliose speranze.
Lei da buona non prof tarda la solita mezzoretta giusto per farsi desiderare maggiormente, poi compare. Ovviamente lei vaga di fronte all’albergo alla mia ricerca e inizia a trafficare col cellulare. Io invece, che già l’avevo vista almeno in foto, mi avvicino e le dico il suo nome.
Rimane un po’ stupita, poi ci salutiamo e decidiamo in pochi microsecondi di prendere una stanza.
Dal vivo non si allontana molto da quello che mi ero immaginato. Forse è ancora più in carne dei 70 chili annunciati e il seno abbondante sta li a dimostrarlo. Però quei capelli lunghi e mori con quei bellissimi occhi castano scuri su un viso nel complesso grazioso non mi hanno fatto dubitare neanche un po’. Per la maggior parte di voi punter-colleghi è invece tempo perso, conoscendo la vostra velin-dipendenza.
Sicuramente io sono più bello di lei, nonostante la mia dozzina di anni in più e qualche pelo bianco che sempre con maggior frequenza fa capolino sul capo e sul viso (anche su petto, per la verità , e ne ho pure beccato uno tra i peli del pube). Però oramai ci sono abituato a questo fatto, soprattutto da quando frequento delle non prof.
Le chiacchere di rito sono scivolate via con molta naturalezza, così come con molta naturalezza si è arrivati al rapporto. È una grande baciatrice, cosa per me fondamentale: bacia ad occhi aperti, ti guarda e ti fissa con soddisfazione e con la curiosità tipica di chi ha ancora molto da chiedere alla vita. E gode. Sicuramente apprezza il daty, atto nel quale evidentemente la sua bisessualità viene esaltata, però mi pare non disprezzi neppure il resto, anche se qui diventa più difficile capire il suo orgasmo visto che non ha la sfacciataggine di urlartelo in faccia.
Sicuramente molto partecipe, molto gfe, con una ricerca spasmodica del contatto fisico: devi esserle steso sopra e stringerle il viso tra le mani o le mani con le mani per farla contenta. E così pure deve essere da dietro: è lei a chiederti di stendertici sopra (del resto la sua corporatura se lo può permettere) così che tu possa stare sempre con le tue labbra a meno di 3 cm dalle sue. Per me il massimo.
Però nonostante questa sua vena romantica non disdegna alcune piccole maialate.
Nel mentre che prestava attenzione al mio basso ventre il mio cel ha cominicato a suonare all’impazzata. Visto che alla quinta chiamata lo spaccapalle dall’altro lato non desisteva mi sono visto costretto a rispondere. La telefonata stava andando per le lunghe e lei, invece di abbattersi sul letto ci è portata al bordo invitandomi ad avvicinarmi e con far porcellino a ripreso da dove avevamo sospeso: la telefonata era importante ma ora mi ritrovo con un incredibile vuoto di memoria. Chissà domani in ufficio cosa mi capiterà !
A riprova della sua non pressionalità c’è invece questa scena: è ora di cominciare a fare sul serio e la stendo sul letto.
- Ora mi sento che ci divertiamo da matti – dico io.
- Si, lo penso anch’io – fa lei di rimando.
Poi ci fissiamo un paio di secondi e, non so come, intuisco che c’è qualcosa che non va
- Tu hai portato i preservativi?!
- No. Nella fretta me li sono dimenticati
Fortuna che nella mezzora accademica di attesa avevo notato una farmacia. Mi sono rivestito con i calzoni alla rovescio e sono andato a procurarmi i mezzi di lavoro.
Alla fine mi dice
- Vuoi provare dietro?
- Mi sembrerebbe scortese rifiutare un’invito del genere
- Però ti stendi sopra di me!
E così, faticando un poco, riesco nell’impresa di prenderla dietro, così, in maniera molto soft, con lei che mi stringeva le mani e che continuava a cercare la mia lingua, nonostante leggessi nel suo viso delle smorfie di dolore che però, pianin pianino si affievolivano, mentre aumentava il suo movimento per incitarmi nell’atto. Avevo l’impressione che fosse un grande regalo quello che mi era stato fatto e alla fine ne ho avuto conferma quando ha detto
- Erano quattro anni che non avevo un rapporto anale
Vero o no mi piace crederle.
- Ma con gli altri non l’hai mai fatto?
- Quali altri?
- Mah, quelli che ti hanno risposto alle mail
- Fino adesso io ho incontrato uno che ho conosciuto su una chat. Di quell’annuncio tu sei il primo. Ma l’annuncio l’ho tolto subito perché non ero molto convinta.
- Ma allora non fai più incontri?
- No, per adesso no.
- Perché hai accettato di incontrarmi?
- Perché sai scrivere bene. Perché al telefono mi sei risultato simpatico e perché quando ti ho visto mi sei piaciuto.
- E se non fossi stato il tuo tipo?
- Mi è andata bene. Ma non voglio più sfidare la fortuna.
- Non penserari che ti mantenga io?
- No. Le prossime volte che ci vediamo, sei hai intenzione di chiamarmi ancora, non voglio che paghi. Se proprio vuoi, decidi te quanto lasciarmi.
Me ne vado contento e pensieroso, perché da qualche parte del forum un tizio in tempi non sospetti aveva scritto:
"Io sono dell’idea che quando un punter va con una prostituta chiede due tipi di servizi: il primo è quello che più salta all’occhio, ovverosia quello squisitamente relazional-sessuale (con le infinite sfaccettature che vanno dal “dai, fam un buchenâ€, al “facciamo quattro chicchere, che di scoparti non ne ho vogliaâ€; il secondo, non sempre chiaro per tutti, è quello che lei non si innamori di te.
Te che paghi, paghi anche per poterti innamorare, ma lei che viene pagata, se è un’onesta cortigiana, non deve innamorarsi di te.
Le migliori professioniste, a mio avviso, sono quelle che ti fanno credere di essere il loro unico, inimitabile cliente/amore, e riescono a far credere questo a tutti i loro clienti. Paradossalmente, la migliore di tutte è quella che alla fine ti dice: la prossima volta non ti faccio pagare perché tra noi si è creato qualcosa che va oltre ai soldi, sapendo benissimo che tu, punter coglione, gliene darai anche di più di quelli che ti avrebbe chiesto!!!!
Fin quando hai a che fare con loft girl professioniste che fanno questo lavoro spinte più dal bisogno di soldi che non da un reale interesse verso questa professione, il pericolo che si innamorino di te non lo corri di sicuro (vi sono ovviamente delle eccezioni, ma sto generalizzando per rendere l’idea).
Nel momento in cui vai alla ricerca di un maggiore coinvolgimento, di più passione per il più antico lavoro del mondo, ti rivolgi quindi alle non prof. E devo dire che i risultati sono sorprendenti!!!
Il problema è che la maggiore passione e il maggiore coinvolgimento sono inversamente proporzionali alla capacità di offrire il secondo servizio richiesto, quello di non innamorarsi.
Non sto dicendo che tutte le non prof si innamorano dei loro clienti, ma ho sentito cose talmente strane, rapporti talmente particolari tra ragazza e cliente da farmi accapponare la pelle.â€
Chi è che ho incontrato??
La migliore prostituta o la vera ragazza della porta accanto???
Esimi punter-colleghi so che potrà sembrare incredibile ma proprio ieri, nel mentre che camminavo per una stradella di Forlì, sono incappato in un foglio di carta dove, quarda caso, vi era impressa una rece scritta da non so chi, non so su chi e non so quando.
Ritengo sia cosa gradita renderla comunque pubblica, facendo notare che essa debba essere presa più come un racconto fiabesco che non come una vera e propria recensione, per cui vi chiederei gentilmente di evitare di farmi domande o quesiti sulla ragazza in oggetto, tanto più perché non essendo farina del mio sacco non potrei proprio rispondere.
“Carissimi,
sono a fare questa rece anche se so che mai potrà essere pubblicata per ragioni che sono molto semplici: non vi è alcun annuncio oggettivo a cui fare riferimento circa la ragazza recensita, per cui come dice la policy del nostro forum non posso scrivere nulla su di lei perché si rischierebbe una sorta di favoreggiamento alla prostituzione, per non parlare poi del fatto che se la ragazza ha deciso di togliere tutti i suoi annunci evidentemente un motivo ci sarà !
Effettivamente vi avviso e ufficialmente vi comunico che Ylenia, questo è il nick con cui si è presentata (il vero nome e cognome lo tengo per il sottoscritto, anche se ho sempre il dubbio che siano davvero il suo vero nome e cognome) ha pubblicato un annuncio su kijiji che ha avuto la vita di una falena notturna, più o meno 24 ore, e dopo aver selezionato le molteplici risposte ricevute ha deciso di concedersi ad un unico fortunato: il sottoscritto.
È chiaro che questo è quanto mi è stato raccontato da lei (qualora qualcuno di voi sia giunto a biblica conoscenza di questa fanciulla o abbia fissato un incontro nei prossimi giorni me lo faccia sapere: mi piace sapere con chi ho a che fare) per cui è pur sempre da prendere con le pinze. So che molti di voi mi considereranno un pazzo ma, non so perché, mi vien da crederle.
Partiamo dall’inizio.
Dopo una battaglia orgasmica avuta con una 40enne ninfomane faentina sentivo il bisogno di prendermi una sessione di sesso relax e l’annuncio di una giovane poco più che 20enne mi sembrava facesse proprio al mio caso: per quanto potesse essere vogliosa difficilmente, vista la giovane età , avrebbe potuto rappresentare un’insidia per le mie coronarie. Pertanto decido di scriverle. La sua risposta non tarda ad arrivare. Scambio consueto di mail per approfondire il discorso, scambio dei numeri di cel e finalmente dopo un paio di tentativi andati a vuoto riesco a sentire le sue tonalità vocali.
- Capperi, che vocina giovanile che hai?
- Per forza, ho 22 anni.
- Beh, sai, mica sempre quelle che scrivono nell’annuncio che hanno 22 anni poi li hanno davvero. Una volta ne ho beccata una che aveva scritto over 40 ed il giorno dopo ne compiva 50! Solitamente le trentenni ne hanno almeno 35/37 e via di seguito.
- No, io ne ho proprio 22, anche se però tra due mesi ne compio 23.
- Io invece ne ho 36. Ho visto che tu li cerchi over 40 però mi sono voluto proporre lo stesso. Se sono troppo giovane dimmelo subito, così non perdiamo tempo.
- No, dovresti andare bene, non preoccuparti.
In parole povere, ci accordiamo per un incontro verso il fine settimana, in albergo in quel di Ravenna. Rimango un po’ sul vago sia per quanto riguarda i servizi (non volevo forzare troppo la mano o sembrare un pervertito di vecchia data) così come per il rate (a sua richiesta di mia proposta avevo pronunciato un 200/300 a seconda dei servizi e del tempo). Nessuna richiesta di descrizione fisica.
Bello sforzo! Avevo già visto una sua foto su internet!
E’ si, perché nella sua infinita innocenza, la fanciulla mi aveva risposto alla mail con un indirizzo che una volta cacciato sul grande motore di ricerca mi aveva dato una sua scheda di iscrizione ad un sito di incontri nel quale si poteva trovare una sua foto a mezzobusto e pure una breve descrizione fisica. Una bella morona corposa, alta circa un metro e settanta per una settantina di chilozzi.
Non proprio una velina, su questo non c’è dubbio. Però quei capelli corvini con due labbra pronunciatissime aggregati al fatto di poter fare un incontro con una non prof di cui avevo già visto una foto del viso mi rendevano la cosa comunque eccitantissima.
C’era un piccolo inconveniente: il sito dal quale avevo preso la foto era si di incontri, ma di incontri gay.
Avevo letto nel forum che ogni tanto capitavano delle non prof lesbiche che si proponevano per incontri con uomini, ma visto che alla fine questi si risolvevano sempre in semplici raporti orali ero un po’ preoccupato. L’altra possibilità , molto più interessante era che la fanciulla fosse bisex. E qui allora ci si sarebbe potuti divertire, pensando ad esempio ad eventuali prossimi futuri incontri a tre (ovviamente con due ragazze, sia ben chiaro).
Altra motivazione che mi spingeva ad andare avanti era la speranza di riuscire a trovare una nuova “studentessa Soniaâ€, che bei ricordi aveva lasciato nelle mie parti intime proprio in questa città .
E allora ci presentiamo all’appuntamento carichi di vogliose speranze.
Lei da buona non prof tarda la solita mezzoretta giusto per farsi desiderare maggiormente, poi compare. Ovviamente lei vaga di fronte all’albergo alla mia ricerca e inizia a trafficare col cellulare. Io invece, che già l’avevo vista almeno in foto, mi avvicino e le dico il suo nome.
Rimane un po’ stupita, poi ci salutiamo e decidiamo in pochi microsecondi di prendere una stanza.
Dal vivo non si allontana molto da quello che mi ero immaginato. Forse è ancora più in carne dei 70 chili annunciati e il seno abbondante sta li a dimostrarlo. Però quei capelli lunghi e mori con quei bellissimi occhi castano scuri su un viso nel complesso grazioso non mi hanno fatto dubitare neanche un po’. Per la maggior parte di voi punter-colleghi è invece tempo perso, conoscendo la vostra velin-dipendenza.
Sicuramente io sono più bello di lei, nonostante la mia dozzina di anni in più e qualche pelo bianco che sempre con maggior frequenza fa capolino sul capo e sul viso (anche su petto, per la verità , e ne ho pure beccato uno tra i peli del pube). Però oramai ci sono abituato a questo fatto, soprattutto da quando frequento delle non prof.
Le chiacchere di rito sono scivolate via con molta naturalezza, così come con molta naturalezza si è arrivati al rapporto. È una grande baciatrice, cosa per me fondamentale: bacia ad occhi aperti, ti guarda e ti fissa con soddisfazione e con la curiosità tipica di chi ha ancora molto da chiedere alla vita. E gode. Sicuramente apprezza il daty, atto nel quale evidentemente la sua bisessualità viene esaltata, però mi pare non disprezzi neppure il resto, anche se qui diventa più difficile capire il suo orgasmo visto che non ha la sfacciataggine di urlartelo in faccia.
Sicuramente molto partecipe, molto gfe, con una ricerca spasmodica del contatto fisico: devi esserle steso sopra e stringerle il viso tra le mani o le mani con le mani per farla contenta. E così pure deve essere da dietro: è lei a chiederti di stendertici sopra (del resto la sua corporatura se lo può permettere) così che tu possa stare sempre con le tue labbra a meno di 3 cm dalle sue. Per me il massimo.
Però nonostante questa sua vena romantica non disdegna alcune piccole maialate.
Nel mentre che prestava attenzione al mio basso ventre il mio cel ha cominicato a suonare all’impazzata. Visto che alla quinta chiamata lo spaccapalle dall’altro lato non desisteva mi sono visto costretto a rispondere. La telefonata stava andando per le lunghe e lei, invece di abbattersi sul letto ci è portata al bordo invitandomi ad avvicinarmi e con far porcellino a ripreso da dove avevamo sospeso: la telefonata era importante ma ora mi ritrovo con un incredibile vuoto di memoria. Chissà domani in ufficio cosa mi capiterà !
A riprova della sua non pressionalità c’è invece questa scena: è ora di cominciare a fare sul serio e la stendo sul letto.
- Ora mi sento che ci divertiamo da matti – dico io.
- Si, lo penso anch’io – fa lei di rimando.
Poi ci fissiamo un paio di secondi e, non so come, intuisco che c’è qualcosa che non va
- Tu hai portato i preservativi?!
- No. Nella fretta me li sono dimenticati
Fortuna che nella mezzora accademica di attesa avevo notato una farmacia. Mi sono rivestito con i calzoni alla rovescio e sono andato a procurarmi i mezzi di lavoro.
Alla fine mi dice
- Vuoi provare dietro?
- Mi sembrerebbe scortese rifiutare un’invito del genere
- Però ti stendi sopra di me!
E così, faticando un poco, riesco nell’impresa di prenderla dietro, così, in maniera molto soft, con lei che mi stringeva le mani e che continuava a cercare la mia lingua, nonostante leggessi nel suo viso delle smorfie di dolore che però, pianin pianino si affievolivano, mentre aumentava il suo movimento per incitarmi nell’atto. Avevo l’impressione che fosse un grande regalo quello che mi era stato fatto e alla fine ne ho avuto conferma quando ha detto
- Erano quattro anni che non avevo un rapporto anale
Vero o no mi piace crederle.
- Ma con gli altri non l’hai mai fatto?
- Quali altri?
- Mah, quelli che ti hanno risposto alle mail
- Fino adesso io ho incontrato uno che ho conosciuto su una chat. Di quell’annuncio tu sei il primo. Ma l’annuncio l’ho tolto subito perché non ero molto convinta.
- Ma allora non fai più incontri?
- No, per adesso no.
- Perché hai accettato di incontrarmi?
- Perché sai scrivere bene. Perché al telefono mi sei risultato simpatico e perché quando ti ho visto mi sei piaciuto.
- E se non fossi stato il tuo tipo?
- Mi è andata bene. Ma non voglio più sfidare la fortuna.
- Non penserari che ti mantenga io?
- No. Le prossime volte che ci vediamo, sei hai intenzione di chiamarmi ancora, non voglio che paghi. Se proprio vuoi, decidi te quanto lasciarmi.
Me ne vado contento e pensieroso, perché da qualche parte del forum un tizio in tempi non sospetti aveva scritto:
"Io sono dell’idea che quando un punter va con una prostituta chiede due tipi di servizi: il primo è quello che più salta all’occhio, ovverosia quello squisitamente relazional-sessuale (con le infinite sfaccettature che vanno dal “dai, fam un buchenâ€, al “facciamo quattro chicchere, che di scoparti non ne ho vogliaâ€; il secondo, non sempre chiaro per tutti, è quello che lei non si innamori di te.
Te che paghi, paghi anche per poterti innamorare, ma lei che viene pagata, se è un’onesta cortigiana, non deve innamorarsi di te.
Le migliori professioniste, a mio avviso, sono quelle che ti fanno credere di essere il loro unico, inimitabile cliente/amore, e riescono a far credere questo a tutti i loro clienti. Paradossalmente, la migliore di tutte è quella che alla fine ti dice: la prossima volta non ti faccio pagare perché tra noi si è creato qualcosa che va oltre ai soldi, sapendo benissimo che tu, punter coglione, gliene darai anche di più di quelli che ti avrebbe chiesto!!!!
Fin quando hai a che fare con loft girl professioniste che fanno questo lavoro spinte più dal bisogno di soldi che non da un reale interesse verso questa professione, il pericolo che si innamorino di te non lo corri di sicuro (vi sono ovviamente delle eccezioni, ma sto generalizzando per rendere l’idea).
Nel momento in cui vai alla ricerca di un maggiore coinvolgimento, di più passione per il più antico lavoro del mondo, ti rivolgi quindi alle non prof. E devo dire che i risultati sono sorprendenti!!!
Il problema è che la maggiore passione e il maggiore coinvolgimento sono inversamente proporzionali alla capacità di offrire il secondo servizio richiesto, quello di non innamorarsi.
Non sto dicendo che tutte le non prof si innamorano dei loro clienti, ma ho sentito cose talmente strane, rapporti talmente particolari tra ragazza e cliente da farmi accapponare la pelle.â€
Chi è che ho incontrato??
La migliore prostituta o la vera ragazza della porta accanto???