INSEGNA CENTRO MASSAGGI: Nessuna
RIFERIMENTO INTERNET: http://cinamassaggi.com/posts/post/270/524
CITTÀ DELL'INCONTRO: FIRENZE
NOME DELLA MASSAGGIATRICE: Non rilevato (ma delle due presenti era la meno carina)
NAZIONALITÀ': cinese
ETA': intorno ai 30-35 (a occhio)
SERVIZI OFFERTI : mass+bbj
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO:50
DURATA DELL'INCONTRO: 30
ATTITUDINE: buona
REPERIBILITÀ': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: nessuna, piano terra
INDEX RICERCHE : 38883321XX
Firenze, un dimenticato giorno della settimana che precede quella del ferragosto:
Sto per tornare al centro massaggi di via marignolli dopo più di un anno. Svolto l'angolo, il posto è sempre quello, dall'esterno non viene nemmeno voglia di avvicinarsi a quel fondo commerciale in disuso con la porta d'ingresso socchiusa, non si intuisce in alcun modo che dietro la porta c'è un centro massaggi, anche abbastanza decente per gli standard made in china di Firenze. Nessuna insegna, nessuna scritta, niente di niente. Avevo chiamato dieci minuti prima per sapere se il centro era ancora in attivià, quindi vado sereno, suono e mi fanno entrare. Dentro sono in due, una piuttosto bellina per lo standard delle massaggerie giallognole del fiorentino, l'altra assolutamente meno bella in faccia ma con un fisichino niente male e (più o meno) una terza di seno, bella palpabile tra l'altro. "Plima Volta?" - "No, ma è passato un po' di tempo." - "50 Bocca?" - "Si grazie..." Invitandomi a denudarmi esce dallo stanzino e torna poco dopo mentre appendo le mutande al muro. Mi agguanta per il pisello e mi porta al lavandino per il lavaggio (e li si capisce a cosa serve quel gradino nero posizionato li a terra). Il lavaggio è piacevole e vagamente eccitante, praticamente una sega insaponata, quindi con la fava già in tiro mi posiziono "de panza" sul lettino e attendo fiducioso. "Poco olio, si?" - "Bah, fai come ti pare, va bene." Il massaggio non è assolutamente dei migliori in circolazione, anzi sarebbe quasi inutile e piuttosto noioso se non fosse per i passaggi tutt'altro che casuali delle sue manine tra le mie natiche e dintorni. Dopo un po' per fortuna si dedica totalmente a stuzzicar le palle e poi arriva il fatidico "Gilale". Mi rotolo pancia su e li se la cava decisamente meglio. Il massaggio al pene con la bocca è piacevole. L'aiuto a liberar le tette dal reggiseno e cala le spalline del leggero vestitino che indossa. La mutanda non è off limits ma resta più o meno al suo posto; comunque si può ravanare a destra e manca senza problemi. Bocca e mano, mano e bocca, il tempo passa e la giallina nun s'arrende... Butto l'occhio all'orario, siamo al limite, agguanto le polpose tette a piene mani e mi lascio andare, sente arrivare il fiume in piena e si stacca per finir di mano. Schizzi a destra e a manca, anche troppo. Ridacchia e butta l'occhio come a dire "Che cazzo sei, una fontana?", e quando è certa che il coso abbia smesso di spruzzare molla la presa e se ne lava le mani, in tutti i sensi. Tempo scaduto. Ripulisce il danno con la carta del rotolone e domanda: "Tutto bene?" - "Si si, grazie." "Acqua?" - "No, grazie." Mi vesto mentre lei riordina lo stanzino, usciamo in corridoio e c'è quella bellina (ma onestamente non so riconoscere se sia la Giada o se sia un'altra altrettanto bellina), che però prima era impegnata con un altro nello stanzino di fianco. Peccato. Pago il cinquantino pattuito, baci alla bella "La prossima volta provo anche te"; stretta di mano all'altra che mi accompagna all'uscio, e via di nuovo nel caldo agosto fiorentino tra la gente che carica i bagagli in auto per le ferie e smoccola perché non sa dove infilare l'ultimo passeggino...
Tanto vi dovevo, ciao ciao!
RIFERIMENTO INTERNET: http://cinamassaggi.com/posts/post/270/524
CITTÀ DELL'INCONTRO: FIRENZE
NOME DELLA MASSAGGIATRICE: Non rilevato (ma delle due presenti era la meno carina)
NAZIONALITÀ': cinese
ETA': intorno ai 30-35 (a occhio)
SERVIZI OFFERTI : mass+bbj
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO:50
DURATA DELL'INCONTRO: 30
ATTITUDINE: buona
REPERIBILITÀ': buona
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: nessuna, piano terra
INDEX RICERCHE : 38883321XX
Firenze, un dimenticato giorno della settimana che precede quella del ferragosto:
Sto per tornare al centro massaggi di via marignolli dopo più di un anno. Svolto l'angolo, il posto è sempre quello, dall'esterno non viene nemmeno voglia di avvicinarsi a quel fondo commerciale in disuso con la porta d'ingresso socchiusa, non si intuisce in alcun modo che dietro la porta c'è un centro massaggi, anche abbastanza decente per gli standard made in china di Firenze. Nessuna insegna, nessuna scritta, niente di niente. Avevo chiamato dieci minuti prima per sapere se il centro era ancora in attivià, quindi vado sereno, suono e mi fanno entrare. Dentro sono in due, una piuttosto bellina per lo standard delle massaggerie giallognole del fiorentino, l'altra assolutamente meno bella in faccia ma con un fisichino niente male e (più o meno) una terza di seno, bella palpabile tra l'altro. "Plima Volta?" - "No, ma è passato un po' di tempo." - "50 Bocca?" - "Si grazie..." Invitandomi a denudarmi esce dallo stanzino e torna poco dopo mentre appendo le mutande al muro. Mi agguanta per il pisello e mi porta al lavandino per il lavaggio (e li si capisce a cosa serve quel gradino nero posizionato li a terra). Il lavaggio è piacevole e vagamente eccitante, praticamente una sega insaponata, quindi con la fava già in tiro mi posiziono "de panza" sul lettino e attendo fiducioso. "Poco olio, si?" - "Bah, fai come ti pare, va bene." Il massaggio non è assolutamente dei migliori in circolazione, anzi sarebbe quasi inutile e piuttosto noioso se non fosse per i passaggi tutt'altro che casuali delle sue manine tra le mie natiche e dintorni. Dopo un po' per fortuna si dedica totalmente a stuzzicar le palle e poi arriva il fatidico "Gilale". Mi rotolo pancia su e li se la cava decisamente meglio. Il massaggio al pene con la bocca è piacevole. L'aiuto a liberar le tette dal reggiseno e cala le spalline del leggero vestitino che indossa. La mutanda non è off limits ma resta più o meno al suo posto; comunque si può ravanare a destra e manca senza problemi. Bocca e mano, mano e bocca, il tempo passa e la giallina nun s'arrende... Butto l'occhio all'orario, siamo al limite, agguanto le polpose tette a piene mani e mi lascio andare, sente arrivare il fiume in piena e si stacca per finir di mano. Schizzi a destra e a manca, anche troppo. Ridacchia e butta l'occhio come a dire "Che cazzo sei, una fontana?", e quando è certa che il coso abbia smesso di spruzzare molla la presa e se ne lava le mani, in tutti i sensi. Tempo scaduto. Ripulisce il danno con la carta del rotolone e domanda: "Tutto bene?" - "Si si, grazie." "Acqua?" - "No, grazie." Mi vesto mentre lei riordina lo stanzino, usciamo in corridoio e c'è quella bellina (ma onestamente non so riconoscere se sia la Giada o se sia un'altra altrettanto bellina), che però prima era impegnata con un altro nello stanzino di fianco. Peccato. Pago il cinquantino pattuito, baci alla bella "La prossima volta provo anche te"; stretta di mano all'altra che mi accompagna all'uscio, e via di nuovo nel caldo agosto fiorentino tra la gente che carica i bagagli in auto per le ferie e smoccola perché non sa dove infilare l'ultimo passeggino...
Tanto vi dovevo, ciao ciao!