[RECE] Maya Trans - OTR - Roma (via Prenestina)

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5 Ottobre 2017
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Località
Lazio
DETTAGLIO DELLA TRANS OTR
Nome:
Maya
Nazionalità: Brasiliana
Età apparente: 20 o poco più
Descrizione fisica: alta e snella, fisico da velina, fianchi e culo stretti, capelli neri, seno siliconato ma statuario (avercene di statue così), cosce eleganti senza cellulite apparente;
Attitudine: gentile e poco ritrosa
Reperibilità: probabilmente elevata, in due passaggi esplorativi notturni sulla Tiburtina c'era entrambe le volte

DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto:
30 Euro
Compenso concordato: 30 Euro
Servizi offerti: BBJ
Servizi usufruiti: BBJ
Durata dell'incontro: 9' circa di cui circa 8' di pompino

DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Coordinate:

Mattonella 1: Incrocio di via Prenestina con via Rina Monti, 41.89382502792801, 12.605640816982962.
Mattonella 2: La grande rotatoria tra via Prenestina, viale Enzo Ferrari e viale Marisa Bellisario, 41.89323208459602, 12.604329462073474

LA MIA RECENSIONE

Si è trattato di una cosa veramente non pianificata, giovedì scorso. La serata era passata con molte vasche a viale Togliatti, per studiare la fauna locale, e anche passeggiando a piedi, per fare un paio di interviste. Serata positiva, che ha portato alla raccolta di informazioni utili.
Ho intervallato le vasche di Viale Togliatti con qualche vasca in via Prenestina, dove come noto ai più c'è un'ampia scelta di trans, alcune francamente inguardabili, altre ma rare piuttosto arrapanti per questo o quel dettaglio (tipicamente le poppe) ma poi, se vai a guardare meglio o a intervistarle, esce fuori il "travone", la voce grossa, i lineamenti duri, la mancanza di fianchi ecc. insomma cose che mi fanno passare l'arrapamento iniziale. Io non ho nulla contro l'andare a trans, ma per me devono essere donne, e normalmente c'è troppo uomo e troppa poca donna e quindi è un genere cui poco mi dedico.
Erano quasi le 3 di notte quando, terminato il giro di vasche e acquisizione informazioni in Viale Togliatti, mi dirigo verso il GRA passando per la via Prenestina.
Alla rotonda segnata come "mattonella 2" vedo questa ragazza che mi colpisce veramente. L'avevo in effetti, durante le vasche precedenti, e anche in una precedente serata, già intravista in posizione "mattonella 1" ma non avevo avuto modo di guardarla per bene, invece qui sulla rotonda, in favore di luce, senza fanali di altre automobili che mi abbagliavano e automobili dietro di me che mi distraevano (ho sempre l'idea che mi stiano per tamponare, distratti dall'osservazione delle vetrine), mi ha veramente colpito.
Mi sono subito fermato e ho pensato "'sti 20 Euro li devo buttare ora anche se lo so che a quest'ora l'amico ha già staccato dal lavoro". Mi fermo nell'enorme rotatoria in cui è possibile fermarsi senza minimamente ostacolare il traffico o rischiare un tamponamento, la ragazza si avvicina, le chiedo quanto vuole per un pompino a seno scoperto, e lei, che evidentemente parla poco l'italiano, equivoca sulla parola "scoperto" e mi dice "trenta Euro". "Trenta euro per un pompino?" "Sì, ma senza preservativo". Ah, OK, ci sto. Lei va a prendere la sua roba mentre io prendo altri 10 Euro dal portafoglio - non tiro mai fuori il portafoglio in presenza dell'esercente, lo tengo sempre sotto al sedile, coi soldi che servono pronti in un posto accessibile.
Ci rechiamo al posto di esercizio, via Rina Monti, cioè la via al cui ingresso staziona normalmente, un viale a quell'ora completamente deserto, tra muri e recinzioni di capannoni industriali, nel complesso ideale sotto tutti i profili, non è certo il posto dove un poliziotto viene a fare una multa o a chiedere documenti. Unico inconveniente può essere che non c'è modo di appartarsi ulteriormente, quindi vostra moglie che viene col suo amante può riconoscere la vostra auto mentre state con una esercente.
La ragazza, brasiliana, nome di battaglia Maya, ha un viso veramente bello, ma proprio bello di tutto, bella bocca, begli occhi, bel nasino, il tutto molto femminile, non ha assolutamente nulla del "travone", e persino la voce è assolutamente gradevole, pur non potendosi definire pienamente femminile ci si avvicina. Dopo la conclusione le guarderò meglio il culo e anche quello mi sembrerà ottimo.
Pago e comincia il lavoro con abbondante uso di un gel - verosimilmente disinfettante - e una tecnica tra lo scarso e il pessimo: di bocca si sente poco - troppo gel secondo me - e di mano è troppo brusca, senza delicatezza. Il mio amico, quando conversa con Federica, ama le frasi sussurrate all'orecchio, il tocco leggero, la carezza da brivido, e invece qui pareva che andasse maltrattato per farlo alzare: insomma un po' la tecnica veramente povera - o comunque non di mio gradimento - un po' l'amico che, a quell'ora, è sempre già semiaddormentato, non sono andato oltre una erezione incompleta e sono sempre stato molto lontano dal venire.
C'è però da dire una cosa che sposta la prestazione sul positivo: la ragazza si fa toccare il bel seno, artificiale ma davvero ben scolpito, si fa leccare e succhiare i capezzoli ben eretti, e dà bacetti "a stampo", senza lingua. Ora, chiaro che avrei preferito un bacio col nastrino e il fiocco, ma anche così, a timbro, devo dire che è stato piacevole, e incredibilmente non c'era affatto da insistere, la ragazza ha cominciato ad avvicinare la sua bocca alla mia spesso, per eccitarmi con questi baci superficiali ma piacevoli. La tecnica del pompino nel complesso è assai perfettibile, ma i fondamentali che contano, cioè la voglia di soddisfare il cliente, ci sono, e si potrebbe dire "la ragazza si farà". La cosa che più mi indispone nelle esercenti è questa ossessione di dover fare il minimo sindacale, il minimo del minimo: ognuna ha il suo concetto di minimo, ma tutte vogliono sottrarre qualcosa alla completezza dell'esperienza. Maya mi è sembrata, sotto questo punto di vista, molto al di sopra della media: non nega i seni, non nega i capezzoli, non nega le labbra, nega solo la lingua.
Dopo circa 8 minuti di tentativi di farmi venire, le dico che ho capito che non verrò. Lei mi chiede di riportarla alla mattonella, io propongo invece di rimanere in macchina a continuare coi "baci", ma lei declina e tuttavia, durante il breve transito verso la mattonella, mentre guido, e mentre la faccio scendere, di nuovo ci scambiamo vari di questi bacetti semplici e innocenti, di sua iniziativa (!).
Altre informazioni raccolte durante il pompino: non è operata, ha l'arnese, ha erezioni e "schizza" pure (non ricordo se è questa la parola che ha usato, comunque non c'era ambiguità).

In sostanza ottimi voti in bellezza - a mio avviso molto superiore alla gran parte delle ragazze giovani in giro - e ottimi voti in atteggiamento complessivo, pessimo voto in efficacia di pompino, ma è un fatto personale. Ritornerò per una scopata, considerato anche il suo culo bello e giovanile.
Ulteriore nota positiva il fatto che non sia stata mai lei a mettermi fretta, sono stato io quello che ha fatto presente che non c'era verso di concludere. Mi ha chiesto almeno un paio di volte se il pompino m'era piaciuto o mi stava piacendo - intendendo dire, pur non essendo io venuto, se mi aveva dato sensazioni piacevoli. Le ho detto "mi sei piaciuta tu" il che è vero, stranamente non sono stato sincero - avrei dovuto - e non le ho detto "veramente, no". Successivamente mi sono pentito di questa mancanza di franchezza, tra esercente e cliente questa conversazione è importante, serve a far crescere la professionalità dell'esercente. Mi sono reso conto solo dopo che in effetti lei poteva essere interessata a sapere com'è stata la sua prestazione, insomma che non fosse una frase fatta, una domanda meramente convenzionale, ma che - vista la probabile "inesperienza" se così possiamo chiamare una persona che forse esercita da meno di un anno - lei fosse veramente interessata a capire cosa c'era da migliorare. La prossima volta mi riprometto di tornare su questo punto e dirglielo educatamente che il suo pompino, pure scoperto, "non vale una sega" :)

Finisco con "l'angolo della cultura" su Rina Monti: Rina Monti - Wikipedia immaginando che, da persona intelligente, sarebbe stata orgogliosa di sapere che la sua illustre memoria è legata ad un ottimo commercio.
 
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