NOME INSERZIONISTA: Monica
RIFERIMENTO INTERNET: https://www.piccoletrasgressioni.it/trans/monica_61494
CITTÀ DELL’INCONTRO: Milano
NAZIONALITÀ: Costaricana
ETÀ: direi 19/22 vista la presenza di acne giovanile
CONFORMITÀ ALL’ANNUNCIO: 90%, fisico molto più bello dal vivo con un viso interessante, femminile, anche se con un po’ di acne giovanile
SERVIZI OFFERTI: mistress dominante a versatile, quindi abituata anche ad essere passiva
COMPENSO RICHIESTO: 100/150 per “happy ending”
COMPENSO CONCORDATO: 100 con happy ending”
DURATA DELL’INCONTRO: 30/40 minuti circa
DESCRIZIONE FISICA: alta 1,80, magra, fisico bello tonico da palestra, bel seno, anche se rifatto. Nel complesso davvero bella.
DOTAZIONE: sui 20/22, non largo ma lungo e lo fa sentire davvero tutto
ATTITUDINE: educata e “safada” ma con un evidente limite linguistico che complica la fase social
REPERIBILITÀ: facile sia su whatsapp, dove risponde sempre, sia telefonando
TELEFONO: 33356825XX
VOTO: 2 stelle su 5
Stimati colleghi buongiorno
Proprio ieri, giovedì 21 marzo, dopo un periodo di riflessione decido di testare la donzella in questione.
Primo approccio come sempre su whatsapp. La bella Monica, poco dopo averle scritto, mi risponde con il seguente messaggio preconfezionato: “? Ciao io sono monica'll essere solo per una settimana ? Sono attiva e passiva foto ? 100% reales? sono uno dei più belli di consegna trans italiana ?? fatemi sapere 10 minuti prima il servizio e si desidera attendere super bella ?”
Dopo poche chat arriviamo subito al nocciolo della questione, lei per sborrare chiede 150 rose, io rischiando di essere scaricato rilancio con un secco 100 bombe. In modo del tutto inaspettato lei accetta ed io porto a casa la partita il più velocemente possibili.
Appuntamento alle 16:30 in zona Certosa, in via Pantelleria.
Arrivo puntuale sul luogo dell’intervento ma lei mi chiede due minuti per ultimare i preparativi.
Da fuori la palazzina è più che decorosa in un contesto popolare ma piacevole, insomma non una via/zona malfamata.
Monica mi richiama e mi apre il portoncino, indicandomi di scendere nella prima scala a sinistra verso le cantine… Ammetto che da subito la cosa mi lascia parecchio perplesso. Con tanto di occhialata da sole scendo le scale e mi trovi in un angolo del palazzo davvero buio e sinistro, pieno di robaccia buttata lì come se fosse pattume. Il non invitante ingresso conferma lo stato interno dell’appartamento nel quale esercita la ragazza, una vera e propria fogna. La location è su due livelli, il piano interrato dove si viene accolti è diviso con del tendame e delle pareti di cartongesso davvero squallide. Per accedere ai servizi igienici, invece, bisogna salire al piano terra, dove c'è una cucina invasa da immondizia, odori sgradevoli, pareti macchiate e credo di avervici visto pascolare anche degli scarafaggi. Inutile che dettagli lo stato del bagno, con tanto di scatole di vari farmaci buttate in giro ed un odore di piscio abbastanza persistente.
Superato questo primo impatto, davvero pessimo, mi concentro su di lei che mi aveva aperto la porta con una vestaglietta rossa davvero arrapante. Monica è una bella mulatta, con le tipiche fattezze centroamericane, slanciata, con dei bei addominali e delle spalle definite. Il fisico asciutto, come mi ha confermato l’interessata, è frutto dei 5 giorni alla settimana di palestra. Il viso è molto carino e la leggera acne, conferma che la tipa è davvero giovane.
L’arnese, che si è mostrato da subito bello reattivo, è un calibro medio/grosso non largo ma lungo. Quindi ogni volta che me lo ha sbattuto dentro fino alle palle mi ha fatto davvero toccare il paradiso.
Lei parte subito infilandomi l’uccello tutto giù per la gola, dopo il mio urto di vomito iniziale, scatena l’infermo su quel lettino angusto e messo in malo modo nel sottoscala della cantina.
Non faccio a tempo a chiederle di succhiarmi che subito mi infila il preservati e diamo vita ad un 69 davvero interessante: mentre le lecco cazzo, palle e culo, titillandole il buchetto, lei con decisione ma senza farmi male, già mi penetra con 2 e poi con 3 dita. La tipa è bella infogliata tanto che, liberatasi dal 69, prende e mi infila nuovamente tutto il cazzo in gola con tanto i strizzata ai capezzoli.
Io sempre a pancia all’aria vengo manovrato con avidità da lei che, messo il cappuccio e con il cazzo in pieno tiro, dopo una veloce lubrificata con la saliva, in ginocchio davanti a me mi infila tutti i centimetri dentro e inizia da subito a martellarmi. Vengo pervaso da dolore allucinante che nel giro di qualche secondo diventa piacere allo stato puro. Lei mi tiene le caviglie spingendo sempre più forte, dopo una decina di minuti di pompata intensa, anche per le mie continue richieste di pausa, perché ad un certo punto avevo davvero il culo in fiamme, esce da me. La tregua è cortissima e Monica, ancora più assatanata, mi scopa sempre più forte.
Senza che le avessi chiesto nulla, dopo qualche colpetto da ko, si sfila e mi chiede di scoparla a pecora. Non mi faccio pregare due volte e, dopo essermi infilato il guanto ed averla lubrificata anche io con la mia saliva, parto infilandola per benino. Colpi secchi e decisi ma, dopo pochi minuti, arriva un’altra pessima sorpresa: la ragazza, infatti, non era pulitissima e mi ha la sciato merda sulla mano, sul guanto, sulla mia coscia e credo abbia macchiato anche il letto.
Dopo questo breve disguido, ed il relativo lavaggio, decidiamo di chiudere le danze con lei che mi regala un’abbondante schizzata tra le chiappe, chiaramente fuori dal buchino, ed io che dopo una breve sega le riempio il cazzo appena svuotato ma ancora gonfio di piacere.
Breve e veloce pulizia post amplesso, perché non vi nascondo che la voglia di lasciare quella discarica si faceva strada in me sempre di più. Limitato social time nel quale la donzella col cazzo mi ha fatto presente di avere un’amica con cui le piace scopare a 3 e che si sarebbe trattenuta altre due settimane qui a Milano.
Proprio ai saluti finali arriva la cosa più sgradevole: lei, un po’ irrequieta e in frenesia, mi chiede se fumo perché le occorre una sigaretta per rollarla e farsi di… (a voi le diverse ipotesi).
In sintesi: la ragazza fisicamente e dal puto di vista scopereccio merita, anche parecchio, ma la location davvero al limite della discarica e questa sua propensione per vizietti che io non giudico, ma ai quali non voglio assistere, mi fanno propendere per un "a mai più rivederci". Davvero un peccato.
RIFERIMENTO INTERNET: https://www.piccoletrasgressioni.it/trans/monica_61494
CITTÀ DELL’INCONTRO: Milano
NAZIONALITÀ: Costaricana
ETÀ: direi 19/22 vista la presenza di acne giovanile
CONFORMITÀ ALL’ANNUNCIO: 90%, fisico molto più bello dal vivo con un viso interessante, femminile, anche se con un po’ di acne giovanile
SERVIZI OFFERTI: mistress dominante a versatile, quindi abituata anche ad essere passiva
COMPENSO RICHIESTO: 100/150 per “happy ending”
COMPENSO CONCORDATO: 100 con happy ending”
DURATA DELL’INCONTRO: 30/40 minuti circa
DESCRIZIONE FISICA: alta 1,80, magra, fisico bello tonico da palestra, bel seno, anche se rifatto. Nel complesso davvero bella.
DOTAZIONE: sui 20/22, non largo ma lungo e lo fa sentire davvero tutto
ATTITUDINE: educata e “safada” ma con un evidente limite linguistico che complica la fase social
REPERIBILITÀ: facile sia su whatsapp, dove risponde sempre, sia telefonando
TELEFONO: 33356825XX
VOTO: 2 stelle su 5
Stimati colleghi buongiorno
Proprio ieri, giovedì 21 marzo, dopo un periodo di riflessione decido di testare la donzella in questione.
Primo approccio come sempre su whatsapp. La bella Monica, poco dopo averle scritto, mi risponde con il seguente messaggio preconfezionato: “? Ciao io sono monica'll essere solo per una settimana ? Sono attiva e passiva foto ? 100% reales? sono uno dei più belli di consegna trans italiana ?? fatemi sapere 10 minuti prima il servizio e si desidera attendere super bella ?”
Dopo poche chat arriviamo subito al nocciolo della questione, lei per sborrare chiede 150 rose, io rischiando di essere scaricato rilancio con un secco 100 bombe. In modo del tutto inaspettato lei accetta ed io porto a casa la partita il più velocemente possibili.
Appuntamento alle 16:30 in zona Certosa, in via Pantelleria.
Arrivo puntuale sul luogo dell’intervento ma lei mi chiede due minuti per ultimare i preparativi.
Da fuori la palazzina è più che decorosa in un contesto popolare ma piacevole, insomma non una via/zona malfamata.
Monica mi richiama e mi apre il portoncino, indicandomi di scendere nella prima scala a sinistra verso le cantine… Ammetto che da subito la cosa mi lascia parecchio perplesso. Con tanto di occhialata da sole scendo le scale e mi trovi in un angolo del palazzo davvero buio e sinistro, pieno di robaccia buttata lì come se fosse pattume. Il non invitante ingresso conferma lo stato interno dell’appartamento nel quale esercita la ragazza, una vera e propria fogna. La location è su due livelli, il piano interrato dove si viene accolti è diviso con del tendame e delle pareti di cartongesso davvero squallide. Per accedere ai servizi igienici, invece, bisogna salire al piano terra, dove c'è una cucina invasa da immondizia, odori sgradevoli, pareti macchiate e credo di avervici visto pascolare anche degli scarafaggi. Inutile che dettagli lo stato del bagno, con tanto di scatole di vari farmaci buttate in giro ed un odore di piscio abbastanza persistente.
Superato questo primo impatto, davvero pessimo, mi concentro su di lei che mi aveva aperto la porta con una vestaglietta rossa davvero arrapante. Monica è una bella mulatta, con le tipiche fattezze centroamericane, slanciata, con dei bei addominali e delle spalle definite. Il fisico asciutto, come mi ha confermato l’interessata, è frutto dei 5 giorni alla settimana di palestra. Il viso è molto carino e la leggera acne, conferma che la tipa è davvero giovane.
L’arnese, che si è mostrato da subito bello reattivo, è un calibro medio/grosso non largo ma lungo. Quindi ogni volta che me lo ha sbattuto dentro fino alle palle mi ha fatto davvero toccare il paradiso.
Lei parte subito infilandomi l’uccello tutto giù per la gola, dopo il mio urto di vomito iniziale, scatena l’infermo su quel lettino angusto e messo in malo modo nel sottoscala della cantina.
Non faccio a tempo a chiederle di succhiarmi che subito mi infila il preservati e diamo vita ad un 69 davvero interessante: mentre le lecco cazzo, palle e culo, titillandole il buchetto, lei con decisione ma senza farmi male, già mi penetra con 2 e poi con 3 dita. La tipa è bella infogliata tanto che, liberatasi dal 69, prende e mi infila nuovamente tutto il cazzo in gola con tanto i strizzata ai capezzoli.
Io sempre a pancia all’aria vengo manovrato con avidità da lei che, messo il cappuccio e con il cazzo in pieno tiro, dopo una veloce lubrificata con la saliva, in ginocchio davanti a me mi infila tutti i centimetri dentro e inizia da subito a martellarmi. Vengo pervaso da dolore allucinante che nel giro di qualche secondo diventa piacere allo stato puro. Lei mi tiene le caviglie spingendo sempre più forte, dopo una decina di minuti di pompata intensa, anche per le mie continue richieste di pausa, perché ad un certo punto avevo davvero il culo in fiamme, esce da me. La tregua è cortissima e Monica, ancora più assatanata, mi scopa sempre più forte.
Senza che le avessi chiesto nulla, dopo qualche colpetto da ko, si sfila e mi chiede di scoparla a pecora. Non mi faccio pregare due volte e, dopo essermi infilato il guanto ed averla lubrificata anche io con la mia saliva, parto infilandola per benino. Colpi secchi e decisi ma, dopo pochi minuti, arriva un’altra pessima sorpresa: la ragazza, infatti, non era pulitissima e mi ha la sciato merda sulla mano, sul guanto, sulla mia coscia e credo abbia macchiato anche il letto.
Dopo questo breve disguido, ed il relativo lavaggio, decidiamo di chiudere le danze con lei che mi regala un’abbondante schizzata tra le chiappe, chiaramente fuori dal buchino, ed io che dopo una breve sega le riempio il cazzo appena svuotato ma ancora gonfio di piacere.
Breve e veloce pulizia post amplesso, perché non vi nascondo che la voglia di lasciare quella discarica si faceva strada in me sempre di più. Limitato social time nel quale la donzella col cazzo mi ha fatto presente di avere un’amica con cui le piace scopare a 3 e che si sarebbe trattenuta altre due settimane qui a Milano.
Proprio ai saluti finali arriva la cosa più sgradevole: lei, un po’ irrequieta e in frenesia, mi chiede se fumo perché le occorre una sigaretta per rollarla e farsi di… (a voi le diverse ipotesi).
In sintesi: la ragazza fisicamente e dal puto di vista scopereccio merita, anche parecchio, ma la location davvero al limite della discarica e questa sua propensione per vizietti che io non giudico, ma ai quali non voglio assistere, mi fanno propendere per un "a mai più rivederci". Davvero un peccato.