SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Koeln, Colonia
ZONA: Pascha (Hornstrasse; 50.955252,6.940212), camera 404(?)
NOME: Mya (o Mia?)
NAZIONALITA': GER
ETA': 20
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (smorza + mission)
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: i 20' canonici
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65 m, capelli biondi corti raccolti indietro, viso da bambolina con occhi chiari, buon fisico da ventenne (pero' non magrissimo), seno abbondante (almeno una 3°), ma un po' cadente
ATTITUDINE: ci ha messo buon impegno, ma mi è parsa ancora un po' inesperta
LA MIA RECENSIONE:
Dopo avere fatto un primo giro esplorativo per tutti i piani, nella mia ridiscesa verso il basso inizio a percorrere con maggiore calma i corridoi ove avevo notato le ragazze più carine, secondo i miei canoni estetici. Arrivato al ballatoio del 4° piano, mi addentro nel corridoio di destra e, dopo avere scambiato quattro chiacchiere con altre ragazze (tra cui una rumena di Galati, che si è scelta l'improbabile some iraniano Kimia, o qualcosa di simile), mi trattengo a parlare più a lungo con un biondina che potrebbe vagamente somigliare ad una giovane Amanda Seyfried, per il suo viso da bambolina con gli occhi chiari e i capelli che potrebbero anche essere naturalmente biondi:
Quando rompiamo il ghiaccio, scambiando le prime battute, e mi dice di essere tedesca, resto letteralmente interdetto, perché ero convinto che il Pascha fosse popolato quasi solo da rumene ed ungheresi, vista la mia esperienza dell'anno scorso. C'è da dire che pure lei sbaglia clamorosamente la mia nazionalità, perché - dopo avermi scrutato per un po' in volto - mi attribuisce fantomatici ascendenti svedesi La discussione continua per una manciata di minuti, prima che che io pronunci il fatidico "Ok, let's enter the room!", e nel mentre mi racconta di avere 20 anni e di essere originaria di Bonn, cittadina che è stata la capitale della Germania Ovest e che si trova a una ventina di minuti di treno a Sud di Colonia. Dopo avere fatto un breve apprendistato come tirocinante nel settore bancario, ha trovato quel lavoro un po' troppo monotono e alla fine, più o meno da un anno, è diventata una professionista del sesso. Dato che la sua città di residenza è sufficientemente vicina al Pascha, alla fine di ogni turno lavorativo rientra a casa a dormire. Infatti, le attività nel bordello procedono 24 ore su 24 e l'ambiente è troppo rumoroso a tutte le ore, perché possa riposarsi per bene, quando non è intenta a intrattenere la clientela.
La cronaca della parte strettamente sessuale dell'incontro è decisamente lineare e priva di note di spicco. Il suo bel fisichino da 20enne l'avevo già notato mentre stava seduta in mutandine e reggiseno sullo sgabello fuori dalla porta del suo alloggio; ora che ci siamo messi più comodi sul letto, posso scrutarlo per bene e impiego almeno un minuto buono a farmi mostrare i numerosi (ma piccoli e discreti) tatuaggi che si è fatta imprimere in varie parti del corpo. Si tratta più che altro di piccoli motti (ricordo un "Time flies, Love remains" - "Il tempo vola, l'amore resta"), oltre a un nome maschile, che immagino essere quello di un suo (ex) ragazzo (Brayan, ma non si scriveva Brian, una volta ??). La pelle è davvero levigatissima (io attribuisco la cosa alla sua giovane età, lei al fatto di essersi da poco cosparsa di crema idratante) e la depilazione è davvero totale, anche nei dintorni della vulva, le cui labbra appaiono ancora ben serrate e sono poco prominenti verso l'esterno.
Il BJ costituisce sicuramente la parte più prolungata dell'incontro, perché - dopo le chiacchiere - impiego sempre un po' di tempo a drenare il sangue dalla parti alte verso quelle basse e a far raggiungere il pieno turgore al fratellino. Mya parte in modo abbastanza meccanico, con il classico movimento su e giù con la testa, ma poi - complice la durata non indifferente del lavoro orale - si cimenta anche in qualche mossa un po' più avanzata, come compiere movimenti rotatori attorno all'asta (fingendo al contempo di leccare vogliosamente il glande), stimolare un po' la sacca scrotale (ma con una certa moderazione, oserei dire) e concedermi anche qualche carezza sull'addome e sul petto, ricambiando così l'abbondante attività di carezzamento e massaggio con cui mi delizio nel frattempo.
Nella fase iniziale del BJ, Mya mi è accovacciata di fianco, più o meno perpendicolare a me e all'altezza del mio basso ventre, per cui posso soprattutto carezzarle la schiena e trastullarmi un po' col seno che ho più a portata di mano. Sarà che la mia OTR prediletta, da pochissimo ritiratasi in Romania, ha due seni marmorei (o, forse, sarebbe meglio dire siliconici ), ma quelli di Mya mi paiono sin troppo cadenti, visto che pencolano nel vuoto e faccio quasi fatica a tenerli nel mio palmo e a manipolarli, per trarne un po' di piacere. Persino i capezzoli sembrano quasi fluttuare nel vuoto e anche il loro titillamento mi risulta un po' difficoltoso, perché non trovo un punto d'appoggio contro cui bloccarli saldamente, per poterli stuzzicare tra le mie dita. Insomma, quello che doveva essere un ripasso di meccanica dei corpi solidi, si trasforma in una più tediosa lezione di fluidodinamica
Dato il protrarsi delle operazioni, si ridispone gattoni di fianco a me, con le gambe leggermente divaricate e - dopo avere ricevuto il suo consenso, a patto di non entrare nell'orifizio vaginale - mi diletto un po' a strusciare le mie dita tra le labbra della sua vulva e poi più su, verso il clitoride. Come scritto sopra, queste piccole propaggini che sigillano le zone del piacere sono ancora ben serrate l'una contro l'altra e, soprattutto all'inizio, sono assai poco lubrificante. Per questo, le dischiudo con estrema delicatezza e inizio a strofinarle con un ritmo molto lento. Gradualmente, alzo la pressione e la frequenza dei movimenti, per poi dedicare qualche attenzione in più alla zona clitoridea, che premo con moto più circolare. Dopo un po', l'ambiente si fa decisamente più umido (ma sino al punto di essere davvero bagnato) e Mya ha anche 2-3 sussulti del bacino e delle gambe, per cui penso proprio di averle fatto solletico
Quando più o meno 2/3 del tempo sono stati consumati, ritengo che il fratellino sia pronto per la copulazione. "Is it Ok if you come over me?", le domando, per capire se lo smorzacandela (o "reverse cowgirl") sia una posizione di suo gradimento, dato che alcune ragazze non sembrano amarla particolarmente, essendo per loro troppo faticosa. "Ok, no problem!", esclama Mya, prima di recuperare il tubetto del lubrificante e di cospargerne una modesta quantità sull'imbocco dell'orifizio vaginale e sull'asta incappucciata. Si dispone quindi ginocchioni su di me supino e tenta di effettuare l'infilamento. Dopo un paio di tentativi infruttuosi, in cui il mio pene non riesce a penetrare più di 1/2, a causa del forte attrito contro le pareti della sua vagina, Mya si arrende: "It is too big!". "I don't think it's so big. Maybe he is a little bit fat ", cerco di convincerla a insistere ancora un po'. "Yes, you are right: it is very thick!", risponde Mya, mimando con le dita il calibro troppo grosso, per potere effettuare un comodo infilamento nella posizione dello smorzacandela. Per questo, senza esitazioni mi propone di invertire le nostre posizioni, disponendoci invece alla missionaria: "Let's switch: I'll lie and you come over me"
Mya si ridispone supina sul lettone, allarga le gambe e, come ho già notato altre volte, la vagina è molto più dilatata in questa posizione, per cui l'infilamento, seppure effettuato con molta delicatezza, riesce senza particolari problemi. Mi calo completamente su di lei e do inizio al mio movimento pelvico avanti e indietro. Mentre le cingo la schiena con una mano e le carezzo la nuca e il collo con l'altra, Mya avvinghia le sue gambe attorno alle mie distese, per poi avvicinarle ancora di più a sè e serrarmi con una certa forza i glutei. Non è da molto che abbiamo iniziato la sintonia di RAI1 e la mia momentanea amante deve purtroppo ricordarmi che il tempo è praticamente agli sgoccioli. Con uno sforzo supremo, accelero il ritmo del mio movimento dentro di lei, per cercare di giungere il più rapidamente possibile all'eiaculazione. Mostrando, in questo caso, un discreto mestiere, Mya stimola con una certa decisione la sacca scrotale e, più o meno a cavallo dell'indesiderato triplice fischio, riesco a tagliare un po' insoddisfatto la linea del traguardo.
In conclusione, non avendo potuto fare le cose con la calma cui sono abituato (e non essendo così riuscito a sperimentare i necessari cambi di posizione), mi congedo da Mya con la certezza che non si è certo trattato di un incontro degno di essere tramandato ai posteri. Però, dato che è giusto raccontare sia le vicende più piacevoli che quelle meno appaganti, eccolo qui, scolpito a imperitura memoria nei byte di Punterforum
CITTA DELL'INCONTRO: Koeln, Colonia
ZONA: Pascha (Hornstrasse; 50.955252,6.940212), camera 404(?)
NOME: Mya (o Mia?)
NAZIONALITA': GER
ETA': 20
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ, RAI1 (smorza + mission)
COMPENSO RICHIESTO: 50
COMPENSO CONCORDATO: 50
DURATA DELL'INCONTRO: i 20' canonici
DESCRIZIONE FISICA: alta ca. 1,65 m, capelli biondi corti raccolti indietro, viso da bambolina con occhi chiari, buon fisico da ventenne (pero' non magrissimo), seno abbondante (almeno una 3°), ma un po' cadente
ATTITUDINE: ci ha messo buon impegno, ma mi è parsa ancora un po' inesperta
LA MIA RECENSIONE:
Dopo avere fatto un primo giro esplorativo per tutti i piani, nella mia ridiscesa verso il basso inizio a percorrere con maggiore calma i corridoi ove avevo notato le ragazze più carine, secondo i miei canoni estetici. Arrivato al ballatoio del 4° piano, mi addentro nel corridoio di destra e, dopo avere scambiato quattro chiacchiere con altre ragazze (tra cui una rumena di Galati, che si è scelta l'improbabile some iraniano Kimia, o qualcosa di simile), mi trattengo a parlare più a lungo con un biondina che potrebbe vagamente somigliare ad una giovane Amanda Seyfried, per il suo viso da bambolina con gli occhi chiari e i capelli che potrebbero anche essere naturalmente biondi:
Quando rompiamo il ghiaccio, scambiando le prime battute, e mi dice di essere tedesca, resto letteralmente interdetto, perché ero convinto che il Pascha fosse popolato quasi solo da rumene ed ungheresi, vista la mia esperienza dell'anno scorso. C'è da dire che pure lei sbaglia clamorosamente la mia nazionalità, perché - dopo avermi scrutato per un po' in volto - mi attribuisce fantomatici ascendenti svedesi La discussione continua per una manciata di minuti, prima che che io pronunci il fatidico "Ok, let's enter the room!", e nel mentre mi racconta di avere 20 anni e di essere originaria di Bonn, cittadina che è stata la capitale della Germania Ovest e che si trova a una ventina di minuti di treno a Sud di Colonia. Dopo avere fatto un breve apprendistato come tirocinante nel settore bancario, ha trovato quel lavoro un po' troppo monotono e alla fine, più o meno da un anno, è diventata una professionista del sesso. Dato che la sua città di residenza è sufficientemente vicina al Pascha, alla fine di ogni turno lavorativo rientra a casa a dormire. Infatti, le attività nel bordello procedono 24 ore su 24 e l'ambiente è troppo rumoroso a tutte le ore, perché possa riposarsi per bene, quando non è intenta a intrattenere la clientela.
La cronaca della parte strettamente sessuale dell'incontro è decisamente lineare e priva di note di spicco. Il suo bel fisichino da 20enne l'avevo già notato mentre stava seduta in mutandine e reggiseno sullo sgabello fuori dalla porta del suo alloggio; ora che ci siamo messi più comodi sul letto, posso scrutarlo per bene e impiego almeno un minuto buono a farmi mostrare i numerosi (ma piccoli e discreti) tatuaggi che si è fatta imprimere in varie parti del corpo. Si tratta più che altro di piccoli motti (ricordo un "Time flies, Love remains" - "Il tempo vola, l'amore resta"), oltre a un nome maschile, che immagino essere quello di un suo (ex) ragazzo (Brayan, ma non si scriveva Brian, una volta ??). La pelle è davvero levigatissima (io attribuisco la cosa alla sua giovane età, lei al fatto di essersi da poco cosparsa di crema idratante) e la depilazione è davvero totale, anche nei dintorni della vulva, le cui labbra appaiono ancora ben serrate e sono poco prominenti verso l'esterno.
Il BJ costituisce sicuramente la parte più prolungata dell'incontro, perché - dopo le chiacchiere - impiego sempre un po' di tempo a drenare il sangue dalla parti alte verso quelle basse e a far raggiungere il pieno turgore al fratellino. Mya parte in modo abbastanza meccanico, con il classico movimento su e giù con la testa, ma poi - complice la durata non indifferente del lavoro orale - si cimenta anche in qualche mossa un po' più avanzata, come compiere movimenti rotatori attorno all'asta (fingendo al contempo di leccare vogliosamente il glande), stimolare un po' la sacca scrotale (ma con una certa moderazione, oserei dire) e concedermi anche qualche carezza sull'addome e sul petto, ricambiando così l'abbondante attività di carezzamento e massaggio con cui mi delizio nel frattempo.
Nella fase iniziale del BJ, Mya mi è accovacciata di fianco, più o meno perpendicolare a me e all'altezza del mio basso ventre, per cui posso soprattutto carezzarle la schiena e trastullarmi un po' col seno che ho più a portata di mano. Sarà che la mia OTR prediletta, da pochissimo ritiratasi in Romania, ha due seni marmorei (o, forse, sarebbe meglio dire siliconici ), ma quelli di Mya mi paiono sin troppo cadenti, visto che pencolano nel vuoto e faccio quasi fatica a tenerli nel mio palmo e a manipolarli, per trarne un po' di piacere. Persino i capezzoli sembrano quasi fluttuare nel vuoto e anche il loro titillamento mi risulta un po' difficoltoso, perché non trovo un punto d'appoggio contro cui bloccarli saldamente, per poterli stuzzicare tra le mie dita. Insomma, quello che doveva essere un ripasso di meccanica dei corpi solidi, si trasforma in una più tediosa lezione di fluidodinamica
Dato il protrarsi delle operazioni, si ridispone gattoni di fianco a me, con le gambe leggermente divaricate e - dopo avere ricevuto il suo consenso, a patto di non entrare nell'orifizio vaginale - mi diletto un po' a strusciare le mie dita tra le labbra della sua vulva e poi più su, verso il clitoride. Come scritto sopra, queste piccole propaggini che sigillano le zone del piacere sono ancora ben serrate l'una contro l'altra e, soprattutto all'inizio, sono assai poco lubrificante. Per questo, le dischiudo con estrema delicatezza e inizio a strofinarle con un ritmo molto lento. Gradualmente, alzo la pressione e la frequenza dei movimenti, per poi dedicare qualche attenzione in più alla zona clitoridea, che premo con moto più circolare. Dopo un po', l'ambiente si fa decisamente più umido (ma sino al punto di essere davvero bagnato) e Mya ha anche 2-3 sussulti del bacino e delle gambe, per cui penso proprio di averle fatto solletico
Quando più o meno 2/3 del tempo sono stati consumati, ritengo che il fratellino sia pronto per la copulazione. "Is it Ok if you come over me?", le domando, per capire se lo smorzacandela (o "reverse cowgirl") sia una posizione di suo gradimento, dato che alcune ragazze non sembrano amarla particolarmente, essendo per loro troppo faticosa. "Ok, no problem!", esclama Mya, prima di recuperare il tubetto del lubrificante e di cospargerne una modesta quantità sull'imbocco dell'orifizio vaginale e sull'asta incappucciata. Si dispone quindi ginocchioni su di me supino e tenta di effettuare l'infilamento. Dopo un paio di tentativi infruttuosi, in cui il mio pene non riesce a penetrare più di 1/2, a causa del forte attrito contro le pareti della sua vagina, Mya si arrende: "It is too big!". "I don't think it's so big. Maybe he is a little bit fat ", cerco di convincerla a insistere ancora un po'. "Yes, you are right: it is very thick!", risponde Mya, mimando con le dita il calibro troppo grosso, per potere effettuare un comodo infilamento nella posizione dello smorzacandela. Per questo, senza esitazioni mi propone di invertire le nostre posizioni, disponendoci invece alla missionaria: "Let's switch: I'll lie and you come over me"
Mya si ridispone supina sul lettone, allarga le gambe e, come ho già notato altre volte, la vagina è molto più dilatata in questa posizione, per cui l'infilamento, seppure effettuato con molta delicatezza, riesce senza particolari problemi. Mi calo completamente su di lei e do inizio al mio movimento pelvico avanti e indietro. Mentre le cingo la schiena con una mano e le carezzo la nuca e il collo con l'altra, Mya avvinghia le sue gambe attorno alle mie distese, per poi avvicinarle ancora di più a sè e serrarmi con una certa forza i glutei. Non è da molto che abbiamo iniziato la sintonia di RAI1 e la mia momentanea amante deve purtroppo ricordarmi che il tempo è praticamente agli sgoccioli. Con uno sforzo supremo, accelero il ritmo del mio movimento dentro di lei, per cercare di giungere il più rapidamente possibile all'eiaculazione. Mostrando, in questo caso, un discreto mestiere, Mya stimola con una certa decisione la sacca scrotale e, più o meno a cavallo dell'indesiderato triplice fischio, riesco a tagliare un po' insoddisfatto la linea del traguardo.
In conclusione, non avendo potuto fare le cose con la calma cui sono abituato (e non essendo così riuscito a sperimentare i necessari cambi di posizione), mi congedo da Mya con la certezza che non si è certo trattato di un incontro degno di essere tramandato ai posteri. Però, dato che è giusto raccontare sia le vicende più piacevoli che quelle meno appaganti, eccolo qui, scolpito a imperitura memoria nei byte di Punterforum