DETTAGLIO DELLA OTR
Nome: Nadia
Nazionalità: genitori georgiani e ucraini, cresciuta in Georgia
Età apparente: direi 26/27 anni
Descrizione fisica: Ragazza giovane, ma non giovanissima, carina, a tratti sorridente, alta circa un metro e 60. Capelli scuri, naso lungo, fisico asciutto, patata depilata, sedere gradevole, tette interessanti ma (come vedrete) non pervenute.
Attitudine: Principiante, aspirante macchinetta mangiasoldi.
Reperibilità: Buona
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20 + 5 parking
Compenso concordato 20+5
Servizi offerti: non richiesto
Servizi usufruiti: bj, RAI1
Durata dell'incontro: 15 min. compresi trasferimenti da/per imbosco.
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona: Georgiatown (Per i comuni mortali ed i navigatori può andar bene anche Via Ferrante Imparato 512).
Coordinate: Google Maps
"This is Major Tom to Ground Control
I'm stepping through the door
And I'm floating in a most peculiar way
And the stars look very different today"
La musica di Bowie mi pizzica le orecchie ed anche io, assieme al Major Tom di Space Oddity, mi appresto ad un lancio nel vuoto per una nuova esplorazione. Anzi, ad un doppio lancio, perché non solo decido di interrompere la volontaria clausura di questi ultimi mesi, ma, abbandono per il momento anche le comodità degli incontri in albergo in favore delle più genuine avventure OTR.
Mi è salita forte, dopo che per alcuni giorni ne ho sentito parlare, la voglia di indagare su un manipolo di ragazze georgiane avvistate in tempi recenti tra le amene località di Via Ferrante Imparato e via De Roberto, e così mi libero un mezzo pomeriggio e parto per tentare la sorte.
L’intenzione è quella di rischiare qualche euro incontrando ragazze non recensite né da me sperimentate in precedenza, partendo da via De Roberto; a dispetto delle voci, la zona si presenta però deserta, così decido di dirottare su via Imparato, dove pure rilevo poche presenze ed i soliti volti noti (Alexandra presente nello slargo, con la sua Nissan Juke, già recensita qui [RECE] Alessandra - OTR - Napoli (via Traccia a Poggioreale)).
Demoralizzato sto per gettare la spugna, ma la presenza di una utilitaria Citroen parcheggiata mi lascia ben sperare, ed infatti dopo poco arriva l’auto di un collega che lascia scendere questa ragazzotta vestita con giacca rossa e gonna. Sulle prime la guardo e qualcosa non mi convince, tanto che decido di allontanarmi. Poi, però, ci ripenso e alla prima stazione di carburante torno indietro.
Il tempo di abbassare il finestrino e sentire la tariffa che l’ho già caricata senza nemmeno d intervistarla. Lei si industria a indicarmi la strada per il parcheggio (che potrei percorrere anche ad occhi bendati) e già lungo il percorso inizia ad attaccarmi il pippotto sul figlio piccolo che vive lontano.
Comunque, siamo al parcheggio, regolo immediatamente le pratiche amministrative e ci liberiamo dei vestiti. Io intosto da subito. Lei ha un atteggiamento ondivago, si capisce che ha cominciato da poco il mestiere, più per necessità che per vocazione. Però il sesso sembra piacerle, dopo avermi incappucciato parte con un pompino che si rivela piacevole. Accoglie in bocca il fratellino con dolcezza, niente affondi deepthroat, ma si muove delicatamente attorno all’asta con una certa maestria. Non è il lavoro di una professionista, ma mostra una certa inclinazione a farlo. Se adoperasse di più la lingua sarebbe da ricordare, e glielo dico senza falsi pudori: lei sorride – non è il primo sorriso che le strappo nonostante alcune difficoltà linguistiche – non cambia atteggiamento, ma non si interrompe dopo i canonici trenta secondi come altre.
Non so se lo faccia con l’intenzione di farmi concludere, ma se è così ha sbagliato persona. La faccio andare avanti per qualche tempo, poi la fermo per dirle che è ora di scopare.
Qui mi sorprende, perché spontaneamente si propone di venire su. La faccio accomodare, e si sa muovere; inizio a pensare di aver fatto bingo quando cominciano le note dolenti. Vuoi toccare la passera? Pagare. Vuoi toccare le tette? Pagare. Stai durando troppo, vuoi continuare? Pagare.
Eh, no, mia cara, sei bella e cara, a tratti perfino dolce, ma io non sono un bancomat, e preferisco tornare a casa senza riempire il gommino, piuttosto che scucire un soldino in più.
Lei mi guarda sorpresa che non voglia proseguire, mi tira pure fuori le tette per mostrarmi che il gioco vale la candela, ma io non mi piego.
Il ritorno alla base è più o meno la fotocopia del viaggio di andata, solo mi aggiunge che fa anche albergo (50+30, se lo annotino i temerari). Saluti, e riparto.
Cosa mi porto dietro? La ragazza è un mix di ingenuità ed esperienza, secondo me una certa attitudine al mestiere ce l’avrebbe pure, ma è evidente che lo fa controvoglia e che le hanno detto che i clienti sono solo limoni da spremere. E, per come si è comportata, qualcuno che si è fatto spremere di sicuro l’ha già incontrato.
Nome: Nadia
Nazionalità: genitori georgiani e ucraini, cresciuta in Georgia
Età apparente: direi 26/27 anni
Descrizione fisica: Ragazza giovane, ma non giovanissima, carina, a tratti sorridente, alta circa un metro e 60. Capelli scuri, naso lungo, fisico asciutto, patata depilata, sedere gradevole, tette interessanti ma (come vedrete) non pervenute.
Attitudine: Principiante, aspirante macchinetta mangiasoldi.
Reperibilità: Buona
DATI RELATIVI AL SERVIZIO
Compenso richiesto: 20 + 5 parking
Compenso concordato 20+5
Servizi offerti: non richiesto
Servizi usufruiti: bj, RAI1
Durata dell'incontro: 15 min. compresi trasferimenti da/per imbosco.
DATI RELATIVI AL LUOGO DELL'INCONTRO
Zona: Georgiatown (Per i comuni mortali ed i navigatori può andar bene anche Via Ferrante Imparato 512).
Coordinate: Google Maps
"This is Major Tom to Ground Control
I'm stepping through the door
And I'm floating in a most peculiar way
And the stars look very different today"
La musica di Bowie mi pizzica le orecchie ed anche io, assieme al Major Tom di Space Oddity, mi appresto ad un lancio nel vuoto per una nuova esplorazione. Anzi, ad un doppio lancio, perché non solo decido di interrompere la volontaria clausura di questi ultimi mesi, ma, abbandono per il momento anche le comodità degli incontri in albergo in favore delle più genuine avventure OTR.
Mi è salita forte, dopo che per alcuni giorni ne ho sentito parlare, la voglia di indagare su un manipolo di ragazze georgiane avvistate in tempi recenti tra le amene località di Via Ferrante Imparato e via De Roberto, e così mi libero un mezzo pomeriggio e parto per tentare la sorte.
L’intenzione è quella di rischiare qualche euro incontrando ragazze non recensite né da me sperimentate in precedenza, partendo da via De Roberto; a dispetto delle voci, la zona si presenta però deserta, così decido di dirottare su via Imparato, dove pure rilevo poche presenze ed i soliti volti noti (Alexandra presente nello slargo, con la sua Nissan Juke, già recensita qui [RECE] Alessandra - OTR - Napoli (via Traccia a Poggioreale)).
Demoralizzato sto per gettare la spugna, ma la presenza di una utilitaria Citroen parcheggiata mi lascia ben sperare, ed infatti dopo poco arriva l’auto di un collega che lascia scendere questa ragazzotta vestita con giacca rossa e gonna. Sulle prime la guardo e qualcosa non mi convince, tanto che decido di allontanarmi. Poi, però, ci ripenso e alla prima stazione di carburante torno indietro.
Il tempo di abbassare il finestrino e sentire la tariffa che l’ho già caricata senza nemmeno d intervistarla. Lei si industria a indicarmi la strada per il parcheggio (che potrei percorrere anche ad occhi bendati) e già lungo il percorso inizia ad attaccarmi il pippotto sul figlio piccolo che vive lontano.
Comunque, siamo al parcheggio, regolo immediatamente le pratiche amministrative e ci liberiamo dei vestiti. Io intosto da subito. Lei ha un atteggiamento ondivago, si capisce che ha cominciato da poco il mestiere, più per necessità che per vocazione. Però il sesso sembra piacerle, dopo avermi incappucciato parte con un pompino che si rivela piacevole. Accoglie in bocca il fratellino con dolcezza, niente affondi deepthroat, ma si muove delicatamente attorno all’asta con una certa maestria. Non è il lavoro di una professionista, ma mostra una certa inclinazione a farlo. Se adoperasse di più la lingua sarebbe da ricordare, e glielo dico senza falsi pudori: lei sorride – non è il primo sorriso che le strappo nonostante alcune difficoltà linguistiche – non cambia atteggiamento, ma non si interrompe dopo i canonici trenta secondi come altre.
Non so se lo faccia con l’intenzione di farmi concludere, ma se è così ha sbagliato persona. La faccio andare avanti per qualche tempo, poi la fermo per dirle che è ora di scopare.
Qui mi sorprende, perché spontaneamente si propone di venire su. La faccio accomodare, e si sa muovere; inizio a pensare di aver fatto bingo quando cominciano le note dolenti. Vuoi toccare la passera? Pagare. Vuoi toccare le tette? Pagare. Stai durando troppo, vuoi continuare? Pagare.
Eh, no, mia cara, sei bella e cara, a tratti perfino dolce, ma io non sono un bancomat, e preferisco tornare a casa senza riempire il gommino, piuttosto che scucire un soldino in più.
Lei mi guarda sorpresa che non voglia proseguire, mi tira pure fuori le tette per mostrarmi che il gioco vale la candela, ma io non mi piego.
Il ritorno alla base è più o meno la fotocopia del viaggio di andata, solo mi aggiunge che fa anche albergo (50+30, se lo annotino i temerari). Saluti, e riparto.
Cosa mi porto dietro? La ragazza è un mix di ingenuità ed esperienza, secondo me una certa attitudine al mestiere ce l’avrebbe pure, ma è evidente che lo fa controvoglia e che le hanno detto che i clienti sono solo limoni da spremere. E, per come si è comportata, qualcuno che si è fatto spremere di sicuro l’ha già incontrato.