Avete presente la famosa tessera a punti dei centri? Beh, qui l'ho portata in fondo...
Il turnover del personale è meno serrante rispetto a centri della stessa categoria, ma ho avuto la possibilità di testare diverse operatrici.
Sono però quattro le degne di nota, o meglio quelle che ricordo decentemente e meritevoli di discussione. Tutte "no name", e non credo di riuscire a rendere l'idea e di costruire un profilo sufficientemente rappresentativo di ognuna di loro.
CARATTERISTICHE GENERALI
INSEGNA CENTRO MASSAGGI: Centro Estetico Orchidea
RIFERIMENTO INTERNET:
http://www.massaggio158.it/modena/
CITTA DELL'INCONTRO: Castelnuovo Rangone (MO)
NOME DELLA MASSAGGIATRICE: no name
NAZIONALITA': China
ETA':
ETÀ: 25circa la 1 e la 4 ; 30 circa la 2 e la 3
SERVIZI OFFERTI (vedi
DIZIONARIO): Massaggio; hj; fk
COMPENSO RICHIESTO: 30 1/2h; 50 1h; +20hj;
COMPENSO CONCORDATO: 30 1/2h; 50 1h; +20hj; occhio ai rialzi.
DURATA DELL'INCONTRO: Prima sessione da 1h; poi sempre 30'
ATTITUDINE: Buona
REPERIBILITA': Ottima
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Assenti
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 36647892xx
LA MIA RECENSIONE:
1.
La prima volta
-Jappo stasera?-
Succede così, voglioso delle atmosfere d'Oriente, del Sushi che fa tanto figo.
Ma non vai a finire in un ristorante, ti sbagli, chiedi. Non fanno sashimi, roll...Onigiri? No.
Entri con una mezza voglia di pesce crudo, esci soddisfatto di un pesce-sega.
La prima volta fa un certo effetto; un ambiente che si presenta molto bene, lontano dalle sordide falegnamerie, non si fanno solo massaggi scadenti, è un centro estetico. Ci sono i listini con prezzi e servizi, lampade, manicure, ceretta. E l'ambiente, oltre che gradevole, è pure grandino. Mi accoglie una bassettina, stivaletto nero e jeans, camicia scollata, bulbo ramato.
Ma non fa che accompagnarmi da un'altra ragazza, molto più carina di lei. Anche se, di quella nanetta mi rimane il capriccio. Raggiungo la stanza con la moretta presentatami, sopra la media china, niente di trascendentale, ma sono soddisfatto della presenza,neri fuseaux m'ammaliano, discreto culo signorina.. Rimango in tanga, mi sdraio posizione supina sul lettino. Sento bussare,
-Avanti-
E si comincia. Ricevo complimenti, toh! "Tu belo.." ecc ecc...le sue mani che scorrono sul mio petto. Massaggio da iniziare come al solito proni, così infilo il viso nell'accogliente fessura del lettino. Partono le sue mani, ma partono anche le mie, maialone! Carezze e sfioramenti ai suoi fianchi, ma piano piano...
Poi episodio sconveniente, quando suona il telefono si smadonnano in cinese da una stanza all'altra, si vede che sono tutte occupate e non c'è nessuno alla reception.
Così scappa, poi ritorna, riscappa e ritorna di nuovo. E quando tutto sembra tornato tranquillo, cosa?!? Tocca attraversare il corridoio in perizoma, scortato dalla gentil donzella, accediamo ad una nuova stanza. Questa è sicuramente migliore, più ampia, ha pure una bella vasca idromassaggio. Non ho capito la mossa, vabbé...
Pare che ci abbia guadagnato alla fine. Si dedica a me dolce e gentile, massaggio total body con tanto di movimentazione degli arti inferiori in flessione guidata, il gradito passaggio alle mani, sai quando ti fanno schioccare le dita una ad una? Io il perizomino lo metto sempre, non aspetto altro che il momento in cui me lo sento strappare di dosso. Ops! Poi "girare", poi...
Il membro sempre più coperto d'olio, scivola tra le mani che si muovono sopra. Approccio fk, risponde scostandosi con minima convinzione da "vorrei ma non posso", niente di meglio. Inizi fingendo un saluto sulle guance e ti trovi a combattere con la lingua, ad affondare. Giungi copioso, e vieni ancora coccolato, offre la vasca, un bel bagno caldo. Riprendendo i vestiti, le scappa l'apprezzamento sulla mise del cliente, sì grazie, you too.
Me ne vado contento, di aver trovato un prezioso nido di benessere.
2.
Inaspettatamente tua
Una sera dove non avevo trovato la giusta soddisfazione mi riporta a ricercare sponde sicure, non c'è nessuno, strade deserte. Aprono, m'accoglie una poco convincente figura, in un'altra stanza, mezza morta di sonno, la girl che fa per me. L'attendo in sala massaggio, pronto. La guardo pochissimo, come se averla prima intravista solo di sfuggita fosse stato sufficiente e ricordare solo il colore dei suoi capelli e la sua esile ma gradevole figura fosse l'unica chance d'appagarmi. Quindi chiudo gli occhi e la massaggiatrice me la immagino un po' come voglio io. Ma smetto presto di pensarci e mi rilasso a godere del massaggio. S'allontanano le
arrapatio ed i
delirium punter, non devo dissimulare erezioni, scacciare pensieri zozzi; rimango in una rilassante dormiveglia. Il corpo è attraversato dal piacevole trattamento, stacco propriamente la spina. Come in una spa, tra fanghi d'alga, percorsi benessere, mancano solo le terme. Poi mi svegliano. Ehi. Mi passa con le labbra vicino all'orecchio, un flirt andante mi riporta alla realtà. Mi sollevo, ora seduto sul lettino, lei di fronte a me. Più bella di quel che ricordavo, ma non più bella di quello che realmente è. Sarà stato il buio isolamento, l'astinenza visiva, ora la vedo con desiderio nuovo. Palpeggio, ma non mi fa insistere sotto i vestiti, molto imbarazzata, troppo imbarazzata; quasi mi commuovo. Comprendo, accetto, ho imparato a lasciare i vestiti dove sono, tante volte mi hanno insegnato che non è meglio così, è così e basta, l'unica maniera, che si fa presto a restare delusi. La lingua la tira solo fuori, tutto alle mie redini, fino a quando ci si ferma, appagati. Piombati in quel modo, dal Paradiso all'Inferno, senza nemmeno vedere il Purgatorio, la reale condanna che ci aspetta, appena fuori dalla porta.
3.
Trallallero trallallà
Entrando, sulla destra fa capolino una "vecchia" conoscenza, ma pare dismessa, d'aver finito per oggi. Fronte a me, trovo ad accogliermi invece prontissima una nana in tubino bianco, castana tinta, sandalo zeppato nero. Non sono convinto che sia la bassettina della prima volta. Lasciamo perdere, solo per il bel vestitino mertita d'offrirmi le sue grazie. Sostanzialmente è un cesso, ma quando viene duro così, a caval donato...
Me lo fa presente anche lei, scherzosa...ah, sì eh?
Massaggio così così, ma sono ormai maggiormente preso ad avvertire scorrere il sangue in mezzo alle gambe ogni qualvolta che le frange del vestitino mi sfiorano la pelle.
Si trasforma il tutto in un'incessante attesa verso il momento di metterglielo in mano. Tutto molto irragionevolmente eccitante. Fatico a creare un feeling decente. Balle, cazzate, lo sfodero dell'arsenale del mascalzone. Finalmente si riesce a raggiungere un accettabile compromesso. Fk di vincolo, brevi ed isolati accenni di trasporto. Ha la gonna, non troppo murata sotto e
ca va sans dire accarezzo. Ci vuole l'orgasmetto per rinsavire, e il passaggio è assai traumatico, per giunta. Mentre ancora mi meraviglio di me stesso, questa mi chiede surplus per fk eseguito...a me? Che pagherei in quel momento per non averlo fatto? Sei libera di sbuffare.
Non mi pentirò per nulla, solo un vigliacco può pensarlo. L'erezione ha sempre ragione.
4.
La marcia di Topolino
Avevo pensato a lei, alla sua giovinezza, all'impossibilità di prenderci. Al desiderio che lei sola avrebbe potuto avverare. E trovo proprio lei:
-Massaggio? Fai tu?-
-Con lei?- indicando la collega dietro a farsi lo shampoo
-No, tu-
Solito minutaggio ristretto per cambio tenuta, le luci che si abbassano, io ancora a pancia in giù sul lettino.
Dalla "fessura facciale" le guardo i piedi vestiti da orribili ciabatte plasticone. Bromuro in purezza.
Un piacevole passaggio alla cervicale, poi alla schiena fin troppo deciso per le mie condizioni, lavora le gambe, sostenendo le linee muscolari dei polpacci. I colpetti con le dita dosati, eccessiva parsimonia. Mezz'ora passa sempre più in fretta se veramente vuoi rilassarti, ma ce la si può far bastare, sopratutto quando è il tempo che merita. Questa storia ha un lieto fine, l'ennesimo. Faccio fare tutto a lei, voglio solo che si avvicini ancora un po'.
Approccio tattile con garbo, lei lavora pianissimo, non sento quasi nulla.
Solo quando passo su quella setosissima pelle delle cosce, liscia e candida, avverto di poter raggiungere il piacere; è un attimo, un copioso schizzo, caldo sul pube. Una lavanda d'asciugamani mi libera dall'olio, forse questa volta definitivamente,
almeno da questa giovane che mi ricorda la ragazza-cecchino di full metal jacket -Uccidi...me...prego...-
"I miei pensieri vanno di nuovo ai capezzoli eretti, alle eiaculazioni notturne, ai sogni bagnati di Mary Jane Ficarotta, alle fantasie dell'immensa scopata al ritorno a casa. Sono proprio contento di essere vivo, tutto d'un pezzo e prossimo al congedo. Certo, vivo in un mondo di merda, questo sì, ma sono vivo... E non ho più paura."