Valutazione sintetica della mia esperienza:
(5/5) ★★★★★
NOME INSERZIONISTA: Perla
RIFERIMENTO INTERNET : https://www.toptransitalia.it/scheda.asp?pag=video&id=20725
CITTA DELL'INCONTRO: Napoli
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': 22/26 presumo
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: non conforme le foto non rendono la sua bellezza, foto da rifare, video veritieri in parte il culo soprattutto dal vivo è più armonico e meno grosso, a mio avviso perfetto in forma e dimensione.
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): FK BBBJ DT 69 FINGERING RAI2 ATT&PASS HARDFUCKING MULTIBALL COT
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 150
DURATA DELL'INCONTRO: 1h e passa
DESCRIZIONE FISICA: alta altletica morena cosce perfette e ben tornite, fianchi molto femminili, vitino di vespa, culo siliconato ma tondo ed armonico, un bel culino differente da quello in foto e nei video che appare più grosso, addome piatto e leggermente scolpito, spalle proporzionate, due belle tette a bomba con piccoli capezzoli scuri e molto sensibili, viso molto naturale a tratti leggermente ancora androgino ma che volete da me, stamattina mi sono scopato Halle Berry, schiena dritta, pelle tutta adornata da tatuaggi, altro che suicide girls, quella vi ammazza davvero, tra le gambe ha un cazzo di fattura eccezionale per forma e dimensioni
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): L++ (20) in lunghezza, XL in larghezza , tipico cazzo Made in Brasil con la pancia al centro. Non per principianti. CFR video.
ATTITUDINE: me ne sono innamorato, amichevole, alla mano, dolcissima e remissiva, molto comunicativa, molto sottomessa nella fase passiva tanto quanto maiala scatenata nella fase attiva.
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scale
TELEFONO: 32763051xx
LA MIA RECENSIONE:
Mattinata libera, aspettavo solo una telefonata ma nessun segno di vita, ad un certo punto mi sono convinto ad investirla in altra maniera. Sfoglio piccole e noto questo annuncio: Perla, utilizzo di Photoshop davvero pessimo, le foto hanno qualcosa che non vanno, il volto pare incollato su un corpo non suo. Alcuni fotografi andrebbero presi a bastonate, anticipo che lei è bellissima.
Provo a chiamarla e lei attacca la telefonata, poi messaggio in cui mi dice che arriva alle 11, le rispondo che voglio essere il primo e l’ultimo della sua vita, mi dice di farmi trovare nei pressi di piazzetta degli orefici alle 11 che arrivava in stazione alle 10:30. Sapevo di non doverci andare alle 11 che era presto (chiavi di casa valige doccia ecc) ma alle 10:55 ero già a fare il turista in quei vicoli vivi e pulsanti di napoletanita’. Mando un mess per dire che sono lì, lei risponde dandomi indicazioni precise con civico e rate e scrive che fa una doccia veloce e mi avrebbe chiamato. Dopo un po’ torno alla carica con “ti asciugo io ? Dai fammi salire che muoio dalla voglia!”. Mi indica il piano e apre il cancello, salgo le scale a 3 a 3 e mi infilo nella porta socchiusa, guardo dietro e...nessuno, il nulla ! Era un’anticamera lei sbuca dalla porta interna a sinistra e la visione è celestiale.
L’appartamentino era pulitissimo e molto dignitoso, una piccola camera a sinistra con divanetto e desk per il portatile, il bagno di fronte alla porta di ingresso, lindo, immacolato e in perfetto disordine (trucchi cosmetici e tutto quanto altro una donna possa mettere a soqquadro). A destra la camera da letto con talamo matrimoniale sulla sinistra, finestra di fronte alla porta e arancione ovunque, letto trapunta lenzuola. Non ero mai stato in quel Loft ma era molto al di sopra della solita media. Sempre che lei non abbia messo a soqquadro anche il resto della casa mentre scrivo. Ah dimenticavo: nell’anticamera c’erano altre due porte e mentre aspettavo sono scese da quel portone due signorine bionde molto scosciate, ma due cessi atomici. Le ho salutate in russo ma hanno risposto piccate in ucraino, viviamo nell’epoca dei nazionalismi... Vedete però di non ritrovarvele come modelle su escort forum perché erano davvero inchiavabili. (Piazzetta degli orefici)
Perla è alta quanto me, 178 circa, in lingerie che a stento conteneva tutto quel ben di Dio, intimo di pizzo di colore rosa in perfetto contrasto con la sua carnagione morena, quei cappelli lisci e voluminosi come una criniera e il suo faccino piegato alle 7:05 ed il sorriso spontaneo che pareva voler dire “hai visto, sono pronta per te !”. Due tette a bomba, alte e rotonde, un culo da favola ed una espressione con leggero retaggio mascolino ma grazioso con quel nasino delicato e le labbra carnose ed invitanti. Penso di aver sorriso come un ebete appena entrato, ho rotto l’imbarazzo come mio solito, chiacchierando allegramente, lei dolce e timida rispondeva divertita. Non c’e’ stato bisogno di dirmi nulla, ho esclamato: “tu sei una bahiana di Salvador e sei meravigliosa !” Lei divertita mi chiedeva come avessi fatto a capirlo. Cazzo tesoro un po’ di geografia della gnocca l’ho studiata sul campo !!! Le ho detto qualcosa in portoghese specificando però che preferivo continuasse a parlarmi in italiano perché era dolcissima. Il feeling era tangible, si toccava con mano, o forse era il suo culo mentre la stringevo al mio pacco per farle sentire quanto fosse duro. Mi porge un’asciugamano, passo in bagno, lei profumava di rose, lascio le 100 rose sul mobile basso e la abbraccio con fare tenero e rassicurante.
Eravamo in piedi l’uno di fronte all’altro e ci siamo baciati, con le labbra, bocca a bocca, poi il collo, via il reggiseno, i suoi capezzoli sotto la mia lingua e la percezione del brivido che le percorreva la schiena. Ora ero leggermente agitato, emozionato direi. Un leggero sussulto che mi ha incitato a continuare. Poi giù, in ginocchio al suo cospetto e scendendo mi sono aggrappato alle maniglie del perizoma trascinandolo in basso con me e guardando le sue caviglie, per consentirle di liberarsene, un piede alla volta. Alzo lo sguardo ed il mio capo era sovrastato da un cazzo enorme che anche da barzotto era una mazza nera lunga sui 20 ma larga da fare impressione. Comincio dallo scroto, tenendo io suo pene in alto con la mano, segandolo lentamente, in men che non si dica era cresciuto nella mia bocca al punto di lasciarmi attonito e fermo nella convinzione che con lei sarei stato solo attivo.
Intanto in qualche maniera mi ero liberato dagli indumenti anche io, palesando un evidente stato di agitazione tra le cosce. Lei agguanta subito e a 69 sul letto lo spinge tutto in gola. Ho resistito finché ho potuto poi mi è salita la strizza, le sue labbra sono davvero morbide e naturali suppongo, sentire il cazzo avviluppato lì dentro, il suo calore interno, la sua lingua roteare, stava per mandarmi in paradiso. Le chiedo di stendersi e di rilassarsi, in realtà dovevo rilassarmi io, a cosce aperte mi dedico all’adorazione di quella magnifica mazza godendomi il suo ansimare sempre contenuto e mai teatrale. Mi accarezzava la nuca in segno di approvazione, più della metà non riuscivo a mandarne giù, era troppo largo al centro, roba da spaccarsi la mascella. Teso e duro, dovevo mantenerlo perpendicolare con la mano per non farlo scattare verso l’addome. Ero sereno, avevo maturato la lucida convinzione di non provarci nemmeno, a prenderlo nel culo.
Ma lei aveva altri programmi, si alza dal letto e prende i condom. La vedo trafficare con il durex e le dico : quello dallo a me, tu mettiti comoda. “Ma no ma io...” le dico di voler cominciare io e poi le avrei fatto fare quello che voleva. Sapevo di averle mentito ma quel bunda così rotondo così Brazil dovevo spingerlo per forza. Calma e paziente annuisce, con quella sua dolcezza infinita e si mette a pecora sul letto, porgendo il culo in fuori, a me che ero in piedi mentre mi infilavo il preservativo. Sapevo di essere il primo della giornata quindi ho fatto piano, per quanto ho potuto, ma il suo culo era davvero stretto. Ho spinto mezza asta, l’altra mezza l’ha risucchiata la sua muscolatura anale, lei non si è mossa all’indietro, ne’ io tantomeno ho spinto. Un sospiro e qualche lamento, vero o finto, ma contenuto ed eccitantissimo. Porca miseria sentivo il cazzo stritolato, presagivo un’imminente sborrata, percepivo chiaramente le pulsazioni del suo culo, spingeva in fuori come si fa quando si vuole alleviare il dolore, per allenare la morsa. Pensando all’olocausto e alla fame nel mondo comincio a pompare piano e a gustarmi le sensazioni che provavo facendolo entrare ed uscire tutto. Lei si volta e mi offre la vista del suo viso dolorante e leggermente cagnesco in prima battuta, estasiato e sorridente successivamente. Allungo le mani tra le sue cosce e la mungo mente la pompo. Strizzatina di tette e poi via di rodeo. L’ho battuta da dietro chiedendole a ripetizione “allora ? Ti piace Napoli???” E lei da gran porca “siiiii !!!” e ad ogni colpo la stessa domanda e lei un siiii sempre più forte, stavo per svalvolare, le ho pompato e sbattuto il culo fino all’affanno, poi baci e coccole, quel nasino perfetto, la voluttà in viso, dei baci più profondi, la sua lingua calda ed umida, si era lasciata andare ed il trasporto era travolgente. Torno a succhiarglielo avidamente e lei riprende subito vigore, io ero al top, le chiedo di stendersi sul fianco e la infilzo a scosciagallina. I lamenti così si sono fatti più intensi, l’espressione quasi come di stupore, me la sono sbattuta come un polpo con perticate potenti, facendole suonare il culo con gli schiocchi delle nostre carni che impattavano e con i ceffoni, delicati tutto sommato, che le tiravo sulla natica in alto. Ho resistito in questa furia distruttiva finché ho potuto, lei si contorceva ed emetteva gemiti come una gattina in calore. La avviso che sto per venire e lei mi dice “spacca tutto non ti fermare dopo non vai via!”. Mi ha fatto drizzare i peli sulle braccia, ci do di nuovo dentro fino a godere, nel suo culo, ormai un po’ meno stretto, pompavo ed eiaculavo nel gommino, il mio corpo in fibrillazione, il cuore in gola e una devastante sensazione di piacere che pervadeva ogni singola cellula del mio organismo. A sborrata finita, quando avevo rallentato e stavo quasi per fermarmi, lei mi incita ancora “ho detto non ti fermare !”. Il cazzo mi era rimasto duro e a quella frase si era fatto ancora più duro, senza nemmeno estrarlo, continuo a chiavarla come se non ci fosse un domani. Sono durato ancora, calmo e consapevole che ormai avevo ingranato e potevo continuare quanto le pareva. L’ho pompata per un tempo indefinito, fino a che non ho avvertito insofferenza nella sua espressione, il mio orgasmo era lontano e quindi sono passato di nuovo alle coccole. Baci e carezze, palpate ovunque, e di nuovo il cazzo che estraevo totalmente per infilzarla di nuovo con violenza, ripetutamente. “Mi hai spalancata!!!” mi ha poi detto, “ti adoro” pensavo tra me e me...
Mi sono alzato in piedi dopo l’ultimo bacio e sono andato in bagno a togliere il guanto. Con la mia asciugamano torno in camera e lei fa lo stesso. Quando torna stavo raccattando i panni e lei mi tira a se dicendo “allora non hai capito che non te ne vai ?”. Penso di aver toccato il paradiso in quel momento. Una ragazza trans non regala mai il suo tempo, le loro prestazioni, per lo più attive, sono estenuanti, ogni uomo può immaginare quanto possa essere faticoso avere 5/10 e oltre rapporti sessuali in una giornata. Pensavo di avere avuto la solita botta di culo senza sapere che le botte sarebbero state PER il mio culo...
All’improvviso cambia atteggiamento e si impone dominante, mi intima di inginocchiarmi e di prenderglielo in bocca. Poi si stende sul letto mentre io mi ci strozzo. Le diventa veramente duro, di una durezza marmorea che mi lascia presagire lo strazio nel riceverlo in corpo. Mi lascia steso a lancia in giù , Prende il durex, si calza un condom e mi tira a pecora dai fianchi. Pensavo fosse giunta la mia ora, un po’ premeditavo di fare storie e impedirle di entrare, ma lei con fare deciso mi spalma il buco, ci ficca due dita dentro e comincia a roteare e a dilatare. Tira forte con le dita, come quando si allarga la bocca di un palloncino, me la trovo in groppa a puntare quel bestione sul buchetto, mi raccomando inutilmente di fare piano, ma lei si vendica con crudeltà della sodomizzazione appena subita. Entra con piglio deciso ed inesorabile, sento le mie carni lacerarsi, soffoco le fitte lancinanti nel cuscino, devo averlo morso e stretto nei pugni, mi è affondata in un colpo solo nelle viscere facendomi sentire veramente sfondato. Una volta piantato dentro fino a sentirmi anche le palle addosso, la imploro di non muoversi, di darmi il tempo di abituarmici, ricordo che avevo il respiro strozzato, una sorta di singhiozzo, quando inspiravo riuscivo a farlo solo a metà, come se quel gigantesco intruso occupasse pure lo spazio necessario ai miei polmoni per espandersi. Mi tiene per i fianchi e comincia a menarmelo, accelera fino a sbattermi forte, schiaffi meno gentili dei miei si susseguono e un turpiloquio di cui davvero non la ritenevo capace. Poi botte secche, estraeva tutto il palo e mi infilzava di nuovo, faceva le mie stesse cose, si stava vendicando. L’apoteosi l’abbiamo raggiunta quando mentre mi montava impietosamente ha cominciato ad esclamare “ma come è bella Napoli!” E ancora, ripeteva, in loop, ogni volta che mi tirava una vergata in culo. Io ridevo e godevo, pensavo a quanto ero stato stupido a fare il galletto con una che aveva un cazzo così duro e grosso. Ormai non accusavo più il dolore ed assecondavo il movimento le andavo in contro. Poi mi ha spinto giù e ha messo me a scosciagallina. Porca miseria il dolore... davvero sentivo le ossa rotte. Mi ha sfondato finché ho retto, ho chiesto pietà, giuro che non lo faccio più, ne’ alle girls ne’ alle trans. Per finire si è stesa e mi ha chiesto di impalarmi. Così andava meglio, lo sentivo raddrizzarmi la spina dorsale. Una sensazione di pienezza indescrivibile. Ho cominciato a strusciarmi prima e a impalarmi dopo mente lei smanettava il mio cazzo duro e se lo strofinava sulle tette. Le chiedo di venire e mi dice di non rovinarle il pomeriggio. Faccio su e giù facendola uscire tutta, ormai l’incastro combaciava perfettamente, ma a pompate così lunghe e profonde, la mia prostata avrà ceduto, ho cominciato a sentire il secondo orgasmo giungere, più violento del primo, con quel cazzo enorme in culo, le ho zampillato il resto della sbobba sulle tette, sentendo il culo contrarsi e
contorcersi trovando la dura ostruzione del grosso intruso. Mi sono accasciato su di lei per sentire ancora il suo profumo di rose. Con il suo cazzo ancora duro e piantato dentro fino allo stomaco, guardavo i disegni che ne adornavano il corpo, l’ho baciata e mi sono liberato di quell’arpione dal culo. Non riuscivo a stare in piedi e mi sono poggiato con la schiena al muro. Sentivo ancora il buco aperto e le ginocchia avevano ceduto. Non senza difficoltà, mi dirigo in bagno per rassettarmi un pochino e valutare i danni.
Appagato, sfinito e felice torno in camera e ci diamo il cambio. Quando torna aggiungo 50 rose al rate e lei si illumina dallo stupore. Un piccolo gesto per ripagare il multiball ma non se lo aspettava. Infatti mi racconta di come una signora l’abbia aiutata sotto casa con le valige perché un tassista stronzo l’aveva lasciata altrove. Le ho spiegato che tra persone perbene, a Napoli, è una questione di mentalità. Le raccomando di stare attenta e mi dice “tesoro ma io sono di Salvador!” E ride. Con quei capelli arruffati anche per merito mio mi ricordava Zuleica Dos Santos, l’attrice brasiliana de “Il Barbiere Di Rio”, con Diego Abatantuono. Ne sono sempre stato innamorato ! Le consiglio qualche ristorante e qualche posto da vedere. Lo faccio sempre, non so perché, mi indica quando tornarla a trovare per stare più tempo insieme ma mi è impossibile con quelle indicazioni. Mi dice che alcune sue amiche sono state a Napoli e dovevano rimanere per una settimana, poi sono rimaste qui per mesi. Sorride ed è entusiasta e mi confessa che è felice che io sia stato il suo primo cliente. Le ho chiesto se era anche vergine prima di quella mattina. Ora non voglio darmi meriti che non ho, però penso abbia avuto una buona predisposizione, una perla simile vediamo di non romperle i coglioni con richieste balorde e telefonate a vuoto. È un negozio molto semplice da concludere, vedete di non incasinarla come al solito che me la vorrei fare di nuovo ! Se si trasferisse qui in maniera stabile ci diventerò povero. Ma felice !
(5/5) ★★★★★
NOME INSERZIONISTA: Perla
RIFERIMENTO INTERNET : https://www.toptransitalia.it/scheda.asp?pag=video&id=20725
CITTA DELL'INCONTRO: Napoli
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': 22/26 presumo
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: non conforme le foto non rendono la sua bellezza, foto da rifare, video veritieri in parte il culo soprattutto dal vivo è più armonico e meno grosso, a mio avviso perfetto in forma e dimensione.
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): FK BBBJ DT 69 FINGERING RAI2 ATT&PASS HARDFUCKING MULTIBALL COT
COMPENSO RICHIESTO: 100
COMPENSO CONCORDATO: 150
DURATA DELL'INCONTRO: 1h e passa
DESCRIZIONE FISICA: alta altletica morena cosce perfette e ben tornite, fianchi molto femminili, vitino di vespa, culo siliconato ma tondo ed armonico, un bel culino differente da quello in foto e nei video che appare più grosso, addome piatto e leggermente scolpito, spalle proporzionate, due belle tette a bomba con piccoli capezzoli scuri e molto sensibili, viso molto naturale a tratti leggermente ancora androgino ma che volete da me, stamattina mi sono scopato Halle Berry, schiena dritta, pelle tutta adornata da tatuaggi, altro che suicide girls, quella vi ammazza davvero, tra le gambe ha un cazzo di fattura eccezionale per forma e dimensioni
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): L++ (20) in lunghezza, XL in larghezza , tipico cazzo Made in Brasil con la pancia al centro. Non per principianti. CFR video.
ATTITUDINE: me ne sono innamorato, amichevole, alla mano, dolcissima e remissiva, molto comunicativa, molto sottomessa nella fase passiva tanto quanto maiala scatenata nella fase attiva.
REPERIBILITA': facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: scale
TELEFONO: 32763051xx
LA MIA RECENSIONE:
Mattinata libera, aspettavo solo una telefonata ma nessun segno di vita, ad un certo punto mi sono convinto ad investirla in altra maniera. Sfoglio piccole e noto questo annuncio: Perla, utilizzo di Photoshop davvero pessimo, le foto hanno qualcosa che non vanno, il volto pare incollato su un corpo non suo. Alcuni fotografi andrebbero presi a bastonate, anticipo che lei è bellissima.
Provo a chiamarla e lei attacca la telefonata, poi messaggio in cui mi dice che arriva alle 11, le rispondo che voglio essere il primo e l’ultimo della sua vita, mi dice di farmi trovare nei pressi di piazzetta degli orefici alle 11 che arrivava in stazione alle 10:30. Sapevo di non doverci andare alle 11 che era presto (chiavi di casa valige doccia ecc) ma alle 10:55 ero già a fare il turista in quei vicoli vivi e pulsanti di napoletanita’. Mando un mess per dire che sono lì, lei risponde dandomi indicazioni precise con civico e rate e scrive che fa una doccia veloce e mi avrebbe chiamato. Dopo un po’ torno alla carica con “ti asciugo io ? Dai fammi salire che muoio dalla voglia!”. Mi indica il piano e apre il cancello, salgo le scale a 3 a 3 e mi infilo nella porta socchiusa, guardo dietro e...nessuno, il nulla ! Era un’anticamera lei sbuca dalla porta interna a sinistra e la visione è celestiale.
L’appartamentino era pulitissimo e molto dignitoso, una piccola camera a sinistra con divanetto e desk per il portatile, il bagno di fronte alla porta di ingresso, lindo, immacolato e in perfetto disordine (trucchi cosmetici e tutto quanto altro una donna possa mettere a soqquadro). A destra la camera da letto con talamo matrimoniale sulla sinistra, finestra di fronte alla porta e arancione ovunque, letto trapunta lenzuola. Non ero mai stato in quel Loft ma era molto al di sopra della solita media. Sempre che lei non abbia messo a soqquadro anche il resto della casa mentre scrivo. Ah dimenticavo: nell’anticamera c’erano altre due porte e mentre aspettavo sono scese da quel portone due signorine bionde molto scosciate, ma due cessi atomici. Le ho salutate in russo ma hanno risposto piccate in ucraino, viviamo nell’epoca dei nazionalismi... Vedete però di non ritrovarvele come modelle su escort forum perché erano davvero inchiavabili. (Piazzetta degli orefici)
Perla è alta quanto me, 178 circa, in lingerie che a stento conteneva tutto quel ben di Dio, intimo di pizzo di colore rosa in perfetto contrasto con la sua carnagione morena, quei cappelli lisci e voluminosi come una criniera e il suo faccino piegato alle 7:05 ed il sorriso spontaneo che pareva voler dire “hai visto, sono pronta per te !”. Due tette a bomba, alte e rotonde, un culo da favola ed una espressione con leggero retaggio mascolino ma grazioso con quel nasino delicato e le labbra carnose ed invitanti. Penso di aver sorriso come un ebete appena entrato, ho rotto l’imbarazzo come mio solito, chiacchierando allegramente, lei dolce e timida rispondeva divertita. Non c’e’ stato bisogno di dirmi nulla, ho esclamato: “tu sei una bahiana di Salvador e sei meravigliosa !” Lei divertita mi chiedeva come avessi fatto a capirlo. Cazzo tesoro un po’ di geografia della gnocca l’ho studiata sul campo !!! Le ho detto qualcosa in portoghese specificando però che preferivo continuasse a parlarmi in italiano perché era dolcissima. Il feeling era tangible, si toccava con mano, o forse era il suo culo mentre la stringevo al mio pacco per farle sentire quanto fosse duro. Mi porge un’asciugamano, passo in bagno, lei profumava di rose, lascio le 100 rose sul mobile basso e la abbraccio con fare tenero e rassicurante.
Eravamo in piedi l’uno di fronte all’altro e ci siamo baciati, con le labbra, bocca a bocca, poi il collo, via il reggiseno, i suoi capezzoli sotto la mia lingua e la percezione del brivido che le percorreva la schiena. Ora ero leggermente agitato, emozionato direi. Un leggero sussulto che mi ha incitato a continuare. Poi giù, in ginocchio al suo cospetto e scendendo mi sono aggrappato alle maniglie del perizoma trascinandolo in basso con me e guardando le sue caviglie, per consentirle di liberarsene, un piede alla volta. Alzo lo sguardo ed il mio capo era sovrastato da un cazzo enorme che anche da barzotto era una mazza nera lunga sui 20 ma larga da fare impressione. Comincio dallo scroto, tenendo io suo pene in alto con la mano, segandolo lentamente, in men che non si dica era cresciuto nella mia bocca al punto di lasciarmi attonito e fermo nella convinzione che con lei sarei stato solo attivo.
Intanto in qualche maniera mi ero liberato dagli indumenti anche io, palesando un evidente stato di agitazione tra le cosce. Lei agguanta subito e a 69 sul letto lo spinge tutto in gola. Ho resistito finché ho potuto poi mi è salita la strizza, le sue labbra sono davvero morbide e naturali suppongo, sentire il cazzo avviluppato lì dentro, il suo calore interno, la sua lingua roteare, stava per mandarmi in paradiso. Le chiedo di stendersi e di rilassarsi, in realtà dovevo rilassarmi io, a cosce aperte mi dedico all’adorazione di quella magnifica mazza godendomi il suo ansimare sempre contenuto e mai teatrale. Mi accarezzava la nuca in segno di approvazione, più della metà non riuscivo a mandarne giù, era troppo largo al centro, roba da spaccarsi la mascella. Teso e duro, dovevo mantenerlo perpendicolare con la mano per non farlo scattare verso l’addome. Ero sereno, avevo maturato la lucida convinzione di non provarci nemmeno, a prenderlo nel culo.
Ma lei aveva altri programmi, si alza dal letto e prende i condom. La vedo trafficare con il durex e le dico : quello dallo a me, tu mettiti comoda. “Ma no ma io...” le dico di voler cominciare io e poi le avrei fatto fare quello che voleva. Sapevo di averle mentito ma quel bunda così rotondo così Brazil dovevo spingerlo per forza. Calma e paziente annuisce, con quella sua dolcezza infinita e si mette a pecora sul letto, porgendo il culo in fuori, a me che ero in piedi mentre mi infilavo il preservativo. Sapevo di essere il primo della giornata quindi ho fatto piano, per quanto ho potuto, ma il suo culo era davvero stretto. Ho spinto mezza asta, l’altra mezza l’ha risucchiata la sua muscolatura anale, lei non si è mossa all’indietro, ne’ io tantomeno ho spinto. Un sospiro e qualche lamento, vero o finto, ma contenuto ed eccitantissimo. Porca miseria sentivo il cazzo stritolato, presagivo un’imminente sborrata, percepivo chiaramente le pulsazioni del suo culo, spingeva in fuori come si fa quando si vuole alleviare il dolore, per allenare la morsa. Pensando all’olocausto e alla fame nel mondo comincio a pompare piano e a gustarmi le sensazioni che provavo facendolo entrare ed uscire tutto. Lei si volta e mi offre la vista del suo viso dolorante e leggermente cagnesco in prima battuta, estasiato e sorridente successivamente. Allungo le mani tra le sue cosce e la mungo mente la pompo. Strizzatina di tette e poi via di rodeo. L’ho battuta da dietro chiedendole a ripetizione “allora ? Ti piace Napoli???” E lei da gran porca “siiiii !!!” e ad ogni colpo la stessa domanda e lei un siiii sempre più forte, stavo per svalvolare, le ho pompato e sbattuto il culo fino all’affanno, poi baci e coccole, quel nasino perfetto, la voluttà in viso, dei baci più profondi, la sua lingua calda ed umida, si era lasciata andare ed il trasporto era travolgente. Torno a succhiarglielo avidamente e lei riprende subito vigore, io ero al top, le chiedo di stendersi sul fianco e la infilzo a scosciagallina. I lamenti così si sono fatti più intensi, l’espressione quasi come di stupore, me la sono sbattuta come un polpo con perticate potenti, facendole suonare il culo con gli schiocchi delle nostre carni che impattavano e con i ceffoni, delicati tutto sommato, che le tiravo sulla natica in alto. Ho resistito in questa furia distruttiva finché ho potuto, lei si contorceva ed emetteva gemiti come una gattina in calore. La avviso che sto per venire e lei mi dice “spacca tutto non ti fermare dopo non vai via!”. Mi ha fatto drizzare i peli sulle braccia, ci do di nuovo dentro fino a godere, nel suo culo, ormai un po’ meno stretto, pompavo ed eiaculavo nel gommino, il mio corpo in fibrillazione, il cuore in gola e una devastante sensazione di piacere che pervadeva ogni singola cellula del mio organismo. A sborrata finita, quando avevo rallentato e stavo quasi per fermarmi, lei mi incita ancora “ho detto non ti fermare !”. Il cazzo mi era rimasto duro e a quella frase si era fatto ancora più duro, senza nemmeno estrarlo, continuo a chiavarla come se non ci fosse un domani. Sono durato ancora, calmo e consapevole che ormai avevo ingranato e potevo continuare quanto le pareva. L’ho pompata per un tempo indefinito, fino a che non ho avvertito insofferenza nella sua espressione, il mio orgasmo era lontano e quindi sono passato di nuovo alle coccole. Baci e carezze, palpate ovunque, e di nuovo il cazzo che estraevo totalmente per infilzarla di nuovo con violenza, ripetutamente. “Mi hai spalancata!!!” mi ha poi detto, “ti adoro” pensavo tra me e me...
Mi sono alzato in piedi dopo l’ultimo bacio e sono andato in bagno a togliere il guanto. Con la mia asciugamano torno in camera e lei fa lo stesso. Quando torna stavo raccattando i panni e lei mi tira a se dicendo “allora non hai capito che non te ne vai ?”. Penso di aver toccato il paradiso in quel momento. Una ragazza trans non regala mai il suo tempo, le loro prestazioni, per lo più attive, sono estenuanti, ogni uomo può immaginare quanto possa essere faticoso avere 5/10 e oltre rapporti sessuali in una giornata. Pensavo di avere avuto la solita botta di culo senza sapere che le botte sarebbero state PER il mio culo...
All’improvviso cambia atteggiamento e si impone dominante, mi intima di inginocchiarmi e di prenderglielo in bocca. Poi si stende sul letto mentre io mi ci strozzo. Le diventa veramente duro, di una durezza marmorea che mi lascia presagire lo strazio nel riceverlo in corpo. Mi lascia steso a lancia in giù , Prende il durex, si calza un condom e mi tira a pecora dai fianchi. Pensavo fosse giunta la mia ora, un po’ premeditavo di fare storie e impedirle di entrare, ma lei con fare deciso mi spalma il buco, ci ficca due dita dentro e comincia a roteare e a dilatare. Tira forte con le dita, come quando si allarga la bocca di un palloncino, me la trovo in groppa a puntare quel bestione sul buchetto, mi raccomando inutilmente di fare piano, ma lei si vendica con crudeltà della sodomizzazione appena subita. Entra con piglio deciso ed inesorabile, sento le mie carni lacerarsi, soffoco le fitte lancinanti nel cuscino, devo averlo morso e stretto nei pugni, mi è affondata in un colpo solo nelle viscere facendomi sentire veramente sfondato. Una volta piantato dentro fino a sentirmi anche le palle addosso, la imploro di non muoversi, di darmi il tempo di abituarmici, ricordo che avevo il respiro strozzato, una sorta di singhiozzo, quando inspiravo riuscivo a farlo solo a metà, come se quel gigantesco intruso occupasse pure lo spazio necessario ai miei polmoni per espandersi. Mi tiene per i fianchi e comincia a menarmelo, accelera fino a sbattermi forte, schiaffi meno gentili dei miei si susseguono e un turpiloquio di cui davvero non la ritenevo capace. Poi botte secche, estraeva tutto il palo e mi infilzava di nuovo, faceva le mie stesse cose, si stava vendicando. L’apoteosi l’abbiamo raggiunta quando mentre mi montava impietosamente ha cominciato ad esclamare “ma come è bella Napoli!” E ancora, ripeteva, in loop, ogni volta che mi tirava una vergata in culo. Io ridevo e godevo, pensavo a quanto ero stato stupido a fare il galletto con una che aveva un cazzo così duro e grosso. Ormai non accusavo più il dolore ed assecondavo il movimento le andavo in contro. Poi mi ha spinto giù e ha messo me a scosciagallina. Porca miseria il dolore... davvero sentivo le ossa rotte. Mi ha sfondato finché ho retto, ho chiesto pietà, giuro che non lo faccio più, ne’ alle girls ne’ alle trans. Per finire si è stesa e mi ha chiesto di impalarmi. Così andava meglio, lo sentivo raddrizzarmi la spina dorsale. Una sensazione di pienezza indescrivibile. Ho cominciato a strusciarmi prima e a impalarmi dopo mente lei smanettava il mio cazzo duro e se lo strofinava sulle tette. Le chiedo di venire e mi dice di non rovinarle il pomeriggio. Faccio su e giù facendola uscire tutta, ormai l’incastro combaciava perfettamente, ma a pompate così lunghe e profonde, la mia prostata avrà ceduto, ho cominciato a sentire il secondo orgasmo giungere, più violento del primo, con quel cazzo enorme in culo, le ho zampillato il resto della sbobba sulle tette, sentendo il culo contrarsi e
contorcersi trovando la dura ostruzione del grosso intruso. Mi sono accasciato su di lei per sentire ancora il suo profumo di rose. Con il suo cazzo ancora duro e piantato dentro fino allo stomaco, guardavo i disegni che ne adornavano il corpo, l’ho baciata e mi sono liberato di quell’arpione dal culo. Non riuscivo a stare in piedi e mi sono poggiato con la schiena al muro. Sentivo ancora il buco aperto e le ginocchia avevano ceduto. Non senza difficoltà, mi dirigo in bagno per rassettarmi un pochino e valutare i danni.
Appagato, sfinito e felice torno in camera e ci diamo il cambio. Quando torna aggiungo 50 rose al rate e lei si illumina dallo stupore. Un piccolo gesto per ripagare il multiball ma non se lo aspettava. Infatti mi racconta di come una signora l’abbia aiutata sotto casa con le valige perché un tassista stronzo l’aveva lasciata altrove. Le ho spiegato che tra persone perbene, a Napoli, è una questione di mentalità. Le raccomando di stare attenta e mi dice “tesoro ma io sono di Salvador!” E ride. Con quei capelli arruffati anche per merito mio mi ricordava Zuleica Dos Santos, l’attrice brasiliana de “Il Barbiere Di Rio”, con Diego Abatantuono. Ne sono sempre stato innamorato ! Le consiglio qualche ristorante e qualche posto da vedere. Lo faccio sempre, non so perché, mi indica quando tornarla a trovare per stare più tempo insieme ma mi è impossibile con quelle indicazioni. Mi dice che alcune sue amiche sono state a Napoli e dovevano rimanere per una settimana, poi sono rimaste qui per mesi. Sorride ed è entusiasta e mi confessa che è felice che io sia stato il suo primo cliente. Le ho chiesto se era anche vergine prima di quella mattina. Ora non voglio darmi meriti che non ho, però penso abbia avuto una buona predisposizione, una perla simile vediamo di non romperle i coglioni con richieste balorde e telefonate a vuoto. È un negozio molto semplice da concludere, vedete di non incasinarla come al solito che me la vorrei fare di nuovo ! Se si trasferisse qui in maniera stabile ci diventerò povero. Ma felice !