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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: Rebecca
CITTA DELL'INCONTRO: Ardea? Pomezia? in provincia di Roma
ZONA: via di Valle Caia
NAZIONALITA': rumena
ETA': 19 anni
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: minuta ed elegante ragazzetta con gli occhi azzurrissimi
ATTITUDINE: distaccata ma con garbo
LA MIA RECENSIONE:
Via di Valle Caia, fra le terre dei rutuli e dei latini
una nuova colonia stazionante nei suoi primi cento metri, laddove la strada si diparte dalla Laurentina per correre (si fa per dire, voragini permettendo) verso i Castelli Romani
due esercenti attempate e due più fresche; di queste, una ancor più fresca della compagna
Rebecca, come scoprirò di lì a non molto
la vedo di sfuggita, all'ultimo momento, e l'inversione è cosa assai laboriosa
ripasso e non la trovo
ri-ripasso ed eccola sbucar fuori da un roveto dove – probabilmente – s'era scaricata di qualche gravame vescicale
oh, ma com'è bellina... io sono un tipo strano: magari passo oltre la strappona con una metrata abbondante di scoscio... ma quando vedo lei, piccolina, che avanza elegante sulle sue ballerine, con la borsetta sul gomito del braccio a mezz'aria, con la schiena perfettamente dritta (“deve aver fatto danza classica” penso) e quella deliziosa curvatura del collo, non posso fare a meno di accostare
di bene in meglio: due enormi occhi azzurri e un nasino arrossato e spellato dal sole; i capelli, biondissimi alla base, che divengono quasi castani
fra capannoni attivi, dismessi e in via di dismissione, un angolino che pare fatto apposta per noi: una cabina elettrica in forma di torre cinta da un alto muro, un cortiletto interno e lì – dietro il primo angolo – il riparo dai rari, rarissimi veicoli in transito, perlopiù di altri commensali
si accovaccia e ciuccia un pochettino, ma s'interrompe poco dopo:
“mi lasci il tuo numero di telefono?”
“perché?”
“per quando vuoi venire con me”
...anvedi la piccoletta – penso – ha già capito quando sia importante la fidelizzazione
“se è così, dovresti darmi tu il tuo e non io il mio”
“ah sì, è vero...”
tuttavia, alla fine, con fare signorile troverò un sotterfugio per evitare lo scambio
in piedi, senza appoggi, c'è una sola posizione fattibile. Si piega in avanti ed entro con qualche difficoltà. Pian piano prendo il ritmo, distratto a tratti dalla vista di un rosso foruncolo che fa bella mostra di sé nel mezzo di una chiappetta, ma dopo un po' m'interrompe... “pipì”... si allontana di un passo e si accovaccia a pisciare
...anvedi – penso nuovamente – proprio elegante la piccoletta
si rialza, si riavvicina e si ripiega, sempre graziosa e composta
...eh no – ri-ripenso – manco s'è passata una salviettina
mi faccio finire con la manina. Con la manina le faccio “ciao ciao” quando la saluto.
NOME: Rebecca
CITTA DELL'INCONTRO: Ardea? Pomezia? in provincia di Roma
ZONA: via di Valle Caia
NAZIONALITA': rumena
ETA': 19 anni
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: 15'
DESCRIZIONE FISICA: minuta ed elegante ragazzetta con gli occhi azzurrissimi
ATTITUDINE: distaccata ma con garbo
LA MIA RECENSIONE:
Via di Valle Caia, fra le terre dei rutuli e dei latini
una nuova colonia stazionante nei suoi primi cento metri, laddove la strada si diparte dalla Laurentina per correre (si fa per dire, voragini permettendo) verso i Castelli Romani
due esercenti attempate e due più fresche; di queste, una ancor più fresca della compagna
Rebecca, come scoprirò di lì a non molto
la vedo di sfuggita, all'ultimo momento, e l'inversione è cosa assai laboriosa
ripasso e non la trovo
ri-ripasso ed eccola sbucar fuori da un roveto dove – probabilmente – s'era scaricata di qualche gravame vescicale
oh, ma com'è bellina... io sono un tipo strano: magari passo oltre la strappona con una metrata abbondante di scoscio... ma quando vedo lei, piccolina, che avanza elegante sulle sue ballerine, con la borsetta sul gomito del braccio a mezz'aria, con la schiena perfettamente dritta (“deve aver fatto danza classica” penso) e quella deliziosa curvatura del collo, non posso fare a meno di accostare
di bene in meglio: due enormi occhi azzurri e un nasino arrossato e spellato dal sole; i capelli, biondissimi alla base, che divengono quasi castani
fra capannoni attivi, dismessi e in via di dismissione, un angolino che pare fatto apposta per noi: una cabina elettrica in forma di torre cinta da un alto muro, un cortiletto interno e lì – dietro il primo angolo – il riparo dai rari, rarissimi veicoli in transito, perlopiù di altri commensali
si accovaccia e ciuccia un pochettino, ma s'interrompe poco dopo:
“mi lasci il tuo numero di telefono?”
“perché?”
“per quando vuoi venire con me”
...anvedi la piccoletta – penso – ha già capito quando sia importante la fidelizzazione
“se è così, dovresti darmi tu il tuo e non io il mio”
“ah sì, è vero...”
tuttavia, alla fine, con fare signorile troverò un sotterfugio per evitare lo scambio
in piedi, senza appoggi, c'è una sola posizione fattibile. Si piega in avanti ed entro con qualche difficoltà. Pian piano prendo il ritmo, distratto a tratti dalla vista di un rosso foruncolo che fa bella mostra di sé nel mezzo di una chiappetta, ma dopo un po' m'interrompe... “pipì”... si allontana di un passo e si accovaccia a pisciare
...anvedi – penso nuovamente – proprio elegante la piccoletta
si rialza, si riavvicina e si ripiega, sempre graziosa e composta
...eh no – ri-ripenso – manco s'è passata una salviettina
mi faccio finire con la manina. Con la manina le faccio “ciao ciao” quando la saluto.