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- 1 Settembre 2013
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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME INSERZIONISTA: Sabrina
RIFERIMENTO INTERNET: non l'ho trovata
CITTA DELL'INCONTRO: Roma (Prenestina)
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': Non chiesta. Credo tra i 23 e i 28
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: N/A
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ e RAI 2 passivo
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: una mezz'ora
DESCRIZIONE FISICA: Alta, snella, mora, zero tette.
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): direi un M tendente ad L
ATTITUDINE: Buona
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: N/A
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx):N/A
LA MIA RECENSIONE:
E niente. Erano mesi che ‘sta cosa mi frullava per il cervello e non riuscivo a metterla in pratica. Vuoi perché il tempo e i momenti di libertà a disposizione sono sempre pochi, vuoi per una certa ritrosia istintiva, nonostante la curiosità che mi stava mangiando dal di dentro, ma la perdita della verginità del mio deretano subiva continui rinvii. Tra l’altro, le precedenti esperienze (tre in tutto, di cui due recensite) erano state un debutto interessantissimo ma vissuto con l’inconsapevolezza della prima volta e due sole da paura.
Ad oggi, tuttavia, e non senza soddisfazione, posso dire che io con il mondo trans ho chiuso. Non perché quest’ultima esperienza sia stata negativa. Molto più semplicemente perché ho provato cosa significa “ricevere” e ho deciso che ‘sta cosa non me piace. E siccome per me, molto sommessamente, andare a trans ha senso se si sfrutta la questione sul proprio piano anale, mollo tutto. Quindi si torna decisamente e nettamente a caccia di passera, pratica che avevo sospeso per dedicare il mio poco tempo libero allo scopo di farmi dare una rinfrescatina al buchino.
Detto questo, procediamo. Anche perché ho cercato recensioni della T-girl in questione e non ne ho trovate. Pertanto, nell’estremo saluto alla sezione “Mondo Trans”, vi lascio con qualcosa di utile. Anche perché il soggetto merita, almeno sotto certi punti di vista, a mio parere.
Qualche giorno fa, sfruttando una delle rarissime sere libere e senza paranoie, vagavo per il quadrante prenestino alla ricerca di questa benedetta traforatrice dell’ormai fu verginissimo mio ano. La merce in mostra, al primo passaggio, non mi dice nulla. Poca e brutta roba. Vado a fare un giro altrove, scendo per prendere un caffè, fare pipì e un paio di telefonate, nella speranza che l’ora più tarda possa favorire un minimo di rinfoltimento dell’offerta.
Poi ripunto verso la zona di cui sopra e nei dintorni dell’incrocio con via di Tor Tre Teste, un tre/quattrocento metri dopo, in direzione fuori Roma ma prima del raccordo, mi colpisce questa stangona. Alta, mora capelli lunghi, labbra carnose, molto slanciata, magra, zero tette e con qualche difettuccio agli incisivi (un po’ storti/sporgenti, ma niente di che). Gli esperti che tra voi abbondano la definirebbero una via di mezzo tra un trav e una trans. A me però scatta l’ormone durante la brevissima intervista, nella quale chiede il classico trentino per consumare in auto e un cinquantino per la casa. Non sono in vena di infilarmi in qualche improbabile e squallido tugurio. La faccio montare in macchina e si va.
Mi porta in un posto lì vicino, apparentemente tranquillo. Poca conversazione, se non quella stimolata dal sottoscritto. Non appena fermo la macchina mi chiede cosa voglio. Io le chiedo di essere inculato, lei acconsente. Ci strusciamo per un po’ e devo dire che partecipa e si lascia coinvolgere. Nel giro di un paio di minuti il suo attrezzo, dalle buone dimensioni in termini di lunghezza ma non larghissimo, si intosta come un bastone. Il mio pure. Ci incappucciamo e iniziamo a spompinarci a vicenda, alternandoci (in macchina lo spazio è quello che è…). Io non sono un granchè (del resto la mia specialità sono le leccate di figa, non di cazzo…) e mi rimprovera simpaticamente. Lei invece è bravina, ma devo dire che nel corso della mia vita ho provato di meglio, sia free che pay. Ma non è quello che conta, come avrete capito. Il coinvolgimento è buono, tuttavia, e ci prendiamo gusto. Il problema è che il tempo corre e lei non ne ha tantissimo. Mi chiede di mettermi a pecora, facendomi togliere una scarpa e il relativo calzone. Le mie chiappe (pelose) sono all’aria ora. Lei mi digitalizza con calma, lubrificando con saliva. Poi inizio a sentire una leggera pressioncina sull’ano. Eccolo che arriva, penso. Mi dice di stare calmo e di rilassarmi. Io ci provo, ma più sento quel coso che entra più la cosa risulta difficile. Del resto sono (ero) vergine e il suo uccello, almeno per me, non è facilmente digeribile. Devo dire però che ci va piano, le ho detto che per me è la prima volta, anche se ad un certo punto inizio a sentire un dolore lancinante. Grido, stringo i denti ma le dico di continuare. Piano piano però, quasi per magia, il dolore scompare (ma ricomparirà più tardi, ahimè…). Ci vuole un po’ di tempo, ma le cose iniziano ad andare bene. La sento accelerare man mano che la cosa diviene più fluida. E come per magia, per un tempo che non so definire, mi ritrovo a vagare in una dimensione mai provata prima, ma senza l’esperienza per poterla indirizzare e gestire come vorrei. Ma tant’è. E’ la prima volta che lo prendo al culo. La cosa si fa calda, molto calda, lei sembra prenderci gusto. Io pure, vorrei dire, ma ci capisco davvero poco. Ad un certo punto inizia ad ansimare, via via sempre più intensamente: è evidente che sta per venire. Io no, anzi il mio uccello sembra non gradire troppo, anche se io mi sento come attraversato da una scossa elettrica continua. Ad un certo punto la sento che viene dentro di me (con gommino, ovviamente). E’ un attimo, esce, mi gira, mi sbatte sul sedile e inizia di nuovo a spompinarmi. Questa volta è diverso, però. Io sono eccitato come un porcospino, lei ha cambiato marcia. Adesso ingoia che è un piacere. In un paio di minuti vengo, con mia grande soddisfazione. Ci puliamo, ci rivestiamo, la ringrazio (lo faccio con tutte le pay) e la riporto al punto di partenza.
Che dire? Il culo m’ha fatto male per qualche giorno, una volta passato l’infoiamento del rapporto. L’esperienza è stata comunque positiva, ma posso essere onesto? A me piace di più, molto di più, essere attivo. Mi dovevo togliere questo chiodo dalla testa e l’ho fatto. Punto.
Spero di aver dato un buon contributo alla causa.
Saluti.
P.S. E' vero, sbircio spesso le vostre recensioni. Io ne scrivo poche (quattro in tutto, ma in rapporto ai messaggi postati, penso di avere comunque una buona media), ma non per pigrizia o altro, semplicemente perché vado di rado a caccia.
NOME INSERZIONISTA: Sabrina
RIFERIMENTO INTERNET: non l'ho trovata
CITTA DELL'INCONTRO: Roma (Prenestina)
NAZIONALITA': Brasiliana
ETA': Non chiesta. Credo tra i 23 e i 28
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: N/A
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ e RAI 2 passivo
COMPENSO RICHIESTO: 30
COMPENSO CONCORDATO: 30
DURATA DELL'INCONTRO: una mezz'ora
DESCRIZIONE FISICA: Alta, snella, mora, zero tette.
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): direi un M tendente ad L
ATTITUDINE: Buona
REPERIBILITA': Facile
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: N/A
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx):N/A
LA MIA RECENSIONE:
E niente. Erano mesi che ‘sta cosa mi frullava per il cervello e non riuscivo a metterla in pratica. Vuoi perché il tempo e i momenti di libertà a disposizione sono sempre pochi, vuoi per una certa ritrosia istintiva, nonostante la curiosità che mi stava mangiando dal di dentro, ma la perdita della verginità del mio deretano subiva continui rinvii. Tra l’altro, le precedenti esperienze (tre in tutto, di cui due recensite) erano state un debutto interessantissimo ma vissuto con l’inconsapevolezza della prima volta e due sole da paura.
Ad oggi, tuttavia, e non senza soddisfazione, posso dire che io con il mondo trans ho chiuso. Non perché quest’ultima esperienza sia stata negativa. Molto più semplicemente perché ho provato cosa significa “ricevere” e ho deciso che ‘sta cosa non me piace. E siccome per me, molto sommessamente, andare a trans ha senso se si sfrutta la questione sul proprio piano anale, mollo tutto. Quindi si torna decisamente e nettamente a caccia di passera, pratica che avevo sospeso per dedicare il mio poco tempo libero allo scopo di farmi dare una rinfrescatina al buchino.
Detto questo, procediamo. Anche perché ho cercato recensioni della T-girl in questione e non ne ho trovate. Pertanto, nell’estremo saluto alla sezione “Mondo Trans”, vi lascio con qualcosa di utile. Anche perché il soggetto merita, almeno sotto certi punti di vista, a mio parere.
Qualche giorno fa, sfruttando una delle rarissime sere libere e senza paranoie, vagavo per il quadrante prenestino alla ricerca di questa benedetta traforatrice dell’ormai fu verginissimo mio ano. La merce in mostra, al primo passaggio, non mi dice nulla. Poca e brutta roba. Vado a fare un giro altrove, scendo per prendere un caffè, fare pipì e un paio di telefonate, nella speranza che l’ora più tarda possa favorire un minimo di rinfoltimento dell’offerta.
Poi ripunto verso la zona di cui sopra e nei dintorni dell’incrocio con via di Tor Tre Teste, un tre/quattrocento metri dopo, in direzione fuori Roma ma prima del raccordo, mi colpisce questa stangona. Alta, mora capelli lunghi, labbra carnose, molto slanciata, magra, zero tette e con qualche difettuccio agli incisivi (un po’ storti/sporgenti, ma niente di che). Gli esperti che tra voi abbondano la definirebbero una via di mezzo tra un trav e una trans. A me però scatta l’ormone durante la brevissima intervista, nella quale chiede il classico trentino per consumare in auto e un cinquantino per la casa. Non sono in vena di infilarmi in qualche improbabile e squallido tugurio. La faccio montare in macchina e si va.
Mi porta in un posto lì vicino, apparentemente tranquillo. Poca conversazione, se non quella stimolata dal sottoscritto. Non appena fermo la macchina mi chiede cosa voglio. Io le chiedo di essere inculato, lei acconsente. Ci strusciamo per un po’ e devo dire che partecipa e si lascia coinvolgere. Nel giro di un paio di minuti il suo attrezzo, dalle buone dimensioni in termini di lunghezza ma non larghissimo, si intosta come un bastone. Il mio pure. Ci incappucciamo e iniziamo a spompinarci a vicenda, alternandoci (in macchina lo spazio è quello che è…). Io non sono un granchè (del resto la mia specialità sono le leccate di figa, non di cazzo…) e mi rimprovera simpaticamente. Lei invece è bravina, ma devo dire che nel corso della mia vita ho provato di meglio, sia free che pay. Ma non è quello che conta, come avrete capito. Il coinvolgimento è buono, tuttavia, e ci prendiamo gusto. Il problema è che il tempo corre e lei non ne ha tantissimo. Mi chiede di mettermi a pecora, facendomi togliere una scarpa e il relativo calzone. Le mie chiappe (pelose) sono all’aria ora. Lei mi digitalizza con calma, lubrificando con saliva. Poi inizio a sentire una leggera pressioncina sull’ano. Eccolo che arriva, penso. Mi dice di stare calmo e di rilassarmi. Io ci provo, ma più sento quel coso che entra più la cosa risulta difficile. Del resto sono (ero) vergine e il suo uccello, almeno per me, non è facilmente digeribile. Devo dire però che ci va piano, le ho detto che per me è la prima volta, anche se ad un certo punto inizio a sentire un dolore lancinante. Grido, stringo i denti ma le dico di continuare. Piano piano però, quasi per magia, il dolore scompare (ma ricomparirà più tardi, ahimè…). Ci vuole un po’ di tempo, ma le cose iniziano ad andare bene. La sento accelerare man mano che la cosa diviene più fluida. E come per magia, per un tempo che non so definire, mi ritrovo a vagare in una dimensione mai provata prima, ma senza l’esperienza per poterla indirizzare e gestire come vorrei. Ma tant’è. E’ la prima volta che lo prendo al culo. La cosa si fa calda, molto calda, lei sembra prenderci gusto. Io pure, vorrei dire, ma ci capisco davvero poco. Ad un certo punto inizia ad ansimare, via via sempre più intensamente: è evidente che sta per venire. Io no, anzi il mio uccello sembra non gradire troppo, anche se io mi sento come attraversato da una scossa elettrica continua. Ad un certo punto la sento che viene dentro di me (con gommino, ovviamente). E’ un attimo, esce, mi gira, mi sbatte sul sedile e inizia di nuovo a spompinarmi. Questa volta è diverso, però. Io sono eccitato come un porcospino, lei ha cambiato marcia. Adesso ingoia che è un piacere. In un paio di minuti vengo, con mia grande soddisfazione. Ci puliamo, ci rivestiamo, la ringrazio (lo faccio con tutte le pay) e la riporto al punto di partenza.
Che dire? Il culo m’ha fatto male per qualche giorno, una volta passato l’infoiamento del rapporto. L’esperienza è stata comunque positiva, ma posso essere onesto? A me piace di più, molto di più, essere attivo. Mi dovevo togliere questo chiodo dalla testa e l’ho fatto. Punto.
Spero di aver dato un buon contributo alla causa.
Saluti.
P.S. E' vero, sbircio spesso le vostre recensioni. Io ne scrivo poche (quattro in tutto, ma in rapporto ai messaggi postati, penso di avere comunque una buona media), ma non per pigrizia o altro, semplicemente perché vado di rado a caccia.
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