NOME INSERZIONISTA: Sara (così mi ha detto)
RIFERIMENTO INTERNET: http://milano.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/ultimo-giorno-oggi-10047-37pg58017135
CITTA' DELL'INCONTRO: Milano
NAZIONALITA': Filippine
ETA': Più di 25 e meno di 30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: E' lei un "poco" abbellita
SERVIZI OFFERTI: Qualsiasi cosa richiestale, anche "voncia", è stata eseguita con impegno, bravura e dedizione assoluta
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: 2 ore
DESCRIZIONE FISICA: Difficile farla, diciamo che di viso può andare mentre per il corpo si rimanda alla recensione
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): S
ATTITUDINE: Gheisha tamagotchica
REPERIBILITA': Immediata
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Nella norma
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 32998407xx
Invogliato dalla visione per immagini di ladyboy che spupazzano i nostri colleghi nel Far Est mi dedico alla visione, sempre per immagini, dello scibile promozionale presente a Milano. Non c'è un cazzo di equivalenza, è come paragonare Messi a Gamarra! Dato però che l'area Testi mi viene comoda per omaggiare i miei vizi notte e dì, sento al telefono chi c'è attualmente nel noto ladyboytrodromo meneghino. Ci parlo via cavo con la suddetta ed è spassosa! Le foto a dire il vero mica mi convincono ma ormai son già sull'uscio, che faccio? Scappaaaaaaa, sacramenta la vocina! Come si fa? Fa gli occhioni melanconici davanti alle mie scuse inventate sul momento e continua a ciarlare simpaticamente. Certo che bella non è! Gli scatti non le rendono "giustizia": è picinina, corta di gambe e di busto, col viso a parallelepipedo (e le tette? ghe n'è minga, una primina e via andare...). Però ha un bel sorriso e parla con voce delicata, ah bé...allora ho fatto "tombola"! Ci svestiamo e io, ormai pronto al patibolo, butto l'occhio (quanto mai!): sembra una costina di maiale visto che è pure ricurvo! Ma, da lì in poi, lei erutterà saliva come un vulcano ninfomane dedicandomi attenzioni da schiavetta. Il tutto risulterà intervallato da lunghe conversazioni con il suo boy(friend) veneto che sotto le feste non è venuto a Milano a trovarla perché altrimenti spendeva troppo di viaggio: è proprio "amore", il vostro, le dico dopo la prima sessione di sesso. Le sessioni in tal senso saranno due e, soprattutto nel lento decorso della prima, devo riconoscere che ha messo in campo una porcaggine financo esagerata. Solo o quasi passiva, va chiarito. Mi ha insalivato e odorato ogni pertugio con una linguina svelta e mai secca e con un nasino questo sì carino. Si è fatta ciccare addosso senza ritegno alcuno. Il suo cazzino, che ho succhiato con malavoglia, durissimo da subito, ha emesso sborretta dopo quasi due ore di perversioni. L'ho messa sul letto e piegata più volte come un tamagotchi (non pesa poco ma è compatta perché praticamente priva di forme e sporgenze); l'ho sodomizzata contro il muro con la testa che quasi le finiva tra le gambe; l'ho slabbrata di lingua, denti e morsi (sulle chiappe tre le quali l'ho ripetutamente penetrata, ano stretto). Se la sua "bellezza" fosse stata pari alla sua immensa maialaggine (servizievole-arrendevole), avrei trovato davvero il Maradona dei ladyboy (filippini). "Piace io? Blava io!". "Sì, sei brava" (alla domanda precedente non me la sono sentita di risponderle). Accennavo alla lingua, una ventosa vorace e scivolosa nelle orecchie, in costante rimming e ovunque le ordinassi di insozzarmi. "Leccami le ascelle!": e lei che non si tira indietro. I baci li sa dare (profondissimi) e il turpiloquio, più da brasiliana che da asiatica, finisce tuttavia per avere risvolti comici per via della pronuncia (sarà mica cinese!). Eccone uno stralcio: "Tu piace scopale me, scopami tutta, la tua puttana (e ride), io volio il tuo cazzo dentlo, sbollami in bocca e sulle tette (a trovarle...), tu italiano velo? Tu bello, tu cazzo bello, io sesso piace, io polca (e ride), tu uscile con me se vuoi e dopo scopale ancola (insomma, magari un'altra volta...). Dopo la prima lavata, finita tra viso e capelli, c'è stato un considerevole periodo di stacco (con annesse telefonate di cui sopra) seguito da una rilassante cavalcata a smorza (lei sudata) con io totalmente immobile che la schiaffeggio (mediamente piano) venendole ancora sul viso e sulle scarne mammelle. Esaurita la mia seconda gittata, finalmente produce anch'essa un liquido color avorio (bello a vedersi ma quantitativamente insufficiente) che si spalma da troietta sul "pancino". Di tempo n'è passato così tanto che, esaurito il sesso, c'è giusto lo spazio per un veloce risciacquo in bagno e per i saluti (lei affettuosissima mi riempie di complimenti e baci presumo in vista del divorzio dal toso).
70/120/6.5
RIFERIMENTO INTERNET: http://milano.bakecaincontrii.com/donna-cerca-uomo/ultimo-giorno-oggi-10047-37pg58017135
CITTA' DELL'INCONTRO: Milano
NAZIONALITA': Filippine
ETA': Più di 25 e meno di 30
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: E' lei un "poco" abbellita
SERVIZI OFFERTI: Qualsiasi cosa richiestale, anche "voncia", è stata eseguita con impegno, bravura e dedizione assoluta
COMPENSO RICHIESTO: 70
COMPENSO CONCORDATO: 70
DURATA DELL'INCONTRO: 2 ore
DESCRIZIONE FISICA: Difficile farla, diciamo che di viso può andare mentre per il corpo si rimanda alla recensione
DOTAZIONE (S,M,L,XL,XXL): S
ATTITUDINE: Gheisha tamagotchica
REPERIBILITA': Immediata
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: Nella norma
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx): 32998407xx
Invogliato dalla visione per immagini di ladyboy che spupazzano i nostri colleghi nel Far Est mi dedico alla visione, sempre per immagini, dello scibile promozionale presente a Milano. Non c'è un cazzo di equivalenza, è come paragonare Messi a Gamarra! Dato però che l'area Testi mi viene comoda per omaggiare i miei vizi notte e dì, sento al telefono chi c'è attualmente nel noto ladyboytrodromo meneghino. Ci parlo via cavo con la suddetta ed è spassosa! Le foto a dire il vero mica mi convincono ma ormai son già sull'uscio, che faccio? Scappaaaaaaa, sacramenta la vocina! Come si fa? Fa gli occhioni melanconici davanti alle mie scuse inventate sul momento e continua a ciarlare simpaticamente. Certo che bella non è! Gli scatti non le rendono "giustizia": è picinina, corta di gambe e di busto, col viso a parallelepipedo (e le tette? ghe n'è minga, una primina e via andare...). Però ha un bel sorriso e parla con voce delicata, ah bé...allora ho fatto "tombola"! Ci svestiamo e io, ormai pronto al patibolo, butto l'occhio (quanto mai!): sembra una costina di maiale visto che è pure ricurvo! Ma, da lì in poi, lei erutterà saliva come un vulcano ninfomane dedicandomi attenzioni da schiavetta. Il tutto risulterà intervallato da lunghe conversazioni con il suo boy(friend) veneto che sotto le feste non è venuto a Milano a trovarla perché altrimenti spendeva troppo di viaggio: è proprio "amore", il vostro, le dico dopo la prima sessione di sesso. Le sessioni in tal senso saranno due e, soprattutto nel lento decorso della prima, devo riconoscere che ha messo in campo una porcaggine financo esagerata. Solo o quasi passiva, va chiarito. Mi ha insalivato e odorato ogni pertugio con una linguina svelta e mai secca e con un nasino questo sì carino. Si è fatta ciccare addosso senza ritegno alcuno. Il suo cazzino, che ho succhiato con malavoglia, durissimo da subito, ha emesso sborretta dopo quasi due ore di perversioni. L'ho messa sul letto e piegata più volte come un tamagotchi (non pesa poco ma è compatta perché praticamente priva di forme e sporgenze); l'ho sodomizzata contro il muro con la testa che quasi le finiva tra le gambe; l'ho slabbrata di lingua, denti e morsi (sulle chiappe tre le quali l'ho ripetutamente penetrata, ano stretto). Se la sua "bellezza" fosse stata pari alla sua immensa maialaggine (servizievole-arrendevole), avrei trovato davvero il Maradona dei ladyboy (filippini). "Piace io? Blava io!". "Sì, sei brava" (alla domanda precedente non me la sono sentita di risponderle). Accennavo alla lingua, una ventosa vorace e scivolosa nelle orecchie, in costante rimming e ovunque le ordinassi di insozzarmi. "Leccami le ascelle!": e lei che non si tira indietro. I baci li sa dare (profondissimi) e il turpiloquio, più da brasiliana che da asiatica, finisce tuttavia per avere risvolti comici per via della pronuncia (sarà mica cinese!). Eccone uno stralcio: "Tu piace scopale me, scopami tutta, la tua puttana (e ride), io volio il tuo cazzo dentlo, sbollami in bocca e sulle tette (a trovarle...), tu italiano velo? Tu bello, tu cazzo bello, io sesso piace, io polca (e ride), tu uscile con me se vuoi e dopo scopale ancola (insomma, magari un'altra volta...). Dopo la prima lavata, finita tra viso e capelli, c'è stato un considerevole periodo di stacco (con annesse telefonate di cui sopra) seguito da una rilassante cavalcata a smorza (lei sudata) con io totalmente immobile che la schiaffeggio (mediamente piano) venendole ancora sul viso e sulle scarne mammelle. Esaurita la mia seconda gittata, finalmente produce anch'essa un liquido color avorio (bello a vedersi ma quantitativamente insufficiente) che si spalma da troietta sul "pancino". Di tempo n'è passato così tanto che, esaurito il sesso, c'è giusto lo spazio per un veloce risciacquo in bagno e per i saluti (lei affettuosissima mi riempie di complimenti e baci presumo in vista del divorzio dal toso).
70/120/6.5