SCHEDA TECNICA
CITTA DELL'INCONTRO: Vienna
ZONA: 48.194669,16.325205
NOME: Simona
NAZIONALITA': Rumena di Bucarest
ETA': 20 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 50-20
COMPENSO CONCORDATO: 60 + 50 Eur (20' + 20')
DURATA DELL'INCONTRO: 20'+20'
DESCRIZIONE FISICA: ca. 1,65, fisico snello con 2° di seno, viso molto carino (solo dentatura un po' irregolare), capelli neri lisci di media lunghezza
ATTITUDINE: molto coinvolgente
LA MIA RECENSIONE:
Visto che le rece non riguarda solo la ragazza ma contiene anche un po' di informazioni di carattere generale sull'Austria e sul locale, l'ho divisa in sezioni, per evitare di tediare chi non fosse interessato a leggersela tutta ...
L'ANTEFATTO / QUALCHE INFO SULL'OTR IN AUSTRIA
Lo riporto più che altro perché contiene qualche informazione che potrebbe aiutare i colleghi a muoversi in terra austriaca e perché spiega la mia lunga durata nel rapporto con la ragazza oggetto di questa recensione.
Nel tornare dal parco di divertimenti del Prater verso la metropolitana, lungo un viale secondario (più o meno a queste coordinate: 48.213711,16.404564) vengo letteralmente inseguito da una OTR di colore (nigeriana), che cerca a tutti i costi di convincermi a fare un "blasenficken" (="boccaf..a") per i soliti 30 Euro.
Mi mostro un po' perplesso, perché mi pare strano che si possa fare sesso in un parco pubblico, anche se è ormai da poco passata la mezzanotte. In Inglese, mi spiega che quella zona è l'unica di Vienna in cui è tuttora permesso alle OTR di stazionare in attesa dei propri clienti, se non addirittura di adescarli (come di fatto sta facendo con me). In effetti, ho poi provato a verificare su Internet, e anche in Austria sono in vigore ordinanze di polizia simili a quelle esistenti nei nostri comuni, con l'importante differenza che sono sempre previste zone più o meno ampie in cui l'attività è permessa durante le sole ore notturne.
Mi spiega anche (e qui c'è l'altra grossa differenza rispetto all'Italia) che la polizia effettua sì frequenti controlli, limitandosi però a verificare che le OTR siano in regola col permesso di soggiorno e che abbiano la "carta verde" (gruene Karte) sanitaria aggiornata. In pratica, ogni settimana le pay-girls devono sottoporsi a una visita medica routinaria, per verificare che non abbiano contratto malattie sessualmente trasmissibili. Per confortarmi che è tutto a posto, mi mostra entrambi i documenti, che conserva gelosamente in una busta di plastica.
Riconoscente per le preziose informazioni, alla fine accetto di investire 20 Euro e fruisco di un rapido BJ su una panchina abbastanza appartata. Niente di memorabile (anzi, è più che altro un vigoroso HJ ...), per cui non vale neppure la pena aprire una rece ad hoc.
Terminata la breve pratica, mi incammino lungo la Perspektivstrasse verso la metro di Praterstern e ho così modo di dare un'occhiata a quello che è un vero e proprio bordello a cielo aperto. Nell'arco di non più di 250-300 m, saranno operative non meno di 20-25 OTR, tutte dell'Europa dell'Est (dall'accento con cui parlano tedesco) e tutte estremamente insistenti. La qualità media è però abbastanza scadente rispetto alle OTR presenti ad es. sulla SS525 o sulla Novedratese e forse solo 2-3 sono a mio avviso meritevoli.
IL CLUB 28
Presa finalmente la metropolitana, attraverso la città e scendo a Westbahnhof (la stazione Ovest di Vienna) e da lì mi incammino lungo la Felberstrasse per raggiungere il mio hotel. Già da 200 m di distanza si nota che dev'esserci qualcosa di particolare più avanti, poiché i palazzi che si affacciano sul vialone sono illuminati quasi a giorno dai potenti neon violacei di un locale notturno.
Appena gli arrivo di fianco, capisco che si tratta di un club di intrattenimento erotico (se cercate su Internet, come ho poi fatto io, troverete il suo sito). Il tempo di passare davanti alle vetrate dello pseudo-bar (tutte oscurate da tendine, per cui dall'esterno non si riesce a vedere dentro) e sento la porta aprirsi dietro di me e il passo rapido di una ragazza in tacchi a spillo. "Hallo Schatzi!", mi chiama con accento poco austro e molto ungarico. Mi volto all'indietro e sull'uscio vedo una graziosa ragazza, che catalogo immediatamente come rumena (è Simona, il soggetto della mia rece). Mi avvicino con fare interrogativo e, prima ancora che io possa aprire bocca, mi domanda in tedesco se voglia sc..are. Fingo di non aver capito ("Sorry, I don't understand German!"), per raccogliere qualche informazione in più. Il suo inglese è peggio del mio tedesco e le uniche parole che riesce a pronunciare per spiegarsi meglio sono "ficki ficki!", il che mi fa pensare che il leggendario Gianni Drudi sia passato di qui 20 anni fa, prima di comporre la canzone portata a immeritata gloria dalla Gialappa's band. Socchiude la porta del locale e mi mostra l'interno (dove ovviamente si aggirano numerose altre sue conterranee e si intravedono un paio di clienti), per convicermi a entrare. La mia principale perplessità è che si tratti di uno di quei locali-sola in cui si spendono un sacco di soldi in consumazioni e non si combina niente. Non c'è però alcun minaccioso buttafuori, l'atmosfera è molto tranquilla e anche il barista del turno di notte (un signore dall'apparente età di 60 anni) sembra molto rassicurante, per cui accetto il suo invito a entrare.
LE REGOLE DEL GIOCO
Anche qui mi dilungo un po', visto che il club non è ancora stato recensito e magari qualche collega potrebbe trovare queste informazioni utili.
Il locale non è altro che un semplice bar, con un bancone e numerosi tavolini. A un'estremità della sala, dove ci sono anche i bagni, c'è la porta che dà accesso alla "zona notte", ove ci sono 4-5 stanzine a disposizione, per consumare i rapporti mercenari con le ragazze. Scruto rapidamente le altre colleghe e mi rendo conto che sono stato abbastanza fortunato, perché quella che mi ha "abbordato" è senz'altro una delle più carine, oltre che forse la più giovane.
Ci sediamo a un tavolino, dove cerco di farmi spiegare le regole del gioco. Mi chiede se voglia offrirle una consumazione e, per cortesia, accetto. Le faccio però presente che mi è rimasto poco cash nel portafoglio e lei (che è senz'altro più interessata a intascare il suo cachet che non la provvigione sul bere) si accontenta di una coca-cola, che costa la bellezza di 9 Euro. Per quanto caro (ma non esorbitante, perché non ho visto nulla che costasse più di 60-70 Euro), il listino-prezzi è del tutto trasparente, come in un qualunque bar, e le ragazze non sono lì per cercare di farvi bere ma per convincervi a sc..arle.
Gli slot temporali sono da 20' e costano 10+50 Eur (rispettivamente quale affitto della camera, che la ragazza provvede a pagare anticipatamente al barista, e quale remunerazione per la prestazione, che viene consegnata una volta entrati nello stanzino).
UN PO' DI SOCIAL-TIME
Alternando un po' d'inglese e di tedesco trapattoniano, riesco a scambiare quattro chiacchiere con Simona. Mi dice di avere 20 anni, di essere originaria di Bucarest e di essere a Vienna da due soli mesi (il che è coerente col suo tedesco altrettanto trapattoniano). Le domando se abbia già esercitato altrove, ma mi spiega che l'Austria è la sua prima destinazione fuori dalla Romania. Poiché mi stupisce che sia finita proprio a Vienna, quando magari ci sono mete più gettonate come la Germania o la Svizzera, le domando se le sia stato suggerito di venire qua dalle sue "amiche". Mi dice "Nein nein", ma (ovviamente) non vuole entrare in maggiori dettagli sulla questione.
Mi spiega anche di avere già due figli (di quasi 2 anni e di 6 mesi), che vengono accuditi da sua madre in Romania e che riesce a vedere solo ogni 2-3 mesi. Potrebbe ovviamente trattarsi della solita storiella commovente per spiegare perché abbia iniziato a prostituirsi, ma il suo pancino un po' prominente (che potrò vedere in seguito) fa in effetti pensare che sia reduce da almeno una gravidanza. Le chiedo se voglia farmi vedere le foto dei bambini sul cellulare, che non è certo uno smart-phone di ultima generazione e che tiene appoggiato sul tavolo, ma mi dice di non averle
Il turno lavorativo al bar inizia attorno alle 15 e si conclude alle 4 di notte. Mi è parso però di capire che alterni anche dei pomeriggi ove riceve in appartamento, visto che mi ha ripetuto un paio di volte il nome di un'altra via, che ho evidentemente dimenticato.
Dopo circa 10-15' di conversazione, quando ha a malapena bevuto metà della consumazione, mi chiede se voglia andare "di là". Dato che mi sembra che il reparto-artiglieria si sia ricaricato a sufficienza dopo il precedente BJ, accetto la sua richiesta. Si salda il dovuto al barista e ci incamminiamo verso il "reparto notte".
LA RECE VERA E PROPRIA
Preleva un lenzuolo e un paio di asciugamano e ci accomodiamo nella stanza n°1. Lo scannatoio è grande quanto basta per contenere un'alcova a una piazza e mezza, un box-doccia, un lavandino e un paio di seggiole per appoggiare gli abiti. Il letto è circondato da specchi, che però non sono presenti sul soffitto.
Regolati gli aspetti burocratici, iniziamo a svestirci. Lei si sfila quanto di poco aveva addosso (top, reggiseno, perizomino, collant e tacchi a spillo) e rimane completamente nuda, permettendomi di ammirare l'armonia del suo fisico. Mi chiede se preferisca farlo nella semi-oscurità ma le dico di lasciare pure la luce accesa, in modo da potermi gustare meglio la sua visione. Fa partire il count-down dei 2o', alza un po' il volume della musica e hanno inizio le danze.
Mi sdraio supino sul letto e lei si avvinghia a me, carezzandomi un po' e facendomi sentire il contatto col suo corpo, per destare il fratellino. Raggiunto il risultato desiderato, si mette a cavalcioni sulle mie gambe, me lo incappuccia (come da me richiesto, ma avrebbe fatto anche BBJ) e inizia uno dei migliori BJ mai ricevuti. Alterna un po' tutte le azioni possibili, succhiando in profondità, concentrandosi con movimenti circolari attorno al glande e effettuando anche alcune leccate trasversali lungo l'asta. Con una mano si aiuta un po' (ma più che altro per orientare la posizione del mio membro), mentre con l'altra mi carezza. Nel mentre, cambia anche un paio di volte la posizione (credo per rilassare la tensione muscolare), cosicché la posso vedere da quasi tutte le angolazioni e ricambiare le sue attenzioni.
Più o meno a metà del tempo è il momento di passare a RAI1. Lei vorrebbe farlo a mission, ma le chiedo di procedere invece a smorza. All'inizio sembra un po' scettica ma poi accetta, dopo essersi cosparsa di abbondante lubrificante (della Durex, per la cronaca). Con calma si posiziona sopra il mio membro eretto, insieme lo infiliamo nella vagina, perfettamente rasata, e inizia a cavalcare.
Anche qui alterna sapientemente varie posture, vari cambi di ritmo e di movimento. Parte quasi verticale, con un ritmo inizialmente lento e profondo. Poi si flette col busto verso di me e, appoggiata con gli avambracci, accelera la frequenza dei movimenti. In questa fase, posso ammirare i suoi seni ballonzolare a non più di una spanna da me, mentre le mie mani possono correre giù dai suoi lombi sino alla piega anale, serrando poi strettamente i suoi magnifici glutei.
Esausta per lo sforzo, rallenta nuovamente il ritmo, si cala completamente su di me e affianca la sua testa alla mia, cosicché posso percepire il suo profumo e sentire distintamente il suo respiro. Mentre continuiamo a spingere più lentamente e in modo profondo, la abbraccio stretta e provo una sensazione di intimità che raramente mi era capitata con una pay-girl.
Dopo un paio di minuti così, si risolleva e ci strusciamo un po' con movimenti circolari dei rispettivi genitali. Quindi ricomincia a cavalcare, inarcandosi questa volta all'indietro.
Non sono ancora giunto al capolinea e purtroppo suona il timer dei 20'. Lei si mostra dispiaciuta per non essere riuscita a farmi eiaculare e insiste ancora per un minuto scarso, prima di sfilarsi dal mio membro. Mi chiede se deve provare a completare l'opera con un HJ, ma le dico che preferisco di no (anche perché sto già pensando di concedermi il 2° tempo con lei, visto che il mio fratellino è ancora lì bello turgido che aspetta il da farsi). Sembra davvero desolata, perché mi domanda se sia arrabbiato con lei e se voglia eventualmente provare con un'altra delle ragazze. Le dico di non preoccuparsi e le chiedo quanto costerebbero altri 20' con lei. Mi concede un piccolo sconto (10+40 Euro) e quindi metto mano al portafogli, che ormai è quasi completamente vuoto. Indossa un accappatoio, si assenta un minuto per saldare la stanza e poi torna, per riprendere le danze.
Il secondo tempo è altrettanto piacevole quanto il primo, ma non mi dilungo più di tanto a descriverlo, perché non ha previsto grosse variazioni sul tema (per inciso, ho provato anche a chiederle se facesse RAI2, ma mi ha risposto con un diniego). Il traguardo questa volta viene raggiunto poco prima del suono della 2° campanella.
Ancora un brevissimo social time durante la rivestizione (ma la cameretta va liberata velocemente, essendo scaduto il tempo) e poi mi riaccompagna nel bar. Lì devo schivare le attenzioni di un altro paio di ragazze, che vorrebbero vendermi i loro servigi, e posso finalmente rituffarmi nella notte, per fare ritorno in albergo e andare a dormire.
CITTA DELL'INCONTRO: Vienna
ZONA: 48.194669,16.325205
NOME: Simona
NAZIONALITA': Rumena di Bucarest
ETA': 20 dichiarati
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): BJ + RAI1
COMPENSO RICHIESTO: 50-20
COMPENSO CONCORDATO: 60 + 50 Eur (20' + 20')
DURATA DELL'INCONTRO: 20'+20'
DESCRIZIONE FISICA: ca. 1,65, fisico snello con 2° di seno, viso molto carino (solo dentatura un po' irregolare), capelli neri lisci di media lunghezza
ATTITUDINE: molto coinvolgente
LA MIA RECENSIONE:
Visto che le rece non riguarda solo la ragazza ma contiene anche un po' di informazioni di carattere generale sull'Austria e sul locale, l'ho divisa in sezioni, per evitare di tediare chi non fosse interessato a leggersela tutta ...
L'ANTEFATTO / QUALCHE INFO SULL'OTR IN AUSTRIA
Lo riporto più che altro perché contiene qualche informazione che potrebbe aiutare i colleghi a muoversi in terra austriaca e perché spiega la mia lunga durata nel rapporto con la ragazza oggetto di questa recensione.
Nel tornare dal parco di divertimenti del Prater verso la metropolitana, lungo un viale secondario (più o meno a queste coordinate: 48.213711,16.404564) vengo letteralmente inseguito da una OTR di colore (nigeriana), che cerca a tutti i costi di convincermi a fare un "blasenficken" (="boccaf..a") per i soliti 30 Euro.
Mi mostro un po' perplesso, perché mi pare strano che si possa fare sesso in un parco pubblico, anche se è ormai da poco passata la mezzanotte. In Inglese, mi spiega che quella zona è l'unica di Vienna in cui è tuttora permesso alle OTR di stazionare in attesa dei propri clienti, se non addirittura di adescarli (come di fatto sta facendo con me). In effetti, ho poi provato a verificare su Internet, e anche in Austria sono in vigore ordinanze di polizia simili a quelle esistenti nei nostri comuni, con l'importante differenza che sono sempre previste zone più o meno ampie in cui l'attività è permessa durante le sole ore notturne.
Mi spiega anche (e qui c'è l'altra grossa differenza rispetto all'Italia) che la polizia effettua sì frequenti controlli, limitandosi però a verificare che le OTR siano in regola col permesso di soggiorno e che abbiano la "carta verde" (gruene Karte) sanitaria aggiornata. In pratica, ogni settimana le pay-girls devono sottoporsi a una visita medica routinaria, per verificare che non abbiano contratto malattie sessualmente trasmissibili. Per confortarmi che è tutto a posto, mi mostra entrambi i documenti, che conserva gelosamente in una busta di plastica.
Riconoscente per le preziose informazioni, alla fine accetto di investire 20 Euro e fruisco di un rapido BJ su una panchina abbastanza appartata. Niente di memorabile (anzi, è più che altro un vigoroso HJ ...), per cui non vale neppure la pena aprire una rece ad hoc.
Terminata la breve pratica, mi incammino lungo la Perspektivstrasse verso la metro di Praterstern e ho così modo di dare un'occhiata a quello che è un vero e proprio bordello a cielo aperto. Nell'arco di non più di 250-300 m, saranno operative non meno di 20-25 OTR, tutte dell'Europa dell'Est (dall'accento con cui parlano tedesco) e tutte estremamente insistenti. La qualità media è però abbastanza scadente rispetto alle OTR presenti ad es. sulla SS525 o sulla Novedratese e forse solo 2-3 sono a mio avviso meritevoli.
IL CLUB 28
Presa finalmente la metropolitana, attraverso la città e scendo a Westbahnhof (la stazione Ovest di Vienna) e da lì mi incammino lungo la Felberstrasse per raggiungere il mio hotel. Già da 200 m di distanza si nota che dev'esserci qualcosa di particolare più avanti, poiché i palazzi che si affacciano sul vialone sono illuminati quasi a giorno dai potenti neon violacei di un locale notturno.
Appena gli arrivo di fianco, capisco che si tratta di un club di intrattenimento erotico (se cercate su Internet, come ho poi fatto io, troverete il suo sito). Il tempo di passare davanti alle vetrate dello pseudo-bar (tutte oscurate da tendine, per cui dall'esterno non si riesce a vedere dentro) e sento la porta aprirsi dietro di me e il passo rapido di una ragazza in tacchi a spillo. "Hallo Schatzi!", mi chiama con accento poco austro e molto ungarico. Mi volto all'indietro e sull'uscio vedo una graziosa ragazza, che catalogo immediatamente come rumena (è Simona, il soggetto della mia rece). Mi avvicino con fare interrogativo e, prima ancora che io possa aprire bocca, mi domanda in tedesco se voglia sc..are. Fingo di non aver capito ("Sorry, I don't understand German!"), per raccogliere qualche informazione in più. Il suo inglese è peggio del mio tedesco e le uniche parole che riesce a pronunciare per spiegarsi meglio sono "ficki ficki!", il che mi fa pensare che il leggendario Gianni Drudi sia passato di qui 20 anni fa, prima di comporre la canzone portata a immeritata gloria dalla Gialappa's band. Socchiude la porta del locale e mi mostra l'interno (dove ovviamente si aggirano numerose altre sue conterranee e si intravedono un paio di clienti), per convicermi a entrare. La mia principale perplessità è che si tratti di uno di quei locali-sola in cui si spendono un sacco di soldi in consumazioni e non si combina niente. Non c'è però alcun minaccioso buttafuori, l'atmosfera è molto tranquilla e anche il barista del turno di notte (un signore dall'apparente età di 60 anni) sembra molto rassicurante, per cui accetto il suo invito a entrare.
LE REGOLE DEL GIOCO
Anche qui mi dilungo un po', visto che il club non è ancora stato recensito e magari qualche collega potrebbe trovare queste informazioni utili.
Il locale non è altro che un semplice bar, con un bancone e numerosi tavolini. A un'estremità della sala, dove ci sono anche i bagni, c'è la porta che dà accesso alla "zona notte", ove ci sono 4-5 stanzine a disposizione, per consumare i rapporti mercenari con le ragazze. Scruto rapidamente le altre colleghe e mi rendo conto che sono stato abbastanza fortunato, perché quella che mi ha "abbordato" è senz'altro una delle più carine, oltre che forse la più giovane.
Ci sediamo a un tavolino, dove cerco di farmi spiegare le regole del gioco. Mi chiede se voglia offrirle una consumazione e, per cortesia, accetto. Le faccio però presente che mi è rimasto poco cash nel portafoglio e lei (che è senz'altro più interessata a intascare il suo cachet che non la provvigione sul bere) si accontenta di una coca-cola, che costa la bellezza di 9 Euro. Per quanto caro (ma non esorbitante, perché non ho visto nulla che costasse più di 60-70 Euro), il listino-prezzi è del tutto trasparente, come in un qualunque bar, e le ragazze non sono lì per cercare di farvi bere ma per convincervi a sc..arle.
Gli slot temporali sono da 20' e costano 10+50 Eur (rispettivamente quale affitto della camera, che la ragazza provvede a pagare anticipatamente al barista, e quale remunerazione per la prestazione, che viene consegnata una volta entrati nello stanzino).
UN PO' DI SOCIAL-TIME
Alternando un po' d'inglese e di tedesco trapattoniano, riesco a scambiare quattro chiacchiere con Simona. Mi dice di avere 20 anni, di essere originaria di Bucarest e di essere a Vienna da due soli mesi (il che è coerente col suo tedesco altrettanto trapattoniano). Le domando se abbia già esercitato altrove, ma mi spiega che l'Austria è la sua prima destinazione fuori dalla Romania. Poiché mi stupisce che sia finita proprio a Vienna, quando magari ci sono mete più gettonate come la Germania o la Svizzera, le domando se le sia stato suggerito di venire qua dalle sue "amiche". Mi dice "Nein nein", ma (ovviamente) non vuole entrare in maggiori dettagli sulla questione.
Mi spiega anche di avere già due figli (di quasi 2 anni e di 6 mesi), che vengono accuditi da sua madre in Romania e che riesce a vedere solo ogni 2-3 mesi. Potrebbe ovviamente trattarsi della solita storiella commovente per spiegare perché abbia iniziato a prostituirsi, ma il suo pancino un po' prominente (che potrò vedere in seguito) fa in effetti pensare che sia reduce da almeno una gravidanza. Le chiedo se voglia farmi vedere le foto dei bambini sul cellulare, che non è certo uno smart-phone di ultima generazione e che tiene appoggiato sul tavolo, ma mi dice di non averle
Il turno lavorativo al bar inizia attorno alle 15 e si conclude alle 4 di notte. Mi è parso però di capire che alterni anche dei pomeriggi ove riceve in appartamento, visto che mi ha ripetuto un paio di volte il nome di un'altra via, che ho evidentemente dimenticato.
Dopo circa 10-15' di conversazione, quando ha a malapena bevuto metà della consumazione, mi chiede se voglia andare "di là". Dato che mi sembra che il reparto-artiglieria si sia ricaricato a sufficienza dopo il precedente BJ, accetto la sua richiesta. Si salda il dovuto al barista e ci incamminiamo verso il "reparto notte".
LA RECE VERA E PROPRIA
Preleva un lenzuolo e un paio di asciugamano e ci accomodiamo nella stanza n°1. Lo scannatoio è grande quanto basta per contenere un'alcova a una piazza e mezza, un box-doccia, un lavandino e un paio di seggiole per appoggiare gli abiti. Il letto è circondato da specchi, che però non sono presenti sul soffitto.
Regolati gli aspetti burocratici, iniziamo a svestirci. Lei si sfila quanto di poco aveva addosso (top, reggiseno, perizomino, collant e tacchi a spillo) e rimane completamente nuda, permettendomi di ammirare l'armonia del suo fisico. Mi chiede se preferisca farlo nella semi-oscurità ma le dico di lasciare pure la luce accesa, in modo da potermi gustare meglio la sua visione. Fa partire il count-down dei 2o', alza un po' il volume della musica e hanno inizio le danze.
Mi sdraio supino sul letto e lei si avvinghia a me, carezzandomi un po' e facendomi sentire il contatto col suo corpo, per destare il fratellino. Raggiunto il risultato desiderato, si mette a cavalcioni sulle mie gambe, me lo incappuccia (come da me richiesto, ma avrebbe fatto anche BBJ) e inizia uno dei migliori BJ mai ricevuti. Alterna un po' tutte le azioni possibili, succhiando in profondità, concentrandosi con movimenti circolari attorno al glande e effettuando anche alcune leccate trasversali lungo l'asta. Con una mano si aiuta un po' (ma più che altro per orientare la posizione del mio membro), mentre con l'altra mi carezza. Nel mentre, cambia anche un paio di volte la posizione (credo per rilassare la tensione muscolare), cosicché la posso vedere da quasi tutte le angolazioni e ricambiare le sue attenzioni.
Più o meno a metà del tempo è il momento di passare a RAI1. Lei vorrebbe farlo a mission, ma le chiedo di procedere invece a smorza. All'inizio sembra un po' scettica ma poi accetta, dopo essersi cosparsa di abbondante lubrificante (della Durex, per la cronaca). Con calma si posiziona sopra il mio membro eretto, insieme lo infiliamo nella vagina, perfettamente rasata, e inizia a cavalcare.
Anche qui alterna sapientemente varie posture, vari cambi di ritmo e di movimento. Parte quasi verticale, con un ritmo inizialmente lento e profondo. Poi si flette col busto verso di me e, appoggiata con gli avambracci, accelera la frequenza dei movimenti. In questa fase, posso ammirare i suoi seni ballonzolare a non più di una spanna da me, mentre le mie mani possono correre giù dai suoi lombi sino alla piega anale, serrando poi strettamente i suoi magnifici glutei.
Esausta per lo sforzo, rallenta nuovamente il ritmo, si cala completamente su di me e affianca la sua testa alla mia, cosicché posso percepire il suo profumo e sentire distintamente il suo respiro. Mentre continuiamo a spingere più lentamente e in modo profondo, la abbraccio stretta e provo una sensazione di intimità che raramente mi era capitata con una pay-girl.
Dopo un paio di minuti così, si risolleva e ci strusciamo un po' con movimenti circolari dei rispettivi genitali. Quindi ricomincia a cavalcare, inarcandosi questa volta all'indietro.
Non sono ancora giunto al capolinea e purtroppo suona il timer dei 20'. Lei si mostra dispiaciuta per non essere riuscita a farmi eiaculare e insiste ancora per un minuto scarso, prima di sfilarsi dal mio membro. Mi chiede se deve provare a completare l'opera con un HJ, ma le dico che preferisco di no (anche perché sto già pensando di concedermi il 2° tempo con lei, visto che il mio fratellino è ancora lì bello turgido che aspetta il da farsi). Sembra davvero desolata, perché mi domanda se sia arrabbiato con lei e se voglia eventualmente provare con un'altra delle ragazze. Le dico di non preoccuparsi e le chiedo quanto costerebbero altri 20' con lei. Mi concede un piccolo sconto (10+40 Euro) e quindi metto mano al portafogli, che ormai è quasi completamente vuoto. Indossa un accappatoio, si assenta un minuto per saldare la stanza e poi torna, per riprendere le danze.
Il secondo tempo è altrettanto piacevole quanto il primo, ma non mi dilungo più di tanto a descriverlo, perché non ha previsto grosse variazioni sul tema (per inciso, ho provato anche a chiederle se facesse RAI2, ma mi ha risposto con un diniego). Il traguardo questa volta viene raggiunto poco prima del suono della 2° campanella.
Ancora un brevissimo social time durante la rivestizione (ma la cameretta va liberata velocemente, essendo scaduto il tempo) e poi mi riaccompagna nel bar. Lì devo schivare le attenzioni di un altro paio di ragazze, che vorrebbero vendermi i loro servigi, e posso finalmente rituffarmi nella notte, per fare ritorno in albergo e andare a dormire.