Sofia
Bulgaria
strada Nardò Gallipoli nei pressi del quartiere latino
Una così non mi era ancora capitata.
Di lei si vedevano solo le coscie, da lontano, portava una mutandina nera e le cosce occupavano quasi tutta la sede stradale. Mi son dovuto fermare per forza e farla salire.
Dice di chiamarsi Sofia, di essere bulgara e in italiano sa dire solo come stai.
Come che ci infrattiamo in un bel posto, arioso e panoramico, prende l'obolo che gli porgo. proverbiale è la velocità con cui sparisce il denaro nella borsetta di una prostituta ma lei ci mette un tempo insolitamente lungo nel sistemarlo con accuratezza nella borsetta. Mi porge un condom invitandomi a metterlo da solo cosa che cerco di eseguire con un certo disappunto e alquanto imbarazzo mentre lei se ne sta calma e quieta guardando il panorama, come fosse lì di passaggio. Incontrando una certa difficoltà nell'infilare il coso la invito con cortesia a darmi una mano e finalmente si dà una smossa usando prima la mano poi la bocca producendosi in un bj standard. Dopo qualche minuto decide unilateralmente di togliere il condom e lavorare di fresco, cosa che gradisco ma che alcontempo mi spaventa per la possibilità di qualche contagio. A gesti cerco di fargli capire che forse era arrivato il momento di procedere con qualcosa di più consistente ma lei fa finta di non capire, continua per un po' con il lavorio di mano e di bocca poi improvvisamente mi lascia così, si mette a frugare nella borsetta, (penso speranzoso: forse sta cercando un altro condom) invece tira fuori specchietto e rossetto e si mette a truccarsi. Io rimango di stucco non sapendo che fare, resto ancora un po' così sperando in qualche avvenimento ma quando lei tira fuori anche il mascara capisco che è finita. Mi tiro su i pantaloni, metto in moto e la lascio al suo posto senza dire una parola, incazzato, non tanto per i 20 euro buttati via quanto per non aver avuto la possibilità di esplorare il bel mappamondo che si portava dietro.
Torno di corsa a casa per andare a versarmi sul pisello la varechina. Quando arrivo in bagno ed armeggio per slacciarmi i pantaloni, la mano tocca qualcosa di insolito e che non ci doveva essere: una banconota da 20, stropicciata, che spunta per metà dalla tasca. Ora, sono sicurissimo che quando ero partito non avevo altre banconote che quelle messe nella tasca laterale della portiera per pagare la ragazza, oltretutto quei pantaloni li avevo presi quella mattina dall'armadio ed erano stati lavati. Che sia stata Sofia a metterceli? Mi pare impossibile. Avrebbe potuto dirmelo invece di metterli di nascosto. E poi, si è mai vista al mondo una bottana che restituisce? Non so che pensare, tutt'ora non so spiegarmi l'origine di quella banconota da venti euro.
Bulgaria
strada Nardò Gallipoli nei pressi del quartiere latino
Una così non mi era ancora capitata.
Di lei si vedevano solo le coscie, da lontano, portava una mutandina nera e le cosce occupavano quasi tutta la sede stradale. Mi son dovuto fermare per forza e farla salire.
Dice di chiamarsi Sofia, di essere bulgara e in italiano sa dire solo come stai.
Come che ci infrattiamo in un bel posto, arioso e panoramico, prende l'obolo che gli porgo. proverbiale è la velocità con cui sparisce il denaro nella borsetta di una prostituta ma lei ci mette un tempo insolitamente lungo nel sistemarlo con accuratezza nella borsetta. Mi porge un condom invitandomi a metterlo da solo cosa che cerco di eseguire con un certo disappunto e alquanto imbarazzo mentre lei se ne sta calma e quieta guardando il panorama, come fosse lì di passaggio. Incontrando una certa difficoltà nell'infilare il coso la invito con cortesia a darmi una mano e finalmente si dà una smossa usando prima la mano poi la bocca producendosi in un bj standard. Dopo qualche minuto decide unilateralmente di togliere il condom e lavorare di fresco, cosa che gradisco ma che alcontempo mi spaventa per la possibilità di qualche contagio. A gesti cerco di fargli capire che forse era arrivato il momento di procedere con qualcosa di più consistente ma lei fa finta di non capire, continua per un po' con il lavorio di mano e di bocca poi improvvisamente mi lascia così, si mette a frugare nella borsetta, (penso speranzoso: forse sta cercando un altro condom) invece tira fuori specchietto e rossetto e si mette a truccarsi. Io rimango di stucco non sapendo che fare, resto ancora un po' così sperando in qualche avvenimento ma quando lei tira fuori anche il mascara capisco che è finita. Mi tiro su i pantaloni, metto in moto e la lascio al suo posto senza dire una parola, incazzato, non tanto per i 20 euro buttati via quanto per non aver avuto la possibilità di esplorare il bel mappamondo che si portava dietro.
Torno di corsa a casa per andare a versarmi sul pisello la varechina. Quando arrivo in bagno ed armeggio per slacciarmi i pantaloni, la mano tocca qualcosa di insolito e che non ci doveva essere: una banconota da 20, stropicciata, che spunta per metà dalla tasca. Ora, sono sicurissimo che quando ero partito non avevo altre banconote che quelle messe nella tasca laterale della portiera per pagare la ragazza, oltretutto quei pantaloni li avevo presi quella mattina dall'armadio ed erano stati lavati. Che sia stata Sofia a metterceli? Mi pare impossibile. Avrebbe potuto dirmelo invece di metterli di nascosto. E poi, si è mai vista al mondo una bottana che restituisce? Non so che pensare, tutt'ora non so spiegarmi l'origine di quella banconota da venti euro.