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CARATTERISTICHE GENERALI
NOME: Sophia
CITTA DELL'INCONTRO: Valle Caia (RM)
ZONA: davanti questo cancello
NAZIONALITA': subsahariana
ETA': 20 o poco più
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: proposta non pervenuta
COMPENSO CONCORDATO: 10
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: ragazza di bassa statura, non magra ma tonica
ATTITUDINE: dolcissima arrendevolezza
LA MIA RECENSIONE:
è ufficiale...
altro che Brexit
altro che Trump
quelle sì che sono state delle sorprese
è ufficiale....
tutte le black si chiamano Sophia
o almeno si fanno chiamare Sophia
compresa l'ultima con cui mi sono accompagnato in un boschetto poco distante dal suo spiazzo
mezzo metro cubo di ragazzina colorata
bassa (tanto bassa)
tonda (tanto tonda)
ma non una rotondità di ciccia paffuta e di tetta sbomballante
una rotondità compressa
turgore muscolare anche nella panciotta
e una tetta tanto piccola che si stenta a crederla tetta
e che sembra più un pettorale sviluppato
una circolarità richiamata anche nel viso
con la fronticina più stretta degli zigomi
molto più stretta
e molto più larghi quelli che enormemente sporgono dal contorno
Sophia non mi arriva alla spalla
supera forse la costola ma non supera l'ascella
e solo grazie al cespuglio frisee che porta in capoccia
che pare un cespo di scarola
e non a caso frisee proprio quello significa
e ridacchio pensando alla scenetta della signora di buona famiglia che fa al parrucchiere
"Martino, fammi i capelli a scarola che domani ho una serata di gala"
ridacchio che tanto c'è da camminare un po'
e meglio pensare a questo che al fatto che tutti mi vedono andare all'apparto con la negruccia
la forra dietro i calcagni e un muretto di cemento alle punte
a lato tre materassi impilati verde-muschiati
e Sophia che si scalza la calzamaglia e si china in avanti dopo avermi imbustato
non capisce una parola di quello che dico
e io conosco d'inglese lo stretto necessario
"mouth" è una parola che conosco e Sophia la capisce
tant'è che si gira frontale, si squatta e ciuccia
a lungo e profonda senza staccarsi
mentre le guardo le labbra allargarsi e restringersi secondo la mia anatomia
a lungo e profonda senza stancarsi
mentre le districo i ricci sul lato del capo per tastarle i padiglioni
perché mi piace tenere per le mani qualcosa di delicato
"fuck" è un'altra parola che conosco e Sophia capisce anche quella
dandomi la sua rotondità tostissima e liscia
per il tempo che mi serve
e di tempo me ne serve assai
per via del fatto che mi tocca flettere le ginocchia tanto è in basso
e ho le ginocchia più deboli del mio spirito
o della mia foia che dir si voglia
e m'interrompo a prender fiato
e mentre fiato Sophia, caruccia, mi sbocca per tenermi su di tono
per riacchiappare poi la sbarra cui si tiene con ambo le mani
e farsi prendere nel boschetto
con la forra al calcagno e il muretto in punta
finché non torno a salutare i veicoli passanti e strapassanti
dopo aver preso il suo "grassie" sbaciucchioso
tenero e dolce come un soufflé al cacao.
NOME: Sophia
CITTA DELL'INCONTRO: Valle Caia (RM)
ZONA: davanti questo cancello
NAZIONALITA': subsahariana
ETA': 20 o poco più
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: proposta non pervenuta
COMPENSO CONCORDATO: 10
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: ragazza di bassa statura, non magra ma tonica
ATTITUDINE: dolcissima arrendevolezza
LA MIA RECENSIONE:
è ufficiale...
altro che Brexit
altro che Trump
quelle sì che sono state delle sorprese
è ufficiale....
tutte le black si chiamano Sophia
o almeno si fanno chiamare Sophia
compresa l'ultima con cui mi sono accompagnato in un boschetto poco distante dal suo spiazzo
mezzo metro cubo di ragazzina colorata
bassa (tanto bassa)
tonda (tanto tonda)
ma non una rotondità di ciccia paffuta e di tetta sbomballante
una rotondità compressa
turgore muscolare anche nella panciotta
e una tetta tanto piccola che si stenta a crederla tetta
e che sembra più un pettorale sviluppato
una circolarità richiamata anche nel viso
con la fronticina più stretta degli zigomi
molto più stretta
e molto più larghi quelli che enormemente sporgono dal contorno
Sophia non mi arriva alla spalla
supera forse la costola ma non supera l'ascella
e solo grazie al cespuglio frisee che porta in capoccia
che pare un cespo di scarola
e non a caso frisee proprio quello significa
e ridacchio pensando alla scenetta della signora di buona famiglia che fa al parrucchiere
"Martino, fammi i capelli a scarola che domani ho una serata di gala"
ridacchio che tanto c'è da camminare un po'
e meglio pensare a questo che al fatto che tutti mi vedono andare all'apparto con la negruccia
la forra dietro i calcagni e un muretto di cemento alle punte
a lato tre materassi impilati verde-muschiati
e Sophia che si scalza la calzamaglia e si china in avanti dopo avermi imbustato
non capisce una parola di quello che dico
e io conosco d'inglese lo stretto necessario
"mouth" è una parola che conosco e Sophia la capisce
tant'è che si gira frontale, si squatta e ciuccia
a lungo e profonda senza staccarsi
mentre le guardo le labbra allargarsi e restringersi secondo la mia anatomia
a lungo e profonda senza stancarsi
mentre le districo i ricci sul lato del capo per tastarle i padiglioni
perché mi piace tenere per le mani qualcosa di delicato
"fuck" è un'altra parola che conosco e Sophia capisce anche quella
dandomi la sua rotondità tostissima e liscia
per il tempo che mi serve
e di tempo me ne serve assai
per via del fatto che mi tocca flettere le ginocchia tanto è in basso
e ho le ginocchia più deboli del mio spirito
o della mia foia che dir si voglia
e m'interrompo a prender fiato
e mentre fiato Sophia, caruccia, mi sbocca per tenermi su di tono
per riacchiappare poi la sbarra cui si tiene con ambo le mani
e farsi prendere nel boschetto
con la forra al calcagno e il muretto in punta
finché non torno a salutare i veicoli passanti e strapassanti
dopo aver preso il suo "grassie" sbaciucchioso
tenero e dolce come un soufflé al cacao.
