[RECE] Sophia black - OTR diurna - via Polense (RM)

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"Tranzilvania, Tranzilvania bitteee!"
CARATTERISTICHE GENERALI

NOME: Sophia
CITTA DELL'INCONTRO: via Polense (prov. di Roma)
ZONA: San Vittorino presso questo spiazzo
NAZIONALITA': subsahariana
ETA': 22/23
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj, rai1
COMPENSO RICHIESTO: 20
COMPENSO CONCORDATO: 10
DURATA DELL'INCONTRO: 20'
DESCRIZIONE FISICA: altissima e snella, sedere a tutto tondo
ATTITUDINE: compiacente

LA MIA RECENSIONE:

Sophia è il nome che va per la maggiore fra le OTR black...
Sophia è la OTR black che va per la maggiore fra quelle della Polense...

Girando avanti e 'ndre per l'altopiano, è l'unica fra le sue colleghe – quattro in cinquanta metri, due da un lato e due dall'altro – che vedo impegnata... la vedo per modo di dire perché è proprio la sua assenza (e una macchina vuota parcheggiata) a rivelarmi la sua presenza.

Allorquando ripassando trovo lo spiazzetto sgombro dall'auto, capisco anche il perché: un metro e ottanta/ottantacinque/novanta abbondante di statuaria africana tondeggiante dove serve, un visetto giovane giovane, un cespuglio d'insalata riccia in testa che, tenuto corto, le lascia scoperta la lunga nuca giraffina.

Porta su entrambe le gote due striature tribali, segno di un'appartenenza, di un trapasso evolutivo, di un'iniziazione a qualche mistero... chissà...
Io le porto dieci euro dopo una trattativa serrata in cui più volte, ripetutamente, ho espresso la mia impuntatura col segno universale del dieci... chissà... spero ne valga la pena...

Dal secchiello di vernice dove siede alle piante dietro cui scopa c'è un lungo sentiero sterrato battuto dal sole. La seguo a qualche passo di distanza benedicendo la mia scelta: la sua canottiera blu (in verità troppo lunga per essere una canottiera e troppo corta per essere un vestito) lascia nude le lunghe gambe antilopesche e l'attacco dei glutei.

Manca un poco di stile nella camminata dacché papereggia nelle sue infradito un piede ben largo a destra, un piede ben largo a sinistra, ma non importa...
Manca un poco di stile nel bocchino dacché succhia la cappella senza considerare il restante eccezion fatta per un energico sfregamento dei testicoli in palma di mano... e questo importa un tantinello di più...

Il luogo è di una totale nudità, privo non soltanto di mobilio di risulta che possa servire da appoggio ma anche di alberi propriamente detti o alberelli o altra vegetazione legnosa, in contrasto col vicino vallone forestifero. Le piante di contorno non sono abili a sostenere alcun peso cosicché la loro funzione si riduce a quella di schermo con la strada di poco sovrastante.

È un mero palliativo il fatto che Sophia mi faccia posizionare nella parte alta di quel fazzoletto di terreno leggermente scosceso. La sua altezza, comunque di molto superiore alla mia, non aiuta la sua comodità nel succhiare e la mia comodità nel montarla.

La sua pelle è liscia come può essere liscia la palla 8 del biliardo e nonostante il caldo, nonostante il movimento, nonostante le posture contratte, non si imperla di sudore.
La sua fica è troppo in alto per me nonostante tenga le ginocchia piegate, nonostante io possieda una posizione preminente, nonostante la mia presa salda, e di tanto in tanto sguscio via.

Quando riesco a trattenermici dentro con apprezzabile consecutività sento la sua fica fare rumori strani, assumere una strana consistenza, e trovo e provo come uno scalino e questo scalino produce un suono quando lo supero.

Temo che si sia rotto qualcosa ma non si è rotto nulla: sfilo, guardo e vedo sempre l'orrido preservativo giallo che mi fa somigliare ad un banano che ha fruttificato una sola volta.

Questo devo essere parso al conducente dell'enorme trattore che, mentre cercavo d'infilzare Sophia alla bene e meglio arava, dissodava, smerigliava o non so che cosa con grande strepito e sollevamento di polvere il terreno adiacente.

Giungendo prossimo a noi con la sua lenta, operosa, opulenta andatura di mastodonte meccanizzato, Sophia mi sposta di peso dietro una ginestra per ripararmi alla vista. Io me ne frego: ho messo il silenziatore alla coscienza, figuriamoci alla pudicizia. Lei che invece lì deve lavorarci tutti i giorni si sente in dovere di un atto formale benché inutile.

Ginestra mia, d'afflitte fortune ognor compagna, ma che ti vuoi riparare? Sophia mia, perché non t'attrezzi? e questo vale per tante OTR che paiono catapultate a caso, smarrite e perse da un altro universo coll'aspettativa di stare in strada dieci minuti o poco più e invece arrivano ad essere un dato immodificabile del paesaggio.

Quante ne ho viste arrangiarsi con sedie di plastica con le gambe spezzate, sostenute ad un angolo da una pila di mattoni e dall'altra da un bidone d'olio arruginito o da una cassetta o da altri fantasiosi riutilizzi, accumulazioni precarie che sono specchi di vite precarie. Nessuna che investa cinque euro per una poltroncina nuova, per la propria comodità.

Certo, qualcuna un sipario stracciato e un materasso ci pensano a collocarli. Una black che apprezzavo particolarmente aveva riprodotto alla perfezione, nel suo boschetto, una intera camera da letto con tanto di comodini, accessori (uno specchio, un'immaginetta di culto, un'abat-jour meramente decorativa), mobile da toletta e vaso con fiori finti.

Allontanandosi, il trattore si porta via i miei sovrappensieri, fra i quali la possibilità di sostantivizzare un aggettivo. Sophia è affianco a me: mi sega con una mano mentre con l'altra mi snocciola i testicoli.

Si riaccuccia di schiena per compiacermi ma non ne ho più voglia: preferisco guardare da vicino il suo bel profilo, carezzarle le guance scarnificate, sentire le sue mani e regalare un po' d'umidità alle radici riarse della ginestra.
 
Viene sempre fuori quella tua vena malinconica...c'è poco da fare!!
Ma mi chiedo se prima o poi, qualcuna riuscirà a scucirti un 'biglietto blu'.:lol:
 
Amarcord Via Polense. Tanti anni fa. Una nera mi portò in una specie di cascinale. Lei affacciata alla finestra ed io dietro. Al ritorno alla macchina parcheggiata due carabinieri immemori di Bocca di Rosa, che non vollero credere che ero andato ad espletare un'emergenza idraulica e poi mi ero attardato ad ammirare il paesaggio bucolico. For all of my fun mi presi una multa per intralcio del traffico (che sulla Polense è ovviamente fittissimo).
 
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