- Registrato
- 3 Marzo 2009
- Messaggi
- 24
- Reaction score
- 0
RIFERIMENTO INTERNET [uri:s1xgrupr]http://www.dreamed-escort.com/g/10214.html[/uri:s1xgrupr]
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NOME INSERZIONISTA: Virginia
NAZIONALITA': Russa
ETA': 23 (ma ne dimostra meno)
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Assoluta (tranne che per la lingua: non parla una parola d'inglese)
SERVIZI OFFERTI: fk, daty, 69, Rai1 (no a-level), cim
RATE DI PARTENZA: 175 (30')
RATE CONCORDATO: 175
DESCRIZIONE FISICA: Molto bella. Viso e corpo bellissimi, seno piccolo, culetto perfetto, una bocca disarmante.
ATTITUDINE: Bisogna farla prima scaldare un pò
REPERIBILITA': Facile
VOTO PERSONALE: 9
RECENSIONE:
Era un pò che la puntavo ma, francamente, stamani non avevo nessuna intenzione di cercare lei o qualcun altra. Se non ché, passatami la voglia di lavorare, mentre navigavo tra queste pagine, mi è tornata in mente. Vado sul sito della Dreamed e vedo che ha un buco tra gli appuntamenti proprio in quel momento. Erano le 12:30. Mando un messaggio e riesco a bookarla per le 13:00. L'albergo è in cima Via Veneto, a due passi da me. Fantastico!
Senza essere spinto da alcuna particolare "ralla", mi dirigo così all'appuntamento.
Busso alla sua porta e mi apre questo splendore di ragazzina in babydoll bianco e trasparente, perizoma e calze autoreggenti neri. Sembra sicuramente più giovane che in foto. Sarà alta, si e no, 1 metro e70. Le do una rapida occhiata e vedo che è tutto a posto. Forse il seno...sì, il seno è un pò piccolo, ma tutto sommato è molto bella.
"Bene", mi dico, "stavolta mi ha detto culo". Mi accorgo subito, però, che non parla una prola d'inglese. "Ecco, dov'era la sòla", e già mi vedo davanti una mezz'ora di pippa in figa, solo con me stesso, a pensare ai cazzi miei, alla faccia del social time. Vabbè, però è bella. Mi spoglio e mi dirigo in bagno per una doccia. Sebbene l'albergo sia di ottimo livello, lascio lì il doccia schiuma in dotazione per usare il suo, di Sephora, che giaceva sul portasaponi. "Che gentile!", penso, "quasi quasi ne approfitto e mi faccio una vera doccia". Ma per fortuna mi ricordo che solo lì per trombare.
Torno di là e la trovo in mutande e autoreggenti, in ginocchio sul lettone kingsize. "Ragazzi, quant'è bella! 'Sti cazzi che è muta". Anzi, mentre cerco di scambiarci due parole, mi rendo conto che può essere pure simpatica. "Quando parti da Roma?", le chiedo. E lei: "Ho visto solo il Colosseo". Andiamo bene... Certo, però, che è dolce. Che cìciola.
Vabbè, da dove cominciamo? "Damme un bacetto, va..." Ragazzi, che labbra. Ora la sto guardando con più attenzione: è disarmante! E' un sogno.
Inizia a baciarmi timidamente, bacetti piccoli e rapidi, sul collo, sulle spalle. La fermo. Le prendo il viso fra le mani e le infilo la lingua in bocca. La sdraio e inizio a baciarla su tutto il corpo. Ha una pelle meravigliosa e profumata (il Sephora era alla fragola), i capezzoli si inturgisicono e inizio a giocarci con insistenza, poi scendo sul ventre, per ritrovarmi, infine, perso nel paradiso dei sensi. La sua fighetta è fresca come rugiada, rosa come un bocciuolo e liscia come le dune di un deserto in cui vorrei perdermi e da cui non tornare mai più.
Lei non geme granchè, ma sembra apprezzare. Inizia a bagnarsi e allora la invito al bj. Inizia dai gioielli di famiglia, sta lì, indugia, fino a farmi desiderare che lo prenda in bocca. Se ne accorge, e inizia a leccarlo con delicatezza per poi succhiarlo con avidità . Non troppo in profondità , ad essere sinceri, ma lo insaliva per bene e sembra che non gliene basti mai. "Devo sfilarmi", penso, "sennò qui finisce male". Con il pretesto di voler fare un 69 prendo una boccata d'ossigeno e mi rituffo fra le sue gambe. Mentre la lecco fino a farmi venire i crampi alla lingua, lei gioca con il mio uccello. Lo succhia, se lo passa fra le tette, ci si accarezza il viso. Ce l'ho duro come il marmo, la mia cappella è una pietra focaia. "Basta! Incappucciami, ti prego. Voglio possederti. Devo! possederti".
Inizio così a cavalcarla in tutte le posizioni possibili. "Non devo guardarla negli occhi", dico fra me e me, "è troppo bella". Mi accorgo solo allora che, accanto al letto, le ante dell'armadio sono rivestite di specchi. "Oddio, vieni, ti voglio in piedi, sul divano, per terra, ovunque!". La prendo da dietro. La vista del suo fondoschiena, piccolo, sodo, è una visione troppo forte. "Ora girati". Lei di nuovo sul letto, io in piedi. La dolcezza dei primi istanti è ormai svanita del tutto. La sto pompando come un forsennato. "Ecco, ci sono quasi". Lo sfilo, me lo scappuccio e mi siedo sopra di lei. Avida, lo prende in bocca. "I'm coming", l'avverto. Ma lei non molla la presa. Sento la mia anima che mi abbandona, i polmoni che si bloccano, cerco il respiro ma non lo trovo. E' finita. Rimango per una eternità con l'uccello nella sua bocca. I miei muscoli non rispondono più agli inpulsi del cervello, sono incapace di muovermi. Lo sfilo. E' asciutto che quasi posso rimetterlo nelle mutande senza neanche farmi la doccia. Sono esausto e appagato. Lei va in bagno ed io non so che fare. Ho perso ogni riflesso cognitivo. "Dove sono?", mi dico. "Ah, sì. Vado a farmi una doccia".
Ora, mentre mi rivesto, passeggia per la stanza sorridendo. Si infila un accapatoio. Probabilmente sta aspettando che me ne vada per dare inizio alle sue abluzioni. Ma c'è un problema. Le donne delle pulizie indugiano davanti alla nostra porta. "Aspetta", mi fa lei. Ma io non posso restare, devo andarmene, devo fuggire. Da Lei.
Vabbè, avrete capito che m'è piaciuta, no? Per onestà , però, devo dirvi che non si può certo definire una porca. E' molto dolce e, credo, che bisogna prenderla per il verso giusto se si vuole tirare fuori il meglio da lei. Va guidata, ma potete star certi che non vi dirà mai di no. Per quelli a cui piacciono le lolite.
CITTA DELL'INCONTRO: Roma
NOME INSERZIONISTA: Virginia
NAZIONALITA': Russa
ETA': 23 (ma ne dimostra meno)
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: Assoluta (tranne che per la lingua: non parla una parola d'inglese)
SERVIZI OFFERTI: fk, daty, 69, Rai1 (no a-level), cim
RATE DI PARTENZA: 175 (30')
RATE CONCORDATO: 175
DESCRIZIONE FISICA: Molto bella. Viso e corpo bellissimi, seno piccolo, culetto perfetto, una bocca disarmante.
ATTITUDINE: Bisogna farla prima scaldare un pò
REPERIBILITA': Facile
VOTO PERSONALE: 9
RECENSIONE:
Era un pò che la puntavo ma, francamente, stamani non avevo nessuna intenzione di cercare lei o qualcun altra. Se non ché, passatami la voglia di lavorare, mentre navigavo tra queste pagine, mi è tornata in mente. Vado sul sito della Dreamed e vedo che ha un buco tra gli appuntamenti proprio in quel momento. Erano le 12:30. Mando un messaggio e riesco a bookarla per le 13:00. L'albergo è in cima Via Veneto, a due passi da me. Fantastico!
Senza essere spinto da alcuna particolare "ralla", mi dirigo così all'appuntamento.
Busso alla sua porta e mi apre questo splendore di ragazzina in babydoll bianco e trasparente, perizoma e calze autoreggenti neri. Sembra sicuramente più giovane che in foto. Sarà alta, si e no, 1 metro e70. Le do una rapida occhiata e vedo che è tutto a posto. Forse il seno...sì, il seno è un pò piccolo, ma tutto sommato è molto bella.
"Bene", mi dico, "stavolta mi ha detto culo". Mi accorgo subito, però, che non parla una prola d'inglese. "Ecco, dov'era la sòla", e già mi vedo davanti una mezz'ora di pippa in figa, solo con me stesso, a pensare ai cazzi miei, alla faccia del social time. Vabbè, però è bella. Mi spoglio e mi dirigo in bagno per una doccia. Sebbene l'albergo sia di ottimo livello, lascio lì il doccia schiuma in dotazione per usare il suo, di Sephora, che giaceva sul portasaponi. "Che gentile!", penso, "quasi quasi ne approfitto e mi faccio una vera doccia". Ma per fortuna mi ricordo che solo lì per trombare.
Torno di là e la trovo in mutande e autoreggenti, in ginocchio sul lettone kingsize. "Ragazzi, quant'è bella! 'Sti cazzi che è muta". Anzi, mentre cerco di scambiarci due parole, mi rendo conto che può essere pure simpatica. "Quando parti da Roma?", le chiedo. E lei: "Ho visto solo il Colosseo". Andiamo bene... Certo, però, che è dolce. Che cìciola.
Vabbè, da dove cominciamo? "Damme un bacetto, va..." Ragazzi, che labbra. Ora la sto guardando con più attenzione: è disarmante! E' un sogno.
Inizia a baciarmi timidamente, bacetti piccoli e rapidi, sul collo, sulle spalle. La fermo. Le prendo il viso fra le mani e le infilo la lingua in bocca. La sdraio e inizio a baciarla su tutto il corpo. Ha una pelle meravigliosa e profumata (il Sephora era alla fragola), i capezzoli si inturgisicono e inizio a giocarci con insistenza, poi scendo sul ventre, per ritrovarmi, infine, perso nel paradiso dei sensi. La sua fighetta è fresca come rugiada, rosa come un bocciuolo e liscia come le dune di un deserto in cui vorrei perdermi e da cui non tornare mai più.
Lei non geme granchè, ma sembra apprezzare. Inizia a bagnarsi e allora la invito al bj. Inizia dai gioielli di famiglia, sta lì, indugia, fino a farmi desiderare che lo prenda in bocca. Se ne accorge, e inizia a leccarlo con delicatezza per poi succhiarlo con avidità . Non troppo in profondità , ad essere sinceri, ma lo insaliva per bene e sembra che non gliene basti mai. "Devo sfilarmi", penso, "sennò qui finisce male". Con il pretesto di voler fare un 69 prendo una boccata d'ossigeno e mi rituffo fra le sue gambe. Mentre la lecco fino a farmi venire i crampi alla lingua, lei gioca con il mio uccello. Lo succhia, se lo passa fra le tette, ci si accarezza il viso. Ce l'ho duro come il marmo, la mia cappella è una pietra focaia. "Basta! Incappucciami, ti prego. Voglio possederti. Devo! possederti".
Inizio così a cavalcarla in tutte le posizioni possibili. "Non devo guardarla negli occhi", dico fra me e me, "è troppo bella". Mi accorgo solo allora che, accanto al letto, le ante dell'armadio sono rivestite di specchi. "Oddio, vieni, ti voglio in piedi, sul divano, per terra, ovunque!". La prendo da dietro. La vista del suo fondoschiena, piccolo, sodo, è una visione troppo forte. "Ora girati". Lei di nuovo sul letto, io in piedi. La dolcezza dei primi istanti è ormai svanita del tutto. La sto pompando come un forsennato. "Ecco, ci sono quasi". Lo sfilo, me lo scappuccio e mi siedo sopra di lei. Avida, lo prende in bocca. "I'm coming", l'avverto. Ma lei non molla la presa. Sento la mia anima che mi abbandona, i polmoni che si bloccano, cerco il respiro ma non lo trovo. E' finita. Rimango per una eternità con l'uccello nella sua bocca. I miei muscoli non rispondono più agli inpulsi del cervello, sono incapace di muovermi. Lo sfilo. E' asciutto che quasi posso rimetterlo nelle mutande senza neanche farmi la doccia. Sono esausto e appagato. Lei va in bagno ed io non so che fare. Ho perso ogni riflesso cognitivo. "Dove sono?", mi dico. "Ah, sì. Vado a farmi una doccia".
Ora, mentre mi rivesto, passeggia per la stanza sorridendo. Si infila un accapatoio. Probabilmente sta aspettando che me ne vada per dare inizio alle sue abluzioni. Ma c'è un problema. Le donne delle pulizie indugiano davanti alla nostra porta. "Aspetta", mi fa lei. Ma io non posso restare, devo andarmene, devo fuggire. Da Lei.
Vabbè, avrete capito che m'è piaciuta, no? Per onestà , però, devo dirvi che non si può certo definire una porca. E' molto dolce e, credo, che bisogna prenderla per il verso giusto se si vuole tirare fuori il meglio da lei. Va guidata, ma potete star certi che non vi dirà mai di no. Per quelli a cui piacciono le lolite.