Recensite la vostra prima volta

Registrato
6 Dicembre 2010
Messaggi
45
Reaction score
1
Ragazzi...il forum è stracolmo di recensioni delle varie girls timbrate......ma ve la sentite di fare una recensione della prima volta? Magari utilizzando in parte la scheda classica delle recensioni classiche :
Nome ( se ricordate ) / Nazionalità / Età ( su per giù) / Prezzo / Città e relativa recensione con l'età che avevate...come andò...se vi traumatizzò...insomma i vostri ricordi !
Sono davvero curioso di vedere cosa esce ! :)
 
Registrato
20 Settembre 2010
Messaggi
3.594
Reaction score
8.021
E per chi la prima volta pay e' stata la prima volta in assoluto come me?

Beh curioso, in tal caso è di necessità quella la tua prima volta...
La mia prima volta pay risale a così tanti lustri fa che, per quanto mi stia sforzando la memoria, non la ricordo per nulla... mah, sarà l'Alzheimer che incombe...
Invece la mia prima volta in assoluto NON pay a 17 anni quella sì che la ricordo, eccome che la ricordo... ma qui, se mi permettete, invoco la privacy! :whistle3:
 
Commenta
Registrato
29 Febbraio 2012
Messaggi
116
Reaction score
6
Località
milano
bella! è una bellissima idea! io stavo già buttando giù la vintage-rece solo che mentre scrivevo....sarà l'età.....pensando che quella fosse la prima volta....me ne è venuta in mente un'altra che, quest'altra, mi sembra essere stata la mia prima.....:unknw:

...insomma adesso sono nel pallone e mi piace essere preciso...meglio che cerco di riordinare i ricordi......

cazzo Boobs!! mi hai messo in crisi sai? non pensavo che il tempo fosse passato così velocemente.....

:scratch_one-s_head:
 
Commenta
Registrato
7 Ottobre 2011
Messaggi
5.498
Reaction score
40
Località
La città del sole
RIFERIMENTO INTERNET: era un annuncio del quotidiano della mia città, La Gazzetta del Sud"
CITTA DELL'INCONTRO: Reggio Calabria
NOME INSERZIONISTA: Chantal
NAZIONALITA': italiana
ETA': tra i 24 ed i 28
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: dalla descrizione telefonica, si
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO): bj
COMPENSO RICHIESTO: 50€
COMPENSO CONCORDATO: 50€
DURATA DELL'INCONTRO:10 o 15 minuti
DESCRIZIONE FISICA: bella mora prosperosa, capelli lunghi neri, labbra carnose, una quarta di seno
ATTITUDINE: simpatica e sensuale, comprensiva del mio impaccio
REPERIBILITA': inizialmente buona, poi problematica
PRESENZA DI BARRIERE ARCHITETTONICHE: credo delle scale
INDEX RICERCHE (numero telefonico nel formato 1234567xx):

LA MIA RECENSIONE:

Con grande piacere, colgo al volo l’interessante proposta di Boobslover86 e fornisco la recensione della mia prima volta con una pay, che nel mio caso fu anche la mia prima volta in assoluto.
Sono passati poco più di 7 anni, ma il ricordo di quel giorno e di quell’incontro sono ben impressi nella mia memoria, ovviamente non solo punteristica.

Anno 2005. E’ l’anno post maturità e, timido diciannovenne quale ero, nel primo anno senza scuola stentavo a trovare la mia strada. Oltre a questo, ero ancora vergine. Non era una cosa che mi pesava, non ne facevo un grosso problema, ma più passava il tempo e più ero stanco di doverci pensare sempre da solo. Volevo iniziare a conoscere le gioie e l’appagamento del sesso. Non avevo ancora avuto alcun tipo di esperienza, probabilmente perché sempre bloccato dal mio carattere molto chiuso e timido, inoltre ero molto impacciato con le ragazze, se c’era qualcuna che mi piaceva non sapevo come muovermi, quasi nemmeno riuscivo a parlarle. A essere sinceri, qualche richiesta e qualche possibilità l’avevo anche avuta, ma pervenivano da fonti di non mio particolare gradimento, forse comportandomi in questo modo ho sprecato delle occasioni, ma non mi sono mai pentito in quanto non ne ero assolutamente convinto. La ragazza mi doveva piacere, altrimenti, era meglio non farci assolutamente nulla, una forma mentis che mi è rimasta tuttora.

Da alcuni anni mi ero avvicinato, quasi per caso, al mondo del sesso a pagamento. Lo conobbi da ragazzino grazie al quotidiano della mia città. Accanto alle immancabili pubblicità degli 144, 166 et similia, carpirono subito la mia attenzione dei curiosi “avvisi economici”. Compresi quasi subito che si trattava degli annunci di signorine a pagamento.
Negli anni avevo incominciato a telefonare, prima soltanto per mera curiosità, dopo anche per provare ad organizzare un incontro, a prendere un appuntamento. Ma avevo collezionato solamente delusioni. Come per esempio quella volta in cui una fanciulla, dopo averle candidamente confessato per telefono che ero ancora minorenne, mi disse che non era possibile vederci, ma il culmine forse lo raggiunsi quando, alla ricerca del mio personale regalo per il Natale del 2004, mi imbattei in una vecchia signora che fece di colpo svanire tutti i miei bollenti spiriti

Assorbito il colpo, dopo un primo momento di prima e, credo, comprensibilissima delusione, ricominciai la caccia. La convinzione, a volte, andava e veniva, inoltre il panorama della mia città offriva ben poco ai tempi. L’attesa diveniva con il passare del tempo sempre più febbrile, più smaniosa. Ero consapevole che, prima o poi, sarei andato da una di queste signorine. Non mi importava che la mia prima volta fosse con una prostituta. In quel periodo ero convinto che non avrei conosciuto alcun ragazza con cui poter combinare qualcosa, pertanto quella mi pareva la scelta più ragionevole, ripromettendomi, ovviamente, che sarebbe stato un caso isolato, un unicum mai più ripetibile. Come ero ingenuo… mi faccio quasi tenerezza da solo.

Primi giorni di aprile 2005. E’ da qualche settimana che, ormai, penso solo a questo, trovare qualcuna con cui andare a scopare per la mia prima volta. E’ un venerdì mattina e, come sempre quando leggevo il giornale, consulto gli annunci. Ne isolo un paio, poi scelgo quello che mi aveva particolarmente colpito al primo impatto. Telefono. Mi risponde una voce molto sensuale, a cui chiedo subito una sommaria descrizione fisica, che già mi stuzzica certe fantasie, quindi mi informo su rate e location, infine ci mettiamo d’accordo per il primo pomeriggio. Appena concludo la conversazione, sale in me un’ansia assurda! Le ore non scorrono mai quel girono!!!
Ma finalmente, e molto lentamente, arriva l'orario convenuto ed io, puntualissimo, sono nella zona da lei indicatami e la richiamo. Tra me e me pensavo che quello era l’ultimo passo, visto che avevo preso con precisione un appuntamento ad un certo orario. Come mi sbagliavo!!
All’inizio lei quasi non si ricorda, ma poi le sovviene tutto, però non può ricevermi subito in quanto mi dice che è un po’ incasinato, mi chiede di aspettare un po’. Ok. La richiamo mezz’oretta più tardi e mi ripete la stessa cosa, aggiungendo che non si sente troppo in giornata in quanto proprio quel giorno la stanno tartassando dei presunti maniaci e molestatori telefonici. Va bene, aspetterò, mi dico tra me e me, questo è il giorno stabilito e, nonostante tutto, andrò fino in fondo, costi quel che costi.. Nuovo contatto, questa volta mi dice che è impegnata, sta per salire da lei una persona, ha fatto così per poi poter essere completamente libera per me. Voglio crederci e attendo ancora. La richiamo per l’ennesima volta e stavolta ho il tanto sospirato via libera, ultime indicazioni e mi incammino verso la mia alcova del primo piacere. Sono in prossimità del suo palazzo quando mi arriva un suo squillo. Le telefono immediatamente. Lei mi dice che c’è un problema, un altro di quella, per me, estenuante giornata. Un suo vicino di casa ha notato negli ultimi giorni un certo andirivieni indirizzato verso il suo appartamento ed era appena andato da lei a lamentarsene. Pertanto non posso salire. Una mazzata per me. Ma subito lei mi propone di andare e farlo in macchina, anche per premiare la mia attesa, del resto avevo ormai perso un intero pomeriggio dietro a quel batti e ribatti. Io ovviamente accetto, di lì a breve sarebbe spuntata con la sua macchina a prendermi lì vicino e andare a scopare.. Dopo qualche minuto di attesa, per me interminabile, eccola finalmente!
Scorgo una bella mora prosperosa, tirata a lucido, capelli lunghi neri, occhi azzurri, labbra carnose e una bella quarta di seno, che sempre più si avvicina verso me. E’ lei!! Non avevo scelto male,! Si accosta e mi fa salire. Ci presentiamo e cominciamo a parlare un po’ durante il tragitto, le confesso che è la mia prima volta in assoluto, quasi non ci crede, mi dice: “Come, un bel ragzzzo come te ancora non ha mai scopato?” e scherza un po’ sull’importanza della responsabilità di cui la sto investendo, quindi mi porta in un posto isolato dove andare a consumare, la tariffa è di 50 €. Io sono tesissimo e agitatissimo, lei se ne accorge e cerca di mettermi a mio agio, mi tranquillizza, è gentile, dolce, comprensiva. E' il momento di arrivare al dunque, basta chiacchiere, lei si leva la maglietta per mettere in mostra le sue belle tette, io mi limito a guardarle e lei mi esclama "E che fai? Non le tocchi?" Detto fatto... ma ero molto impacciato! Lei mi invita a toccare ben bene il suo seno, ed in effetti c’era da toccare, poi mi sbottona i pantaloni e passa al pompino, coperto. Purtroppo duro molto poco, già vederla abbassata su di me era quasi un orgasmo, infatti dopo qualche minuto vengo. Ci ricomponiamo e addirittura dopo lei si offre di darmi un passaggio a casa e, prima di salutarci, mi da un altro suo numero di telefono e mi dice che se mi fossero venute altre voglie lei sarebbe stata contenta di farmele passare.
In quel momento è come se si accendesse dentro di me una lampadina con su scritto “Devo tornare da lei”.
E’ questo il momento in cui, secondo me, divento punter a tutti gli effetti. Al diavolo tutte le buone intenzioni e le promesse, altro che prima ed unica, ultima volta! Nonostante la mia precocità e la particolare situazione pre incontro, fu una buona esperienza, mi era piaciuto tutto, dell'incontro e di questo mondo di cui, da tempo, aspiravo farne parte. L’attesa, le fantasie, la voglia ed il desiderio di conoscere una perfetta sconosciuta con cui fare sesso, la possibilità concreta di conoscere una bella ragazza con cui poter fare sesso…

Resisto poco più di un mese e la rivedo, stavolta per fortuna riesco a salire a casa sua senza problemi. Dopo un bel pompino, me la scopo, prima classica missionaria, poi lei messa a pecora, poi lei appoggiata all'armadio. Fu una grande soddisfazione, mi sentivo uno stallone.
La incontro altre due o tre volte, poi preferisco cambiare perchè gli ultimi rapporti erano stati per me deludenti, lei era sempre più frettolosa e distaccata, io non mi sentivo soddisfatto. Decido perciò di rivolgermi verso altri lidi, ma queste sono altre storie…
 
Ultima modifica:
Commenta
Registrato
6 Dicembre 2010
Messaggi
45
Reaction score
1
  • Creatore Discussione
  • #7
Ahahhaha sapevo che il grande Giovinezza avrebbe contribuito...e poi in maniera cosi certosina ;)....ma tra l'altro avevo già letto questa tua recensione... ;)....effettivamente la prima volta è importante trovare quella giusta per evitare anche di rimanere traumatizzati dall'esperienza !
Comuqnue per chi aveva dubbi in merito...si mi riferivo alla prima volta a pagamento !
Recensioni vintage ! :)
 
Commenta
Registrato
21 Febbraio 2012
Messaggi
2.151
Reaction score
1.027
Località
Verona o giù di li
Sono così "vecchio" che ricordo a malapena quella di un mese fa, se potessi recensire tutte le mie esperienze fuori dalle righe ci sarebbe da ridere.
Comunque credo che la mia prima volta sia stata circa vent'anni fa con una brasiliana, ricordo solo che citofonai il resto bhoo. So solo che se avessi messo da parte i soldi delle mie trombate pay un Mercedes me lo sarei fatto sicuro.
 
Commenta
Registrato
7 Ottobre 2011
Messaggi
5.498
Reaction score
40
Località
La città del sole
Ahahhaha sapevo che il grande Giovinezza avrebbe contribuito...e poi in maniera cosi certosina ;)....ma tra l'altro avevo già letto questa tua recensione... ;)....effettivamente la prima volta è importante trovare quella giusta per evitare anche di rimanere traumatizzati dall'esperienza !
Comuqnue per chi aveva dubbi in merito...si mi riferivo alla prima volta a pagamento !
Recensioni vintage ! :)


Eh si, caro Boobslover86, mi sono sentito chiamato in causa!! :smile: Devo ammettere di essere stato abbastanza fortunato e che la prima volta, tutto sommato, è andata bene, infatti dopo questa ci sono state tante altre esperienze nel settore, inoltre questa prima volta sarà per me sempre un bel ricordo!
 
Commenta
Registrato
21 Febbraio 2012
Messaggi
2.151
Reaction score
1.027
Località
Verona o giù di li
Pero posso parlarvi della mia prima volta con una trans, perche mai avrei pensato allora di esser attratto da loro. Premetto che nel mio "profondo" sono quelle che mi fanno piu sesso, vuoi per questa loro ambiguità, vuoi per il corpo meta uomo meta donna, ma sono intriganti e sessualmente esplosive....in tutti i sensi:whistle3: comunque per farla breve,ma mia prima volta fu in quel di Verona, zona statale famosa allora bazzicata da ogni tipo di delizia ma ora pervasa da una totale desolazione. Parcheggio del centro commerciale, si entrava e per ore si facevano giri intorno a queste manze che non lesinavano ammiccamenti e streap tease improvvisati, aprivano le loro pellicciotte e mostravano le loro grazie e i loro piselli magari già duri e invitanti. Quante ne ho scopate poi......va be' ritorniamo alla prima ciulata, ricordo solo che era alta tettuta e con occhiale da vista, capelli corvini neri super brasilera. Accosto tiro giù il finestrino contratto e la faccio salire, ancora non sapevo che fare, nel senso che ficcarlo nel culo ad un "uomo" non mi passava per l'anticamera del cervello.....salita mi porta in camporella, fermo la macchina spengo le luci e via con i giochi, si toglie la pelliccia e rimane nuda con il pisello già in tiro. Raga inutile descrivere il tutto ma fu la mia prima INCULATA spaziale e la mia prima pompa. Bellissimo e super eccitante......altre info non le ricordo ma ricordo che fu molto interessante come esperienza, infatti tutt'ora vado con le trans:biggrin:
parere personale, ho trovato piu soddisfazione OTR che in camera, forse perche il contatto risulta piu distaccato e alcune son piu belle in penombra, ma in macchina, o talvolta fuori dalla macchina, la trombata è strepitosa.
 
Ultima modifica:
Commenta
Registrato
6 Dicembre 2010
Messaggi
45
Reaction score
1
si ma il mio è piu particolareggiato.....chiede di fare una recensione vintage se cosi si può dire ;)
 
Commenta
Registrato
21 Febbraio 2012
Messaggi
2.151
Reaction score
1.027
Località
Verona o giù di li
si ma il mio è piu particolareggiato.....chiede di fare una recensione vintage se cosi si può dire ;)
Probabilmente invernizzi ha ragione, si parla della prima esperienza da punter, vintage per qualcuno, nuova per altri per questioni di età, per me si parla del paleolitico per esempio, alla faccia del vintage:biggrin:
 
Commenta
Registrato
3 Gennaio 2012
Messaggi
573
Reaction score
13
Località
lontano da qui
Avevo da tempo deciso di provare il sesso a pagamento e non sapevo dove indirizzarmi: stradali, appartamento o postriboli non abito molto distante dalla Svizzera. Ma mi mancava l'imput finale: entravo nel postribolo e mi bloccavo, giungevo in prossimità dell'appartamento e tornavo indietro, mi avvicinavo a una stradale e ripartivo. Ero quasi giunto alla conclusione che tale attività non appartenesse al mio modo di essere, del sesso in fondo ne facevo. Finchè un dì in un mio ennesimo tentativo, mi imbatto in Gioia graziosa nigeriana, giovanissima, ben fatta, sorriso luminoso denti bianchissimi, mi mostra scherzosamente un seno. Sono in moto ma munito di una coperta nelle valige:"Ma in moto come facciamo c'è il posto dove andare?" chiedo. "Si qui dietro nel boschetto" mi risponde allegramente. Magicamente avviene ciò che ritenevo ormai improbabile: "Dai sali". Pochi metri e siamo sul luogo:stendo la coperta, ci spogliamo, lei sempre affabile e premurosa, mi incappuccia sento la sua bocca calda sul mio pene non riesco a separarmene, accarezzo il suo corpo tonico e dopo poco mi libero. La incontrai ancora 3 altre volte, lei sempre sorridente e spensierata.Tempo dopo passavo ancora di fronte a lei, si sbracciava con entusiamo, la pagavo anche lautamente, il sole, il freddo patito in anni sulle strade l'avevano sciupata un pò ma il suo sorriso no, era sempre uguale. Mi invitava ad intrattenermi ancora con lei, ma la vicinanza alla mia residenza mi esponeva a rischi ingestibili. Ho incontrato altre ragazze del mestiere che affrontano con intelligente leggerezza la propria esistenza e ciò che fanno, ma lei è stata la prima e del primo amore non si disinnamora mai.
Appaganti orgasmi a tutti quanti :bye:
 
Commenta
Registrato
31 Gennaio 2012
Messaggi
919
Reaction score
12
Località
Veneto
ricordo davvero poco ..
era un annuncio su di un giornale locale di compravendita di varie cose, cerca lavoro e.. cerca topa..

Una ragazza sudamercana, con tette grosse e pancia, ma con un bel viso, io imbranato, impacciato e tremante ..
L' ho presa a pecora e poi mi ha cimmato con lei seduta sul bordo del letto ed io in piedi, per non sporcare a terra ha usato un fazzolettino sotto il suo mento.

Non ricordo praticamente altro.
 
Commenta
Registrato
22 Febbraio 2012
Messaggi
47
Reaction score
3
Località
diciamo, per praticità, che "questa" vita la vivo
CITTA DELL'INCONTRO:FIRENZE
ZONA:NOVOLI
NOME:ANDREA
NAZIONALITA':Rumena
ETA':22-23
SERVIZI OFFERTI (vedi DIZIONARIO):bj
COMPENSO RICHIESTO: 30 euro
COMPENSO CONCORDATO:30 euro (ma gliene ho dati 40 ... non per niente era la prima volta)
DURATA DELL'INCONTRO:15 minuti
DESCRIZIONE FISICA:ben fatta, tette non grandi,culetto sodo e rotondo, colorito pallido
ATTITUDINE: fatto troppo poco per poter dire

SCUSATEMI, FORSE LO SCRITTO E' TROPPO LUNGO, MA E' LO STRALCIO DEL MIO VERO DIARIO DEDICATO ALLE MIE SCORRIBANDE NOTTURNE. LA SITUAZIONE E' DI DUE ANNI FA.

Da allora non mi sono più fermato. Oggi mi sembra così strano leggere delle mie emozioni di quella sera. NULLA E' PIU' ECCITANTE DI UNA PRIMA VOLTA. IN QUALSIASI COSA.....

LA MIA RECENSIONE:
Accosto la macchina e abbasso il vetro del finestrino. Arrivo a scorgerla parzialmente e la prospettiva forzata non mi consente di vedere che dalle ginocchia al busto, ma mi basta per confermare l’impressione che avevo avuto dal centro strada. Mi sta ancora di spalle e non si è forse accorta che mi sono affiancato, oppure è solo una tecnica per esporre meglio la mercanzia. Ha una gonnellina bianca cortissima che in pratica le lascia scoperto il didietro. Le natiche tonde e sode tracciano un dolcissimo solco all’intersezione con le cosce lunghe e la pelle nuda, senza calze, è di un pallore alabastrino. Se ne intravede però solo una minima parte. Il resto delle gambe è fasciato da stivali lunghi, anche essi bianchi. Si gira verso di me e ancora non la vedo in viso, ma la leggera rotazione mi permette ora di apprezzare il suo seno compresso in un corpetto color amaranto. Porta un giubbino di pelle e tiene le mani in tasca. Ecco, si abbassa e un viso carino e un po’ paffutello si affaccia al finestrino. Ha i capelli biondi screziati di scuro, tagliati corti e l’incarnato è bianco non meno di quello delle sue cosce. Mi sorride, un po’ forzatamente e masticando una gomma mi saluta : “ciao”. Le rispondo : “ciao … quanto prendi ?” “30 in macchina.” mi vede titubante. Non immagina probabilmente il mio imbarazzo e pensa che io voglia mercanteggiare “ ti faccio pompino …. Mi può venire in bocca … “ il suo accento tradisce la sua evidente provenienza dall’est.
“Ma in casa non lo fai?”
“60 a casa, ma stasera no, domani”
Cazzo.
Ha un profumo molto forte, quasi fastidioso. La sua presenza nella macchina è strana e in qualche modo ingombrante. E’ vistosa ed è così evidente quello che è. Non mi preoccupo più di tanto per quelli che ai semafori o semplicemente affiancandomi in movimento possono intuire cosa siamo e cosa facciamo insieme : l’imbarazzo che provo è tutto mio e scaturisce unicamente dall’eccezionalità, per me, di questa situazione.
Lei invece, come era prevedibile, è assolutamente a suo agio e mastica rumorosamente il suo chewingum, osservando distrattamente la strada. Per rompere l’insopportabile monotonia del brusio del motore accenno qualche parola, le chiedo di dove è. Mi risponde che è Rumena e che si chiama Andrea. Chiaramente non le risparmio la considerazione che da noi il suo sia un nome prettamente maschile, come lei non mi nega la risposta, data probabilmente mille altre volte, che da noi sarà così, ma che al suo paese è proprio un nome da femmina.
“parli bene l’italiano …”
Per risposta una lieve alzata di spalle e d il sincronizzato schiocco del suo palloncino di chewingum
Mi indica la strada, a monosillabi e a gesti. Con la coda dell’occhio osservo le sue cosce bianchissime. Impudicamente non ha neanche accennato ad aggiustare la gonna che già corta di per sé, si è ulteriormente ridotta arrotolandosi leggermente quando si è seduta e posso intravedere un angolo delle sue mutandine bianche. Mi trovo, senza neanche averlo pensato, ad appoggiare la mia mano sulla sua pelle nuda. Lei non fa una piega, mentre io l’accarezzo in maniera un po’ impacciata. La sensazione che ne ricavo non è, fisicamente, molto piacevole. E’ fredda, anzi gelida e la sua carne è fin troppo soda, quasi dura al tatto. Nonostante questo la mia eccitazione è alle stelle. Ha la familiare intensità di tutte quelle situazioni che hanno segnato tappe più o meno indelebili nella mia normalissima, ordinaria vita sessuale. Non tanto nel piacere degli atti, ma delle relative attese. Quando gironzolavo aspettando che davanti al giornalaio non ci fosse nessuno, per acquistare la mia prima rivista pornografica. Quando ho capito che entro pochi secondi avrei dato il mio primo bacio con la lingua a una coetanea altrettanto emozionata. Quando prendendo coraggio, ho insinuato le mie mani sotto i vestiti di una ragazza, fino a incontrarne le più piacevoli nudità. Il mio primo pompino. Il mio primo rapporto completo. Quante occasioni ho avuto per assaporare l’impagabile piacere dell’attesa di una nuova frontiera, di una nuova situazione. L’erezione è il segno evidente del nostro desiderio, ma quello che avviene prima nel nostro cervello, in molti casi e soprattutto quando davanti a noi si profila la possibilità un momento nuovo e diverso, è assolutamente unico e impagabile.In questo momento so già che tutto quello che seguirà non mi darà necessariamente lo stesso sottilissimo piacere che provo nell’immaginarlo e nel desiderarlo così intensamente. Ma non ho troppo tempo di crogiolarmi in questo pensiero. Lei mi fa cenno di entrare in un distributore, proprio a ridosso delle spazzole dell’autolavaggio, le cui lunghe setole azzurre pendono tristemente, assolutamente in tono con il contesto. Non è un angolo né troppo intimo né troppo buio. Sono molto teso, ma anche talmente determinato, che i possibili rischi attraversano con tale velocità la mia mente, da non lasciare traccia tale da suggerire alternative più prudenti. E poi quali ? Ho l’impressione che qui si faccia così e la sicurezza con cui Andrea adesso sta tirando dietro il sediolino, armeggiando subito dopo nella borsetta ed estraendone un preservativo, mi conferma la collaudata routine. Se lo fanno gli altri, cazzo … posso farlo anche io …
“che facciamo tesoro ?”
Lo dice togliendo di bocca ,con mio grande sollievo, la gomma da masticare e avvolgendola in un fazzolettino
“prendimelo in bocca … lo fai con il preservativo, vero ?”
“certo …”
Non oso chiedermi se, volendo, avrebbe potuto farne a meno.
Mi tiro giù i pantaloni e gli slip, lasciando libera la mia voglia di mostrarsi nuda e ben predisposta. La luce glaciale dei neon della pensilina mi illumina senza offrirmi alcuna pietosa e rassicurante zona d’ombra.
Andrea mi inguaina abilmente di lattice. L’affare ha un odore forte, dolciastro, intuisco che è uno di quei tipi aromatizzati alla frutta, fatto apposta per queste pratiche orali e per rendere il sapore meno sgradevole alle volenterose ragazze. La puttanella fulmineamente è su di me con la sua bocca.
Non è il mio primo pompino. E paradossalmente, essendo il mio primo con un profilattico, non dovrebbe essere certo più gradevole di tutti quelli che ho ricevuto. Ma l’attesa, la consapevolezza di aver violato uno dei miei tabù, il riscontro finalmente reale di una situazione tanto vagheggiata, ha su di me un effetto assolutamente deflagrante. Oltretutto Andrea è bravissima. Muove la testa con un ritmo rapido e un’escursione profonda. Sento che la sua saliva crea in breve un ambiente caldo e scivoloso al quale il mio pene non è affatto indifferente. Pochi minuti e alle preoccupazioni, alla tensione, si sostituisce solo il piacere. Andrea con una mano stringe la base della mia asta e con l’altra mi accarezza delicatamente i testicoli. Nel frattempo aumenta il ritmo e posso sentire il suono strano, liquido, provocato dal suo risucchio. E’ volgare e sgradevole, come quello emesso sorbendo da un cucchiaio la minestra, contravvenendo alle regole del galateo, ma nello stesso tempo, per le mie orecchie, è proprio la musica che volevo sentire. La mia mano corre alle sue natiche, agevolata dalla sua posizione leggermente protesa, dal sedile del passeggero al mio, verso di me
“posso toccarti?”
Lei per tutta risposta stacca per un attimo la mano dalla sua area di lavoro e scosta leggermente le mutandine. Il medio della mia mano destra trova con facilità la strada e si insinua deciso nella sua vagina. Il calore e l’umidità che vi trovo, il piacere noto, ma nello stesso tempo inedito per via del particolare contesto, di essere con qualcosa di me dentro il meraviglioso segreto di una donna mi basta per porre fine al gioco. Pochi secondi e il mio bacino asseconda i suoi movimenti. Gemo e vengo con un’ intensità certo non più usuale negli ultimi anni. Sussulto ad ogni schizzo del mio seme, mentre Andrea lascia che tutto questo avvenga nella sua bocca, chiaramente protetta dal profilattico, il cui serbatoio, suppongo, fatichi a contenere tutta la parte fluida di me che in questo momento mi ha abbandonato.
Il resto avviene in pochi secondi. Lei si solleva, si ricompone. Attende con dei cleenex in mano che io sfili il profilattico, cosa che faccio con una certa attenzione, e che glielo porga perché possa avvolgerlo nella carta.
Mentre tiro su anche io pantaloni e slip mi chiede di essere pagata. In realtà mi meraviglia che non me li abbia chiesti prima, come ho sempre saputo quelle come lei di solito fanno. Forse ho scritto in faccia che sono uno che non lascia debiti. Per premiarla della sua fiducia sfilo dal portafogli quaranta euro anziché i trenta pattuiti e le dico di tenere il resto.
“grazie”
“domani però mi porti a casa tua …”
“certo”
Non so se stasera avrei avuto il coraggio di fare qualcosa di più di quello che ho fatto. Rimetto in moto e mi accingo a riaccompagnarla al posto dove l’ho trovata, seguendo il mio istintivo senso dell’orientamento. Non parlo io, né tantomeno si guarda bene dal farlo lei.
Sembra che il mio cervello impartisca a stento quei comandi basilari indispensabili a permettermi di fare ciò che sto facendo : cambiare le marce, frenare, cercare al più presto di liberarmi dell’imbarazzante e ormai inutile presenza nella mia macchina. Non c’è posto, oltre che per questo, che per un unico ossessivo pensiero : cazzo … l’ho fatto sul serio !
In albergo mezz’ora dopo sono sotto la doccia a lavarmi accuratamente. Il profumo forte e persistente della prostituta mi è come rimasto appiccicato addosso, ma forse è solo la mia immaginazione. La stessa che mi rimanda alle narici, quasi reale, l’aroma fruttato del profilattico che la ragazza ha usato e che rievoca ora, in un collegamento automatico, l’immagine della sua nuca che vedo ancora muoversi ritmicamente su di me.
Rifletto sulle linee di confine di cui ho disseminato la mia vita. Ho sempre stabilito, consciamente o meno, quali fossero i limiti da non valicare, in ogni circostanza. Penso che questo lo facciano un po’ tutti. La differenza sta nel punto in cui decidiamo di tirare queste linee. Se lo facciamo troppo avanti rischiamo di farci del male, di dissipare le nostre energie nel cercare di raggiungerle o nell’aumentare i rischi sul cammino. Se lo facciamo troppo indietro potremmo perdere viceversa tutto ciò che di positivo, di inedito e di eccitante il cammino potrebbe riservarci. E’ un problema di valutazione. Io stasera ballavo su uno dei miei confini e ho deciso che la linea era troppo dietro, che fosse giusto saltare e tracciarla un po’ più in là.
Va bene. Ormai l’ho fatto e non si torna più indietro.
La mia paura è che dopo questa sera, io questa linea continui a spostarla ancora altre volte … sempre più avanti, senza più sapere come fermarmi.
 
Ultima modifica:
Commenta
Registrato
3 Gennaio 2012
Messaggi
23
Reaction score
1
Questo è veramente un salto nell'iper spazio. Avevo 18 anni e passando sui viali vidi una ragazzina in mini che non aveva sicuramente più anni di me, era un sbrago. Decisi di fermarmi ma non ci riuscivo, quando arrivavo in zona tiravo dritto. Addirittura l'emozione iniziò a farmi tremare le gambe, come quando si ha freddo. Gira e rigira trovai il coraggio di fermarmi (che patacca che ero) tirai giù il finestrino e le chiesi: quando vuoi? Lei molto finemente mi rispose: 6.000 (beate care e vecchie lire) solo figa. Detto fatto, la caricai e lei mi indirizzo nella zona industruale dove, nei pressi della ferrovia consumammo il fiero pasto. Da allora non mi ha fermato più nessuno ed il conto dopo 40 anni è veramente grande, ma nulla rimpiango.
 
Commenta
Alto