RIA DE SIMONE
figlia d'arte (la madre era Francesca Romanelli), ha recitato in svariati film del genere nazi-sadomaso primi anni '70, per poi approdare alla commedia scollacciata che passa dalla prima metà dei '70 fino alla fine degli '80.
Recita quasi prevalentemente in ruoli da comprimaria, la moglie cornuta e mazziata, la zoccola di turno e compagnia bella.
Non passa inosservata grazie al fisico giunonico, quasi matronale, e quello sguardo da gatta sorniona, misto a troiaggine, merito di due splendidi occhi verdi con taglio orientaleggiante.
Nel 76 recita in un film, "Il compromesso erotico", in cui recita la parte di Peppona, un'improbabile figlia di Peppone, dedita all'arte più antica del mondo, che grazie alle proprie virtù, riuscirà a circuire i maschietti del paese di Don Camillo.
Dotata di buon talento artistico, fu probabilmente a causa del fisico "ingombrante", che le vennero quasi sempre proposte parti in film del filone erotico, e non giunse al successo che forse meritava.
Muore prematuramente nel '95 per un tumore al cervello, alla soglia dei 50 anni.
Una morte iniqua.
figlia d'arte (la madre era Francesca Romanelli), ha recitato in svariati film del genere nazi-sadomaso primi anni '70, per poi approdare alla commedia scollacciata che passa dalla prima metà dei '70 fino alla fine degli '80.
Recita quasi prevalentemente in ruoli da comprimaria, la moglie cornuta e mazziata, la zoccola di turno e compagnia bella.
Non passa inosservata grazie al fisico giunonico, quasi matronale, e quello sguardo da gatta sorniona, misto a troiaggine, merito di due splendidi occhi verdi con taglio orientaleggiante.
Nel 76 recita in un film, "Il compromesso erotico", in cui recita la parte di Peppona, un'improbabile figlia di Peppone, dedita all'arte più antica del mondo, che grazie alle proprie virtù, riuscirà a circuire i maschietti del paese di Don Camillo.
Dotata di buon talento artistico, fu probabilmente a causa del fisico "ingombrante", che le vennero quasi sempre proposte parti in film del filone erotico, e non giunse al successo che forse meritava.
Muore prematuramente nel '95 per un tumore al cervello, alla soglia dei 50 anni.
Una morte iniqua.