P
Polacchetto
Ospite
Ospite
Appena tornato da un weekend veloce a Berlino, butto giù qualche riga sulla mia prima visita al famoso FKK Artemis.
Diciamo che le aspettative erano un po' alte, quindi è facile rimanere un po' delusi sotto certi punti di vista.
Devo ammettere che per quanto riguarda i miei personalissimi gusti estetici, di ragazze che avrei portato in camera, ce n'erano parecchie: va considerato che io non cerco ragazze giovanissime, anzi, sono spesso attratto più dalle donne over 25, che dalle ragazzine; per chi cerca le "teen", direi che l'Artemis non fa al caso suo; inoltre ho notato diverse ragazze che, esteticamente, lasciavano alquanto a desiderare: ma i gusti son gusti e, se sono presenti nel locale, c'è chi le apprezza!
La nota più dolente è che mi sembra che con la camera standard da 60 euro sia difficile ottenere prestazioni entusiasmanti (anche se ciò non accade solo all'Artemis); chi cerca focose "baciatrici", avrà difficoltà a trovare pane per i suoi denti: molte non concedono FK compreso nella tariffa "base" e alcune nemmeno in cambio di un piccolo extra. Per fortuna, per me, l'FK non è condizione imprescindibile per la riuscita di una buona camera, anche se, con certe ragazze, sarebbe la ciliegina sulla torta.
Io alla fine ho fatto tre camere che giudicherei ampiamente sufficienti.
Virginia: mi si accomoda in braccio mentre mentre sono su un divanetto; lei è molto "plastic doll", ma mi invoglia mettendomi sotto il naso il suo "davanzale" prorompente. Dice di essere ungherese e di lavorare nel locale da sei anni; scambiamo qualche battuta e mi sembra simpatica... non ci mette molto a convincermi a salire: da qualche parte bisogna pur cominciare. Mentre saliamo le scale, noto il suo goffo camminare sui tacchi: non è affatto femminile. Poi in camera, durante i preparativi, cala un silenzio di tomba e comincio a pensare di essere in compagnia di un missilaccio; poi invece le cose vanno meglio: lei non è male, è partecipativa, anche se non bacia e si dimostra disponibile e per niente frettolosa; anche dopo aver consumato, rimane lì a chiacchierare e scherzare senza dimostare fretta di scendere.
Magdalena: avevo deciso che sarebbe stata la mia seconda camera, quando mi aveva agganciato al bar, ma avevo declinato l'invito perché non era il momento giusto. Sedicente bulgara, piccolina, con capelli corvini, occhi tenebrosi e pelle scura; ha modi gentili e mi intriga molto il suo viso. Quando saliamo e non trova la camera, scopro che proviene dal Palace di Francoforte e lavora all'Artemis solo da cinque giorni; in camera mi chiede cosa mi piace e cerca di assecondarmi, però scopro in corso d'opera, che non gradisce molto il daty ed io non insisto per non indisporre né me, né lei. Diciamo che poi cerca di sopperire in altre maniere e mi fa concludere felicemente la camera. Peccato che mi faccia venire voglia di deep kiss (senza concederlo), inumidendosi spesso le labbra e sfiorando le mie. Alla fine le rimprovero l'interruzione del daty e lei si scusa, giustificandosi con un'ipersensibilità clitoridea... si vabbè!
Anna: è una delle prime che ho notato dentro al locale. È una bella bionda ventottenne, dalle gambe affusolate e con delle tette bellissime: rifatte, ma rifatte bene; ha un viso abbastanza acqua e sapone e portamento elegantissimo: la sua femminilità mi affascina moltissimo. Però non approccia, addirittura evita gli sguardi e spesso se ne sta in disparte con aria quasi snob ed annoiata: mi convinco che è un'algida tedesca da evitare... ma come mi piace! Sul tardi però, la incrocio sola all'entrata della sala principale: senza neanche presentarmi, le chiedo in inglese se le va di salire... se devo prendere un missilaccio, che almeno sia da quella che più mi intriga! Mentre scendiamo le scale (le camere al piano superiore sono tutte occupate), mi chiede come mi chiamo e da dove vengo e poi inizia a parlare in italiano (anche se un po' stentato), così scopro che è rumena... anche se davvero non l'avrei mai detto. Dopo aver preparato l'alcova, si accoccola delicatamente vicino a me e si svela molto dolce, sorridente e davvero simpatica; ci scambiamo un po' di effusioni e continua a darmi morbidi baci sulle labbra alternati a sorrisi; così le chiedo se concede FK, ma lei mi risponde con altri baci languidi ma non profondi; così insisto chiedendo se lo fa solo in cambio di extra money (ammetto che avrei pagato perché mi piaceva troppo!)... infine capisco (o forse fraintendo?) che non bacia alla francese nemmeno come extra (poi sicuramente anche lei avrà il suo prezzo, no?). Così continuo la camera, accontentandomi dei suoi continui bacetti. Comunque è brava, passionale ma non plateale, assolutamente non meccanica, molto spontanea nei cambi di posizione e soprattutto non usa litri di lubrificanti, ma solo un po' di saliva. Mi ricordo delle sue bellissime tette (e chi se le era scordate?) e così, per chiudere in bellezza, ci accordiamo per un extra titfuck/cim: la mia si rivela un'ottima scelta, perché lei è davvero superba in questo; talmente brava che mi dimentico del cim e finisco con grande soddisfazione tra quelle due splendide colline! Alla fine, molto amorevolmente, mi pulisce e si sdraia vicino a me per chiacchierare ancora un po' prima di lasciarci. Camera che rifarei senza indugio, anche se l'FK in questo caso, l'avrei davvero apprezzato.
In conclusione, nonostante non possa lamentarmi di aver preso missilate, l'Artemis è un locale che son contento di aver visto, ma non prenoterei un volo per Berlino, appositamente per tornarci; soprattutto perché mi viene da confrontarlo con un altro FKK tedesco (l'Acapulco di Velbert in NRW), dove, a fronte di una spesa minore, ho fatto camere davvero notevoli e prestazionali senza pagare extra e soprattutto dove la scelta di ragazze molto belle non manca di certo.
Diciamo che le aspettative erano un po' alte, quindi è facile rimanere un po' delusi sotto certi punti di vista.
Devo ammettere che per quanto riguarda i miei personalissimi gusti estetici, di ragazze che avrei portato in camera, ce n'erano parecchie: va considerato che io non cerco ragazze giovanissime, anzi, sono spesso attratto più dalle donne over 25, che dalle ragazzine; per chi cerca le "teen", direi che l'Artemis non fa al caso suo; inoltre ho notato diverse ragazze che, esteticamente, lasciavano alquanto a desiderare: ma i gusti son gusti e, se sono presenti nel locale, c'è chi le apprezza!
La nota più dolente è che mi sembra che con la camera standard da 60 euro sia difficile ottenere prestazioni entusiasmanti (anche se ciò non accade solo all'Artemis); chi cerca focose "baciatrici", avrà difficoltà a trovare pane per i suoi denti: molte non concedono FK compreso nella tariffa "base" e alcune nemmeno in cambio di un piccolo extra. Per fortuna, per me, l'FK non è condizione imprescindibile per la riuscita di una buona camera, anche se, con certe ragazze, sarebbe la ciliegina sulla torta.
Io alla fine ho fatto tre camere che giudicherei ampiamente sufficienti.
Virginia: mi si accomoda in braccio mentre mentre sono su un divanetto; lei è molto "plastic doll", ma mi invoglia mettendomi sotto il naso il suo "davanzale" prorompente. Dice di essere ungherese e di lavorare nel locale da sei anni; scambiamo qualche battuta e mi sembra simpatica... non ci mette molto a convincermi a salire: da qualche parte bisogna pur cominciare. Mentre saliamo le scale, noto il suo goffo camminare sui tacchi: non è affatto femminile. Poi in camera, durante i preparativi, cala un silenzio di tomba e comincio a pensare di essere in compagnia di un missilaccio; poi invece le cose vanno meglio: lei non è male, è partecipativa, anche se non bacia e si dimostra disponibile e per niente frettolosa; anche dopo aver consumato, rimane lì a chiacchierare e scherzare senza dimostare fretta di scendere.
Magdalena: avevo deciso che sarebbe stata la mia seconda camera, quando mi aveva agganciato al bar, ma avevo declinato l'invito perché non era il momento giusto. Sedicente bulgara, piccolina, con capelli corvini, occhi tenebrosi e pelle scura; ha modi gentili e mi intriga molto il suo viso. Quando saliamo e non trova la camera, scopro che proviene dal Palace di Francoforte e lavora all'Artemis solo da cinque giorni; in camera mi chiede cosa mi piace e cerca di assecondarmi, però scopro in corso d'opera, che non gradisce molto il daty ed io non insisto per non indisporre né me, né lei. Diciamo che poi cerca di sopperire in altre maniere e mi fa concludere felicemente la camera. Peccato che mi faccia venire voglia di deep kiss (senza concederlo), inumidendosi spesso le labbra e sfiorando le mie. Alla fine le rimprovero l'interruzione del daty e lei si scusa, giustificandosi con un'ipersensibilità clitoridea... si vabbè!
Anna: è una delle prime che ho notato dentro al locale. È una bella bionda ventottenne, dalle gambe affusolate e con delle tette bellissime: rifatte, ma rifatte bene; ha un viso abbastanza acqua e sapone e portamento elegantissimo: la sua femminilità mi affascina moltissimo. Però non approccia, addirittura evita gli sguardi e spesso se ne sta in disparte con aria quasi snob ed annoiata: mi convinco che è un'algida tedesca da evitare... ma come mi piace! Sul tardi però, la incrocio sola all'entrata della sala principale: senza neanche presentarmi, le chiedo in inglese se le va di salire... se devo prendere un missilaccio, che almeno sia da quella che più mi intriga! Mentre scendiamo le scale (le camere al piano superiore sono tutte occupate), mi chiede come mi chiamo e da dove vengo e poi inizia a parlare in italiano (anche se un po' stentato), così scopro che è rumena... anche se davvero non l'avrei mai detto. Dopo aver preparato l'alcova, si accoccola delicatamente vicino a me e si svela molto dolce, sorridente e davvero simpatica; ci scambiamo un po' di effusioni e continua a darmi morbidi baci sulle labbra alternati a sorrisi; così le chiedo se concede FK, ma lei mi risponde con altri baci languidi ma non profondi; così insisto chiedendo se lo fa solo in cambio di extra money (ammetto che avrei pagato perché mi piaceva troppo!)... infine capisco (o forse fraintendo?) che non bacia alla francese nemmeno come extra (poi sicuramente anche lei avrà il suo prezzo, no?). Così continuo la camera, accontentandomi dei suoi continui bacetti. Comunque è brava, passionale ma non plateale, assolutamente non meccanica, molto spontanea nei cambi di posizione e soprattutto non usa litri di lubrificanti, ma solo un po' di saliva. Mi ricordo delle sue bellissime tette (e chi se le era scordate?) e così, per chiudere in bellezza, ci accordiamo per un extra titfuck/cim: la mia si rivela un'ottima scelta, perché lei è davvero superba in questo; talmente brava che mi dimentico del cim e finisco con grande soddisfazione tra quelle due splendide colline! Alla fine, molto amorevolmente, mi pulisce e si sdraia vicino a me per chiacchierare ancora un po' prima di lasciarci. Camera che rifarei senza indugio, anche se l'FK in questo caso, l'avrei davvero apprezzato.
In conclusione, nonostante non possa lamentarmi di aver preso missilate, l'Artemis è un locale che son contento di aver visto, ma non prenoterei un volo per Berlino, appositamente per tornarci; soprattutto perché mi viene da confrontarlo con un altro FKK tedesco (l'Acapulco di Velbert in NRW), dove, a fronte di una spesa minore, ho fatto camere davvero notevoli e prestazionali senza pagare extra e soprattutto dove la scelta di ragazze molto belle non manca di certo.
