Ero al Club230 quel giorno che la suddetta mamma accompagnò la suddetta figlia, portandosi addirittura appresso anche quella piccina, per fare "il colloquio" chiedendo che la figlia potesse iniziare a "lavorare" lì.
Anch'io ho i ricordi abbastanza annebbiati visto che sono passati tanti anni però mi ricordo bene ciò che mi turba e quella volta venni turbato proprio dalla "vecchia" che evidentemente aveva bisogno di schemi e sapeva perfettamente come funzionavano le cose in quel periodo in quel posto. Poi che la figlia abbia la troiaggine midollare nel DNA e che fosse a quei tempi anche una bellissima fighetta giovane con dei piedini curatissimi e meravigliosi con la quale sono riuscito a fare amicizia ed incontrare più volte in modalità free fuori dal club, beh questa è tutta un'altra storia. Oggi si è rifatta tutta, magari le tette va pure bene perché non ne aveva, ma quella bocca nun se pò vedé e comunque non è mai stata una tigre da letto, sempre molto sulle sue con la testa fra le nuvole e l'arrogante convinzione che gli uomini sono semplicemente polli da spennare. Pertanto, avendola conosciuta nel fior fiore della sua bellezza, sicuramente oggi ne rimarrei deluso, ma posso serenamente dire che più che belle trombate, allora, furono delle gran svuotate di coglioni perché di sensualità io non ce ne ho trovata mai più di quella che si può trovare in un tronco di legno nodoso.