Se ne è andato Paolo Rossi

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Stranamente, in questa sezione non ho ancora visto thread dedicati alla
scomparsa di Paolo Rossi, come invece spesso avviene per altri personaggi
e quindi vorrei dedicargli un breve pensiero.

Per noi che eravamo ragazzi nel 1982, Paolo Rossi rimarrà per sempre nella
memoria come l'eroe dei Mondiali di Spagna, dei tre gol al Brasile che ci aprirono
la strada per la vittoria finale e che gli diedero fama mondiale come "Pablito".
Ma oltre che un campione dello sport, era un uomo garbato, sorridente e
lontano dal dorato mondo del calcio attuale.

Vedere oggi le immagini del suo funerale con molti dei suoi compagni di
quella Nazionale campione del mondo, commossi e stretti intorno alla moglie,
è stata una triste emozione.

E come diceva Antonello Venditti in "Giulio Cesare":
"Paolo Rossi era un ragazzo come noi..."

Addio Paolo, ciao campione.
 
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Condivido tutto quanto sopra. Grazie, per aver aperto questo 3d.
Della Nazionale azzurra, campione del mondo, Paolo Rossi è stato l'uomo più rappresentativo, quello del quale più si sono celebrate le imprese, perché è l'uomo che fece l'impresa.
Quella nazionale, e ciò che fece, in un certo senso ha rappresentato il punto più alto dell'Italia repubblicana.
C'era stata una economia in crescita, che sembrava aver riportato l'Italia al suo posto, tra i grandi. Poi il buio degli anni settanta, iniziato nel '68. Quell'Italia ancora nazione, ancora fiduciosa in un futuro migliore, che voleva scrollarsi quella cappa scura, trovò nella vittoria in quel campionato del mondo di calcio, il momento e l'immagine simbolo che confermava le sue possibilità, che ridava fiducia, che indicava come obiettivi sempre nuovi successi: successi di amore, di cultura, di conquista del benessere con dignità ed il duro lavoro, di resistenza alla fatica e ad ogni avversità, come è nella sua tradizione.
Poi, come oggi sappiamo fin troppo bene, sulla nostra pelle, sulla pelle di ciascuno di noi, ormai prigioniero, più che cittadino, di questa repubblichetta, così non è stato; gli anni ottanta sono stati una parentesi, neanche tanto felice, tra il decennio precedente, e lo sfacelo definitivo dei decenni successivi.

Ma, Paolo resterà nella storia di questa Nazione, come uomo simbolo di un momento alto e felice, di un'Italia ancora bella, ancora giovane, ancora coesa, ancora Nazione; che ancora, ingenuamente, credeva nel suo futuro.
 
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alligator

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Quelle braccia alzate urlando gol (poi anche Tardelli e Altobelli) alla finale con la Germania
a me rimasero impresse come a tutti i tifosi italiani....
Perche' era vero ....quel gol sembrava qualcosa di piu' ......finalmente si usciva dagli anni 70 di piombo e BR e si entrava negli 80 dove
sembrava che tutto fosse possibile e l'Italia era al sesto posto come nazione al mondo.....
E allora una decina di anni dopo andando a Madrid decisi di andare a vedere il tour/museo del
Real Madrid nel suo stadio Bernabeu ....nel biglietto era compreso anche l'ingresso nel campo....
E fu una bella soddisfazione,permettetelo di chi ha vissuto quell'epoca :wink2: , di entrare sul terreno
e correre a braccia alzate imitandolo come lui e gridando ''campioni del mondo,campioni del mondo''......
Si lo so', ci sono cose piu' importanti e serie nella vita ma le emozioni date da Paolo Rossi e rivissute poi
fanno parte di quelle piccole-grandi cose che ognuno ha e conserva nella vita.
 
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Chi se lo può dimenticare della mia generazione?
La svolta per l'italia c'è stata nel mondiale precedente in Argentina, con le novità Rossi e Cabrini.
La squalifica ha privato l'italia del suo bomber agli europei successivi giocati in casa, ma poi il grande ritorno e la vittoria ai mondiali di Spagna.
Pochi anni di carriera, ma ha vinto tutto e da grande campione.
R.I.P.
 
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Come dimenticarsi quella sera, quell'11 luglio 1982. Controllate il mio profilo, l'11 luglio compio gli anni, quell'anno 19. Ero pure sotto esami di maturità, nel pieno svolgimento. In quei tempi c'era l'insana abitudine di svolgere gli scritti ai primi di luglio e gli orali a me toccarono il giorno 17 (che però almeno era di sabato). Nonostante l'impegno scolastico quei Mondiali li ho seguiti proprio bene, da vero appassionato qual'ero.
Abito in provincia di Vicenza, potete immaginare cosa fosse (e cosa ancora è) Paolo Rossi, anche se ero e sono Interista. Ero già contento che ci fosse Bergomi, mio coetaneo e "collega di ruolo", visto che giocavo a calcio da terzino destro, all'epoca.
Quella sera, contro la Germania Ovest, probabilente favorita anche se venivamo da 3 vittorie ecclatanti non preventivate, privi di Antognoni, con 5 difensori di ruolo inseriti a sopresa.... vedere Collovati "imbavagliare" Fischer, Gentile annullare Litbarsky e Bergomi "ammansire" nientemeno che Rumenigge, quella sera capitano della Germania. Cabrini limitare le folate di Kaltz, Bruno Conti far impazzire Briegel e Oriali prendere e darle di santa ragione a Stielike.....
E poi, Rossi, Tardelli ed Altobelli, canzone improvvisata cantando nella festa scatenatasi dopo la vittoria per strada, guidando il mio PX 125 con la bandiera che sventolava....
Ed alla fine non sapevo se ero più brillo per il compleanno o per la vittoria....
L'ansia per gli imminenti orali di maturità? Scomparsa....

Addio Paolo, e grazie di tutto.
 
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Oggi vedendo il funerale mi stava per scendere una lacrima. È morto uno degli eroi di quando ero piccolo. Penso che sia stato il mondiale più bello dove abbiamo battuto Argentina, Brasile e Germania cioè tutte le più grandi nazionali.
 
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Un pensiero per un'uomo che ci ha fatto sentire grandi ed invincibili, che ci ha donato sensazioni uniche. Spero che da lassù tu possa proteggere la tua famiglia, le tue figlie ancora così giovani e bisognose della tua presenza.
Riposa in pace grande uomo.
Spider63
 
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Avevo 18 anni quando mi insegnasti che non bisogna finire mai di nutrire la speranza.
Ora che gli anni sono triplicati, mi insegni che non si può sperare in eterno.
Grazie di tutto.
:cry:
 
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