Salve a tutti vi scrivo da Lecce, adoro le donne belle, ho 39 anni e mi sono iscritto a PUNTERFORUM perchè penso sia utile scambiarsi idee opinioni sulle splendide donne che vado a trovare.
Volevo raccontarvi la mia esperienza con SERENA KEY. Ieri sera pioveva ed era tardi stavo per rientrare a casa quando mi sono imbattuto sull'annuncio di SERENA KEY. La chiamo e la raggiungo e da qui inizia un Film.
Giungo nel suo attico elegante e raffinato mi apre la porta Ermione si avete capito la sintesi che D'annunzio nel descrivere Natura, Bellezza e Poesia.
Tutto rallenta... la luce soffusa mi proietta in una chiesa sconsacrata lei mi accoglie con un babydoll nero con la spallina sinistra scoscesa che aveva permesso al suo seno di far intravedere un capezzolo prepotente, io a tale scena senza svestirmi mi inginocchio come se dovessi chiedere perdono mi congiungo le mani dietro la schiena come penitente accettando il mio destino da peccatore, lei a tale scena si avvicina a me come se avesse percepito ascoltato il lento scorrere del mio sangue e come una suora premurosa si solleva leggermente con le mani il suo babydoll e in modo impercettibile mi sfiora con le sue labbra carnose e profumate il mio naso. In quel momento ascolto il suo profumo e con dei respiri lenti e profondi avverto il suo fiume in piena. Si! In quel momento mi sento parte della natura annuso il suo liquido la morbidezza della sue labbra magistralmente depilate, di sottofondo la musica scelta con cura si diffondevano le note di Bing Crosby, uno dei Jazzisti più famosi al mondo. Mi estraneo per un minuto pensando quanta classe e cultura ha questa creatura, mentre razionalizzavo il contesto mi ha sollevato e mentre fluttuavamo nelle note di Crosby ha cominciato a spogliarmi, mi sono presentato a lei con tutta la mia purezza, a quel punto lei, chiedeva perdono a me! si è chinata in ginocchio e ha aperto la sua bocca il calore e la sua lingua per un attimo mi hanno fatto pensare ad un serpente velenoso, si mi stava iniettando il suo dolce veleno, volevo morire! Dopo essersi resa conto di aver completato la sua opera entrambi eravamo consapevoli che dovevamo sentirci l’un dentro l’altra. Si sdraia sul letto innalzando lentamente il suo sodo e morbido sedere la schiena si apriva a me nervata dalla sua struttura muscolare, la sua pelle come una tela era tatuata, parlava la sua pelle e il suo profumo la sua Vagina mi possedeva dentro, a quel punto ho voluto concentrarmi sulle sue contrazioni le vene del mio pene erano gonfie e rigide, il mio “Blood” era stato prosciugato da ogni parte del mio corpo, ed era giunto in fondo giù e ne voleva ancora! Lei con un scatto inaspettato, come un cavallo di razza, ed io come Varenne, mi da un colpo di coda mi sfila il preservativo si stende supina e con i suoi occhi in cerca di grazia mi sussurra ti prego fammi venire inietta tu a me il tuo veleno, gli cingo la testa con la mia mano sinistra mi avvicino alla sua bocca mentre lei con le sue labbra socchiuse mi implorava a quel punto il mio fiume in piena ha ricoperto la sua bocca, con forza mi ha spinto su di lei e ci siamo baciati come due teneri amanti assaporando la sconfitta di un’esistenza riuscendo in quell’ora ad aver lasciato in me ed in lei la consapevolezza di essere stati eterni nella nostra materialità.
Volevo raccontarvi la mia esperienza con SERENA KEY. Ieri sera pioveva ed era tardi stavo per rientrare a casa quando mi sono imbattuto sull'annuncio di SERENA KEY. La chiamo e la raggiungo e da qui inizia un Film.
Giungo nel suo attico elegante e raffinato mi apre la porta Ermione si avete capito la sintesi che D'annunzio nel descrivere Natura, Bellezza e Poesia.
Tutto rallenta... la luce soffusa mi proietta in una chiesa sconsacrata lei mi accoglie con un babydoll nero con la spallina sinistra scoscesa che aveva permesso al suo seno di far intravedere un capezzolo prepotente, io a tale scena senza svestirmi mi inginocchio come se dovessi chiedere perdono mi congiungo le mani dietro la schiena come penitente accettando il mio destino da peccatore, lei a tale scena si avvicina a me come se avesse percepito ascoltato il lento scorrere del mio sangue e come una suora premurosa si solleva leggermente con le mani il suo babydoll e in modo impercettibile mi sfiora con le sue labbra carnose e profumate il mio naso. In quel momento ascolto il suo profumo e con dei respiri lenti e profondi avverto il suo fiume in piena. Si! In quel momento mi sento parte della natura annuso il suo liquido la morbidezza della sue labbra magistralmente depilate, di sottofondo la musica scelta con cura si diffondevano le note di Bing Crosby, uno dei Jazzisti più famosi al mondo. Mi estraneo per un minuto pensando quanta classe e cultura ha questa creatura, mentre razionalizzavo il contesto mi ha sollevato e mentre fluttuavamo nelle note di Crosby ha cominciato a spogliarmi, mi sono presentato a lei con tutta la mia purezza, a quel punto lei, chiedeva perdono a me! si è chinata in ginocchio e ha aperto la sua bocca il calore e la sua lingua per un attimo mi hanno fatto pensare ad un serpente velenoso, si mi stava iniettando il suo dolce veleno, volevo morire! Dopo essersi resa conto di aver completato la sua opera entrambi eravamo consapevoli che dovevamo sentirci l’un dentro l’altra. Si sdraia sul letto innalzando lentamente il suo sodo e morbido sedere la schiena si apriva a me nervata dalla sua struttura muscolare, la sua pelle come una tela era tatuata, parlava la sua pelle e il suo profumo la sua Vagina mi possedeva dentro, a quel punto ho voluto concentrarmi sulle sue contrazioni le vene del mio pene erano gonfie e rigide, il mio “Blood” era stato prosciugato da ogni parte del mio corpo, ed era giunto in fondo giù e ne voleva ancora! Lei con un scatto inaspettato, come un cavallo di razza, ed io come Varenne, mi da un colpo di coda mi sfila il preservativo si stende supina e con i suoi occhi in cerca di grazia mi sussurra ti prego fammi venire inietta tu a me il tuo veleno, gli cingo la testa con la mia mano sinistra mi avvicino alla sua bocca mentre lei con le sue labbra socchiuse mi implorava a quel punto il mio fiume in piena ha ricoperto la sua bocca, con forza mi ha spinto su di lei e ci siamo baciati come due teneri amanti assaporando la sconfitta di un’esistenza riuscendo in quell’ora ad aver lasciato in me ed in lei la consapevolezza di essere stati eterni nella nostra materialità.