Sesso: isolato per la prima volta il 'punto G'

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Il 'fulcro' del piacere femminile al centro di dubbi e 'vittima' di smentite

25 aprile, 17:31

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ROMA - E' stato oggetto di accesi dibattiti, al centro di dubbi e 'vittima' di ripetute smentite, ma adesso il ''fulcro'' del piacere femminile e' stato per la prima volta anatomicamente isolato e descritto: il punto G si trova tra apparato genitale e urinario e forma un angolo di 35 gradi con la parete laterale dell'uretra.
Il lavoro di individuazione del tessuto, svolto sul corpo di una donna deceduta a 83 anni, e' firmato da Adam Ostrzenski dell'Institute of Gynecology di St. Petersburg in Florida.
Il Punto Grafenberg, o punto-G, fu cosi' chiamato per ricordare il ginecologo tedesco Ernst Grafenberg, che per primo lo descrisse oltre 50 anni fa, situandolo sulla parete frontale della vagina a un'altezza di circa 2 centimetri e mezzo. Ricercatori inglesi del King's College di Londra avevano in passato negato l'esistenza del punto, definendolo solo un mito alimentato da riviste e terapisti sessuali.
Ma qualche tempo fa Emmanuele Jannini Docente di Sessuologia Medica dell'Universita' degli Studi de L'Aquila, e' stato il primo ad 'avvistare' il misterioso punto che apre alle gioie dell'orgasmo vaginale: la presenza a livello anatomico del Punto G e' stata osservata su un campione di donne con un semplicissimo strumento di uso routinario nella diagnostica, l'ecografia transvaginale e riportata sul Journal of Sexual Medicine, la stessa rivista su cui oggi pubblica Ostrzenski.
Il lavoro di isolamento del tessuto e' pero' la prima conferma anatomica della sua esistenza e svela anche le dimensioni del punto G: lunghezza 8,1 millimetri, larghezza da 3,6 a 1,5 mm, altezza 0,4 mm. Una volta estratto, il tessuto del punto G e' estendibile fino a oltre 30 mm e somiglia al tessuto erettile (il tessuto cavernoso) dei genitali maschili e del clitoride. Resta da chiarire se questo ispessimento sia presente e nella stessa posizione nel corpo di tutte le donne, spiega Ostrzenski in un'intervista; ma Jannini nel suo studio ne documentava la presenza solo in una parte del suo campione, non a caso le donne capaci di orgasmo vaginale. Bisogna anche capire se e' piu' sensibile perche' piu' fittamente innervato. Ma lo studio di Ostrzenski da' una conferma dell'esistenza anatomica del punto G e secondo l'esperto questa 'prova anatomica' potrebbe avere implicazioni cliniche e anche futuribili applicazioni commerciali.


ANSA
 
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Già un paio di anni fa il professor Jannini trovò questo punto G, tra un pò faremo come l'allegro chirurgo, con i nostri compagni che cercano nella speranza di sentire il trillo del campanello che avverte l'isolamento. Che poi mi scoccia avere il nome puntato di un uomo, poteva chiamarsi punto O - punto Obiettivo, oppure punto A - punto Albissimo, o ancora meglio una bella X, così anche gli analfabeti possono riconoscerlo. Vi lascio con una perla di saggezza, un pescatore ottantenne diceva a mio fratello sedicenne "finchè ti funzionano mani e lingua puoi fare contanta una donna".
Alba dixit.
 
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condurre studi sull'esistenza di qualcosa che dovrebbe essere lì da paccate di millenni suscita almeno un sorriso. Non è che le donne frigide ora proveranno orgasmi "perchè sto benedetto G Spot esiste", nè le ragazze che sono sempre state goduriose avranno una medaglia al merito...la cosa simpatica è che ogni tot sto punto G lo localizzano in aree differenti, quando non hanno capito che per una donna il massimo orgasmo sono un paio di scarpe firmate. Almeno fino alla prossima collezione....
 
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Già un paio di anni fa il professor Jannini trovò questo punto G, tra un pò faremo come l'allegro chirurgo, con i nostri compagni che cercano nella speranza di sentire il trillo del campanello che avverte l'isolamento. Che poi mi scoccia avere il nome puntato di un uomo, poteva chiamarsi punto O - punto Obiettivo, oppure punto A - punto Albissimo, o ancora meglio una bella X, così anche gli analfabeti possono riconoscerlo. Vi lascio con una perla di saggezza, un pescatore ottantenne diceva a mio fratello sedicenne "finchè ti funzionano mani e lingua puoi fare contanta una donna".
Alba dixit.

Dalle mie parti si dice ironicamente:" Finchè c'è lingua e dito l'uomo non è finito". Carina vero?:rofl:
 
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Comunque circa il punto G c'è ancora tantissimo da scoprire, per non parlare poi delle rarissime ghiandole di Skene, che pare ne siano in possesso un numero di donne davvero esiguo.
 
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Il mio punto G appare e scompare, se arriva un bel ciquantenne, distinto, brizzolato, pantalone a sigaretta e camicia, il signor G arriva e non vuole andar più via, di una prepotenza assoluta!
 
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Individuato il punto G. Ma non è una buona scusa per smettere di cercare.

La scoperta è stata fatta su un cadavere. Quindi chi è sposato è a buon punto.

(da www.spinoza.it ...)
 
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Bhè... potremmo organizzare una allegra "caccia al tesoro".
Serve solo una dolce pulzella che si renda disponibile come "territorio da esplorare"... sarà la signorina stessa a comunicare ai partecipanti, con sommo piacere, il rinvenimento dell'agognato tesoro.
Che dite, può funzionare?

Scherzi a parte, nella mia modestissima esperienza ho notato che nella vagina delle ragazze (in genere ben calda, morbida, bagnata e LISCIA) si rinviene una zona più o meno ampia, poco dopo l'ingresso, sul lato anteriore (quello che da verso l'osso del pube). In genere tale zona si presenta piuttosto ruvida e con increspature varie... ed in base all'eccitazione, più o meno gonfia. tale area, adeguatamente "sollazzata" con il mio compagno di giochi, con le dita o con la lingua (ebbene si, in bocca mi ritrovo una discreta "bistecca" che più di una pulzella ha allegramente definito "un minicazzo") si è rivelata assai sensibile. Le reazioni sono state varie...da una semplice sensazione piacevole (per quelle che col sesso vaginale non godono in alcuna maniera, del genere "bello! ma se vuoi farmi venire succhiami e leccami la clito")... a quelle che hanno presentato "reazioni fragorose e bagnate".
 
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