Numero di telefono: 3312691088
Link (collegamento) alla pagina dell'annuncio:
Simona | Megaescort
L'incontro è avvenuto Nell'ultimo mese
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Pesaro
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 0% - Fake!
Nome della girl/escort: Simona
Nazionalità: Brasiliana
Età: 45
Altezza: 155
Descrizione fisica: Curvy (formosa nei fianchi e nel seno)
Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: 70
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Attitudine: Simpatica e accondiscendente
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: BJ covered (rapporto orale coperto), HJ (ricevere masturbazione), COB (venire sul corpo), Straight Sex (rapporto sessuale in diverse posizioni)
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Discreta con parchimetro o a pagamento
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Pulizia accettabile, presenza di forti odori
Presenza di barriere architettoniche: Si
La mia recensione:
In un momento in cui, colto dalla nostalgia delle scorribande puttanesche che facevo da giovane quando, perennemente sopraffatto dalla voglia di infilare l'uccello in tenere cavità muliebri ma piuttosto squattrinato, mi affidavo alle cure delle vigliacche nigeriane che operavano in strada, mi è tornata la fregola di riassaggiare la cara, vecchia, succosa fregna nera. Mi è venuto il desiderio di accarezzare quelle cosce dure, tornite e lisce, quei seni pieni, dai capezzoli scuri e pronunciati, di sentire quei labbroni gonfi avvilupparmi il cazzo. Stanco e piuttosto deluso dalle ultime performances ricevute da asiatiche con scarso interesse per l'igiene personale, mi metto alla ricerca di un figone nero ed esotico. Mi cade l'occhio su di un annuncio, che compare saltuariamente su alcune piattaforme, di una certa Simona, milf brasiliana. Cerco recensioni e ne trovo una su EA. Ottima esperienza, attinenza alle foto, bla, bla. Mi fido? ma chi se ne frega! Nell'annuncio le foto di una stangona con le treccine in bikini e una a pecora che lascia intravedere le porte del Paradiso. Non ci penso due volte e chiamo. Risponde una voce simpatica. Opera nei pressi del tribunale. Dopo un quarto d'ora sono lì e richiamo. Parte una serie di rinvii che mi fanno girare le palle. La scusa è che è appena rientrata e deve cambiarsi. Sono in strada, telefono all'orecchio e mille occhi indagatori addosso. La zona è da sgamo per chi vive in città, quindi occhio! Alla fine mi richiama e mi fa entrare. Avverto subito un fortissimo odore di cucinato o di ciò che resta di qualche macumba. L'ingresso è buio, ma riesco a vedere che c'è sufficiente ordine.
Simona, come immaginavo, non è quella delle foto, o se è lei c'è parecchio photoshop. Mi trovo a sovrastare una donna sulla quarantina, capelli corti e crespi, bel viso sorridente, ma è parecchio bassa e sovrappeso. Decido di restare. Vengo condotto nel seminterrato, in una stanza adibita a scannatoio: un letto, una mensola e una sedia. Il menù offre due scelte: 70 base e 100 una cosa tranquilla. Opto per il prezzo base, è una regola che mi sono imposto per limitare i danni. Mi spoglio, non vengo invitato a lavarmi, anche perché sono docciato. Simona si spoglia e anche lei non passa dal bagno. Mi viene il dubbio se si sia già lavata, ma come scoprirò poco dopo, non ne ha avuto il tempo. Sul letto, disteso mi accarezza il cazzo con la mano unta di lubrificante. Il pelato scatta sull'attenti. Accarezzo le tette rifatte e ne succhio un po' i capezzoli. La sega finisce subito, Simona si china e mi gomma con la bocca. Vabbè...ci sta! Pompino nella norma, ma dura poco. La faccio sdraiare pensando di ricambiare, ma arrivato a baciarle il ventre flaccido, avverto odore di sudore tra le pieghe della pancia. Non oso avventurarmi oltre. Si cosparge il fregnone con il lubrificante e mi invita a penetrarla in mission. Il problema con le donne di bassa statura e poco agili è lo spazio di accoglienza: non riesco mai a infilare l'uccello in misura adeguata. Chiedo una pecos, ma il troppo lubrificante mi rispara fuori ad ogni colpo. Torniamo in mission, le alzo le gambe e me le appoggio in spalla. Ho i suoi piedi al lato del viso e dall'odore che emanano, sembra di essermi avventurato nella casa abbandonata dei sorci del Parmareggio. Mi concentro, pompo, le afferro le tette rifatte, il letto cigola, è caldo, lei ansima, sbuffa mi incita, sembra spassarsela, ma è troppo teatrale ed io non sono di primo pelo. Chiedo di innaffiarle le tette. Acconsente. Via il goldone, segone ricevuto. Sborrata. Un foglio di scottex per tamponare il fluido seminale sparso un po' dappertutto. Rivestizione. Un pochino di social e via con la testa incassata nelle spalle ingobbite, cercando di apparire più gnorri che si può. Tornerò? Non credo, però la voglia di figa nera mi è rimasta. Saluti a tutti i colleghi recensori.
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Simona | Megaescort
L'incontro è avvenuto Nell'ultimo mese
Località e provincia dove è avvenuto l'incontro: Pesaro
Conformità foto pubblicate nell'annuncio: 0% - Fake!
Nome della girl/escort: Simona
Nazionalità: Brasiliana
Età: 45
Altezza: 155
Descrizione fisica: Curvy (formosa nei fianchi e nel seno)
Reperibilità: Facile con telefono
Compenso concordato: 70
Durata dell'incontro: fino a 30 minuti
Attitudine: Simpatica e accondiscendente
Fumatrice Non saprei
Servizi usufruiti: BJ covered (rapporto orale coperto), HJ (ricevere masturbazione), COB (venire sul corpo), Straight Sex (rapporto sessuale in diverse posizioni)
Privacy: Sufficiente, presenza di condomini e/o telecamere di sorveglianza
Facilità di parcheggio: Discreta con parchimetro o a pagamento
Luogo dell'incontro: igiene, pulizia, ordine Pulizia accettabile, presenza di forti odori
Presenza di barriere architettoniche: Si
La mia recensione:
In un momento in cui, colto dalla nostalgia delle scorribande puttanesche che facevo da giovane quando, perennemente sopraffatto dalla voglia di infilare l'uccello in tenere cavità muliebri ma piuttosto squattrinato, mi affidavo alle cure delle vigliacche nigeriane che operavano in strada, mi è tornata la fregola di riassaggiare la cara, vecchia, succosa fregna nera. Mi è venuto il desiderio di accarezzare quelle cosce dure, tornite e lisce, quei seni pieni, dai capezzoli scuri e pronunciati, di sentire quei labbroni gonfi avvilupparmi il cazzo. Stanco e piuttosto deluso dalle ultime performances ricevute da asiatiche con scarso interesse per l'igiene personale, mi metto alla ricerca di un figone nero ed esotico. Mi cade l'occhio su di un annuncio, che compare saltuariamente su alcune piattaforme, di una certa Simona, milf brasiliana. Cerco recensioni e ne trovo una su EA. Ottima esperienza, attinenza alle foto, bla, bla. Mi fido? ma chi se ne frega! Nell'annuncio le foto di una stangona con le treccine in bikini e una a pecora che lascia intravedere le porte del Paradiso. Non ci penso due volte e chiamo. Risponde una voce simpatica. Opera nei pressi del tribunale. Dopo un quarto d'ora sono lì e richiamo. Parte una serie di rinvii che mi fanno girare le palle. La scusa è che è appena rientrata e deve cambiarsi. Sono in strada, telefono all'orecchio e mille occhi indagatori addosso. La zona è da sgamo per chi vive in città, quindi occhio! Alla fine mi richiama e mi fa entrare. Avverto subito un fortissimo odore di cucinato o di ciò che resta di qualche macumba. L'ingresso è buio, ma riesco a vedere che c'è sufficiente ordine.
Simona, come immaginavo, non è quella delle foto, o se è lei c'è parecchio photoshop. Mi trovo a sovrastare una donna sulla quarantina, capelli corti e crespi, bel viso sorridente, ma è parecchio bassa e sovrappeso. Decido di restare. Vengo condotto nel seminterrato, in una stanza adibita a scannatoio: un letto, una mensola e una sedia. Il menù offre due scelte: 70 base e 100 una cosa tranquilla. Opto per il prezzo base, è una regola che mi sono imposto per limitare i danni. Mi spoglio, non vengo invitato a lavarmi, anche perché sono docciato. Simona si spoglia e anche lei non passa dal bagno. Mi viene il dubbio se si sia già lavata, ma come scoprirò poco dopo, non ne ha avuto il tempo. Sul letto, disteso mi accarezza il cazzo con la mano unta di lubrificante. Il pelato scatta sull'attenti. Accarezzo le tette rifatte e ne succhio un po' i capezzoli. La sega finisce subito, Simona si china e mi gomma con la bocca. Vabbè...ci sta! Pompino nella norma, ma dura poco. La faccio sdraiare pensando di ricambiare, ma arrivato a baciarle il ventre flaccido, avverto odore di sudore tra le pieghe della pancia. Non oso avventurarmi oltre. Si cosparge il fregnone con il lubrificante e mi invita a penetrarla in mission. Il problema con le donne di bassa statura e poco agili è lo spazio di accoglienza: non riesco mai a infilare l'uccello in misura adeguata. Chiedo una pecos, ma il troppo lubrificante mi rispara fuori ad ogni colpo. Torniamo in mission, le alzo le gambe e me le appoggio in spalla. Ho i suoi piedi al lato del viso e dall'odore che emanano, sembra di essermi avventurato nella casa abbandonata dei sorci del Parmareggio. Mi concentro, pompo, le afferro le tette rifatte, il letto cigola, è caldo, lei ansima, sbuffa mi incita, sembra spassarsela, ma è troppo teatrale ed io non sono di primo pelo. Chiedo di innaffiarle le tette. Acconsente. Via il goldone, segone ricevuto. Sborrata. Un foglio di scottex per tamponare il fluido seminale sparso un po' dappertutto. Rivestizione. Un pochino di social e via con la testa incassata nelle spalle ingobbite, cercando di apparire più gnorri che si può. Tornerò? Non credo, però la voglia di figa nera mi è rimasta. Saluti a tutti i colleghi recensori.
