RIFERIMENTO INTERNET http://www.arcaton.com/escort/simona_blu/
CITTA DELL'INCONTRO: Saronno
NOME INSERZIONISTA: Simona
NAZIONALITA': IT
ETA': 45
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: conforme
SERVIZI OFFERTI: NO ANAL
RATE DI PARTENZA: 200 X 1 H
RATE CONCORDATO: 400 X 2
DESCRIZIONE FISICA: SUPERDOTATA
ATTITUDINE: OTTIMA
REPERIBILITA': Facile da contattare
LA MIA ESPERIENZA:
L’ho incontrata l’inverno scorso. La location, quando si tratta di escort, è la consueta, quella di Saronno. Non lo so di preciso cosa abbia quel motel rispetto agli altri, bene o male si assomigliano un po’ tutti. Forse c’entra il fatto che lì ho avuto il mio primo incontro con una escort. Può darsi.
Scelgo decisamente la giornata meno indicata per incontrarla, in quanto piove abbondantemente. Per me che sono in scooter non è proprio il massimo, ma ormai la macchina l’ho abolita da tempo, anzi quelle poche volte che la uso nei weekend, dopo 10 minuti che ci sono salito, mi vengono già le scalmane. Ho fissato l’incontro con 48 ore di anticipo, giusto per non sbagliare. Era da diverso tempo che l’avevo puntata, direi addirittura qualche mese, fin da prima delle vacanze estive. Quelle forme così prepotenti, così debordanti, mi avevano stordito fin dal primo istante che le avevo adocchiate. Insomma me la dovevo chiavare. A tutti i costi. Al telefono mi era sembrata abbastanza gentile ma distaccata, il tono cordiale ma non ipocrita, come si conviene ad una escort degna di tale nome. Le ho chiesto due ore di impegno, lei mi dice 400, io non faccio una piega. Aggiudicato.
Come di consueto, la incontro qualche minuto prima nel parcheggio, per assicurarmi che sia tutto in regola. Fare la sfinge ad una richiesta del genere, non significa mica fare il coglione ad oltranza. “Al primo segnale sbagliato le dico arrivederci e grazieâ€, penso. Lei è già li che aspetta da qualche minuto, con la pioggia non distinguo bene le forme all’interno dell’abitacolo. Lei abbassa il finestrino, sbucano fuori 2 occhi azzurri contornati da una criniera bionda. Questa leonessa non più giovanissima, sgrana gli occhioni, consapevole del proprio fascino, mi dice: “allora, andiamo?â€
“volentieri, cara! (cazzo stiamo aspettando, andiamo andiamo andiamo, bella figona, andiamo che ti fotto anche il cervello)â€
Sbrighiamo singolarmente le proprie faccende alla reception ed entriamo in camera. Lei ha un cappotto color beige, che ben presto lascia da parte per rimanere con un intimo color carne. E’ già pronta e profumata. “Piacere, Simona…anche se non è il mio vero nome!†“Piacere, Eddy…neanche il mio è vero…†. Lascio i soldi sul tavolo e vado al bagno. Torno e constato che ha già fatto sparire la mazzetta dal tavolo, piccola pecca sulla quale preferisco soprassedere, non ho voglia di farmi preconcetti prima dell’incontro. Al limite me li farò dopo, a consuntivo.
Mi avvicino, lei con i tacchi mi sovrasta leggermente in altezza, ha la pelle chiara (diversamente dalle foto che ha esposto sul sito, dove invece appare abbronzata), il fisico è leggerermente meno tonico rispetto a quello visto sul web, come al solito il fotografo ha fatto miracoli, anche se c’è da dire che comunque la matrice è decisamente buona. Lei come dicevo ha una certa età , direi molto vicina ai 45, ma il fisico è di una trentenne, con due tette da sesta misura che parlano da sole, da tanto che sono sode. Ci tiene a dire che non c’è nulla passato sotto il bisturi del chirurgo. Al tatto direi che è sincera. Facciamo le consuete 4 chiacchiere. In genere le ragazze che incontro, tendono a farmi il terzo grado, vedendomi vestito da scooterista. Ormai mi sono preparato il solito discorsetto di routine. Alla 4^ domanda in genere le blocco e tendo a passare all’azione (che se lo comprino, questo cazzo di scooter!!)
Prendo l’iniziativa e comincio a baciarla dappertutto, lei ricambia e mi lascia fare. Comincio a ciucciarle in maniera insistente le tette. Più le ciuccio e più mi rendo conto che ha veramente dei seni enormi.
Lei si stacca e scende, capisco le sue intenzioni, ma la blocco. Ho un lavoro da finire. Scendo io e la preparo per bene. La lecco e la succhio in modo estenuante, ogni tanto lei alza la testa per guardare e poi si contorce, sempre di più, sempre di più. Passo di continuo dalle grandi labbra al clitoride, senza darle tregua. Poi capisco che ho bisogno anch’io, mi stacco, lei capisce al volo, mi incappuccia e la cavalco alla mission impossibile. Ha le gambe forti, forse da ragazza ha fatto ginnastica artistica. Questo spiegherebbe la tonicità del fisico alla sua età . Con le gambe mi serra i fianchi, non capisco più se sono io che la sto scopando, o se è lei che sta scopando me. L’eccitazione in breve raggiunge livelli insostenibili, controllarsi è pressocchè impossibile. E finisco.
Facciamo due chiacchiere. Lei è molto riservata, molto astuta, non lascia trasparire nulla di se, da vera escort. Io sto al suo gioco, niente fronzoli né domande personali, si chiacchiera placidamente del nulla più assoluto. Mi fa i complimenti per come “l’ho preparata†in modo sapiente e vuole ricambiarmi della stessa moneta. Faccio per andare in bagno per sciacquarmi, lei mi dice “non fa niente, non ti preoccupareâ€. Comincia a succhiarmi, con una maestria ed una leggerezza difficilmente riscontrabili. In breve mi risveglio, Lei mi reincappuccia e sale sopra, prima davanti e poi di schiena, da leonessa si trasforma in cavalla imbizzarrita, mi martella di brutto, con il passare dei minuti ansima sempre più forte, più forte, alla fine caccia un grido da forarmi le orecchie. Rimango basito. “allora venite anche voi escort, ogni tanto…†“sciocco, e che a me il sesso mi piace veramente farlo, e poi tu hai un bel cazzoâ€. Mi finisce con la bocca, così almeno sono contento anch’io.
Ci rivestiamo, mi dice: “scusa come ti chiami che ti salvo nella rubrica?†“guarda che non è mica scontato che ci rivediamo †“…..stronzo!!†“Dai stavo scherzando..vieni al cinema con me, stasera?†Mi sorride, senza rispondere.
Ci rincontriamo nel parcheggio del motel, lei senza tirare giù il finestrino mi lancia un bacio. Piove ancora.
Cazzo.
CITTA DELL'INCONTRO: Saronno
NOME INSERZIONISTA: Simona
NAZIONALITA': IT
ETA': 45
CONFORMITA' ALL'ANNUNCIO: conforme
SERVIZI OFFERTI: NO ANAL
RATE DI PARTENZA: 200 X 1 H
RATE CONCORDATO: 400 X 2
DESCRIZIONE FISICA: SUPERDOTATA
ATTITUDINE: OTTIMA
REPERIBILITA': Facile da contattare
LA MIA ESPERIENZA:
L’ho incontrata l’inverno scorso. La location, quando si tratta di escort, è la consueta, quella di Saronno. Non lo so di preciso cosa abbia quel motel rispetto agli altri, bene o male si assomigliano un po’ tutti. Forse c’entra il fatto che lì ho avuto il mio primo incontro con una escort. Può darsi.
Scelgo decisamente la giornata meno indicata per incontrarla, in quanto piove abbondantemente. Per me che sono in scooter non è proprio il massimo, ma ormai la macchina l’ho abolita da tempo, anzi quelle poche volte che la uso nei weekend, dopo 10 minuti che ci sono salito, mi vengono già le scalmane. Ho fissato l’incontro con 48 ore di anticipo, giusto per non sbagliare. Era da diverso tempo che l’avevo puntata, direi addirittura qualche mese, fin da prima delle vacanze estive. Quelle forme così prepotenti, così debordanti, mi avevano stordito fin dal primo istante che le avevo adocchiate. Insomma me la dovevo chiavare. A tutti i costi. Al telefono mi era sembrata abbastanza gentile ma distaccata, il tono cordiale ma non ipocrita, come si conviene ad una escort degna di tale nome. Le ho chiesto due ore di impegno, lei mi dice 400, io non faccio una piega. Aggiudicato.
Come di consueto, la incontro qualche minuto prima nel parcheggio, per assicurarmi che sia tutto in regola. Fare la sfinge ad una richiesta del genere, non significa mica fare il coglione ad oltranza. “Al primo segnale sbagliato le dico arrivederci e grazieâ€, penso. Lei è già li che aspetta da qualche minuto, con la pioggia non distinguo bene le forme all’interno dell’abitacolo. Lei abbassa il finestrino, sbucano fuori 2 occhi azzurri contornati da una criniera bionda. Questa leonessa non più giovanissima, sgrana gli occhioni, consapevole del proprio fascino, mi dice: “allora, andiamo?â€
“volentieri, cara! (cazzo stiamo aspettando, andiamo andiamo andiamo, bella figona, andiamo che ti fotto anche il cervello)â€
Sbrighiamo singolarmente le proprie faccende alla reception ed entriamo in camera. Lei ha un cappotto color beige, che ben presto lascia da parte per rimanere con un intimo color carne. E’ già pronta e profumata. “Piacere, Simona…anche se non è il mio vero nome!†“Piacere, Eddy…neanche il mio è vero…†. Lascio i soldi sul tavolo e vado al bagno. Torno e constato che ha già fatto sparire la mazzetta dal tavolo, piccola pecca sulla quale preferisco soprassedere, non ho voglia di farmi preconcetti prima dell’incontro. Al limite me li farò dopo, a consuntivo.
Mi avvicino, lei con i tacchi mi sovrasta leggermente in altezza, ha la pelle chiara (diversamente dalle foto che ha esposto sul sito, dove invece appare abbronzata), il fisico è leggerermente meno tonico rispetto a quello visto sul web, come al solito il fotografo ha fatto miracoli, anche se c’è da dire che comunque la matrice è decisamente buona. Lei come dicevo ha una certa età , direi molto vicina ai 45, ma il fisico è di una trentenne, con due tette da sesta misura che parlano da sole, da tanto che sono sode. Ci tiene a dire che non c’è nulla passato sotto il bisturi del chirurgo. Al tatto direi che è sincera. Facciamo le consuete 4 chiacchiere. In genere le ragazze che incontro, tendono a farmi il terzo grado, vedendomi vestito da scooterista. Ormai mi sono preparato il solito discorsetto di routine. Alla 4^ domanda in genere le blocco e tendo a passare all’azione (che se lo comprino, questo cazzo di scooter!!)
Prendo l’iniziativa e comincio a baciarla dappertutto, lei ricambia e mi lascia fare. Comincio a ciucciarle in maniera insistente le tette. Più le ciuccio e più mi rendo conto che ha veramente dei seni enormi.
Lei si stacca e scende, capisco le sue intenzioni, ma la blocco. Ho un lavoro da finire. Scendo io e la preparo per bene. La lecco e la succhio in modo estenuante, ogni tanto lei alza la testa per guardare e poi si contorce, sempre di più, sempre di più. Passo di continuo dalle grandi labbra al clitoride, senza darle tregua. Poi capisco che ho bisogno anch’io, mi stacco, lei capisce al volo, mi incappuccia e la cavalco alla mission impossibile. Ha le gambe forti, forse da ragazza ha fatto ginnastica artistica. Questo spiegherebbe la tonicità del fisico alla sua età . Con le gambe mi serra i fianchi, non capisco più se sono io che la sto scopando, o se è lei che sta scopando me. L’eccitazione in breve raggiunge livelli insostenibili, controllarsi è pressocchè impossibile. E finisco.
Facciamo due chiacchiere. Lei è molto riservata, molto astuta, non lascia trasparire nulla di se, da vera escort. Io sto al suo gioco, niente fronzoli né domande personali, si chiacchiera placidamente del nulla più assoluto. Mi fa i complimenti per come “l’ho preparata†in modo sapiente e vuole ricambiarmi della stessa moneta. Faccio per andare in bagno per sciacquarmi, lei mi dice “non fa niente, non ti preoccupareâ€. Comincia a succhiarmi, con una maestria ed una leggerezza difficilmente riscontrabili. In breve mi risveglio, Lei mi reincappuccia e sale sopra, prima davanti e poi di schiena, da leonessa si trasforma in cavalla imbizzarrita, mi martella di brutto, con il passare dei minuti ansima sempre più forte, più forte, alla fine caccia un grido da forarmi le orecchie. Rimango basito. “allora venite anche voi escort, ogni tanto…†“sciocco, e che a me il sesso mi piace veramente farlo, e poi tu hai un bel cazzoâ€. Mi finisce con la bocca, così almeno sono contento anch’io.
Ci rivestiamo, mi dice: “scusa come ti chiami che ti salvo nella rubrica?†“guarda che non è mica scontato che ci rivediamo †“…..stronzo!!†“Dai stavo scherzando..vieni al cinema con me, stasera?†Mi sorride, senza rispondere.
Ci rincontriamo nel parcheggio del motel, lei senza tirare giù il finestrino mi lancia un bacio. Piove ancora.
Cazzo.